
Questo testo presenta due dimensioni fondamentali della vita e degli scritti di Madeleine Delbrêl: l’eucaristia e il discernimento spirituale.
È importante, nel cammino di conversione dall’ateismo al cristianesimo di Madeleine Delbrêl (1904-1964), conoscere l’itinerario spirituale che ha caratterizzato il suo rapporto con il Signore e la vita dedicata interamente agli altri sia nel lavoro di assistente sociale sia negli stretti rapporti con il movimento dei preti operai.
L’autore presenta l’eucaristia e il discernimento attingendo alle opere, alle lettere e alla vita di Madeleine Delbrêl.
Nella dimensione eucaristica emerge la prospettiva “missionaria”, come assimilazione e unione alla Parola fatta carne.
Nella dimensione del discernimento emerge il cammino di adesione alla volontà di Dio che, nel rispetto della libera adesione di ogni persona, richiede ricerca, apertura e capacità di cambiamento continuo per dare spazio alla verità e alla carità.
Un personaggio (Madeleine Delbrêl) conosciuto per la sua conversione dall’ateismo a un cristianesimo vissuto nel sociale.
Studio inedito su due dimensioni poco note tratte dagli scritti e dalla vita di Madeleine Delbrêl.
Il libro propone interessanti spunti di riflessione sull’Eucaristia, che possono essere opportunamente valorizzati in occasione del XXV Congresso Eucaristico Nazionale (Ancona, 3-11 settembre 2011).
Autore Bernard Pitaud è membro della Congregazione dei Preti di San Sulpicio. Superiore del Seminario dei Carmelitani a Parigi, è docente di spiritualità all’Institut Catholique. Ha condotto studi approfonditi sulla Scuola francese di spiritualità, sul discernimento dello spirito e sulla direzione spirituale. È uno dei maggiori conoscitori dell’opera di Madeleine Delbrêl.
È davvero "bella notizia" sapere che Dio è all'opera per la nostra "salvezza", e che questa molto semplicemente consiste nel "cacciare gli spiriti immondi" dal cuore di ogni uomo, per fare posto allo Spirito di Dio. Egli è l'unica legge dell'Amore; vita nostra restaurata; ritrovamento della dignità perduta; scoperta che dimenticarsi, accogliere l'imprevisto, credere nella propria chiamata al divino e nella possibilità di superare ogni paura. "Salvezza" è credere che tutto ciò non è un perdersi ma un ritrovarsi. Anzi un ritrovare il gusto della vita, la capacità di amare. Il Vangelo di Marco possiamo dire sia tutto qui. Un grandioso, unico "esorcismo" dove non si vedono mitici esseri anneriti dal fumo infernale, ma uomini che soffrono per forze che li dominano, e gesti di Dio che vuole portare liberazione da ogni male e quindi armonia e amore tra i suoi figli. La struttura del libro si sviluppa facendo seguire ai vari brani del Vangelo di Marco riportati, un breve commento dell'autore e una preghiera.
Nel suo nuovo libro, Christian Albini propone pagina dopo pagina, racconto dopo racconto, delle vie, dei sentieri da percorrere per riflettere sulle grandi questioni e sulle esperienze di vita, amore e morte: su quelle vissute in prima persona e quelle condivise da altri viaggiatori come noi, per farne tesoro. E per scoprire, magari, che non siamo soli; che qualcuno ci accompagna; che forse qualcuno, da qualche parte, ci attende. Quello dell'autore è un libro di domande, più che di risposte. Un libro di storie, di narrazioni, dedicato ai tanti cercatori di senso, a chi si interroga sulle grandi questioni: la vita, l'amore, la morte, il male, la sofferenza, la libertà, Dio, la creazione del mondo, l'aldilà. Le vie suggerite, le parole che risuonano nel testo, sono tratte dalla letteratura, dalla poesia, dai miti delle religioni, con un'attenzione speciale alla grande via della Bibbia. Non sono risposte, dunque, ma stimoli per chi si apre alla fede o vuole approfondirla; per chi il suo cammino lo vive solo o in un gruppo; per chi pensa alla fede come a un laboratorio sempre attivo. Scrive l'autore: "C'è una tentazione che è caratteristica di parecchie persone religiose e non ha niente a che fare con il sesso o con i soldi. È la tentazione della buona risposta, il bisogno, apparentemente irrefrenabile, di dare subito a tutti la risposta corretta, di dimostrare di non avere incertezze, di dover arrivare per forza ai dogmi e al catechismo..."
Il Vangelo di Giovanni è il culmine della rivelazione del mondo interiore di Gesù di Nazaret. Se Matteo, Marco, Luca «raccontano», Giovanni scandaglia, va oltre i fatti, ne spiega il senso. Per questo, non è un testo per chi inizia il cammino della fede. Ci aiuta a riscoprire il mistero della nostra unità nel «Tutto», la nostra reciproca «prossimità», il mistero della nostra unione con Dio e con i nostri fratelli: è quanto dire l'approdo alla convivenza nella gioia e nelle pace dei figli di Dio. I brani scelti corrispondono, ai sentimenti suscitati in chi scrive, alle reazioni notate nei fratelli e nelle sorelle di fede con cui l'autore ha condiviso la lettura del testo sacro. Al termine dei brani commentati è proposta una preghiera.
Da secoli e millenni e da ogni angolo della terra sale accorato al Cielo il grido che invoca pace. A questo tema – oggi più che mai urgente – è dedicato il presente libretto, che – come gli altri della medesima collana – raccoglie una mirata scelta di brani evangelici, illuminati da brevi commenti e coronati con una preghiera.
La Pace è il dono che Dio Padre ha fatto all’intera umanità inviando il suo Figlio sulla terra: dalla grotta di Betlemme, al monte Calvario e ancora nel Cenacolo dopo la sua risurrezione, tutta la missione terrena di Gesù non aveva altro scopo che ristabilire la pace tra il cielo e la terra, portare pace nei cuori, fare di tutti gli uomini un cuor solo e un’anima sola.
Questa è anche la missione propria dei cristiani. Essi sono chiamati a seguire Gesù sulla via della pace, a diffondere il Vangelo della pace, ad essere testimoni di pace.
Un sussidio che nasce in un'atmosfera di preghiera, come corso di esercizi spirituali sul Cantico dei Cantici, vero tesoro dell'Antico Testamento e metafora di ogni vocazione. Il percorso che si snoda nel testo prevede un cammino in sette tappe (sette giorni). Ogni tappa ha uno scopo ben preciso: la prima tappa ci aiuta a riappropriarci dei desideri profondi del cuore, vero motore della vita spirituale; la seconda ci guida a esplorare il Cantico dei Cantici per poterlo pregare; la terza ci invita «alla scuola del gusto», accompagnati da sant'Agostino; la quarta ci immerge nella misteriosa relazione coniugale del profeta Osea; la quinta ci porta al pozzo per incontrare una donna di Samaria; la sesta ci pone una domanda: «Chi è lo sposo?», per giungere alla contemplazione dell'amore nell'ultima tappa. Il Cantico dei Cantici diventa, per chi ha il coraggio di inoltrarsi nelle sue meraviglie, fonte di vita, giardino di pace, profumo dello Sposo.
«Eccomi» è la parola che pronunzia chi vive con l’orecchio sempre teso ad ascoltare la parola di Dio, la sua voce che chiama, e al primo sussurro è già pronto, corre. Ripercorrendo le luminose pagine della Bibbia sentiremo risuonare i tanti «eccomi» che hanno scandito la storia della salvezza.
Il testo, molto semplice nello stile e linguaggio, ma profondo e ben documentato, ci propone un esercizio di «memoria» di quanto ci hanno comunicato i quattro evangelisti per vivere e testimoniare l'appartenenza a Gesù. Questa esperienza nasce dalla contemplazione della Parola e dalla fede. Ripercorrendo le parole di Gesù traspaiono: «il primato dell'azione buona» che coinvolge il pensare, il sentire, il volere e il pregare e «il primato del dono», poiché nulla ha senso se non nella totale gratuità e dedizione. Il libro termina con un capitoletto dedicato alle Parole di Gesù che vengono costantemente riproposte oggi e in ogni tempo attraverso l'Eucaristia.
Meditare serve? È davvero utile in tempi di efficienza, velocità, produttività? In tempo di crisi - quale il nostro - meditare è necessario. Questa l'idea di fondo che l'autore sostiene con forza. Meditare è tornare alla propria origine, a ciò che siamo, alla nostra autentica natura. Meditando facciamo esperienza della matrice, al di là del nostro ego. E allora, come fosse un prezioso vademecum, il lettore viene accompagnato in un cammino di scoperta della meditazione come arte della resa, come attesa senza oggetto, imparando a rimanere aperti a ciò che può giungere e non a ciò che si è previsto, desiderato, chiesto. Meditazione diventa allora l'esperienza mistica del distacco da sé, dalle attese, dai desideri, ma soprattutto da Dio. Dall'immagine di un Dio fatto a propria immagine e somiglianza. Nel libro l'autore offre anche indicazioni pratiche per la postura, il respiro, la gestione dei pensieri e delle distrazioni, e in appendice alcuni brani da valorizzare nella conduzione di momenti di meditazione.
L'esperienza mistica femminile del nostro tempo è in grado di parlare a tutti coloro che sono alla ricerca di una forma libera di spiritualità. Il testo vuole rendere accessibili alcuni "guadagni" di queste esperienze, vera e propria sapienza. L'Autrice avvicina Simone Weil, Etty Hillesum, Madeleine Delbrêl, Adrienne von Speyr, Cristina Campo, Antonella Lumini, donne di questo tempo, un tempo di miseria simbolica e di povertà spirituale, segnato dallo sradicamento, dalla morte di Dio e dalla perdita irreversibile di una civiltà religiosa, ma proprio per questo particolarmente bisognoso delle perle della sapienza mistica. Da queste donne una forte esortazione: vivere nel presente con pienezza, apprezzandone ogni momento, disposte a coltivare il bene in un mondo ferito dalla violenza, a stare con coraggio in presenza del male senza farsene schiacciare. Prefazione di Antonietta Potente.
I fatti di cronaca rischiano di scoraggiarci, non ci spronano a investire le migliori energie. Viviamo in un corpo sociale ed ecclesiale spesso anemico sul versante speranza perché guidato dal deprimente «non ne vale la pena» o dal mortificante «si è sempre fatto così». Don Sandro Ramirez prova a evidenziare parole e atteggiamenti di fiducia e di bene presenti nella realtà, iniettando dosi di speranza. Ogni capitolo del libro parte da un brano della Spes non confundit e contiene alcune riflessioni, suddivise in parole-chiave, che rappresentano un commento o un'attualizzazione di quanto papa Francesco invita a vivere.
Otto brani evangelici, otto modi di vedere o di essere guardati. In questo libro, che ripercorre un corso di esercizi spirituali, ci sono soprattutto gli occhi dell'autore: Domenico Battaglia, arcivescovo di Napoli, pastore attento a ogni figlio e figlia di Dio. Attraverso le sue meditazioni e i personaggi del Vangelo proviamo anche noi a guardare la realtà con gli occhi del cuore. Come Zaccheo saremo invitati a «vedere da vicino il Signore», ma anche a «vedere da lontano», come il Padre misericordioso. Con Gesù potremo «abbassare lo sguardo» di fronte alla donna sorpresa in adulterio, ma anche «osservare con compassione la madre vedova di Nain», fino ad arrivare a «fissare lo sguardo» su Cristo: è lui che trasforma la vista e attiva la capacità di guardare negli occhi anche i poveri.

