
UN TENTATIVO ARDITO E BEN RIUSCITO DI PORRE IN TERMINI CRITICI IL PROBLEMA DELLA CONOSCENZA E DI OFFRIRNE LA SOLUZIONE, FACENDO RIFERIMENTO ALLA FILOSOFIA DI SAN BONAVENTURA. EDIZIONE 2000.
Il volume offre, a studiosi e a cultori di cristologia, uno sguardo attento e ben documentato sul dibattito contemporaneo su Gesu, affrontando in principal modo la questione dell'identita messianica di Gesu. L'Autore analizza, con uno stile chiaro e scorrevole, una delle questioni centrali della cristologia, ossia l'identita messianica di Gesu. L'argomento viene sviluppato a partire dalla tradizione neotestamentaria, soprattutto dai vangeli di Marco, Matteo e Luca, e offre nuovi impulsi al dibattico contemporaneo su Gesu.
L'Autore espone la ricchezza e profondità dei contenuti teologico-spirituali presenti nei vari Scritti del Santo di Assisi rintracciati alla luce degli attributi divini con i quali Francesco designa Dio nella Lauda. Appare innovativo, nel panorama degli studi francescani, come l'Autore, esaminando caratteristica formale, influssi e linguaggio del testo, svela l'uso attento, da parte di Francesco, di figure retoriche, atte a rendere il testo della Lauda non soltanto espressione della sua fede ardente, ma anche idoneo dal punto di vista formale.
Il volume costituisce un'ampia trattazione della morale sociale cristiana e dei suoi fondamenti storici e sistematici. Una articolata trattazione di problemi che sono al centro dell'interesse dell'umanità e della Chiesa di oggi. L'Autore nella prima parte di questo libro traccia le linee storiche della morale sociale (messaggio biblico, periodo patristico, periodo medieval e moderno); nella seconda espone la genesi e lo sviluppo della dottrina sociale della Chiesa sino al magistero di Benedetto XVI; nella terza richiama i valori e principi dell'etica sociale cristiana; nella quarta l'etica sociale della ricerca teologica.
La vita umana dei credenti è la scoperta e l'accoglienza dell'invito a diventare figli del Padre nel Figlio Gesù Cristo. Vivere, allora, tende a coincidere con l'essere amati. E l'amore si rivela come il dinamismo da cui tutto prende forma e verso cui tutto cammina. Quando l'uomo, liberamente, si lascia introdurre nell'agape, riceve anche in dono la possibilità di vivere responsabilmente in esso. Il dono dell'amore che si fa vita in noi per opera dello Spirito è, infatti, il battesimo. E il battesimo è l'inizio della vita ecclesiale; gli uni per gli altri nella carità che è Dio, affinché, di risurrezione in risurrezione, l'evento celebrato nel mistero divenga visibile nella povertà della nostra carne attraverso l'amore. Il testo, attingendo alla tradizione della Chiesa e agli sviluppi del pensiero teologico contemporaneo d'Oriente e d'Occidente, ri-presenta l'antica sapienza spirituale del custodire e favorire i doni di Dio in noi. "Il Verbo di Dio si è fatto uomo affinché l'uomo diventasse dio" (Ireneo di Lione).
Si tratta di uno studio di cristologia sistematica che vale da introduzione alla cristologia contemporanea, al di là della sua produzione italiana, in cui emergono i temi maggiori del rinnovamento teologico post-conciliare. Si affronta il mistero di Cristo nelle sue implicazioni ontologiche e soteriologie, col proposito di rispondere alla duplice domanda: chi è Gesù Cristo? Che cosa significa Gesù per noi? La risposta, naturalmente, è quella della fede della Chiesa: Gesù Cristo è il Figlio di Dio Salvatore. Il contributo che si vuole offrire con questo volume, tuttavia, si distingue per l'originalità con cui si articola la risposta della fede, in modo scientifico e significativo per noi oggi, sotto il preciso profilo del rapporto tra mistero e misteri. Il saggio è articolato in due parti principali. Nella prima, con la ricognizione del tema nella cristologia italiana contemporanea, si espone il differenziato e valido apporto di autori che hanno messo in evidenza il carattere storico, pasquale, trinitario, singolare ed universale dell'evento di Cristo. Nella seconda, attraverso la ripresa biblico-teologica dei diversi misteri della sua esistenza, si stabilisce una diretta relazione tra la figliolanza divina di Gesù di Nazaret e la filiazione divina nell'uomo mediante il mistero pasquale del Figlio.
Descrizione
Lo scopo principale di questo libro è di indagare i tratti della riflessione presente nei Vangeli sinottici su Gesù in quanto saggio e Sapienza di Dio. Sono pochi, o manca addirittura uno studio, almeno in italiano, che metta insieme le sue menzionate tematiche che appaiono inseparabili nelle tradizioni sinottiche. Il libro è strutturato in due blocchi: nel primo viene approfondita la figura di Gesù il saggio, nel secondo quella di Gesù la Sapienza dei sinottici. La sezione su Gesù il saggio, dal canto suo, si divide in due capitoli che indagano il carattere sapienza delle azioni di Gesù e sei suoi insegnamenti, rispettivamente nei detti e nelle parabole. L'indagine su Gesù Sapienza, invece, si suddivide in due parti, che analizzano le testimonianze dirette a riguardo nei vangeli sinottici e poi le allusioni sinottiche a Gesù come Sapienza divina. Il tutto è preceduto da un capitolo di introduzione alla tematica, in cui si indaga sulla figura del saggio nella tradizione sapienza biblico-giudaica, sulla possibile attesa di un Messia necessariamente sapiente in Israele, come pure sulla formazione e lo sviluppo della figura letterario-teologica della Sapienza personificata, la quale pare raggiungere l'apice della riflessione negli scritti biblici attorno al tempo di Gesù. Il libro termina con un capitolo conclusivo, dove si offre la sintesi sulla ricerca fatta e si tenta una riflessione sulla possibile evoluzione storico-teologica del Gesù saggio al Gesù Sapienza divina.
Descrizione
Giuseppe da Copertino per molto tempo è stato venerato come il Santo dei Voli di cui si conosceva e ci si stupiva soprattutto per l’esperienza mistica dei ratti estatici, tralasciando tutta la strada della sua umanità, del suo essere in un preciso contesto storico, culturale, sociale e religioso che ha in parte condizionato e in parte ha reso unico il suo cammino di conformazione a Cristo. È bello poter constatare come, accanto a figure conosciute come Francesco d’Assisi e Pio da Pietrelcina, ci sia la figura del piccolo e umile frate di Copertino, uomo di obbedienza e di abbandono nelle mani del Signore e degli uomini. Negli ultimi quarant’anni si sono moltiplicati i convegni e le pubblicazioni su s. Giuseppe e oggi le biblioteche sono fornite di notevole materiale di studio per studiosi e studenti universitari. Il Convegno di Assisi (di cui pubblichiamo le relazioni) è stato un ulteriore tassello di confronto tra studiosi per far emergere lati umani e spirituali del mistico di Copertino, per cogliere rapporti con altre figure religiose e con il contesto storico ecclesiale in cui è vissuto.
Il carisma di S. Francesco d’Assisi ancora oggi attira tanti giovani a seguire il Signore Gesù sulla via da lui tracciata. Questo carisma, oggi è custodito e passa di generazione in generazione attraverso i diversi frati, che mediante la professione religiosa abbracciano questa vita. Il presente studio dopo aver preso in considerazione il rito della professione religiosa in Occidente, passa a prendere in esame il rito della professione religiosa delle famiglie francescane dopo il Concilio Vaticano II. Quindi, a partire dall’analisi dell’intero rituale si concentra nell’analisi delle Preghiere di Benedizione o Consacrazione sul candidato alla professione solenne, che in particolare nella terza formula sintetizza il carisma dell’Assisiate. Infine, a partire dall’analisi di queste Preghiere, traccia alcune linee di spiritualità per colui che segue il cammino di sequela e conformazione a Cristo indicato dal Poverello d’Assisi.