
Dal libro della Vita alle Fondazioni, dal Cammino di perfezione al Castello interiore, in un unico volume tutta la dottrina di Teresa di Gesù: una grande lezione di mistica priva di impalcature e intenti letterari. Un ampio repertorio di consigli e avvertimenti al bene agire, oggi patrimonio della cultura mondiale.
Dopo il suo incontro con Teresa di Gesù, Edith Stein, giovane studiosa, dotata nell'introspezione e nell'analisi degli stati d'animo, comprese che il "Castello interiore" della Madre degli spirituali, se era inscritto nell'anima di tutti, e perciò anche nella sua anima di ebrea, fenomenologa e poi cristiana, possedeva alcune caratteristiche peculiari. Di rilievo è soprattutto la modalità dell'ingresso: la grande carmelitana spagnola vi entrò attraverso la porta della preghiera, la grande carmelitana tedesca attraverso la porta della conoscenza di sé e del rapporto con gli altri.
Atti del XV Convegno ecumenico internazionale
di spiritualità ortodossa
È qui documentato il percorso compiuto da cristiani delle diverse tradizioni volto a cogliere il mistero della Trasfigurazione in tutta la sua profondità, ma anche nel suo significato per gli uomini del nostro tempo … La Trasfigurazione è mistero di trasformazione: del nostro corpo di miseria, destinato a diventare un corpo di gloria, ma anche del corpo ecclesiale, ancora lacerato dalle divisioni e tuttavia chiamato a mostrare nell’unità perfetta dell’amore la Triunità del mistero di Dio “amante dell’uomo”.
In occasione del decimo anniversario della morte di abuna Matta el Meskin, questo volume raccoglie i contributi di monaci, studiosi dei padri del deserto e del monachesimo, figli spirituali e discepoli di abuna Matta, storici e architetti, che ci presentano uno spaccato ad ampio spettro di questa figura di "padre del deserto", capace di parlare agli uomini e alle donne del nostro tempo, al di là di ogni barriera confessionale. Ad arricchire le testimonianze, i ricordi offerti da alcune pagine del diario di viaggio del pittore di fama internazionale William G. Congdon.
In queste lettere, scritte dal cuore della città di Londra, l'autore condivide intuizioni, tracce di meditazione e di approfondimento che interpellano il discernimento e la responsabilità personali più che fornire risposte preconfezionate valide in ogni situazione. Esse raccontano infatti le sfide, le fatiche, le gioie di una realtà quotidiana fatta di incontri, dialoghi, viaggi a Gerusalemme e in Galilea, storie d'amore e di malattia, l'impatto del Covid-19, la guerra che devasta terre non lontane dalla nostra Europa. Nate dal silenzio e dalla preghiera, queste lettere forniscono parole di incoraggiamento, parole nuove su ciò che è e può diventare "casa". Un luogo in cui si è sicuri e pienamente accettati, in cui poter gioire persino nella prova, uno spazio al cuore di una comunità basata sull'amorevole riconoscimento che i bisogni degli altri, e in particolare dei più deboli, sono la mia preoccupazione.
La poesia, al suo primo scatto, nasce per celebrare il divino. È una scala per ascendere tra le bestie celesti; è un agguato, la trama - fatale, fatata - per imporre la museruola alla divinità. Tra Orfeo che incanta il re degli inferi e Giovanni che a Patmos vede angeli, draghi e micidiali cavalieri; tra le visioni degli sciamani siberiani e le preghiere ad Ammone, una continuità è ben salda. La poesia è il codice che dissigilla i cieli e solletica gli dèi, li intima a svelarsi in forma di pioggia, rivelazione, luce. Parola che fiammeggia, quella qui antologizzata, da sussurrare con il cuore teso a stendardo. Dai versi di Milarepa a quelli di Boris Pasternak, da Giovanni della Croce a Ikkyû e 'Attâr il rapporto con il divino è declinato in ogni aspetto: a volte si conforma in amore nuziale e in conforto, altre in accesa gelosia, altre ancora in accusa. Nulla limita il dire del poeta: il linguaggio - sublime combustibile, tra obbedienza e ribellione - dà voce all'onnipotente nella sua gloria e nella sua erranza tra gli orrori del mondo. A volte, il dio ha un corpo glorioso, la vigoria di una belva, altre il volto del "buon pastore", del servo che conosce ogni patire; la poesia, sempre, è strategia di battaglia, un'infinita caccia reale. Effimeri! Con una Lettera ai poeti di papa Francesco.
L'amicizia appartiene all'essenza dell'uomo, poiché la persona, per diventare ciò che è, ha bisogno di amici. È una delle idee ricorrenti emerse nel corso del Convegno sull'amicizia, e riportate in questo volume. Nel loro insieme vi si troverà un'ampia ricognizione del tema, in molti autori e in diversi contesti storico-culturali; e un approfondimento del suo ricco contenuto concettuale, sia sul piano antropologico ed etico sia sul piano metafisico e teologico.
Nei primi decenni dell'XI secolo Giovanni fonda un monastero a Vallombrosa, nelle foreste dell'Appennino tosco-emiliano. Ha così inizio un nuovo istituto religioso, che si caratterizzerà per il recupero dello spirito più autentico della regola benedettina e l'impegno nella lotta per il rinnovamento della Chiesa. La vicenda di Vallombrosa rappresenta uno dei capitoli più interessanti e suggestivi della storia del monachesimo e anche della storia dell'agiografia di età medievale e per questo è stata fatta oggetto negli ultimi decenni di grande attenzione storiografica. I contributi raccolti nel presente volume mirano, attraverso l'analisi dei testi più rappresentativi, ad illustrare i processi di formazione della memoria agiografica e cultuale dell'Ordine nel periodo compreso fra XI e XV secolo. Testi di Sofia Boesch Gajano, Caterina Giovanna Coda, Antonella Degl'Innocenti, Adele Simonetti
Il libro si propone di dare un contributo e di fornire materiale di lavoro alla cosiddetta Questione Antoniana" . " gli scopi fondamentali di questo libro sono: - rintra cciare, mediante una lettura archeologica della struttura dei sermoni di s.antonio di padova, i segni e le caratteristiche del costumeiro conimbricense. - stabilire le linee di continuita e chiarire quelle di rottura che il santo ha operato nei confronti della vita canonicale di coimbra. - impostare il problema del l'importanza dei sermonari, i n particolare quelli di s.antonio, nel contesto della prima meta del secolo xiii, evidenziandone la struttura e le funzioni. - far emergere dai sermones i riferimenti teorici espliciti di ermeneutica ed esegesi; - stabilire il raffronto tra le concezioni ermeneutiche esplicitate, i precetti delle artes praedicandi e la loro realizzazione pratica; - analizzare qualche esempio di esposizione ed esegesi.
Raccolta di 12 interventi presentati in occasione di un Convegno organizzato dallo Studio Teologico S. Antonio di Bologna, nel quadro del centenario Antoniano. Il volume raccoglie un'ulteri ore serie di contributi apparsi in occasione del centenario antoniano, che a distanza di tempo continua ad offrire gli atti delle riflessioni e soste attuate in quella occasione. Autorevoli relatori spaziano su vari campi, dal teologico e filosofico allo storico, dall' aspetto iconografico a quello sociologico. Una lettura multidisciplinare del caso antonio"
Traduzione dall'originale francese di Maria Campatelli e Manuela Viezzoli
Esistono tante “definizioni” della preghiera negli scritti spirituali dell’Oriente cristiano. Molto varie, non concordano che in una sola affermazione: la vera natura della preghiera è indicibile, il vero maestro che insegna a pregare è lo Spirito Santo. Nonostante questo, la maggior parte degli scritti di questa tradizione sono proprio trattati sulla preghiera. Il libro, il più esauriente testo esistente sulla preghiera, concepito come una sorta di “manuale” che abbraccia tutta la tradizione, introduce al contenuto di questi trattati. In questa larga veduta d’insieme, il lettore può trovare l’apoftegma che fa al caso suo, come suggerisce Marco l’Asceta, giustificandone la pluralità: "Molti sono i modi della preghiera, l’uno diverso dall’altro: ma nessuno di essi può essere dannoso, altrimenti non sarebbe preghiera, ma opera dei demoni".
Indice: 1. Uno sguardo generale sulle fonti * 2. Il dialogo divino-umano * 3. La preghiera di domanda * 4. La preghiera del corpo * 5. La preghiera liturgica * 6. La lettura meditata * 7. La contemplazione * 8. La mistica * 9. Le disposizioni della preghiera * 10. L'esicasmo * Concusione * Bibliografia.