
Ovunque vi sia una coppia di persone (marito e moglie, genitori e figli, insegnanti e alunni, colleghi di lavoro, vicini di casa, amici…) vi è simpatia, collaborazione, complicità… ma anche gelosia, invidia, rivalità! Quest’ultima, lungi dall’essere solo una componente negativa dei rapporti interpersonali, può addirittura risultare un collante positivo e dinamico. Giovanni Scalera è psicologo e psicoterapeuta; da anni si occupa di problemi della coppia.
L'idea portante degli autori è la presenza, in tutti i disturbi d'ansia, di una serie di fattori patogenetici comuni: perché dunque definire protocolli specifici per ogni disturbo quando i singoli processi costituenti la patologia sono sempre gli stessi? La proposta innovativa è una strategia d'intervento definita "terapia cognitiva modulare", che considera più economico ed efficace, rispetto alla pratica clinica corrente, individuare strategie specifiche per affrontare ciascuno ditali processi, da utilizzare poi nei differenti disturbi.
Le analogie tra follia e modernità sono sorprendenti: sfida all’autorità e alle convenzioni, nichilismo e ironia dissacrante, rivolta a ogni cosa, un relativismo estremo, che può culminare nella paralisi, una disumanizzazione dilagante e la scomparsa della realtà esterna a favore di un Io onnipotente o, in alternativa, la dissoluzione di ogni senso dell’identità.
Secondo l’autore, i tratti fondamentali della follia schizofrenica sono esasperazioni di tendenze promosse dalla nostra cultura e tale affinità è messa in evidenza da un confronto con le opere di artisti e scrittori, tra i quali Giorgio de Chirico, Marcel Duchamp, Franz Kafka, Samuel Beckett, e prendendo in esame il pensiero di filosofi come Friedrich Nietzsche, Martin Heidegger, Michel Foucault e Jacques Derrida. In quest’opera densa e sorprendente, che ha segnato un vero punto di svolta, Sass si rifiuta di ammantare lo schizofrenico di un’aura romantica, come un eroico ribelle, un mistico o un selvaggio veemente, sostenendo invece che in questa condizione riecheggiano molti dei più alienanti aspetti della vita moderna.
L'autore
Louis A. Sass insegna Psicologia clinica presso la Graduate School of Applied and Professional Psychology della Rutgers University, New Jersey. L’attività di ricerca e il lavoro clinico vertono sulla psicopatologia grave, soprattutto sulla condizione schizofrenica, schizoide e borderline. I suoi interessi interdisciplinari includono l’intersecarsi della psicologia clinica con la filosofia, l’arte, gli studi letterari e culturali.
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Le basi della terapia cognitiva - primo volume di una serie di manuali operativi dedicati alle terapie cognitivo-comportamentali di seconda e terza generazione - descrive i principi e le tecniche della Terapia razionale emotiva comportamentale (REBT), la prima forma di terapia cognitiva che ha definito la struttura del colloquio cognitivo introducendo il celebre modello ABC. Dopo una chiara illustrazione delle basi filosofiche e teoriche di questo approccio, il volume approfondisce i dieci passi della procedura REBT, suddivisi in una fase di accertamento e una di intervento. Ogni capitolo è organizzato in tre sezioni: principi di base, linee guida e problemi e soluzioni. Il testo è arricchito da esempi di domande e vignette cliniche, che lo rendono un riferimento prezioso sia per i terapeuti in formazione sia per i professionisti e i clinici più esperti che desiderano approfondire le loro conoscenze e competenze nelle tecniche cognitivo-comportamentali.
Come sbloccare la crescita del nostro Paese che non regge il passo dei suoi concorrenti internazionali? In questo saggio si mira ad applicare alla situazione socio-economica italiana gli stessi strumenti che la psicologia adopera per diagnosticare e curare sindromi collettive analoghe: con la proposta di nuove forme di collaborazione tra figure professionali diverse, di supporto ai politici; mediante l'analisi della rimozione; attraverso la riscoperta del coraggio di affrontare questioni spinose ed irrisolte con la stessa lucidità con cui vengono trattate nei paesi che sono meno in crisi.
Nel nostro Paese è sempre più difficile trovare lavoro, ma ciò non dipende sempre da condizioni esterne. È difficile rendersi conto dell'accanimento con cui ci si procurano degli ostacoli a livello lavorativo se non lo si confronta con gli studi che cento anni fa gli psicologi applicarono sulle cause dell'"epidemia" di isteria ed impotenza sessuale. Oggi si ricerca l'anamnesi e la diagnosi dell'impotenza lavorativa italiana, e la si cura come una tendenza più grave della precedente, perché un'astinenza sessuale felice era possibile, mentre la disoccupazione patologica è sempre devastante.
In "L'avvenire di un'illusione" Freud sosteneva che le religioni, come espressione di un pensiero illusorio, sarebbero ben presto tramontate. Si sbagliava. Il pensiero illusorio è tuttora vivo e l'illusione continua a essere il propellente principale di miti, fiabe, sogni e idealizzazioni; c'è illusione nell'innamoramento, nel gioco, nella creatività e in qualsiasi relazione oggettuale, compresa la relazione analitica. È possibile un uso terapeutico dell'illusione? Questo libro mostra come essa sia un prodotto psichico ineliminabile, persino necessario, dato che è all'origine di tutto ciò che la nostra mente può inventare per assicurarci benessere psichico.