
QUESTO VOLUME RAPPRESENTA IL PROSEGUIMENTO E LA REVISIONE DEL LAVORO DI SISTEMATIZZAIZONE SCIENTIFICA SUL LAVORO CLINICO CON I GRUPPI E SULLA LORO VALENZA TERAPEUTICA NEI SERVIZI SOCIO PSICHIATRICI E CLINICO SOCIALI. UNA NUOVA PUBBLICAZIONE DEL TESTO ATTRAVERSO IL CERCHIO. LAVORARE CON I GRUPPI NEL SERVIZIO PUBBLICO." QUESTO NU OVO TESTO E`AL CONTEMPO UNA EDIZIONE RIVEDUTA DEL PRECEDENTE VOLUME ED UN LAVORO NUOVO ED ORIGINALE. IL RISULTATO DI QUESTO LAVORO OFFRE UN QUADRO AGGIORNATO SULLE ESPERIENZE DEL LAVORO DI CURA CON I GRUPPI CHE IN QUESTI ANNI SONO STATE COMPIUTE NELLE REALTA ISTITUZIONA"
Questo libro rilegge il tema sempre attuale dell’adozione rovesciando la prospettiva comune e partendo dal punto di vista del bambino, il quale – e non va mai dimenticato – ha già subito il trauma dell’abbandono. Le autrici, due psicologhe che operano da anni all’interno dell’Associazione «Amici dei Bambini», affermano subito: “Essere genitori non è un diritto, (né degli eterosessuali né degli omosessuali). Essere figlio, invece, è un diritto di ogni essere umano”. Per questo il libro prende posizione anche sul tema della possibilità di adozione da parte “famiglie atipiche”: single, coppie-gay, famiglie allargate ecc. affermando che “…il minore abbandonato è una persona, che non ha scelto di essere abbandonato ed ha il diritto imprescindibile di crescere ed essere educato in un contesto che possa assicurare – per quanto possibile – una crescita equilibrata. Da qui, serenamente, senza polemiche o “crociate”, nasce il “no” a modelli “familiari” alternativi, non alla luce di una visione ideologica, ma di una valutazione legata al benessere totale del bambino.”
Farmaci, molecole sempre più all'avanguardia, strategie psicoterapeutiche, corsi di autostima; questa è l'offerta assordante che riempie le orecchie di chi, affetto dal male oscuro, non chiede altro che qualcuno si assuma la responsabilità della propria guarigione. Contro la depressione la psicoanalisi propone un percorso inverso: restituisce la responsabilità al soggetto, nella consapevolezza che, proprio così, al soggetto possa spalancarsi l'unica possibilità di intervenire sul sintomo che lo affligge. Il dispositivo analitico possiede un potere antidepressivo che, già solo a considerare la potenza del transfert, rivela la sua forza di rivitalizzazione del soggetto.
Le teorie psicoanalitiche, focalizzate sull'interpretazione dei conflitti sessuali, dei significati inconsci o delle dinamiche intersoggettive, hanno sempre manifestato un interesse rapsodico per la relazione corpo-mente. Riccardo Lombardi percorre quindi strade poco transitate, esplorando da più di trent'anni con la competenza del clinico e la passione dello studioso una condizione umana polarizzata tra i limiti corporei (la parte "prigioniera") e la mobilità psichica (la parte "alata"). Il suo terreno elettivo è il protomentale e il protoemozionale, ossia la dimensione presimbolica dove avvengono i processi psicosensoriali primari, e dove la scomparsa del corpo dall'orizzonte di osservabilità della mente determina disarmonie - lo si vede degli adolescenti - o vere e proprie dissociazioni, come accade nelle patologie psicotiche. Quando corpo e mente risultano reciprocamente irraggiungibili e viene compromesso il travaglio trasformativo delle emozioni in pensiero, con conseguente paralisi dell'elaborazione simbolica, per l'analista si rende necessario innanzitutto recuperare la corporeità assente. Può farlo soltanto se favorisce un doppio transfert all'interno della diade analitica: sul corpo dell'analizzando e su se stesso. Si trova quindi ad affrontare un controtransfert somatico che acuisce in lui una reattività diffusa, per cui il suo corpo diventa una sorta di "membrana timpanica con finalità riceventi" o un "pentagramma psicosensoriale".
Aggiornamento di Fondamenti di Psicologia Generale.
Il volume presenta un percorso storico in cui i curatori organizzano e contestualizzano i contributi di alcune tra le figure di maggiore spicco nella storia della psicologia, individuati come materiale per una possibile fondazione di una teoria della personalità.
Pietro Lombardo, con onestà dichiara che non esistono tecniche per avere più autostima, poiché essa è un processo di crescita interiore che richiede consapevolezza, la volontà di guardarsi allo specchio della verità e il tenace impegno a "sentire, pensare e agire in modo diverso".
Il libro è ricco di spunti riflessivi, profonde intuizioni, illuminanti testimonianze ed è accompagnato da esercizi d'autoanalisi e sviluppo personale per orientarsi nella giusta direzione della "fedeltà a se stessi". Diventare persone più solide e fiduciose in se stesse, è un percorso possibile a qualsiasi età, perché, come afferma l'autore (che ha vissuto in prima persona l'esperienza delle "ferite narcisistiche"):
<<Non è mai troppo tardi per impegnarsi a vivere con maggiore armonia, equilibrio e serenità interiore>>.

