
La Cena del Signore nel contesto storico-culturale del cristianesimo delle origini
Unità della chiesa e pluralità delle forme liturgiche dell'eucarestia
La pratica dell'ospitalità eucaristica come via ecumenica
Dopo anni di incontri e discussioni, il dialogo tra le chiese cristiane sembra arenato sulla diversità delle forme liturgiche in cui si celebra l'eucaristia.
Eppure nel cristianesimo delle origini la molteplicità delle celebrazioni eucaristiche non metteva in questione l'unità della chiesa primitiva.
Il pane e il vino che le chiese cristiane di ogni parte del mondo distribuiscono ai fedeli non sono "possesso" di nessuna di esse bensì dono di Dio alla sua chiesa e all'intera umanità: accogliere l'invito a condividerli è atto più forte di ogni divieto ecclesiastico.
Come scriveva Ernesto Balducci: "La chiesa sa che il suo compito è di essere una chiesa conviviale dove la qualifica di fraternità abbia la meglio su ogni altra distinzione: la chiesa dovrà essere, nel mondo di tutti, una pacifica galassia di innumerevoli fraternità".
Su questa scia, Genre sostiene la piena legittimità dell'ospitalità eucaristica tra cristiani di diversa appartenenza ecclesiale, tutti invitati all'unica mensa di Cristo che fa dei molti e dei diversi una sola comunità.
L'amicizia con Karl Barth ed Ernst Fuchs
I rapporti con Martin Heidegger e Rudolf Bultmann
La stima critica per l'ex collega tubinghese Joseph Ratzinger
Uno dei maggiori teologi del Novecento racconta se stesso e il proprio pensiero: uno spaccato teologico degli ultimi cinquant'anni e un'affascinante "autointroduzione" all'opera di un grande autore tra appassionata fede evangelica, vivida curiosità intellettuale e lucido impegno ecumenico.
Dalla quarta di copertina:
Uno dei maggiori teologi del Novecento racconta se stesso e il proprio pensiero, offrendoci uno spaccato teologico degli ultimi cinquant'anni e un'affascinante "autointroduzione" alla sua opera.
Dalla scoperta dell'evangelo e della chiesa nel clima plumbeo della DDR alla prestigiosa cattedra a Tubinga, la carriera del grande studioso attraversa la cultura della seconda metà del xx secolo, animata da passione di fede e vivida curiosità intellettuale.
Limpide pagine in cui rivivono l'amicizia con Karl Barth ed Ernst Fuchs, i rapporti con Martin Heidegger e Rudolf Bultmann, la stima critica per l'ex collega tubinghese Josef Ratzinger, l'appassionata appartenenza evangelica e il lucido impegno ecumenico.
L'adorazione del Dio uno e trino e la cura dell'uomo
La dottrina della giustificazione per sola grazia e le "buone opere"
La chiesa e il suo compito di sentinella politica di fronte allo Stato
Uomo del Cinquecento, il teologo ginevrino ci parla ancora oggi attraverso le sue domande senza tempo, in particolare l’interrogativo chiave: come coniugare l'adorazione di Dio e il prendersi cura dell'umanità?
Dalla quarta di copertina:
Che cos'aveva da dire di significativo Giovanni Calvino nel XVI secolo? E che cos'ha da dire oggi?
In questo libro, Eberhard Busch, assistente di Karl Barth e docente di teologia riformata, cerca di rispondere a queste e ad altre domande direttamente legate al pensiero del teologo ginevrino.
Domande relative alla dottrina del Dio uno e trino, a quella della giustificazione per sola grazia e al suo rapporto con le "buone opere", la responsabilità degli esseri umani e la salvezza, alla concezione della chiesa, del suo ordinamento interno e del suo compito di sentinella politica di fronte allo Stato…
Fino alla domanda fondamentale, e attualissima, su come coniugare l'adorazione di Dio e il prendersi cura dell’umanità.
Rifiutando il giogo dei discorsi "religiosamente corretti", Moser indica i percorsi lungo i quali affermarsi come cristiani nella società del XXI secolo, superando le alternative estreme di una spiritualità solo individualistica da un lato e di un'adesione incondizionata alle convinzioni di un gruppo dall'altro.
Le tappe salienti della storia della Charta e delle esperienze che ne sono nate
Le linee guida per la crescita della collaborazione ecumenica tra le Chiese in Europa
Un apporto al dialogo interreligioso e interconfessionale
Oltre a contributi e testimonianze di protagonisti cattolici, ortodossi e protestanti dell'avventura ecumenica in corso tra le chiese d'Europa, questa nuova edizione della Charta Oecumenica contiene un'appendice di materiali per la sua applicazione pratica, tra cui testi liturgici per attività ecumeniche.
Dinamica e complessa, la teologia di Lutero non è concepita a priori come un sistema ma nasce da testi di natura, occasione e spirito molto diversi quali lezioni, prediche, scritti polemici, lettere di conforto, discorsi conviviali, introduzioni ai libri biblici, poesie e inni.
Oswald Bayer si propone qui di esporla in forma organica e strutturata.
Il cristianesimo mette in evidenza la presenza di Dio nell'umanità soprattutto attraverso la dottrina dell'incarnazione di Dio in Gesù. Nondimeno, in tutto il testo biblico si trovano episodi e situazioni in cui Dio è presente, anche in senso fisico, in mezzo al suo popolo. In queste pagine Jon L. Berquist ripercorre le narrazioni dell'Antico e del Nuovo Testamento che parlano della presenza di Dio tra gli esseri umani e approfondisce ministero, crocifissione e risurrezione di Gesù al fine di comprendere in che modo Dio sceglie di essere con noi. Lasciando dietro di sé la tradizione cristiana che troppo spesso ha scisso l'elemento fisico da quello spirituale tendendo a svalutarlo, Berquist celebra pienamente la dimensione della fede biblica che si incarna nella vicenda umana.
La centralità della dimensione politica del messaggio cristiano
Il rapporto tra il Regno di Dio e i regni di questo mondo
L’autorità spirituale e il potere temporale rispetto ai fondamenti teologici del pensiero politico e del rapporto concreto tra chiesa e Stato
Proprio perché l’evento salvifico al centro della fede cristiana – l’incarnazione di Dio in Gesù – avviene nel mondo, il cristianesimo è intrinsecamente politico e orientato all’ambito secolare.
Un’introduzione alla teologia politica del cristianesimo e un ampio affresco storico dagli evangelisti ai teologi postmoderni.
Quarta di copertina
"La fede cristiana è interamente politica: essa è fondatrice di comunità ed è fin dal suo inizio riferita all’ambito politico secolare".
La relazione tra la trascendenza di Dio e l’agire nel mondo dei cristiani – nucleo della teologia politica del cristianesimo – non è tuttavia scevra da problemi: l’assemblea dei credenti è infatti una comunità in tensione tra due mondi, il Regno di Dio e quello secolare, un’istituzione in questo mondo ma non di questo mondo che rivendica fin dall’inizio la propria libera esistenza e fondamentale autonomia rispetto ad esso.
In queste pagine, Armin Adam ricostruisce con grande finezza un quadro sintetico ed esauriente dello sviluppo storico – da Gesù ai giorni nostri – della teologia politica cristiana dal punto di vista delle sue implicazioni complessive, rispetto tanto ai fondamenti quanto alla concreta interazione nella storia.
La Parola e il mistero della rivelazione del Dio trinitario
La centralità della rivelazione in Gesù Cristo come fondamento della dottrina trinitaria
Un libro protestante ed ecumenico
La Parola come punto di osservazione complessivo dal quale contemplare il mistero della rivelazione del Dio trinitario.
La rivelazione in Gesù Cristo come fondamento della dottrina trinitaria della chiesa attraverso l'esame del suo contenuto e struttura nonché tramite l'analisi delle forme mediante le quali la Parola si comunica.
Dalla quarta di copertina
Più che un tema della teologia, in questo volume la nozione di parola di Dio è considerata un punto d'osservazione complessivo dal quale contemplare il mistero della rivelazione del Dio trinitario.
La centralità della rivelazione in Gesù Cristo è illustrata come fondamento della dottrina trinitaria della chiesa: in primo luogo mediante l'esame del suo contenuto e della sua struttura (Gesù Cristo come evento della salvezza e come comandamento di Dio); in secondo luogo mediante l'analisi delle forme attraverso le quali la parola si comunica (Gesù Cristo nella Scrittura, nella predicazione, nel dogma ecclesiale, nella teologia e nella celebrazione dei gesti della grazia o "sacramenti").
Un libro "protestante", perché ispirato dalla convinzione che la Riforma abbia riscoperto la freschezza dell'evangelo in termini tuttora pertinenti e attuali, ma anche un libro "ecumenico" nella misura in cui l'evangelo non è monopolio di una confessione bensì dono di Dio al mondo.
Scritti di grandi pensatori ebrei e introduzioni al loro pensiero di studiosi cristiani Un'antologia per superare i pregiudizi che ostacolano il dialogo ebraico-cristiano Le cause e le implicazioni teologiche della frattura tra giudaismo e cristianesimo Saggi di Leo Baeck, Martin Buber, Franz Rosenzweig, Will Herberg, Abraham J. Heschel ... ...L'antologia raccoglie significativi estratti delle opere di cinque illustri pensatori ebrei del XX secolo – Leo Baeck, Martin Buber, Franz Rosenzweig, Will Herberg e Abraham J. Heschel – ciascuno dei quali è introdotto da uno studioso cristiano contemporaneo. Dalla quarta di copertina: Pubblicata in inglese e divenuta ormai un classico, l'antologia curata da Fritz A. Rothschild presenta una ricca scelta di testi sul cristianesimo di cinque dei maggiori pensatori ebrei del Novecento: Leo Baeck, Martin Buber, Franz Rosenzweig, Will Herberg e Abraham J. Heschel. Accompagnati da ampie introduzioni di altrettanti studiosi cristiani, i testi dei cinque autori ebrei non si limitano a esprimere un particolare orientamento di pensiero all'interno dell'ebraismo ma si pongono inoltre in dialogo con la cultura cristiana. Un dialogo interreligioso sincero, che muove alla ricerca di comuni origini dimenticate nonché di un comune orizzonte di fede nello stesso Dio, tentando di superare i pregiudizi che lo ostacolano.
I nodi centrali dell'attuale dibattito ecumenico
Il confronto tra protestantesimo e cattolicesimo romano
Il confronto tra le diverse denominazioni protestanti
Ferrario ripercorre i principali nodi del dibattito ecumenico concentrandosi sul confronto tra protestantesimo e cattolicesimo romano da un lato e tra le diverse espressioni del mondo evangelico dall'altro.
Ne emerge un movimento ecumenico che, pur costretto a lasciarsi alle spalle gli entusiasmi iniziali, non rinuncia a sperare.
Dalla quarta di copertina
In questo volume, Fulvio Ferrario ripercorre alcuni nodi chiave dell'attuale dibattito ecumenico concentrando l'attenzione intorno a due punti focali: il confronto tra protestantesimo e cattolicesimo romano da un lato, e quello tra le diverse espressioni del mondo evangelico dall'altro.
Oltre ai tradizionali temi di discussione (la visione della chiesa, dei sacramenti, della salvezza), Ferrario affronta il dibattito tra fede e ragione, la recente politica ecumenica del Vaticano, il rapporto tra le chiese e la crisi del processo di unificazione europea.
Ne emerge l'immagine di un movimento ecumenico che ha dovuto lasciarsi alle spalle, spesso non senza dolore, gli entusiasmi giovanili, ma che, a dispetto di ogni difficoltà, non vuole rinunciare a sperare.