
Chi è il maschio selvatico? Leonardo da Vinci diceva che "il salvadego è colui che si salva". Grande conoscitore dell'uomo, della natura e dei boschi, Leonardo pensava che proprio il salvadego, l'uomo che conosceva la natura profonda, fosse il tipo umano capace di "salvarsi", sia fisicamente che spiritualmente. L'uomo selvatico si segnala inoltre per un altro aspetto, certo sorprendente per la cultura di oggi, dove la salvezza viene sempre richiesta all'esterno, a Stati, ordini professionali, burocrazie, enti, cui si chiede appunto di occuparsi della "salvezza" delle persone, anche entrando in modo molto invadente nella loro vita (famigliare, sessuale, religiosa). Il salvadego, invece, l'uomo selvatico, "si salva" da solo (o almeno cerca di farlo). L'uomo selvatico è anche tante altre cose, come l'autore mette in luce in questa ripresa approfondita di un suo primo saggio di 35 anni fa. Ma in definitiva il selvatico è l'uomo che vuole essere se stesso, assumendosi ogni responsabilità derivante dal suo essere creatura, di genere maschile. Un'edizione rivista e aggiornata del libro che ha fatto conoscere Claudio Risé al grande pubblico.
Questo libro nasce dal grido di allarme lanciato da papa Francesco e racconta di persone dall'esistenza marginale; queste persone sono tratteggiate in piccoli ritratti, disposti a disegnare una sorta di itinerario che si svolge nell'arco di una giornata. In ciascun momento - la notte, l'alba, il mattino, il mezzodì, il meriggio, il tramonto e la sera - si propongono due storie, che richiamano in modi diversi quel particolare momento del giorno. Ciascuna coppia di racconti è seguita da alcune parole, anch'esse legate per associazione o suggestione allo stesso tempo della giornata. Quasi un lessico minimo, per una cultura dell'accoglienza, della comprensione, della cura e della custodia, per un'ecologia dell'umanità. "La persona umana oggi è in pericolo! (...) Le persone vengono scartate, come se fossero rifiuti. Questa "cultura dello scarto" tende a diventare mentalità comune. La vita umana, la persona non sono più sentite come valore primario da rispettare e tutelare, specie se è povera o disabile, se non serve ancora - come il nascituro -, o non serve più - come l'anziano." (papa Francesco, Udienza, 5 giugno 2013)
L'essere umano, in qualsiasi età e condizione si trovi, può riscoprire in se stesso le radici del suo potenziale psichico completo. Sono questi i fondamenti dell'analisi transazionale, qui presentati in forma accessibile a tutti e con il corredo di numerosi esercizi. Torna in una nuova veste "Nati per vincere", il volume che insegna, secondo i principi dell'analisi transazionale, a essere quel "vincente" che la vita ci ha destinato a essere.
L'enneagramma ha una storia lunga e misteriosa: si pensa abbia avuto origine in Afghanistan circa duemila anni fa, e che sia arrivato a noi attraverso la tradizione orale dei maestri sufi. Il termine deriva dal greco ennéa (nove): Secondo questo sistema ci sono nove tipi di personalità, e lo studio dell'enneagramma aiuta a individuare e accettare le compulsioni dominanti dei nove tipi di personalità e, di conseguenza, a vedere la vita in modo più profondo e completo e ad acquisire linee di condotta pratiche che permettano il superamento delle dimensioni negative. Un attento studio dell'enneagramma, infatti, porta a una nuova comprensione di sé e a una maggiore libertà personale.
Chi sono le Donne Selvatiche? Perché
è necessario, per le donne e anche per gli uomini, recuperare il rapporto con l’istintuale e la terra che la cultura occidentale ha quasi completamente smarrito?
Claudio Risé e Moidi Paregger guidano
i lettori alla (ri)scoperta dell’archetipo universale della Donna Selvatica, presente nelle saghe diffuse lungo tutto l’arco alpino e soprattutto nella mitologia del nord Europa, e delle energie del femminile naturale molto spesso mortificate da una società che si rifiuta di riconoscerle.
Questa nuova edizione di Donne Selvatiche, rivista dagli autori e arricchita da un capitolo dedicato a Maria, la madre del Signore, diviene così un tassello essenziale per
un processo di rigenerazione del femminile, per ritrovare la tranquilla sicurezza e benessere dell’orientamento di vita naturale.
Claudio Risé, psicoterapeuta e psicoanalista, lavora da trent’anni sulla psicologia del maschile e sui problemi derivanti dalla crisi della figura paterna. Con le Edizioni San Paolo
ha pubblicato, tra gli altri: Il Padre l’assente inaccettabile (2003), Cannabis. Come perdere la testa e a volte la vita (San Paolo 2007), La crisi del dono (San Paolo 2009), Felicità è donarsi (San Paolo 2014).
Moidi Paregger, medico a Bolzano,
ha una formazione in medicina antroposofica e omeopatica, e una in psicologia analitica. Da anni conduce una ricerca sulle narrazioni tradizionali delle Donne Selvatiche delle Alpi, con pubblicazioni anche in lingua tedesca.
Piacere, Ricchezza e Immagine: ecco la trinità di questo nuovo millennio venerata dall'uomo occidentale che, chiuso in un ego ipertrofico e disperato, incapace di trasmettere nulla se non la cultura dell'eccesso, è caduto in uno stato di profonda catatonia. Claudio Risé, psicoterapeuta e psicoanalista tra i più noti in Italia, presenta una lettura critica e puntuale della crisi di valori in cui si trova l'intero Occidente, un vicolo cieco da cui sarà difficile uscire se non si interverrà in tempo. Troppi soldi, troppo cibo, troppi zuccheri, troppi grassi, troppe droghe. Un bisogno di essere riempiti di materie adulterate e avvelenanti, di evitare la fatica fisica consegnandosi così alla sedentarietà. Poggiati su macchine: in automobile, in aereo, sul tapis roulant in palestra, ma mai camminando, coi piedi sulla terra. Guardando alla vita come divertimento, gratificazione, rassicurazione permanente, l'uomo occidentale muore di una morte lenta. Per salvarsi l'unica possibilità è riscoprire il valore del limite, l'oscenità dell'eccesso, la profondità educativa delle necessità, del riconoscere la realtà, nella sua verità e meraviglia, a partire dalle piccole cose di ogni giorno.
Un libro prezioso, pensato per aiutare i genitori nel difficile compito di educare i figli all’autonomia della vita adulta. Brigitte Racine si sofferma in particolare su come esercitare il ruolo di guida nell’infanzia e nell’adolescenza, quando non si possiede ancora una completa maturità, e su come accompagnare i figli al raggiungimento di essa. Frutto dell’esperienza di madre dell’autrice, che lavora come terapeuta familiare, il libro pur fornendo suggerimenti specifici e linee di condotta, lascia ampio spazio alle soluzioni alternative, commisurate alla varietà e mutevolezza dei caratteri e delle situazioni. Grande attenzione è riservata al ruolo della tenerezza e al riconoscimento di torti e di abusi involontari da parte degli adulti, ma allo stesso tempo è rivendicato il ruolo di guida del genitore, nel rispetto dei valori e dei ruoli della famiglia. Un capitolo è dedicato a una vasta casistica di situazioni problematiche (il risveglio mattutino, i pasti, i rapporti con gli amici e la tecnologia, i dettami della moda ecc.).
In questo libro Janelle Hallman ha rielaborato anni di formazione personale, ricerca scientifica ed esperienza come counsellor accanto a donne che lottano contro attrazioni omosessuali indesiderate. Il suo obiettivo è sostenere gli amici e i famigliari di queste donne, e offrire una guida ai professionisti della salute mentale, agli educatori, ai counsellor pastorali interessati a una prospettiva clinica sull'argomento. Ricco di testimonianze e storie di donne che stanno vivendo questo percorso, il libro offre una prospettiva unica sulla loro lotta ed è utilissimo per capirla e affrontarla.
Il libro affronta il tema del riconoscimento in rapporto alla psicoanalisi. Il riconoscimento e la chiave di accesso alla relazionalita. Sia agli albori della vita psichica, sia nel processo psicoterapeutico. Fiducia, stima, rispetto producono autofiducia, autostima, senso di responsabilita, che si riversano in analoghi sentimenti verso gli altri. Il volume illustra tali dinamiche da uno speciale punto di vista della psicoanalisi relazionale in cui il Se resta il punto di partenza di una dinamica interpersonale che nel contempo lo co-costruisce in immagini molteplici. Il tema del riconoscimento viene affrontato nel suo rapporto col rispecchiamento, nella dialettica soggetto-oggetto, nella connessione con l'immagine idealizzata, nella problematica dell'osservazione diagnostica, nella specifica dimensione della comprensione psicoterapeutica...
A quasi dieci anni dalla pubblicazione, Il mio psicologo si chiama Gesù è ormai un classico della spiritualità contemporanea. Carlo Nesti, noto giornalista sportivo, telecronista appassionato, è anche uno che sa fare silenzio e raccogliersi in se stesso e ? perché no? ? pregare. Per meglio riuscire in questo suo intento, ha scelto di leggere ? da autodidatta ? la Bibbia, il libro più letto in ogni tempo. Partendo dai Vangeli, ma aprendosi poi a tutti i testi del Nuovo e dell?Antico Testamento, ha tracciato un?ideale ?caccia al tesoro-, le cui tappe sono scandite dalle domande che da sempre ci portiamo dentro e che trovano le risposte nelle parole di Gesù e nella sapienza della Sacra Scrittura. In tal modo, pagina dopo pagina, il lettore ha la possibilità di verificare se le domande che Nesti si pone sono anche le sue e soprattutto se le risposte date attraverso la Sacra Scrittura sono anche per lui valide come lo sono state per il nostro Autore. Nuova edizione riveduta e aggiornata.
La mindfulness - la consapevolezza che emerge dal porre attenzione al momento presente sospendendo il giudizio - è una strategia mentale che consiste nell'uso intenzionale, focalizzato e non giudicante dell'attenzione, che nella vita quotidiana è invece sempre più distratta e inconsapevole. La mindfulness costituisce una risposta alle difficoltà che insorgono in un'era come la nostra, dominata dalla distrazione e dalla velocità e dove lo sviluppo tecnologico ci ha reso intolleranti, insoddisfatti e incapaci di accettare i limiti. La mindfulness affonda le sue radici nelle grandi tradizioni culturali del passato, disseminate tra Oriente e Occidente, e non è legata a una religione o a una determinata corrente spirituale. Per questa ragione, Emiliano Lambiase e Andrea Marino sviluppano con particolare attenzione il rapporto tra la mindfulness e la dimensione spirituale cristiana.
Il rapido sviluppo della tecnologia - in modo particolare di Internet e dei social media - ha agevolato l'uomo in vari ambiti della sua vita. Ma cosa succede quando le nostre stesse creature prendono il sopravvento? Quando noi perdiamo il controllo degli strumenti che nascono per essere a nostro servizio? Se per ogni necessità abbiamo un'App, se non riusciamo a sopravvivere senza i motori di ricerca, "protesi" delle nostre menti; se abbiamo bisogno di controllare costantemente i nostri smartphone e dipendiamo dai likes, dai followers e dagli you win? Tutto ciò rischia di renderci impazienti, esibizionisti, alienati, sconsolati, ossessivi e dipendenti. Come tutte le altre addictions, l'uso dell'utile tecnologia sta diventando un abuso che in molti casi si trasforma in dipendenza e, a volte, anche in vera e propria patologia. Portelli e Papantuono fanno il punto sulle nuove dipendenze, per capirle, superarle e riprenderne il controllo in tempi brevi.

