
Il celebre storico della Chiesa slesiano, con la sua Storia del Concilio di Trento e con numerosi studi sulle vicende della Chiesa, soprattutto nell'epoca delle Riforme cattolica e protestante e della cosiddetta Controriforma, ha dato insostituibili contributi alla conoscenza di quel periodo, e si è collocato nell'orientamento più decisamente innovatore della storiografia ecclesiastica. In questo volume Jedin espone con chiarezza e concisione l'oggetto e il metodo, la suddivisione o periodizzazione, e il valore d'attualità della storia della Chiesa, accanto a quella profana e in rapporto con le discipline teologiche. In un secondo capitolo sono passate in rassegna le scienze ausiliarie della storia della Chiesa (cronologia, paleografia, biblioteconomia, diplomatica, archivistica, araldica, geografia e cartografia, statistica). Il terzo capitolo, che delinea una storia della storiografia ecclesiastica densa di notizie, è forse quello di maggior interesse, principalmente valido per l'intelaiatura dei giudizi critici e per la vasta bibliografia. Introduce il libro un ampio saggio di Giuseppe Alberigo, che affronta con coraggio e con impostazioni originali i problemi metodologici e mostra le prospettive, anche problematiche, aperte oggi alla storia della Chiesa.
I cattolici tendono a far derivare il rinnovamento della Chiesa dalla sua forza vitale, che erompe da un nucleo divino, e a contestare l'influenza che ebbe lo scisma avvenuto nel XVI secolo in questo processo. Considerano la "Riforma cattolica" come la vera "Riforma" e si oppongono al concetto di "Controriforma", perché pensano possa nascondere l'idea che la rigenerazione della Chiesa sia solo un movimento reazionario. I non cattolici considerano la Riforma protestante come il vero rinnovamento della Chiesa tendente al cristianesimo originario e vedono nella Controriforma la vittoria del papato, politicamente in auge, sul luteranesimo apolitico e sul calvinismo politicamente isolato. Partendo da fatti storici universalmente riconosciuti e al di là delle interpretazioni, Jedin cerca di indicare un punto di incontro sul significato di questi concetti e di eliminare i malintesi per quanto concerne l'uso storico della lingua, utilizzando poi i risultati ottenuti per l'inserimento del Concilio di Trento nella storia della Chiesa. «Questo libretto merita d'essere indicato agli studiosi ed esaminato da vicino, perché, nella sua brevità è, come si diceva una volta, succosissimo, o per dirla con modi popolareschi, pieno come un uovo, come un uovo, tutto buono» (Delio Cantimori).
In questo breve, denso volume Hubert Jedin ripercorre, con la consueta chiarezza e la rigorosa documentazione delle sue opere maggiori, la storia dei Concili, dagli otto Concili della Chiesa unita sino al Vaticano II. Attraverso queste importanti occasioni d'incontro e di verifica, il lettore può ripercorrere l'intera storia della Chiesa, dai primi secoli sino ai giorni nostri, con i suoi personaggi maggiori e minori, i suoi momenti più importanti, i successi e le sconfitte. Un libro fondamentale, utile per comprendere meglio la Chiesa di oggi.
Il volume ripercorre la nascita di quell'Europa cristiana composta da una pluralità di popoli. L'idea di Impero cristiano d'Occidente si ripresenta sotto Carlo Magno nell'800 e in seguito con gli Ottoni intorno all'Anno Mille. Ma la vera unità dell'Europa è forse frutto più dei grandi movimenti monastici che non di una effettiva realizzazione imperiale. La riforma di Gregorio VII unificherà la Chiesa, la liturgia e l'arte, ma l'Europa si stava già preparando alla divisione tra gli Stati nazionali. Il volume arriva alle soglie della Scolastica, vale a dire del maggior sforzo operato nello studio e nell'insegnamento della teologia, dopo le scuole dei monasteri e delle cattedrali.
In questo volume si analizzano la grande opera di Bernardo e la riforma cistercense e le città tornate a essere luogo di attrazione della vita sociale e culturale dei Paesi europei. La risposta della Chiesa alla rivoluzione cittadina sono gli ordini cosiddetti mendicanti, primi tra tutti francescani e domenicani. Di fronte ai gravi problemi sociali e alle nuove povertà, così come alle esigenze culturali, la Chiesa diviene il punto di riferimento e si può così parlare di una vera civitas medievale, con le grandi opere ospedaliere, le università e le cattedrali, lo sviluppo delle arti e della musica. Ma il periodo vede anche lo strappo con la Chiesa d'Oriente, il disastro della quarta crociata contro Bisanzio, l'Inquisizione contro i movimenti di riforma ed ereticali.
DESCRIZIONE: Alvin Plantinga (1932), oltre ad essere uno dei più significativi pensatori americani, è tra i protagonisti della rinascita, negli ultimi decenni, della filosofia analitica della religione. Opere come God and Other Minds (1967), Reason and Belief in God (1983), Warranted Christian Belief (2000) sono ormai considerate dei classici, oggetto di dibattito non solo nel mondo anglo-americano. Al punto che oggi per discutere della categorie-base della filosofia della religione – teismo, credenza, fondazione, fede, esistenza\non esistenza di Dio, male, libertà – le riflessioni di Plantinga e della sua "epistemologia riformata" sono divenute punti di riferimento imprescindibili. Una epistemologia che, grazie all’indagine sulla razionalità della credenza teistica, sottopone la ragione a nuove interrogazioni e rivela inaspettati significati delle classiche domande: "Cosa significa credere in Dio? E credere che Dio esiste?".
Come scrive Mario Micheletti nella Premessa a questa prima monografia italiana, "una ricostruzione storica dello sviluppo del pensiero di Plantinga, come quella che viene presentata in questo volume, è l’approccio che può pretendere di avvicinarsi maggiormente al cuore della sua avventura intellettuale".
L'Autore è dottore di ricerca in filosofia della religione e insegna presso l'Università "G. D'Annunzio" di Chieti. Ha pubblicato su diverse riviste nazionali saggi dedicati alla filosofia analitica della religione e in particolare alla reformed epistemology.
Una serie di aneddoti storici sui papi che, a modo loro e nelle diverse epoche, hanno contribuito a cambiare il volto della Chiesa.
La storia inedita contenuta all'interno del volume di Michèle Jarton, mette in evidenza la precisa volontà della Federazione Internazionale delle Università Cattoliche di servire la comunità umana sino agli estremi della terra. All'interno di questo volume è contenuta la storia delle origini e dello sviluppo di una struttura accademica contemporanea nata nel 1924 con lo scopo di risanare i legami che uniscono le università cattoliche e di internazionalizzare i loro sforzi a beneficio della fede e della scienza. L'idea di una federazione delle università cattoliche prende forma nel corso del XX secolo nella stessa area, l'Europa Occidentale, in cui agli albori del XIII secolo nacque su iniziativa della Chiesa l'universitas studiorum. La FIUC riunisce oggi 216 università cattoliche di tutto il mondo e la sua storia è stata segnata dalla presenza di uomini coraggiosi e determinati che hanno saputo adattare, talvolta reinventandola, la struttura dell'istituzione in modo da non venir mai meno al principio di "cattolicità" della Federazione. Non a caso la storia della FIUC risulta essere funzionale alla comprensione della storia istituzionale della Chiesa.
La drammatica situazione della Chiesa a 40 anni dal Concilio Vaticano II. Sono ormai quattro decenni che la Chiesa Cattolica sta attraversando una fase di rapido cambiamento, di tipo epocale. Oltre che nella celebrazione della Messa, la funzione centrale della Chiesa, cambiamenti impressionanti si sono registrati anche in molti altri aspetti, e non sempre per il meglio. Questi cambiamenti possono essere paragonati a un diluvio, se si considera cosa e' successo in Europa, un continente che un secolo fa poteva apparire come un continente cattolico. Il Cattolicesimo ha grandemente sofferto anche in altri continenti. In tutti sembra dilagare un diluvio di secolarismo e di immoralita'. Questa immagine sconfortante e' bilanciata dall'emergenza di sempre nuove isole di fede autentica e spiritualita'. Isole che ruotano attorno a Istituti Secolari e specialmente ai loro membri piu' impegnati, dediti alla sequela dei tre consigli evangelici.
Scrittori, sacerdoti, politici, studiosi, giornalisti e artisti raccontano le proprie conversazioni e interazioni con papa Giovanni Paolo II, testimoniando l'ascendente e la versatilità di un protagonista della storia unico nel suo genere. Un viaggio che prende le mosse dalla Polonia di inizio Novecento per superare le soglie del nuovo millennio, alla scoperta dello straordinario carisma dell'uomo Karol Wojtyla nel percorso che lo ha portato a diventare Giovanni Paolo II. Una preziosa e unica serie di incontri privati con un santo, da cui emerge la personalità irripetibile e trascinante di un personaggio storico capace, prima e dopo la nomina a Pontefice, di cambiare per sempre il mondo in cui Dio lo ha posto. A vent'anni dalla scomparsa del grande papa polacco, proponiamo un prezioso e unico libro di testimonianze di chi ha conosciuto da vicino Karol Wojtyla - Giovanni Paolo II.

