
Questo piccolo libro di don Epicoco è un invito a ritrovare nei brevi tempi delle nostre povere giornate uno spazio per fare, ogni tanto, una "sosta", un tempo di preghiera, di lettura della Parola e di approfondimento. Le proposte sono quelle di "cinque soste", cui il lettore è invitato, per prendersi una pausa dal mondo e recuperare l'intimità con Dio, che è figlia di un'intimità sempre da ricordare nei confronti di se stessi.
Il volume raccoglie tutte le principali preghiere e devozioni a Gesù e alla Trinità, profondamente radicate nella pietà del popolo cristiano e confortate dall'esempio dei Papi e dei santi. Dalla Coroncina della Divina misericordia all'antico rito della Via Crucis, dalla Novena e Litanie della Santissima Trinità alla Coroncina al Bambino Gesù, per ognuna delle preghiere e delle devozioni il libro presenta l'origine, la storia e la sua diffusione. Si sofferma poi sui giorni e sul modo in cui recitare queste preghiere o compiere queste devozioni. Particolarmente importante è anche l'indicazione delle indulgenze legate alle varie preghiere e devozioni. Autentico tesoro della Chiesa, queste diverse espressioni dei contenuti del nostro Credo, hanno da sempre nutrito e alimentato la fede dei semplici di cuore, segno dell'interiore desiderio dei fedeli di dire la propria adesione a Gesù e di contemplare il mistero della Santissima Trinità.
Di fronte all'esperienza di una propria malattia che l'ha obbligato a lasciare per un poco di tempo l'esperienza pastorale e alla riflessione sul fatto che molti credenti vanno a messa la domenica e si rifugiano nel reiki il lunedì... don Diego Goso propone una riscoperta del vangelo come "self help" migliore di ogni altro, perché offre la chance unica al mondo di poter "vivere da Dio"! Con il solito stile ironico, provocante, stimolante, l'autore conduce il lettore attraverso cinquanta meditazioni ispirate alla Bibbia, come risposta a cinquanta malesseri e comportamenti "deviati" del nostro tempo e del nostro "io": nella consapevolezza che «La Parola di Dio non invecchia mai. E sempre sa dispiegare il cuore dell'uomo». Un libro che può accompagnare con molta serietà e qualche sorriso i giorni difficili di donne e uomini che devono fare i conti con la fatica del quotidiano. Un libro regalo perfetto per l'estate: da godere in relax e per meditare un poco al giorno.
«Non amo la morte come fine, ma la amo come inizio. Non come morte ma come lasciapassare alla Vita, quella che non ha scadenze di tempo, la amo non per ciò che toglie, ma per ciò che dona». Con queste parole suor Lina Farronato introduce le pagine di speranza e di meditazione che il lettore si trova davanti. Di fronte alla morte, infatti, tutti ci sentiamo indifesi, si tratti della nostra oppure di quella di qualche nostro caro: come pregare, come riflettere mantenendo i cuori aperti alla luce e alla speranza? Dalla meditazione biblica sul morire e sul dopo la vita, attraverso la preghiera dei Padri della Chiesa e delle figure spirituali a noi contemporanee, suor Lina ci conduce in una riflessione dettata da grandi anime, che fa di questo libro un piccolo breviario che mette sempre e continuamente al centro la vita pensata come eterna, aperta a un futuro che non verrà meno.
Tutti siamo inquieti: fin dalla nascita che ci espone a un mondo completamente nuovo, duro, che non ci siamo scelti. Cosa possiamo fare? Molti lottano contro questo mondo, ma si scontrano con la durissima legge della realtà. Ogni parziale vittoria ci pone di nuovo di fronte al tema: chi ci libererà dalla nostra irrequietezza? Marion Muller-Colard propone un cammino dentro le nostre irrequietezze quotidiane, per svelarne l’unica possibile risposta: dobbiamo accettare quel che siamo e permettere che l’inquietudine che rischia di minarci la vita diventi, invece, la nostra chance di libertà e di realizzazione perché “la miglior pianta del nostro giardino è quella che non abbiamo seminato noi”.
Insicurezza, paura degli altri, mancanza di coraggio e senso di impotenza di fronte ai propri limiti e alle realtà negative del mondo sono atteggiamenti diffusi tra gli uomini e le donne del nostro tempo. Più questi atteggiamenti crescono e agitano la nostra interiorità, più si ricerca un forte senso di autostima, di fiducia in se stessi e nel mistero della vita, al di là delle ombre che sempre ci accompagnano. Anselm Grün, religioso ed esperto pastore d'anime, coniugando il piano psicologico con quello evangelico ed evitando ogni spiritual bypassing (scavalcamento della realtà), indica con maestria le vie per recuperare consapevolezza e sicurezza in se stessi, guidando il lettore a «sperimentare che sopra di lui il cielo si apre e l'ampiezza di Dio squarcia la sua ristrettezza».
Quale donna non si sente una regina? E quante non si descriverebbero addirittura come delle selvagge? Regina e selvaggia: molte donne avvertono il fascino che emana dalle due immagini, ma purtroppo poche ammettono la presenza di queste sfumature della femminilità, nonostante tutte la portino con sé. Sulla base di quattordici figure femminili della Bibbia, Linda Jarosch e Anselm Grün presentano le caratteristiche possedute da ogni donna e incoraggiano le lettrici a lasciarle emergere, ad apprezzarle e a viverle: attraverso Eva, Sara, Maria Maddalena e altre donne della Bibbia gli autori mostrano il modo in cui si possono manifestare nella vita delle donne di oggi passione e amore, selvatichezza e regalità, maternità e saggezza, senso della giustizia, mitezza e spirito combattivo... per provare nuova gioia nella vita.
«Ho amato Gesù Cristo più di tutto sulla terra e, per amor suo, ho amato più di me stessa tutti quelli che erano nelle difficoltà o nel dolore».
Pauline Jaricot
«In virtù della sua fede, della sua fiducia, della sua forza d’animo, della sua dolcezza e dell’accettazione serena di tutte le croci, Pauline si dimostrò una vera discepola di Cristo... Mettere in evidenza questa figura… deve promuovere l’amore per l’Eucarestia, la vita di preghiera e l’attività missionaria dell’intera Chiesa, il cui fine proprio è di unirsi al Salvatore, farlo conoscere e avvicinare a Lui tutti gli uomini. … Seguendo l’esempio di Pauline…, la sua istituzione continui ad essere un faro per i battezzati che orienti il loro impegno missionario».
Lettera di Giovanni Paolo II per il bicentenario della nascita della Promotrice dell’Opera per la Propagazione della Fede, 14 settembre 1999
In questo volume, che viene proposto al grande pubblico dopo un'edizione locale del 2008, sono raccolte 31 riflessioni che sintetizzano perfettamente il pensiero di don Tonino sul tema missionario, tanto importante per la Chiesa e sempre più centrale nelle indicazioni di papa Francesco che, nei mesi scorsi, ha anche reso omaggio ai luoghi della vita del sacerdote di Alessano. Don Tonino sapeva che le missioni non sono riducibili, per il cristiano, a un luogo dove mandare offerte, ma devono sempre più diventare spazi di riflessione globale, richiami ad aprirsi a una coscienza planetaria, territori e popoli grazie ai quali riflettere sul futuro delle relazioni umane, luoghi ove impegnarsi per trasformare la terra e accelerare la venuta del Regno. Ogni meditazione raccolta in questo volumetto - una per ogni giorno del mese -, aprendosi con un ideale "buongiorno!", può diventare la perfetta compagna di viaggio per chi si mette sulle strade del mondo, al mattino, con Cristo.
Un autore originale, dal linguaggio ricco, dalla capacità evocativa profonda, dalla ricchezza di contenuti non banale: quello che Carlo Pizzocaro ci offre in questo suo primo libro è una sosta, meditata, presso le soglie della fedeltà, che il Vangelo (ma anche la nostra stessa esistenza, che a esso si intreccia e da esso si lascia guidare) ci presenta: sono le soglie della vita che nasce, della vocazione quando sorge, dell'attesa, del bisogno che bussa, della morte che si apre alla risurrezione. Tutti siamo davanti a queste porte, a questi ingressi che si aprono e si chiudono, come mendicanti di luce. «Se intorno a te caleranno le tenebre dei dubbi e delle paure, rimarrai fedele alla porta?» chiede l'autore: «Se di fronte a te rimarrà un mistero inesauribile, una domanda di salto senza alcuna assicurazione, rimarrai fedele alla porta? Se non potrai più decidere tu i tempi dell'abitare e del viaggiare, se avrai l'impressione di perdere tutto ciò che è tuo, rimarrai fedele alla porta? Quando il Giudice aprirà, quando il Figlio dell'uomo arriverà alla soglia, ti troverà ancora fedele alla porta? Sì, perché solo la fedeltà apre la porta e spalanca l'Incontro».
C'è una strada per essere "più vivi e più umani"? Sì, ci dicono gli autori di questo libro, ideale proseguimento del loro precedente Giuseppe siamo noi. È la strada delle virtù, temi forse oggi passati un poco in disuso, quasi dimenticati, ma che devono tornare a essere essenziali nella nostra vita. Le virtù, però, come occasione concreta e non come teoria, capaci di permeare la nostra esistenza nei suoi momenti decisivi: l'amore, le scelte, il discernimento, la giustizia, la famiglia... L'esistenza umana, infatti, non è evento puramente biologico, ma qualcosa di più: avventura spirituale, avventura dell'anima. E solo il ritorno alle virtù come caratteristiche umane piene può aiutarci a rendere la vita capace di generare vita: esperienza di comunità e non mero esercizio narcisistico e individuale, perché, come dicono i due autori, «una virtù che non incontra le provocazioni della realtà e le persone concrete, che non si sporca di terra e forse neanche di peccato, non è virtù».
I comandamenti di Dio non vogliono essere dei pesi più o meno gravosi, mirano invece a rallentare gli uomini e a rincuorarli. Sono destinati a illuminare i loro occhi, affinché vedano il mondo com'è realmente.