
L'EDIZIONE TASCABILE DI UN VERO E PROPRIO LONG SELLER.
Alcuni tra i più bei racconti di Giovannino Guareschi letti, interpretati e messi a confonto con parobole e pagine del Vangelo, da vari esegeti come il cardinale Giacomo Biffi o scrittori come Giovanni Lugaresi e Giorgio Torelli. Ne esce un Vangelo ritagliato secondo lo stile schietto e sanguigno di Guareschi, un vangelo dei semplici.
L’interrogativo a cui questo saggio intende rispondere è sostanzialmente duplice:
come il Dio biblico si è rivelato "con parole ed azioni per bocca dei profeti"?
E una volta conclusasi la rivelazione pubblica e definitiva di Dio in Gesù Cristo, come Dio si manifesta nei "segni del tempo" della Chiesa?
Sotto il profilo metodologico, l’indagine si articola in tre momenti logici:
- nel primo tenta di focalizzare in che modo, nell’Antico Testamento, il Signore ha comunicato con uomini di fede com’erano i profeti;
- la seconda tappa dell’indagine mostra in che senso il Vangelo secondo Luca ha attribuito a Gesù il titolo di "profeta" e in che maniera si sono compiute in Lui le profezie dell’antico testamento;
- infine, nella consapevolezza di fede che "in ogni tempo è dato alla Chiesa il carisma della profezia", l’ultima parte è dedicata a scoprire come Dio può "parlare" ancora ai nostri giorni.
Le pagine dei quotidiani sono sempre più piene di quelle che abbiamo imparato a conoscere come le "morti del sabato sera". I lutti tra i giovani, improvvisi come un incidente o a causa di malattie, sono il tema di questo libro nato dall’esperienza di un insegnante a diretto contatto con tante storie di giovani e genitori toccati dalla perdita di un amico o di un figlio. Per questo il libro si rivolge a loro in prima persona e si propone all’acquisto di operatori del sociale, insegnanti e sacerdoti impegnati nell’affronto di queste tematiche. L’autore propone un "percorso positivo" per uscire dal vicolo cieco del dolore e del risentimento per questi tragici eventi, vissuti come inspiegabili e ingiusti. Si parte dal rifiuto di ciò che è accaduto per approdare, evitando strade illusorie come lo spiritismo o le teorie new age, alla riproposta della speranza cristiana, capace di dare una vera risposta al senso alla vita, compresa la morte.
Il libro raccoglie le meditazioni per il tempo di Avvento e Natale tenute dall’autore in occasione di Esercizi spirituali. I testi da cui prende spunto la meditazione sono quelli del profeta Isaia, riportati integralmente nel volume, che vengono letti nelle prime nove messe feriali del tempo di Avvento.
Partendo da qui Franco Brovelli sviluppa la sua riflessione tenendo ben presenti alcune domande fondamentali che pone ai suoi ascoltatori/lettori e a cui intende rispondere: il nostro cercare il Signore che cosa è stato sinora? Che cosa è oggi? Che cosa vorremmo che fosse?
I due autori da quattro anni conducono con successo "Totem e tabù", una trasmissione radiofonica sul canale regionale del Trentino Alto Adige di RAI Radiodue. Si parla di grandi temi senza tempo: amore, donna, diavolo, guerra, religione, sesso prendendo lo spunto da alcuni aforismi, celebri o quasi inediti, a cui seguono le libere conversazioni dei due autori.
Un sottile ed elegante ping-pong, pieno di semplicità e saggezza, tra il sacerdote-teologo e il medico-scienzato nel quale, al di là delle divergenze, resta sempre sullo sfondo un "humus umano" comune, un terreno d’incontro nel quale ognuna delle due parti si arricchisce e si integra con l’altra. Completa il libro un’appendice con i dati essenziali relativi a personaggi e opere citati nel testo, in ordine alfabetico.
Don Umberto scrive al suo amico Marco chiedendogli la conferma di una notizia di astronomia letta sui giornali; Marco gli risponde, esprimendo il suo desiderio di parlare, da ateo, di fede. La proposta è troppo accattivante per cadere nel vuoto… Così inizia lo scambio di e-mail tra l’ateo Marco Cagnotti e il credente Umberto De Vanna, realmente avvenuto nel corso di alcuni mesi. Marco è un giovane professore di materie scientifiche in una scuola, don Umberto è un prete salesiano. Il libro è il resoconto fedele dello scambio epistolare fatto via mail tra i due protagonisti . Uomini che partono da posizioni differenti su argomenti fondamentali della vita e che si incontrano sul terreno del confronto leale e personale. Anche graficamente il libro riprodurrà, in una sorta di diario telematico, la grafica della posta elettronica.
In questo libro Antonio Gentili affronta il tema del digiuno visto come ricerca di una salute per il corpo e per l’anima. Seguendo il detto evangelico "Non di solo pane vive l’uomo…", l’autore tratta dell’astinenza dal cibo (o dell’alimentazione comunque sobria e regolata per un determinato periodo), sia dal punto di vista fisiologico, come vero riposo per il corpo provato da ansia e stress; sia dal punto di vista spirituale, come un prezioso strumento di consapevolezza e di ascesi. Scritto in modo semplice e scorrevole, il libro è ricco di suggerimenti pratici, tabelle alimentari, box di approfondimento e consigli.
Non mancano citazioni d’autore, aforismi e riflessioni da meditare.
Il libro affronta una questione di attualità pastorale, il tema delle resistenze alla vocazione, raccogliendo i contributi dei quattro autori alla tradizionale giornata di studio interdisciplinare tenutasi presso il Seminario di San Pietro Martire a Seveso (Mi).
Franco Manzi riporta una ricca casistica di resistenze vocazionali nel Vangelo
Stefano Guarinelli approfondisce l’aspetto dell’autenticità di un’esperienza vocazionale dal punto di vista psicologico.
Giuseppe Como affronta la questione della libertà dell’uomo di fronte a Dio
Alfonso Valsecchi riprende la stessa tematica analizzando il pensiero di teologi contemporanei come: Karl Barth, Hans Urs von Balthasar, Eugen Drewemann, Karl Rahner.
Ricca di citazioni e di richiami alle fonti questo libro è una vera e propria antologia critica sull’uomo e scrittore Pavese. L’autore non parte da una tesi precostituita ma, spinto dalla passione e dalla sicura frequentazione dei testi, presenta un affresco fedele e particolareggiato della visione che della vita, dell’uomo e del suo destino aveva quest’animo così sensibile e geniale.
La disperazione di fronte alla realtà (non lo stupore) è l’amara conclusione a cui arriva il pensiero di Pavese, vinto dalla convinzione che l’uomo è solo e che gli ideali alla lunga non reggono: l’amore è dolore, l’amicizia è ingannevole. Ma, pochi giorni prima del suicidio annota sul suo diario: “O Tu, abbi pietà”.
Valentino Salvoldi racconta in questo libro una serie di incontri che gli permettono di abbozzare riflessioni via via sull’identità dell’essere umano, l’adolescenza, l’amicizia, la fede. Il fatto concreto diventa spunto per approfondire i temi importanti della vita, sviluppando, quella che lui stesso definisce, una “teologia narrativa”
Questo volumetto raccoglie 200 fra meditazioni e preghiere di vari autori sul tema della speranza. Ogni meditazione o preghiera è a sé stante, e può essere letta in modo indipendente. I testi sono stati scelti fra i classici della spiritualità cristiana e gli autori contemporanei più noti e apprezzati. Alcuni nomi fra i tanti: Gregorio Magno, Tommaso d’Aquino, Angela da Foligno, Caterina da Siena, Blaise Pascal, Giovanni XXIII, Joseph Ratzinger, David Maria Turoldo, Carlo Maria Martini, Gianfranco Ravasi, Silvano Fausti, Raniero Cantalamessa.
Spesso nell’affrontare le opere di Sant’Agostino ci si sofferma sull’analisi del suo pensiero, come se si trattasse di un trattato di filosofia, ma si perde di vista il contenuto di riflessione teologica e ricchezza spirituale di cui i testi di Agostino d’Ippona sono portatori. Questo libro si propone di aiutare a cogliere questo "tesoro spirituale" dell’opera di Agostino. È articolato in 52 meditazioni, tutte con la medesima struttura: il titolo, formulato con le stesse parole di Agostino; un sottotitolo che ne suggerisce il significato; una brevissima selezione di testi agostiniani; alcuni spunti di riflessione per dare l’input alla meditazione personale; alcune domande di verifica; e infine una preghiera agostiniana.