
Abbandonarsi in Dio significa perdere il controllo sulla propria vita, su quella degli altri e anche su Dio. I "maniaci" del controllo perdono il gusto della vita per l'ansia di tenere tutto sotto controllo. «Lascia fare a Dio, fidati di Lui, vivi e lascia vivere, scenderà nel tuo cuore una pace profonda e vedrai i miracoli», così consiglia fra Emiliano Antenucci, perché, egli sostiene, «abbandonarsi nel Signore continuamente, con atti di fede, è l'unico vero modo con cui darsi da fare per realizzare la missione per cui sei sulla terra». Abbandonarsi in Dio è vivere il mistero della vita senza tante spiegazioni e analisi: questo è il segreto della felicità. Siamo troppo presi da preoccupazioni e pensieri di morte che piano piano ci distruggono, dobbiamo essere ottimisti e pieni di pensieri di luce: solo così possiamo fare grandi cose ed edificare gli altri. Non basta solo fidarsi, come Abramo, affidarsi e abbandonarsi.
La via della preghiera è la via maestra per cambiare, affrontare le difficoltà, persino per contestare. Perché la preghiera può tutto. In queste pagine Andrea Gasparino, guida spirituale per migliaia di giovani, propone un cammino semplice e accessibile a tutti, per sperimentare la forza della preghiera e illuminare la propria vita; perché, se la preghiera è autentica, vediamo con più chiarezza le nostre difficoltà e troviamo la forza per affrontarle. Essa è la nostra vera "onnipotenza": è l'onnipotenza di Dio messa a disposizione della nostra debolezza.
Esistono libri buoni per una stagione soltanto e altri, più fortunati, che hanno una vita più lunga; infine ci sono i long seller, destinati a essere letti e riletti e a tornare più e più volte con vesti grafiche sempre differenti negli scaffali delle librerie. È questo il caso di Gesù Zero, forse il testo più significativo nella produzione di Paolo Curtaz. Scritto per le tante persone che sentono simpatia nei confronti del Nazareno, ma che sono frastornate e confuse dalle molteplici parole che si dicono su di lui, Gesù Zero è un libro per chi crede di credere e per chi crede di non credere. In un mondo che considera Gesù irrilevante e lo conosce appena, è dallo Zero che occorre ricominciare per (ri)scoprirne la figura.
All'età di 95 anni, don Antonio Mazzi risponde alla sua maniera all'appello che Papa Francesco ha rivolto più volte agli anziani: mettete a disposizione del mondo la vostra saggezza. Immagina, così, di tenere una sorta di "Lectio magistralis", pur senza perdere la sua umiltà e soprattutto il suo spiccato senso pratico. I temi: il rapporto tra le generazioni; l'educazione; la scuola; la comunicazione; la fede e la vita ecclesiale.
Attraverso testimonianze di vita vera che consentono di rileggere alcune pagine del Vangelo in una prospettiva nuova, don Francesco ci mostra che la vita eterna non è questione di belle parole ma è carne e sangue; non è un discorso buonista quello che ci viene donato in questo libro, ma le storie di nomi e volti reali che si intrecciano e acquistano una nuova luce rileggendo le storie di Giairo, di Maria Maddalena, Cleopa. Il tutto arricchito con riferimenti a personaggi come Ned Flanders dei Simpson, Indiana Jones o il Piccolo Principe. Questo è un libro che concede al lettore la possibilità di piangere nel riscoprire la concretezza della fede in Gesù Cristo: la certezza che la vita vince, sempre, sulla morte.
Cronaca locale, nazionale; articoli di nera, di costume; economia, politica, vita quotidiana, eventi epocali. I giornali racchiudono nelle loro pagine tutte le sfaccettature delle nostre esistenze, le raccontano, ci informano e poi passano oltre. A noi resta la scelta di limitarci a prendere atto di ciò che succede, più o meno vicino, o di fare un passo in più e prendere spunto dalla notizia per approfondire e riflettere su temi più grandi, più universali. Dalla sua posizione privilegiata di direttore del settimanale diocesano Il Popolo, Matteo Colombo ha scelto la seconda strada e ha raccolto una selezione di suoi editoriali, pubblicati dal novembre 2019 al febbraio 2025, che, pur riferendosi a eventi ben circostanziati, allargano il nostro sguardo verso punti di vista, riflessioni, considerazioni che, a volte col senno di poi, permettono di comprendere meglio la realtà che stiamo vivendo e ciò che abbiamo vissuto. E ci aiutano anche a ricordarci di cercare in tutto ciò che accade vicino o lontano da noi traccia della presenza, costante seppur discreta, di Dio, che è sempre pronto ad accoglierci ma da cui gli eventi caotici della nostra vita, troppo spesso, ci allontanano.
Cosa significa concretamente "credere e vivere nella Provvidenza"? In questo volume Divo Barsotti, con la saggezza di un maestro spirituale, passa in rassegna tutti i momenti della giornata del cristiano da vivere alla presenza del Signore. Questa è esattamente la scansione della giornata e del volume: Mi alzo, Mi lavo, Mi vesto, Esco al lavoro, Ancora il lavoro, Mi riposo, Mangio,Vivo con gli altri, Parlo, Mi muovo, Mi addormento. Non c'è niente nella nostra vita che da Dio non provenga e a Dio non tenda.
L'argomento di questo libro è l'ultima proposizione del Simbolo della nostra fede: Credo nella vita eterna e la prima e ricorrente domanda che don Divo Barsotti rivolge a se stesso e ai suoi lettori è: «In che cosa crediamo quando diciamo di credere nella vita eterna?». Per rispondere a questo interrogativo centrale della nostra fede, don Divo si appella al Sermone della Montagna, per affermare che la vita eterna non è solo dopo, ma già ora per chi crede in Cristo e vive di Lui, perché la Vita è Cristo stesso che ci ha portato la sovrabbondanza della vita - appunto l'eterna vita - assumendo la nostra natura nella sua Persona per renderci partecipi della sua filiale relazione con il Padre.
Gli Esercizi spirituali di Ignazio di Loyola sono una guida per il discernimento e la crescita spirituale, basata sulla meditazione e sulla preghiera. Strutturati in quattro settimane, aiutano il fedele a esaminare la propria vita, contemplare la figura di Cristo e rispondere alla chiamata di Dio con libertà interiore. Il metodo ignaziano, centrato sulla rilettura dell'esperienza e sull'uso dell'immaginazione, mira a unire la volontà personale a quella divina. Gli esercizi, destinati inizialmente ai gesuiti, hanno influenzato profondamente la spiritualità cristiana, offrendo un cammino pratico per chi cerca una relazione più autentica con Dio.
«Partendo dal Cantico dei Cantici e leggendo nel nostro cuore, vogliamo cercare di scoprire qual è l'itinerario dell'anima verso Dio, dopo che è stata toccata dalla sua grazia». Così Madre Cànopi apre questa lunga e puntuale meditazione su uno dei libri più belli e misteriosi della Bibbia, sul quale i più grandi mistici hanno sparso parole appassionate e sconvolgenti. Con la sua semplicità profonda, l'autrice ci conduce a cogliere il mistero del "libro d'amore- biblico, che può essere raccolto in un'unica frase, che dà il carattere della stessa carità divina: «L'amore discende, attira ciò che è in basso e lo solleva» a sé.
Le pagine che compongono questo vero e proprio "pamphlet" sulla libertà e la responsabilità in tempi difficili furono offerte da Bonhoeffer ad alcuni amici, in occasione del Natale 1942. Il teologo protestante era già in carcere e non ne sarebbe mai più uscito, per aver preso posizione contro il regime nazista. Ancora oggi queste pagine appaiono di una modernità che stordisce, capaci di interpretare le domande che sono ancora fondamentali e che possiamo riassumere in questa: che donne e uomini vogliamo essere? O, ancora: che cristiani vogliamo essere? La vita responsabile è un dovere a cui fare ritorno, perché ciò che accade ai nostri giorni e quotidianamente ci provoca non accada invano.
"Per fedeltà d'amore"è un viaggio intenso e coinvolgente alla scoperta della figura di Ildegarda di Bingen, monaca, profetessa, guaritrice e musicista del XII secolo, riletta attraverso una lente contemporanea. Francesca Serra intreccia spiritualità, antropologia, medicina e poesia in un'opera che esplora la vocazione come risposta a una chiamata d'amore, e la fedeltà come radice profonda del prendersi cura di sé, degli altri e del mondo. Questo libro parla al cuore e al corpo: invita a rallentare, ad ascoltarsi, a ritrovare equilibrio interiore e senso del sacro nella vita quotidiana. La visione ildegardiana della salute - intesa come armonia tra anima, corpo e natura - si rivela sorprendentemente attuale in un'epoca segnata da ansia, disconnessione e fragilità. Attraverso un linguaggio accessibile ma ricco di profondità, Serra ci accompagna in un percorso di guarigione del sé, dove la spiritualità non è evasione ma pratica concreta, radicata nel vivere, nel sentire e nel condividere. Un libro che consola, ispira e restituisce forza vitale.

