
Il volume si rivolge a genitori, insegnanti, educatori alla ricerca di strumenti nuovi per lavorare "con" e "per" i giovani. È sempre più difficile, per chi svolge una funzione educativa, aiutare il giovane ad affrontare con equilibrio le numerose sfide del mondo contemporaneo. Esercitare il ruolo dell'adulto significa conoscere tali sfide, sapersi destreggiare tra i dubbi e le paure che le stesse suscitano, trasmettere messaggi positivi e rassicuranti. Centrale è il confronto con le droghe ricreative, le droghe che hanno invaso lo spazio vitale del giovane, quel momento ricreativo così importante per il senso di appartenenza, la relazione con l'altro e la verifica di sé. Cannabis, anfetamina, L.S.D., ecstasy, ketamina, smart drugs (droghe furbe) e designer drugs (droghe su progetto) sono illustrate come "risposte" mascherate ai bisogni della crescita. L'uso ricreativo è un'espressione complessa dell'incontro con la droga, un mix di desiderio e bisogno che avvicina il piacere alla ricerca d'identità, all'atto dimostrativo, al superamento della solitudine e della paura del futuro. Nella trattazione sono indicati in modo semplice e chiaro gli strumenti più idonei per contrastare la dipendenza e favorire il benessere mentale della giovane generazione.
I più autorevoli studiosi che operano nel campo dell'attaccamento adulto presentano gli importanti progressi teorici ed empirici compiuti negli ultimi dieci anni in questo ambito. I capitoli del volume, che offrono una rassegna complessiva di quest'area dinamica, considerano anche le implicazioni cliniche e presentano nuovi modelli teorici verificabili come guida per la futura ricerca. Mettendo in luce nuove direzioni e questioni emergenti, il libro è una fonte aggiornata per docenti e studenti interessati alla psicologia dello sviluppo, alla psicologia clinica e sociale e alle discipline connesse riguardanti l'area della salute mentale.
I temi del saggio: analfabetismo sentimentale, i tabu che circondano i gesti di stringere e accarezzare, della violenza senza sangue", del linguaggio che il corpo riesce a stabilire tra gli individui... " questo volume ci parla della proibizione tacita che impedisce al soggetto maschile di aprirsi al linguaggio della sensibilita, in particolare nel campo della sessualita, facendo riferimento ai simboli culturali che stabiliscono le regole coera e propria lotta invece di una convivenza affettiva. Fra i temi inquietanti che il libro affronta, c`e quell o del discorso accademico, dal quale la tenerezza e`stata bandita a favore del rigore scientifico, della presunta verita sui sentimenti e dei requisiti teorici dell'apprendimento.
Quale parte del cervello fa di noi "noi"? Il libero arbitrio è un'illusione? Sarà mai possibile costruire un supercervello? Cos'è la conoscenza? Cos'è quella cosa che chiamiamo amore? Restak, uno dei principali esperti mondiali nel campo delle neuroscienze, prende in esame venti complesse domande sulla coscienza, l'identità e la mente. Con le sue straordinarie intuizioni egli mostra i limiti delle nostre conoscenze attuali e illustra gli aspetti scientifici dei sogni, delle sensazioni, dell'immaginazione e della memoria, e spiega in quale modo quella strana materia grigia comune a tutti noi possa forgiare singole personalità tanto diverse l'una dall'altra, creare modi diversi di pensare e suscitare emozioni del tutto personali, come la felicità, la rabbia e perfino l'amore.
Un percorso affascinante e commovente di un uomo che ha inscritto la sua vita nella psicoanalisi per scrutarvi l'identita' umana e i suoi confini con la follia, con l'arte, con l'incessante interrogarsi della filosofia. Con Prefazione di Rene' Kaes.
«Questo libro prosegue il discorso già sviluppato nel mio precedente Biografie dell'inconscio (Borla, 2007). Volgendomi indietro a guardare sia la mia vita personale, sia la mia esperienza professionale e culturale di persona immersa nella continuità dell'esistenza, mi convinco che la memoria inconscia costituisce un tema fondamentale che ci aiuta a comprendere l'origine dell'attività di pensiero e a "vivere l'esperienza" dei precursori dello spazio e del tempo. La psicoanalista francese Piera Aulagnier ha parlato dei "pittogrammi" dell'inconscio. Per quanto mi riguarda, ritengo che le esperienze percettive originarie lascino un segno doloroso, un'impronta che incide la materia estremamente fragile della nostra mente...
Possiamo parlare, adottando un termine bioniano, di un inizio catastrofico della vita?...Quando e dove fanno la loro apparizione i pensieri mentali o verbali? E in che modo? In quale punto geometrico e in quale posizione, materia o sostanza ha luogo l'"impatto sensoriale"? È nell'immagazzinamento di tutte queste esperienze estetiche (aisthetikòs implica la sensazione, il sensoriale e il sensibile) che consiste l'origine della memoria, della memoria inscritta, impressa, immagazzinata e conservata nei tessuti della mente?
Attraverso i vari capitoli del mio itinerario cercherò di istituire un dialogo immaginario con le altre galassie della mente. Grazie ai miei pazienti e ai loro viaggi deliranti e non, sono riuscito ad approdare a zone impreviste del mondo inconscio, quelle che affascinarono Freud e altri viaggiatori di territori ignoti» (Salomon Resnik).
«Leggere questo libro è come sedersi accanto a Salomon Resnik e vivere intensamente con lui non soltanto le sue esperienze cliniche, ma anche e soprattutto le vicissitudini di un pensiero vivo e dinamico che può permettersi di procedere per libere associazioni, spesso assolutamente imprevedibili e inedite. Possiamo così rinviare a un momento successivo l'esigenza legittima di cogliere la logica di una trama teorica dalle maglie larghe soltanto in apparenza, e lasciarci trascinare dai nostri personali processi creativi che si mettono in moto, quasi entrando in vibrazione per un fenomeno di simpatia...» (Ludovica Grassi).
Sebbene i farmaci siano importanti nel trattamento dei disturbi bipolari, un approccio integrato che utilizzi trattamenti psicologici può mirare ad alcuni risultati che i farmaci da soli non possono raggiungere. Viene fornita una rassegna completa dei trattamenti psicologici basati sull'evidenza, seguita da informazioni pratiche sulla psicoeducazione per pazienti e familiari, sulla promozione di uno stile di vita sano, su interventi basati sulla mindfulness e la riabilitazione cognitiva e funzionale, che rappresentano la base su cui si sviluppa l'approccio integrato. L'ultima parte del libro fornisce le sessioni di terapia integrata, che possono essere condivise con i pazienti stessi, migliorando l'efficacia dell'applicazione del trattamento. Psicoterapia per i disturbi bipolari: un approccio integrato offre un quadro di trattamento breve ma multi-componente che può essere implementato con successo anche in centri sanitari non specializzati. L'approccio può migliorare notevolmente il benessere e la qualità della vita delle persone con disturbi bipolari. Questo testo così accessibile è una risorsa essenziale per psichiatri, psicologi clinici e qualsiasi operatore sanitario che lavori nel settore della salute mentale.
Evidenziando i cambiamenti apportati nel DSM-5® ai due principali sistemi di classificazione, il testo offre a tutti i professionisti della salute mentale l'opportunità di aggiornarsi in modo sintetico ed esaustivo. Vengono descritte le 20 classificazioni dei disturbi contenute nel DSM-5® e le proposte di nuovi modelli e scale di valutazione; si forniscono inoltre consigli sulla fase della diagnosi e della pianificazione della terapia e suggerimenti per scegliere il trattamento evidence-based più adeguato alle caratteristiche del paziente. L'autore esamina infine le conseguenze dei principali cambiamenti apportati nel DSM-5®, come l'eliminazione del sistema multiassiale, lo sviluppo dell'approccio basato sul ciclo di vita e le considerazioni legate ai fattori culturali e al genere.
"Il fascismo, nella sua forma più pura, è la somma di tutte le reazioni irrazionali del carattere umano medio. Il sociologo ottuso, a cui manca il coraggio di riconoscere il ruolo predominante della irrazionalità nella storia dell'umanità, considera la teoria fascista della razza soltanto un interesse imperialistico, per dirla con parole più blande, un "pregiudizio". Lo stesso dicasi per il politico irresponsabile e retorico. L'intensità e la vasta diffusione di questi "pregiudizi razziali" sono la prova che essi affondano le loro radici nella parte irrazionale del carattere umano. La teoria della razza non è una creazione del fascismo. Al contrario: il fascismo è una creazione dell'odio razziale e la sua espressione politicamente organizzata. Di conseguenza esiste un fascismo tedesco, italiano, spagnolo, anglosassone. L'ideologia razziale è una tipica espressione caratteriale biopatica dell'uomo orgasticamente impotente"