
Una disamina completa e puntuale che mette a confronto le modalità della flagellazione e della crocifissione romana, gli usi funerari giudaici, fino ad arrivare alle più recenti ricerche scientifiche, attraverso gli apporti di due grandi sindonologi: il dott. Carlo Goldoni, ematologo, i cui studi si concentrano sugli aspetti medico-legali, e il prof. Gino Zaninotto, storico, latinista e grecista, sull'analisi delle fonti. Nella seconda parte, un raffronto fra quanto riscontrato nella Sindone e ciò che è raccontato dai quattro Vangeli, per provare a rispondere alla domanda che tutti, anche se in modi diversi, si pongono: l'Uomo della Sindone è Gesù? Tutti gli indizi raccolti propendono verso una risposta positiva e portano una riflessione sull'importanza di far conoscere la Sindone come documento della Passione di Cristo. Il testo è corredato da appendici e da immagini inedite della Via Crucis secondo la Sindone.
"Cammino", il capolavoro di san Josemaría Escrivá, è un insieme di pensieri per la meditazione innervati da una spiritualità profonda e umana che incoraggia a cercare il soprannaturale nella vita di tutti i giorni. Lo stile diretto in cui l'opera è scritta invita il lettore ad affrontare sé stesso, in un esame di coscienza che dà all'anima pace, gioia e forza per la generosità, conducendola spontaneamente all'orazione. Dai punti di "Cammino" si possono cogliere alcuni aspetti dello spirito dell'Opus Dei, il libro però non si dirige esclusivamente ai fedeli di questa Prelatura, ma a tutti i cristiani e a tutti gli uomini di buona volontà che vogliono incontrare il Signore. Milioni di persone - in tutto il mondo e delle più diverse condizioni - che hanno trovato in quest'opera un sostegno per la loro vita spirituale, l'hanno fatta diventare un classico della letteratura ascetica, di cui sono state stampate 5 milioni di copie in più di 50 lingue.
Il tesoro è la vocazione sacerdotale. Il vaso di argilla è un uomo che, mai dimentico della fragilità della sua natura, accoglie il dono dello Spirito e cerca di viverne all’altezza. Novello san Paolo, Fulton Sheen ha speso la vita per il Vangelo, con una grande fiducia nello sviluppo dei nuovi media, e una ancora più grande nella grazia di Dio. «La forza della sua parola», osserva Guido Vassallo nell’Invito alla lettura, «risiedeva nella fede profonda in ciò di cui parlava». Ne dà luminoso riscontro questa autobiografia, per la prima volta pubblicata in Italia, ricca di esperienze e aneddoti ma anche di profonde riflessioni spirituali sulla vocazione, il senso cristiano del dolore, il celibato apostolico, la vita sacramentale, specialmente eucaristica. L’amore per il sacerdozio, la passione per l’evangelizzazione, il dono della parola fanno di Sheen, proclamato venerabile dalla Chiesa cattolica, una figura esemplare per i nostri tempi così bisognosi di amici di Dio e portatori di speranza.
“Ho voluto questa opera a ‘coronamento’ di un’altra opera eccelsa: il carisma della Divina Volontà, negli scritti della serva di Dio, Luisa Piccarreta. [...] Poiché molti ritengono l’opera di Luisa di “difficile comprensione” per il modo in cui è scritta, mi sono compiaciuto ispirare al mio strumento questa seconda opera, nella quale gli insegnamenti contenuti nella prima, sono ‘spalmati’ in tanti messaggi di più facile lettura... e questo perché i tempi stringono. [...] Anime mie, avete tra le mani un tesoro senza prezzo. Applicando alla preghiera questi insegnamenti, entrate nel ‘moto eterno di Dio’ che assorbe i vostri atti umani che esercitano, con Dio, un influsso eterno su tutto il creato... Può esserci qualcosa di più grande?” (Gesù d’Amore)
In questa raccolta di messaggi, ricevuti dal mistico friulano "operaio dalla vigna del Signore", Maria SS. introduce le anime alla conoscenza del Divino Volere. Il volume contiene i messaggi ricevuti nel 2016 e nel 2017.
Possiamo essere diamanti: importante è volerlo. Per il credente la vita è un dono che riceviamo e dobbiamo custodire ed esaltare fin dal suo sbocciare, proseguendo poi nella sua crescita, nella sua efflorescenza più splendida e anche quando sembra avvizzire ed entrare nel crepuscolo. Su di essa veglia sempre Colui che l'ha creata... Dio non abbandona mai il figlio che ha generato.
Dal diario di santa Faustina abbiamo tratto le prime 100 visioni delle 267 che ebbe nel corso della sua vita mistica. La descrizione di ogni visione è corredata da un disegno, accompagnata da una meditazione per risvegliare i sensi interiori e da una frase di papa Francesco e infine completata da una preghiera di santa Faustina che ci spinge alla contemplazione di Gesù Misericordioso.
Dall’Apocalisse a Fatima corre un filone ben preciso, messaggero di Dio, attraverso segni, parole, gesti miranti al cuore dell’uomo nella speranza di far trionfare la luce sulle tenebre, la verità sulla menzogna, la speranza sulla disperazione. Per questo motivo l’opera mette in risalto come con Fatima l’annuncio profetico dell’Apocalisse si sia fatto realtà viva, senza dimenticare però le numerose profezie che hanno preceduto, e succeduto, il messaggio della Vergine in Portogallo evidenziando così il fil rouge che collega tutti gli avvertimenti celesti del passato e del presente.
Note sull'autore
Vincenzo Speziale è nato nel 1950 a Serradifalco (CL). Dopo il diploma di ragioneria, è entrato all’Accademia Militare di Modena e, in seguito all’incontro illuminante con un sacerdote che gli ha fatto conoscere Fatima, ha iniziato una nuova vita spirituale, collaborando con Radio Maria sotto la direzione di don Mario Galbiati. Da allora ha cominciato anche a scrivere, pubblicando diverse opere su santi e beati. Di tanto in tanto tiene conferenze su Fatima.
Attraverso l'opera La Vera Vita in Dio, una raccolta di messaggi dati a una cristiana ortodossa, Vassula Ryden, la Santissima Trinità rivolge alla Chiesa di Cristo un appello alla riconciliazione, all'unità e alla santità. Suor Anne Woods autrice di questo libro, mostra che questa voce profetica del nostro tempo è in perfetto accordo con l'erudizione biblica, l'insegnamento e la tradizione della Chiesa.
Scrive suor Anne Woods: "La profezia rabbinica si sta adempiendo. il Decimo Cantico è ora cantato da Dio al suo popolo e a tutta l'umanità. E il Cantico dello Sposo, mentre si prepara a condurci nelle camere interne dell'Amore Divino e a unirci a Lui...".
Senza superare l’insindacabile autorità della Chiesa, che raccomanda di pregare con i propri nomi soltanto i tre angeli espressamente menzionati nel Testo Sacro (san Michele, san Gabriele e san Raffaele), è di interesse generale del cattolicesimo fare riemergere alcune documentazioni che parrebbero comprovare “una quarta presenza” nella tradizione cattolica: san Uriele, Luce di Dio. Per facilitare l’ingresso di queste testimonianze nella generale considerazione dei fedeli e dei sacerdoti, abbiamo deciso di investigare in modo più specifico sulle singole apparizioni di quest’angelo, adducendo, volta per volta, i documenti che ne corroborano il fondamento dottrinario.
Carmine Alvino (Avellino, 1978), avvocato, conciliatore professionista ed esperto in bioetica e in diritto delle nuove tecnologie informatiche, da diversi anni, a seguito di singolari scoperte devozionali, si occupa della conoscenza, dello sviluppo e della diffusione del culto cattolico ai Sette Arcangeli Assistenti al Trono di Dio (Tb 12,15 - Ap 1,4), e più specificamente altresì dell’Arcangelo Uriele, per il quale recentemente ha stilato un’istanza volta alla sua approvazione di oltre 150 pagine, inoltrata alla Congregazione per le Cause dei Santi e al Santo Padre Francesco, in cui ha chiesto di approvarne il nome e di festeggiarne il culto il giorno 29 settembre di ogni anno accanto alla Santa Memoria degli Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele. Ha scritto oltre 40 libri sull’argomento e diversi articoli e creato un sito internet (www.settearcangeli.it) dedicato a questo tema.
Nel giorno in cui viene eletto papa Jorge Mario Bergoglio, un’intuizione improvvisa getta nuova luce sulla visione ordinaria della storia, vista come fortuita successione di eventi per i non credenti o come cammino di salvezza per chi ha fede: un impressionante crescendo di coincidenze numeriche si presenta inequivocabilmente da quel preciso giorno, il 13 marzo 2013, come ad indicare una presenza costante e misteriosa che governa sul divenire del mondo sin dalla notte dei tempi e, allo stesso tempo, che i segni dei tempi annunciati nelle Scritture stanno giungendo al loro epilogo. Il segno di questa presenza trova la sua unica matrice nell’evento soprannaturale che dagli inizi del secolo scorso sconvolge e interroga molte coscienze fino ai giorni nostri: Fatima. Di essa disse Benedetto XVI: “Si illuderebbe chi pensasse che la missione profetica di Fatima sia conclusa. Qui rivive quel disegno di Dio che interpella l’umanità sin dai suoi primordi”.
Accompagnati dalle visioni e dal pensiero di santa Ildegarda di Bingen e da una riflessione sulle modalità con cui Cristo operava i miracoli e gli esorcismi, padre Zappia ci guida a comprendere il senso spirituale della malattia e della salute, in un itinerario interculturale e religioso sulle diverse metodiche di guarigione.
Scopriamo così che tra fede e scienza, tra rivelazione e medicina, c’è un punto in comune: oltre al farmaco pare esserci un elemento misterioso e immateriale che decide le sorti ultime della guarigione. Se la scienza moderna definisce “resilienza” questa energia che ha potere guaritivo e autoguaritivo, per santa Ildegarda si tratta della “scintilla” di Dio, che pervade tutto l’universo e che si può ritrovare nell’armonia con la natura.

