
La basilica ambrosiana di Milano, edificata per la prima volta negli anni di Ambrogio (374-397) e ricostruita radicalmente alla fine dell'XI secolo, è uno straordinario luogo di memoria e di presenza di oggetti e monumenti medievali. Attraverso lo studio di alcune celebri opere in essa conservate, tra cui il sacello di San Vittore in Ciel d'Oro, l'altare d'oro e il ciborio di Sant'Ambrogio, il libro si propone di indagare l'interazione tra la topologia dell'edificio e i suoi oggetti, le reliquie attorno alle quali l'Ambrosiana è costruita, e la nozione di "migranti". In altre parole si vuole analizzare come, sulla lunga durata, alcuni oggetti diventino riflesso delle reliquie, e la santità materiale che da essi deriva venga usata come strumento di esclusione e intrusione in un contesto etnico problematico. Il volume presenta un ricco apparato iconografico, frutto di un'apposita campagna fotografica.
If there is one constant in the history of Christianity and especially of the Western Church, it is its deep desire to be connected with its own past. From the perspective of the longue durée, it might even be possible to state that a meditation on Christian origins was a common and widespread response used throughout history in the face of each great moment of crisis within the Church. In those situations, the rhetoric produced by the Church was always aimed at emphasizing a desire to return to these mythical roots, the ideal community, a pure and radical Christianity. The question underlying this book is the way in which this desire for the past provides the occasion to re-live, re-think and re-create Christian origins. More precisely, the crux of our work is to understand how this desire can transform and rewrite the past both in materiality – with restorations of ancient monuments – and in ideas – writing history. In this book, the main focus of attention is dedicated to three key moments, corresponding more or less to three crucial episodes in the history of the Catholic Church in the modern era. The first of these three is the Reformation and subsequent Counter-Reformation, between the sixteenth and seventeenth centuries. Second comes the moment in which the Catholic Church lost its temporal power during the Unification of Italy and the “spiritual” reaction culminating with the First Vatican Council (1869-1870). Lastly is the period before and after the Second Vatican Council (1962-1965), which can be considered the most significant reaction of Catholicism towards modernity.
Contributors: N. Barbolani di Montauto, X. Barral i Altet, N. Bock, V. Cantone, S. Cracolici, A. Di Croce, S. D’Ovidio, I. Foletti, J. Gebhardt, M. Gianandrea, O. Jakubec, J. Klípa, V. Lucherini, F. Malesevic, S. Pierguidi, C. Piva, S. Rosenbergová, M. Santanicchia, E. Scirocco, I. Fiumi Sermattei, A. Tranchina.
Ricerca basata sull’indagine di una collezione di pergamene milanesi dei secc. XII-XIII che si trovano alla Bibliothèque Nationale di Parigi. Le pergamene riguardano atti degli arcivescovi di Milano, atti di compra-vendita di terreni per le chiese locali, per l’acquisto di terreni per insediamenti dei nuovi Ordini, maschili e femminili, cause di privati cittadini.
Con gli atti relativi alla prepositura di Guglielmo de Goldanica si prosegue l'edizione delle pergamene duecentesche della chiesa di Santo Stefano di Vimercate giacenti presso l'Archivio di Stato di Milano, a partire dal primo atto stipulato dopo la sua elezione a preposito (27 novembre 1234) per finire con l'ultimo atto in cui lo stesso sembrerebbe essere ancora in vita (luglio 1273).
Il tema dell'immagine ha sempre accompagnato la storia del cristianesimo: un iniziale aniconismo, influenzato dal divieto veterotestamentario di farsi immagini di Dio, si sarebbe aperto, con il passare dei secoli e non senza resistenze, a una piena accettazione dell'arte sacra figurativa, a cui la tradizione dell'Oriente bizantino riconobbe una natura teologica di primaria importanza in ordine alla rivelazione del mistero cristiano. In questa ricostruzione l'iconoclasmo e la negazione delle immagini sono stati letti come una crisi, un'interruzione dolorosa in un mondo ormai votato al culto dei tratti di Cristo e dei santi fissati nelle icone. Il cristianesimo delle origini tuttavia, pur tra ostacoli e discussioni, ha realmente accolto e promosso la possibilità delle raffigurazioni religiose? Le lotte iconoclaste furono davvero un momento di crisi o piuttosto l'apice di un cristianesimo spirituale come fu quello dei primi otto secoli? Gli imperatori iconoclasti imposero la propria linea teologica a un clero favorevole alle immagini sacre, o piuttosto furono i difensori convinti di un aniconismo che nel contesto del cristianesimo bizantino rappresentava una tendenza diffusa? Da quando la Chiesa d'Oriente ha iniziato a credere che le icone fossero "irruzione dell'eternità nel tempo"?
Le crociate per liberare la Terrasanta hanno opposto per due secoli le forze della cristianità e dell'Islam, ben oltre il Medioevo hanno occupato i pensieri dei cristiani, hanno creato miti e forgiato ideologie nel mondo cristiano come in quello musulmano. Pellegrinaggio o conquista, fede o fanatismo, guerra di liberazione o proto-colonialismo? Ricapitolandone i molti e spesso contraddittori moventi, Flori traccia un quadro delle crociate e le individua come fatto cardinale della storia.
Questo volume fa parte dell'opera "Storia della Chiesa" del Fliche-Martin. Una monumentale raccolta di 36 tomi (25 volumi) che affronta tutti i 20 secoli del cristianesimo. Iniziata in Francia da Augustine Fliche e Victor Martin, sospesa nei tempi del Concilio, è ora completata in Italia dalle Edizioni San Paolo. All'opera, unica per l'accurato aggiornamento e il rigore scientifico, hanno collaborato i maggiori esperti della Storia della Chiesa. Indispensabile per ogni biblioteca che si rispetti.
Questo volume fa parte dell'opera "Storia della Chiesa" del Fliche-Martin. Una monumentale raccolta di 36 tomi (25 volumi) che affronta tutti i 20 secoli del cristianesimo. Iniziata in Francia da Augustine Fliche e Victor Martin, sospesa nei tempi del Concilio, è ora completata in Italia dalle Edizioni San Paolo. All'opera, unica per l'accurato aggiornamento e il rigore scientifico, hanno collaborato i maggiori esperti della Storia della Chiesa. Indispensabile per ogni biblioteca che si rispetti.
Questo volume fa parte dell'opera "Storia della Chiesa" del Fliche-Martin. Una monumentale raccolta di 36 tomi (25 volumi) che affronta tutti i 20 secoli del cristianesimo. Iniziata in Francia da Augustine Fliche e Victor Martin, sospesa nei tempi del Concilio, è ora completata in Italia dalle Edizioni San Paolo. All'opera, unica per l'accurato aggiornamento e il rigore scientifico, hanno collaborato i maggiori esperti della Storia della Chiesa. Indispensabile per ogni biblioteca che si rispetti.

