
A volte le parole paiono vuote, inutili, eccessive. Ma se sono poche ed efficaci, come nel caso dell'aforisma, possono diventare potenti e magiche. Non a caso tutta la tradizione orientale e occidentale di saggezza ha utilizzato l'aforisma per esprimere se stessa, per diffondersi, per creare consenso, per educare. Anche i nostri tempi, straripanti di informazioni, hanno bisogno di questo sapere conciso, dalla forma essenziale, lapidaria. Giorgio Nardone, psicologo e terapeuta, ha studiato a lungo l'effetto magico che una massima breve e folgorante può avere all'interno del colloquio terapeutico: tra le argomentazioni logiche e la comunicazione non verbale, una sentenza ben calibrata può portare a un'illuminazione improvvisa, una visione fino a quel momento nascosta agli occhi dell'interlocutore, proprio perché fa leva sia sull'intelligenza che sulle emozioni. Così l'aforisma, dopo esser stato per molto tempo un accessorio da salotto, ritorna in sede terapeutica al suo antico rango, quello sapienziale, curativo, magico.
Guida pratica agli scherzi che ci tendono la nostra mente e il nostro modo di pensare, per sopravvivere nella giungla dei nostri pensieri e chiudere il libro sorridendo. Vi è mai successo di bloccarvi nell'inutile tentativo di ricordare un nome? Oppure di controllare più e più volte la valigia appena fatta nel dubbio di aver dimenticato qualcosa? O di dannarvi a rivangare un passato che non si può più cambiare? Siete in buona compagnia: come insegna l'autore di questo libro, chiunque prima o poi è caduto vittima delle cosiddette «trappole della mente». Molteplici e sempre pronte a scattare, queste abitudini a pensare in modo sbagliato non soltanto ci complicano l'esistenza, ma ci sottraggono tempo ed energia preziosi. Evitarle è possibile, basta imparare a riconoscerle: ad aiutarci in questa impresa è André Kukla, che ci guida alla scoperta dei nostri processi mentali e dei loro passaggi inutili, veri e propri vuoti di consapevolezza in cui spesso precipitiamo ma contro i quali possiamo adottare opportune strategie d'uscita.
Il linguaggio è un'arma potente: non solo descrive la realtà, ma la può anche cambiare. Se le parole non sono realtà "concrete", sicuramente lo sono i loro effetti. A volte il modo di parlare si traduce in blocchi, disfunzioni, sofferenza: è il caso di frasi come "Non so decidere", "Sono timido", "Mi sento sempre in colpa", che possono scaturire da situazioni reali, ma che diventano la "prova" e la giustificazione dell'impossibilità di cambiare. In questo libro, Matteo Rampin ne raccoglie una nutrita antologia tratta dalla sua attività clinica, mostrando come sia possibile, attraverso la ridefinizione e la ristrutturazione di quelle stesse parole, ribaltare gli effetti paralizzanti del linguaggio, e usare proprio quest'ultimo come una sorta di formidabile antidoto contro se stesso, spalancando così la strada al cambiamento, ridando al disagio proporzioni più adeguate e portando ad accettare il fatto che problemi e crisi fanno parte dell'esistenza. In questo modo, quasi magicamente, ciò che avvelena l'esistenza degli individui è visto da una prospettiva nuova, che svela come grano e zizzania siano due facce della stessa medaglia. Frasi come le precedenti perdono allora la loro connotazione negativa: "Non so decidere", "E come l'ha deciso?".
Per vivere pienamente la nostra vita, dobbiamo prima liberarci dell'eredità emotiva che la nostra famiglia esercita su di noi da generazioni. In questo libro-autobiografia, Jodorowsky racconta del suo cammino a ritroso nella storia della sua genealogia e degli incontri magici con sciamani, asceti, artisti, monaci con l'aiuto dei quali è diventato una delle più famose figure dello sciamanesimo contemporaneo. La modernità ha bisogno di ritrovare i suoi miti, e l'uomo contemporaneo le sue radici primitive. I riti sciamanici, con la loro simbologia forte e la loro corporeità quasi violenta, restituiscono emozioni e autenticità perdute.
Nel 1988 usciva L'arte del cambiamento, il testo con il quale Giorgio Nardone introduceva quell'attività ventennale i cui risultati e successi sono raccolti e spiegati nel presente volume. Vent'anni durante i quali, mediante un sempre più consapevole uso terapeutico del paradosso, della credenza e della contraddizione - ossia delle logiche non ordinarie -, Nardone è giunto a individuare quelle costanti che permettono, caso per caso, di scegliere la strategia più adatta per affrontare e risolvere le più importanti patologie su scala individuale, di gruppo o aziendale. Un percorso in cui non si parte dall'astrattezza lineare di una teoria per procedere alle sue applicazioni, ma si opera nel modo esattamente opposto grazie a quella che Nardone definisce "consapevolezza operativa": è attraverso la soluzione che si perviene alla conoscenza di un problema. Alla base di ciò vi è l'accettazione della realtà come mutamento e della credenza, della contraddizione e del paradosso come dati di fatto sempre operanti nei processi mentali e quindi nei comportamenti; e sono proprio questi dati che, una volta riconosciuti, ci suggeriscono la strada più consona per la risoluzione dei problemi. La verità di una teoria si deduce dai suoi risultati; una psicoterapia che funziona è una buona psicoterapia.
Chi non ha mai sognato di costruire una migliore comunicazione con il proprio coniuge o in famiglia, in comunità o nell'ambito lavorativo? Sembra un sogno... invece è possibile far crescere un dialogo equilibrato, aperto, fondato sull'ascolto e sul sostegno reciproco. E siccome un passo è facile solo sapendo dove mettere i piedi, queste pagine presentano una fondata base teorica, insieme ad esempi e strategie, test e racconti per affrontare in modo efficace i problemi quotidiani legati alla comunicazione. L'Autrice, attraverso un continuo dialogo tra psicologia e dimensione spirituale cristiana, ci ricorda che non è mai troppo tardi per imparare a conoscersi e a relazionarsi meglio con gli altri. Proprio come Dio comanda.
Lo stress lavorativo si presenta in una dimensione trasversale che coinvolge tutte le professioni e tutti i livelli professionali. Un individuo stressato commette più errori, si ammala di più, rende di meno, si relaziona agli altri con difficoltà, non regge i ritmi dell'azienda, favorisce l'insorgenza di conflitti in ambito lavorativo, si vede notevolmente ridotta la propria qualità di vita, perde ogni motivazione progettuale rispetto a se stesso, all'ambiente di lavoro, alla società. Questo libro intende definire l'ambito clinico - dalla diagnosi alla terapia - dello stress lavorativo, ed esaminare aspetti più strettamente tecnici legati alla valutazione del rischio psicologico e da costrittività organizzativa in ambito lavorativo.
La famiglia di oggi è formata da genitori che, nella maggior parte dei casi, lavorano e tornano a casa tardi, tra le ore 18 e 19. I figli, in un periodo di tempo che va dal mattino sino a queste ore di rientro dei genitori,vengono affi dati prevalentemente a strutture pubbliche, asili nido, scuole dell’infanzia,ma soprattutto ai nonni. Al mattino si vedono nonni che accompagnano a scuola i nipoti, che portano a passeggio i piccoli, sia nei giardini pubblici, sia nei negozi e centri commerciali. Ai nonni, quindi, vengono affi dati i nipoti perché essi sono l’unico rifugio sicuro per i piccoli: i genitori dei bambini sono tranquilli perché i loro fi gli sono in mani sicure. Non ci sono scadenze di ore per i nonni.
Nel corso degli anni il movimento psicoanalitico si è diversificato lungo molteplici teorie o sviluppi di precedenti teorie. In questo manuale si è cercato di affrontare le diverse posizioni dalla scuola dell'io a quella delle relazioni oggettuali alla psicologia del profondo alla stessa teoria del sé. Abbiamo toccato le teorie dello sviluppo psicologico, il transfert, il controtransfert, i sogni, i meccanismi di difesa e in genere i diversi modelli della mente. Sono stati inseriti anche dei casi clinici per permettere di accostare teoria e pratica analitica. La bibliografia proposta, infine, permette e stimola la consultazione delle opere più significative dei personaggi principali del mondo psicanalitico.
Stimarsi e rispettarsi sono due requisiti indispensabili per vivere una vita soddisfacente, a livello personale o professionale, e per proporsi con fiducia agli altri. Troppo spesso il tipo di educazione impartita trasmette una visione limitante di noi stessi, che impedisce il pieno sviluppo delle nostre potenzialità. Il libro insegna a liberarci di questi limiti, attraverso una presa di coscienza della nostra unicità e del nostro vero valore, affinché sia possibile far affiorare e trasmettere agli altri (in particolare ai bambini) valori positivi.
Le emozioni colorano la vita e permettono di esprimere i diversi aspetti della personalità. Viverle appieno significa condurre un'esistenza intensa, a condizione di non cedere loro i comandi. Spesso le emozioni ci aiutano a prendere decisioni e ci permettono di risolvere conflitti interiori. Influenzano inoltre la nostra idea di felicità o infelicità, nonché le direzioni che prendiamo. Dobbiamo allora arginare le emozioni che quotidianamente irrompono nella nostra vita? Bernard Raquin sostiene che è meglio sceglierle, trovare quelle che ci sono più utili e modellarle secondo il nostro volere, con i semplici mezzi (meditazione ed esercizi) proposti in questo manuale pratico, così da lasciare che si esprimano al momento giusto, per un motivo giusto e con la persona giusta. Prendere in considerazione emozioni diverse per il medesimo evento vissuto significa insomma ampliare il nostro punto di vista, incanalare le energie positive, ridurre l'impatto di quelle negative e potenziare il nostro capitale più prezioso: il benessere.
Ognuno di noi è o è stato un naufrago d'amore alla ricerca di una perduta metà della mela. Come riconoscere la complementarietà del frutto? Come divenire magneti capaci di attrarre la propria anima gemella? A queste e ad altre domande si può dare risposta solo dopo aver svelato i rischi nascosti e le possibili fregature insite nella ricerca. Un occulto ospite si nasconde a volte nella succosa polpa che tanto desideriamo: il bruco. Egli conosce le angosce abbandoniche, le aspettative, la dipendenza affettiva, segno delle nostre insicurezze interiori. Messer bruco corrode la mela dall'interno, la guasta irrimediabilmente e quindi occorre un metodo per stanarlo e di conseguenza debellarlo. Troppo spesso si pensa che il parassita sia occultato nell'altra metà del pomo. Certo, è importante saper scegliere una complementarietà esente da parassitismo, ma non basta. Per essere certi di non veder comunque corrotta la mela, dobbiamo disinfestare in primo luogo noi stessi. Solo dopo esserci "sbrucati" guarendo le infezioni del nostro cuore, diverremo capaci di raggiungere l'unione con l'anima gemella. Partiamo da noi, aiutiamoci, perché il destino ci possa offrire un succoso frutto.

