
Tema del volume è la ricerca su quello che viene definito il “cervello genitoriale”, ossia sulle basi neurali e psicofisiologiche dei comportamenti di cura del bambino da parte dell’adulto. La ricerca neuro e psicofisiologica tende a individuare i correlati biologici di tali comportamenti, intercettando i meccanismi adattivi e tipici, accanto a quelli atipici e/o francamente patologici, che possono costituire fattori di fragilità nell’adeguatezza con cui i comportamenti genitoriali si manifestano.
Il testo affronta la presentazione dei più attuali modelli neuro-psico-dinamici del parenting, riportando quindi i risultati delle ricerche nazionali e internazionali sul tema. Inoltre, vengono trattati i dati relativi al ruolo delle caratteristiche dei genitori e del bambino nella costruzione della relazione. Infine, vengono declinati in senso clinico i risultati delle ricerche presentate, per favorire la riflessione sulle implicazioni di queste nel lavoro di assessment e presa in carico nelle situazioni atipiche e psicopatologiche.
Un volume pensato per studenti universitari alle fasi iniziali del loro percorso, ma utile anche ad operatori della formazione psicosociale e dell'educazione, che vi troveranno temi che in genere sono dispersi in testi diversi. Vuole introdurre all'uso dei metodi e delle tecniche di gruppo nei contesti formativi ed educativi, premettendo una rassegna dei temi principali della dinamica di gruppo e dei gruppi di lavoro organizzativi, e della psicologia sociale dei gruppi. Il volume è caratterizzato da una forte e costante sottolineatura del carattere non meramente fattuale del gruppo, dunque della necessità di trattarlo in quanto fenomenologia contingente, che si configura ed acquista specifiche modalità di funzionamento in ragione dei contesti di pratica entro cui ed in ragione dei quali si dispiega. Questa idea di gruppo se non può considerarsi di per sé originale in assoluto - essa riflette una concezione più generale dei processi psicosociali di matrice socio-costruttivista - è sicuramente innovativa nel campo della psicologia dei gruppi, troppo spesso portatrice di una visione reificata, entro la quale il gruppo, invece che costrutto teorico, viene inteso e trattato come uno stato del mondo.
La trama è l’attaccamento, quel semplice ma altrettanto complesso istante in cui ci sentiamo bisognosi di protezione e ricorriamo a una figura “più forte e più saggia” che con le sue risposte plasmerà il nostro futuro. Questo libro intreccia i fili dei legami che permettono a una persona di sentirsi al sicuro e la sua lettura ci guida per mano attraverso il delicato, quanto complesso, compito di condividere con i lettori tutte le conoscenze che le ultime ricerche ci hanno fornito, sul trauma e sulla sua ricaduta nel ciclo di vita. Un percorso utile a fornire strumenti necessari a capire in che modo il passato s’intrecci al presente nel legame con un figlio, forgiando così il futuro dispiegarsi del rapporto con lui, poiché se si è in grado di leggere gli intrecci di cui è fatto il filo di una relazione è anche possibile poter riuscire a scioglierne i nodi.
L’autrice si addentra con delicatezza nei meandri della psiche di chi ha sofferto, dai bambini che hanno subito separazioni multiple, lutti e abusi, ai genitori che hanno il compito affascinante quanto complesso di farsi garanti della sicurezza, parlando non solo di loro, ma anche con loro, genitori e bambini, considerandoli degli interlocutori diretti e attenti nel percorso di cura. Immaginando un girotondo al centro del quale c’è sempre il tema della sicurezza.
I traumi infantili, i disturbi dell’attaccamento, la regolazione emotiva e sensoriale, il lutto traumatico, aprono la visuale su una complessità tale da richiedere di mettere in campo tutte le conoscenze teoriche e cliniche a disposizione, in un’ottica di integrazione.
Il testo si arricchisce, infine, di vari protocolli di intervento che prevedono l’utilizzo dell’EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing), modello evidence-based per la cura dei traumi, poiché i traumi costituiscono un ostacolo nella ricerca di sicurezza e benessere.
"In principio era la competizione". Ogni momento della nostra vita obbedisce a questa semplice legge, di cui lo sport è solo una possibile declinazione. Atleti, manager, attori, psicologi, organizzazioni, squadre, in modi diversi affrontano tutti le medesime sfide, e ricorrono quindi a un'unica risorsa: "l'Intelligenza Agonistica", ossia l'insieme delle competenze con cui ognuno di noi affronta, progetta, supera le proprie sfide con l'ambiente, con gli altri e soprattutto con se stesso. Giuseppe Vercelli, psicologo dello sport che ha lavorato, fra gli altri, con campioni di calibro internazionale, propone qui il modello SFERA, uno strumento indispensabile per interpretare il caos e riportarvi l'ordine, per trasformare la "prestazione" in un'esperienza piacevole e i cui autentici traguardi sono la crescita e la ricerca continue. Quando l'Intelligenza Agonistica entra in azione, ritroviamo l'unità di mente, corpo e ambiente: con le parole di Roger Bannister, indimenticato campione della corsa, "una cospirazione inconscia di anima e corpo che rende possibile un'esplosione di energia".
La favola di Cappuccetto rosso, una tra le più celebri del mondo, è giunta a noi in due versioni: quella seicentesca di Perrault, dove il lupo divora la bambina, e quella ottocentesca dei fratelli Grimm, dove un cacciatore apre la pancia della bestia e ne fa uscire nonna e nipotina sane e salve. La tradizione letteraria ha tuttavia completamente ignorato i temi che appartengono alle versioni popolari e orali della storia, che qui vengono proposte e commentate. Una delle varianti rimaste in ombra riguarda la domanda che il lupo rivolge alla bambina: "Dimmi, Cappuccetto, quale strada prenderai: quella degli aghi o quella delle spille?", indicando con la prima il lavoro di cucito e di ricamo e con la seconda la cura in funzione del corteggiamento. I due oggetti, entrambi puntuti e pronti a ferire, rinviano al sangue e alla pubertà femminile, oltre che alla contrapposizione tra seduzione e cura domestica, tra giovani ragazze e donne mature. Un elemento presente in tutte le versioni orali riguarda proprio la contrapposizione generazionale, che porta inconsapevolmente Cappuccetto rosso a mangiare un pezzo della nonna, vero e proprio "pasto sacrificale" in cui la giovane incorpora la vecchia. In questa prospettiva, la favola tratteggia un percorso iniziatico tutto femminile, legato ai temi e ai riti della crescita, alla capacità di fare figli e alle tecniche - cucire e sedurre -che consentono di addomesticare la società tradizionale e maschile. Prefazione di Augusto Palmonari.
Poiché l'aspirazione di ognuno è lo star bene totale, mentale e fisico, l'autore, L. Verdone, prende in considerazione tre regole utili allo scopo e che egli ritiene come fondamenti universali del benessere: vivere il presente; mettere al centro l'altro; accettare la realtà. Così, attraverso un rapido excursus supportato da elementi della letteratura, della filosofia e della psicologia, delinea un percorso di utili riflessioni formative. È un lavoro piuttosto sistematico pur nella sua linearità e brevità. Un vero vademecum per un buon equilibrio emotivo.
La conoscenza del sé, dei meccanismi, spesso inconsci, che condizionano la nostra vita privata e di relazione. L'autore, L. Verdone, invita alla conoscenza del proprio io più profondo attraverso riflessioni articolate tra psicologia e filosofia. In particolare, egli prende in considerazione l'angoscia che talvolta si sperimenta nelle varie situazioni della vita. Conoscerla, individuarne le motivazioni spesso mascherate dall'ego, sono strategie importanti che aiutano a superare i conflitti che ne possono derivare.
I valori sono importanti per un buon equilibrio e per la stessa salute mentale. E quando essi perdono importanza per l'individuo, si sperimenta il vuoto, l'aridità e il non-senso della vita. È importante, perciò, che la mente sia orientata verso un valore fondamentale primario. L'autore, professore di psicologia e filosofia, si concentra sul tema dei valori; quei nuclei ideali che danno significato all'esperienza umana. E prende in considerazione cinque valori fondamentali: l'amore, la libertà, il lavoro, la politica, la fede. E si pone da quella terra di mezzo fra le regioni della psicologia, filosofia e sociologia, offrendo una visuale oltremodo interessante. Completano il volume utili schede di training.
Oggi, sembra che gli adulti abbiano gettato la spugna della responsabilità educativa.Bisognerebbe che gli educatori,per primi,ricominciassero a credere nei valori come schemi di significato che danno senso alla vita. Soprattutto nei valori fondamentali, quelli che fungono da supporto a tutti gli altri: la dignità della persona, la libertà di coscienza, l’amicizia, la famiglia, la legalità,la giustizia,Dio… Tante sono le domande rispetto ad una realtà, come quella attuale, sempre più caratterizzata dalla violenza.Nel testo,l’Autore cerca di rispondere a queste domande e include anche alcuni articoli della Costituzione Italiana che allargano ulteriormente lo spettro di riflessione. L’obiettivo del volume è di tipo cognitivo ed educativo: aiutare giovani, genitori,educatori a comprendere fenomeni sempre più problematici e stimolare chi legge a cercare le strategie d’intervento più opportune. Il testo è corredato da vari Training per gruppi,scuole,eccetera.
AUTORE Luciano Verdone,è professore di Psicologia e Filosofia. Insegna in un liceo di Teramo. Pubblicista, è guida del sito internet «Grafologia e test» nel portale Supereva. È autore di vari testi a carattere psicologico e sociologico.Tra gli ultimi,per Effatà: Le dinamiche del cuore(2005); per Adea: Un brindisi con Socrate.La saggezza dell’Occidente a piccoli sorsi (2007).Per Paoline:I linguaggi del cuore(2003), Il benessere emotivo(2005),Come superare l’angoscia(2006),La terapia dei valori (2007).
L’amore è un frutto che matura lentamente. Non è mai qualcosa di definito, compiuto. È un processo che continua. L’amore è il proposito di camminare insieme verso una meta, con la consapevolezza di costruire una casa, magari modesta, ma in due, pietra su pietra.
punti forti
L’amore costruito insieme, come sentimento da consolidare nel tempo. Amore e ricerca di felicità Il pensiero della cultura classica.
destinatari
Mondo giovanile, coppie, educatori.
autori
Luciano Verdone, è professore di Psicologia e Filosofia. Insegna in un liceo di Teramo. Pubblicista, è guida del sito internet «Grafologia e test» nel portale Supereva. È autore di vari testi a carattere psicologico e sociologico.Tra gli ulti- mi, per Paoline: Come superare l’angoscia (2006), Una vita senza fine (2007); Terapia dei valori. Come raggiungere un benessere psicofisico (2007); Cucchiella-Verdone, La vita a due. Una conquista quotidiana (2008); Emergenza educativa in un mondo che cambia (2009). L’ottimismo (2009); L’autostima (2009); Valori che contano (2010).
I valori sono connessi con la salute mentale dell’individuo.
Essi sono decisivi per il sentimento che abbiamo di noi stessi. Generano, infatti, accettazione di sé, autostima, benessere interiore.
Se la mia esperienza è gratificante, se gestisco bene le relazioni, se ho elaborato un progetto che dà senso alla mia esistenza, allora sto bene con me stesso e con gli altri.
punti forti
Il ruolo dei valori nella costruzione della personalità.
Valori e armonia nelle relazioni.
destinatari
Mondo giovanile, educatori. Ma può interessare tutti coloro che cercano una lettura formativa.
autori
Luciano Verdone, è professore di Psicologia e Filosofia. Insegna in un liceo di Teramo. Pubblicista, è guida del sito internet «Grafologia e test» nel portale Supereva. È autore di vari testi a carattere psicologico e sociologico.Tra gli ultimi, per Paoline Editoriale Libri: Come supera- re l’angoscia (2006), Una vita senza fine (2007); Terapia dei valori. Come raggiungere un benessere psicofisico (2007); Cucchiella-Verdone, La vita a due. Una conquista quotidiana (2008); Emergenza educativa in un mondo che cambia (2009). L’ottimismo (2009); L’autostima (2009); Se dico amore (2010).

