
Nel corso dell'esistenza, oltre alle bellissime esperienze di vita, ci si imbatte inevitabilmente in difficoltà da superare, soprattutto quando si ha a che fare con il dolore e la perdita di persone care. Questo volume, attraverso la scoperta (o la riscoperta) dei valori profondi, ci indica come sia possibile superare la grave malattia e il lutto. Ci vuole del tempo, ma è un percorso che, nel momento in cui si compie e si realizza, conduce ad una conoscenza migliore della propria identità. La speranza di ritrovare "il senso della vita" dentro se stessi, nei ricordi e negli insegnamenti di una persona cara che ci lascia diventa un'indicazione necessaria per non perdere la via e continuare ad amare la bellezza della vita.
Uno dei più rilevanti problemi che gli insegnanti devono affrontare è quello dell'insuccesso scolastico e sociale. Quali fattori influiscono maggiormente sui comportamenti degli alunni e giocano un ruolo decisivo sull'esito dell'apprendimento? In che modo le auto e le etero percezioni supportano lo sviluppo o, piuttosto, interferiscono in modo negativo? Quanto sono importanti gli interessi e le influenze sociali per capire la motivazione e il comportamento accademico? Il libro presenta una documentata ed aggiornata rassegna delle principali teorie al riguardo, per interpretare il fenomeno indagato. Lo scopo del lavoro è di fornire elementi utili alla comprensione delle ragioni dei fallimenti individuali per progettare adeguate strategie di intervento.
Spesso bambini "difficili" e ragazzi ribelli iniziano con l'essere sottoposti a sofisticati test clinici e finiscono con il diventare pazienti psichiatrici per molti anni. I loro stessi genitori, spesso ritenuti responabili, vengono "trattati" separatamente in lunghe e costose terapie o, in altri casi, colpevolizzati e tenuti in disparte affinché non rechino ulteriori danni. L'autore mette in evidenza come spesso i problemi di comportamento siano il risultato di un processo di retroazioni disfunzionali tra i bambini e gli adulti che cercano di intervenire su tali problemi, e dimostra, con una serie di casi concreti come interrompendo tale circolo vizioso di "tentate soluzioni disfunzionali" si possano ottenere soluzioni rapide ed efficaci.
Il testo si focalizza sull'esperienza della depressione nel contesto contemporaneo, esaminando come questo disturbo sia percepito e affrontato nelle dinamiche sociali e relazionali. Dopo una prima parte in cui si approfondiscono le specifiche eziologiche ed epidemiologiche del disturbo, il testo si concentra sull'analisi delle relazioni che sono profondamente influenzate dal disturbo depressivo: la depressione - difatti - non solo compromette il benessere individuale, ma incide pesantemente sulle relazioni interpersonali, portando a incomprensioni, isolamento e a una progressiva disconnessione emotiva con gli altri. Si evidenzia come la fragilità dei legami contribuisca a peggiorare il senso di alienazione e solitudine che spesso accompagna e aggrava la depressione. Andrea Fiorillo evidenzia l'importanza di un approccio che vada oltre il semplice trattamento farmacologico che da troppo tempo è visto come unico campo di intervento nella cura della depressione, e si faccia invece promotore di una cura che tenga conto della dimensione umana e relazionale della persona, integrando aspetti psicoterapeutici e sociali per aiutare l'individuo a ritrovare un senso di connessione e significato nella propria vita.
Questo glossario ha lo scopo di cercare di migliorare la lettura dell'opera di Bleger non ancora pienamente conosciuta in Italia, fornendo percorsi orientativi per contestualizzarne il pensiero. L'intento è quello di offrire una panoramica del pensiero di Bleger che va dalla teoria e clinica psicoanalitica alle teorizzazioni sulla gruppalità, dagli studi sui processi istituzionali a quelli sulle problematiche comunitarie, dalle ricerche sulla promozione della salute a quelle sulla formazione, dagli studi sulla famiglia ai contributi sulla metodologia e sulla epistemologia psicoanalitica.
La terapia breve si è dimostrata una forma di trattamento efficace per una varietà di problemi psicologici "comuni" come l'ansia, la depressione in forma lieve e le semplici fobie. Ma è possibile utilizzare questo trattamento anche per patologie più complesse. Gli autori, pionieri nel campo della terapia breve, raccolgono qui la loro esperienza clinica di oltre quindici anni (il caso dell'uomo "pedinato dalla CIA", quello della donna sicura di aver "stregato Fidel Castro"), offrendo gli strumenti per risolvere disturbi finora trattati con terapie a lungo termine, come deliri e paranoie, anoressia, alcolismo, comportamenti borderline.
Guarire la frammentazione del sé integra nozioni teoriche basate sulle conoscenze neurobiologiche a proposito di trauma, dissociazione e attaccamento con un approccio pratico al trattamento, attraverso un linguaggio diretto, accessibile sia al paziente sia al terapeuta. Viene presentato un modello che pone l'accento sulla "risoluzione", una trasformazione della relazione con se stessi che sostituisce la vergogna, il disprezzo di sé e il senso di colpa con un'accettazione compassionevole. Gli interventi proposti sono stati adattati da numerosi modelli terapeutici all'avanguardia, che comprendono la psicoterapia sensomotoria, il modello degli Internai Family Systems, gli approcci terapeutici basati sulla mindfulness e l'ipnosi clinica. Il lettore arriverà alle pagine finali del volume con una salda comprensione dei modelli terapeutici rivolti all'attaccamento traumatico, del lavoro con i sintomi e i disturbi dissociativi non diagnosticati, dei metodi di trattamento basati sulla comunicazione "da emisfero destro a emisfero destro" e di molto altro ancora. Soprattutto, riceverà degli strumenti per aiutare i pazienti a creare un senso interiore di sicurezza e un legame compassionevole anche con le parti più disconosciute di sé.
"Trasformare l'eredità del trauma" è stato ispirato dalle idee di due dei pionieri più influenti in campo psicotraumatologico: Judith Herman e Bessel van der Kolk. Oltre a loro, un decisivo contributo è arrivato dai survivor, persone che hanno vissuto esperienze traumatiche di vario tipo e in varie epoche della loro vita. In questo contesto scientifico e clinico, è diventato storicamente sempre più importante informare ed educare le persone sui loro sintomi e reazioni. Secondo Janina Fisher, dovremmo cercare di spiegare, in modo comprensibile per ogni survivor, anche altri concetti complessi, proprio perché la ricerca ha dimostrato che la memoria di lavoro e la capacità di espressione verbale vengono compromesse dalle reazioni post-traumatiche. Al fine di semplificare queste informazioni e renderle accessibili ai pazienti in psicoterapia, Janina Fisher ha scoperto, attraverso l'esperienza clinica e lo studio della letteratura di ricerca, l'importanza di lavorare con strumenti immediati, come, per esempio, semplici diagrammi, in modo che vi siano meno parole da elaborare. Il libro è di fatto un moderno supporto tecnico per i clinici e per i pazienti in ogni percorso terapeutico "trauma informed".

