
Il Signore Gesù ha rivelato alla sua serva Luisa Piccarreta il meraviglioso valore del vivere nel Volere Divino. Vivere nella Volontà Divina è imitare l'operato eterno di Dio nelle nostre preghiere e opere, azione che conferisce loro una qualità eterna, per cui le preghiere e le opere buone a favore degli altri esercitano un forte influsso su tutte le anime del passato, del presente e del futuro contemporaneamente. Il pregare per gli altri assume così un valore e ottiene un beneficio che va oltre lo spazio e il tempo. Come non lasciarsi conquistare dalla grandezza di questo dono che ci permette di fare del bene a tante anime? Oltre alle rivelazioni di Gesù a Luisa Piccarreta, questo libro ci presenta l'esperienza di altri mistici contemporanei all'apostola del Divin Volere che, come lei, avevano una particolare sensibilità verso le anime in Purgatorio: Beata Maria della Passione, Beata Edvige Carboni, Suor Josefa Menendez, Venerabile Lucia Mangano, Beata Alexandrina Maria da Costa, Suor Erminia Brunetti, Beata Maria Bolognesi, Fra Modestino, Teresa Musco. In appendice del libro, alcune delle più belle preghiere a favore delle anime in Purgatorio.
Le beatitudini portano l’anima ad un radicale cambiamento di comportamento e ad un’ottica di valutazione della realtà completamente diversa, l’unica e vera per raggiungere quella libertà interiore che ci rende felici pur nelle prove della vita.
Le parabole di Gesù meditate, per offrire spunti di riflessione personale, accompagnate da una verifica-guida e una preghiera a tema.
Utile strumento per giovani, catechisti, per quanti desiderano conoscere gli insegnamenti di Gesù e con essi confrontarsi a livello personale o di gruppo.
Gesù racconta le parabole per far riflettere gli uomini del suo tempo e di ogni tempo sull'amore paterno di Dio e sulle realtà celesti, molto diverse da quelle umane.
Il linguaggio utilizzato dal Maestro Divino si basa su esempi concreti tratti dal vissuto quotidiano, facilmente comprensibili a tutti, e coloro che hanno il cuore aperto e disponibile capiscono il parallelo insegnamento spirituale contenuto in ogni parabola.
Questo libro si prefigge lo scopo di guidarci passo passo attraverso la lettura divina, nel meraviglioso universo spirituale che possiamo raggiungere solo se abbiamo occhi che vogliono vedere dentro noi stessi e orecchie che vogliono ascoltare il richiamo di Gesù, per mettere in pratica la sua Parola.
In ogni parabola è racchiuso un prezioso insegnamento con il quale possiamo confrontarci mediante le domande di verifica, utile guida per attualizzare i propositi che nascono spontaneamente.
Sarà la Parola stessa che muoverà la nostra coscienza al desiderio di corrispondere ai preziosi richiami che Gesù farà pervenire al nostro cuore.
Madre M. Costanza Zauli ci fa scoprire la meravigliosa grandezza della devozione al Sangue di Gesù.
Lei stessa scrive: “Che forza ha questo Sangue! Invocandolo ho visto operare dei veri miracoli di misericordia sulle anime!”.
È l'ultimo libro scritto da Maria Teresa prima di salire al Cielo.
Pagine gioiose, intrise di amore semplice per la SS. Vergine Maria,
un libro che diventa preghiera e che fa scoprire la necessità della Consacrazione quotidiana. Sappiamo che nella comunione dei Santi Maria Teresa ci è sempre vicina e con questo suo libro possiamo davvero sentire ancora i suoi insegnamenti e suggerimenti spirituali.
Dal testo:
2° - CHI È MIA MADRE?
“Qualcuno gli disse: «Ecco di fuori tua madre e i tuoi fratelli che vogliono parlarti». Ed egli, rispondendo a chi lo informava, disse: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?»” (Mt 12,47-48).
Apparentemente sembra una domanda provocante! Pensiamo: come poteva sentirsi Maria sentendosi rifiutata dal Figlio, dopo che lo cercava fra la folla? Sembra che anche in questo frangente Gesù la voglia provocare, come a Cana quando l’aveva chiamata “donna”. Noi forse avremmo reagito riprendendo nostro figlio, ma Maria tace, riflette, ritiene tutto nel suo cuore per poter comprendere la volontà di Dio.
Maria è la Madre della misericordia.
Sembra apparentemente che Gesù, da quando ha iniziato la sua missione di annuncio del Regno di Dio si sia disinteressato completamente di sua Madre.
Lo aveva già fatto a dodici anni nel tempio di Gerusalemme quando, con un certo distacco, aveva detto a Maria le lapidarie parole : “Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio!” (Lc 2,49). Poi a Cana, quando l’aveva chiamata “Donna” invece di Madre ed ora quando sua Mamma lo cerca e si sente dire: “Chi è mia Madre?”. Sembra irriverente da parte di un Figlio che si proclama Dio e che ci ha dato come comandamento di “onorare nostro padre e nostra madre” (Es 20,12). Ma tutto questo ha un significato che ci può sfuggire se analizziamo solo superficialmente questi avvenimenti. È l’amore per Dio che deve essere messo al primo posto! “Chi ama il padre e la madre più di me non è degno di me” (Mt 10,37) ci ha detto ed è con questo significato che dobbiamo analizzare questi fatti. Gesù è un figlio obbediente, ma la volontà del Padre suo viene prima di tutto. La sua vita terrena ha una missione improrogabile, quella di manifestare le opere del Padre suo ed implica anche il distacco dalla Madre per unirla indissolubilmente a noi, suoi figli, donandocela, insieme a tutto se stesso, definitivamente dalla croce...
S.E. Mons. Luis Maria Martinez ci indica il modo per accogliere degnamente Gesù Eucaristia nei nostri cuori.
DAL TESTO:
“Abbiamo molte mancanze? Non importa, il luogo in cui Gesù nacque era sporco. Non abbiamo virtù per adornare le nostre anime? Non importa, il luogo in cui Gesù nacque era nudo e vuoto. E’ certo che Gesù, nascendo, non trovò ricchezze, nè alcuna delle cose che gli uomini stimano tanto, trovò una stalla povera ma calda. Ma più che calda per quel bue che secondo la leggenda scaldava col suo fiato il corpo tenerissimo di Gesù, era calda per l’amore di quelle anime, per la tenerezza di Maria e Giuseppe. La stessa cosa deve trovare Gesù nei nostri cuori: l’amore.
Per amore Egli scelse ciò che era più disprezzabile!”.