
"Nella Sapienza di un povero l'autore cerca di far rivivere l'esperienza delle notti trascorse dal santo a La Verna contemplando il mistero delle stimmate" (C.M. Martini). Con una scrittura essenziale, attraverso semplici pagine di esperienza quotidiana, Éloi Leclerc, frate minore francese scomparso nel 2016, ci guida al centro della vocazione evangelica di Francesco d'Assisi, a quel cuore incandescente che ancora oggi non smette di interrogare e di provocare quanti si fermano ad ascoltare la sua voce. Comprendiamo così che la parola del vangelo, quella parola che ha stravolto e plasmato la vita di san Francesco, si rivolge anche a ciascuno di noi, per fare della nostra vita un canto di lode a Dio che ci dona ogni bene. Ci troviamo di fronte ad un classico che da più di cinquant'anni non smette di affascinare e accompagnare intere generazioni di lettori. Questa nuova edizione rivista e aggiornata è preceduta da un'introduzione di Enzo Bianchi, priore di Bose e grande amico di Francesco d'Assisi.
«Il vigoroso incremento che da molt’anni ormai hanno preso gli studi francescani, conforta non soltanto gli eruditi, ma tutti quanti, nella gran famiglia umana, tendono ad elevarsi ognor più nelle regioni del bene. Perché san Francesco d’Assisi nella storia è pur uno di quei rari “spiriti magni”, come Socrate, Mosè, il Buddha, Confucio, – e Gesù Cristo a tutti incomparabile, – che hanno edificata, rinnovata, redenta l’umanità, con i loro insegnamenti e più con l’esempio della vita…
Il san Francesco di san Bonaventura non è punto il san Francesco di fra Leone, e nessuno dei due si accorderà con l’altro di Tommaso da Celano. Non occorre dimostrare, come per noi rimanga di capitale importanza il ritrarre con precisione la vita e lo spirito dell’Assisiate, da cui l’età moderna attende nuova forza psichica, per raggiungere gli eterni ideali della civiltà cristiana».
I cinque capitoli del libro, dedicati ai cinque sensi, sono caratterizzati dal termine porta: gli occhi sono la porta della luce, gli orecchi la porta della voce, l’olfatto dell’odore, il gusto del sapore e, infine, il tatto la porta del contatto. L’immagine della porta, ripresa dall’Itinerario della mente in Dio, mostra con efficacia la funzione principale dei sensi: importare ciò che sta fuori, ed esportare ciò che vive dentro. Così la creatura umana si rivela come capace di un dialogo permanente svolto attraverso le cinque lingue parlate dai cinque sensi.
Poliglotta fin dalla nascita, la persona parla la lingua dei colori, dei suoni, degli odori, dei gusti, dei contatti e ogni linguaggio costituisce una vera e propria scienza.
A partire dall’esplorazione del senso fisico, ogni capitolo prosegue evidenziando i legami delle cinque porte con la psiche, le emozioni, i sentimenti dell’essere umano, fino a delineare l’esperienza spirituale che ciascun senso ricava dal contatto con Dio.
Lo studio si propone di ex-ducere e investigare la teo-logica del pensiero e della vita di Francesco d'Assisi (1182-1226), con una focalizzazione particolare sul vertice raggiunto nell'ultimo biennio di quest'ultima: l'avvento della stigmatizzazione alla Verna (1224), il soggiorno a S. Damiano da Chiara d'Assisi (1194-1253) con la composizione del Cantico di Frate Sole (1225) e il suo "Beato transito". Con un approccio diacronico alla vita ed ermeneutico, che considera i suoi scritti e le fonti primarie su di lui, è posta in questione la contrapposizione o estraneità tra i primi e le seconde e, più radicalmente, le letture sia deviazioniste che razionaliste sul santo. E' così delineata la dogmatica di Francesco, di novità nella continuità della Tradizione, per la Chiesa nel mondo contemporaneo.
...se è bello guardare un campo di grano pieno di papaveri, guardarlo con gli occhi di Cristo... Chissà come li guardava Cristo, quando guardava i campi di grano e gli venivano in mente il mondo e tutti gli uomini come fossero un campo di spighe. Chissà come guardava le cose! Chissà come le cose stesse si sentivano tremare per lo sguardo che portava loro Cristo, per come guardava il bambino che giocava o quando guardava la foglia che cadeva...
Noi siamo fatti capaci di vivere così". Luigi Giussani
La fede ti fa essere inerme, indifeso, povero. Perché? perché ti fa essere figlio di Dio e tu scopri di essere povero proprio perché sei figlio di Dio. Questa intuizione mi ha guidato a rileggere la vicenda di Gesù, il Figlio di Dio che si è "svuotato" della propria divinità per assumere la povertà della nostra condizione umana; e poi anche quella di san Francesco che, seguendo l'impulso della fede, si è spogliato delle ricche vesti da mercante per seguire Gesù povero e crocifisso.
Religione, religiosità, mistica, spiritualità storiche, nuovi movimenti religiosi, cyber religion. sette, vecchi e nuovi esoterismi sembrano sfidare ogni possibilità di formulare una definizione precisa Jel fenomeno spirituale nella società contemporanea. Tutti insieme compongono il nuovo polimorfismo religioso della modernità avanzata nelle sue tante connessioni con l'uomo e il mondo: una rivalutazione delle esperienze del divino, il rinascimento dei bisogni spirituali, le domande di eticità, i fondamentalismi. Il volume, chiaro e completo, documenta come, nelle società secolari, convivano le spiritualità delle religioni storiche con le nuove forme che, al divino della trascendenza, preferiscono spiritualità dell'immanenza, da raggiungere attraverso la ricerca e l'esperienza personale.