
Originale meditazione sul labirinto visto come simbolo della vita: l'Autore invita a mettersi in viaggio attraverso il labirinto, verso il centro dimenticato, per scoprire piano piano se stessi. Il sentiero e uno solo. Cambia continuamente direzione. Non esistono incroci. Chi lo percorre viene condotto piu volte vicino alla meta: si giunge al centro soltanto attraverso strade traverse. Soltanto quando si e percorsa ogni strada, il sentiero confluisce al centro. Il labirinto e un simbolo antichissimo dell'umanita, molto piu di una graziosa decorazione: e un simbolo della vita. Chi si apre ad esso, lo percorre e lo sente, scopre se stesso.
In questi testi di meditazione Barth si esprime, sotto diversi punti di vista e con intuizioni soprendenti, su Dio e il mondo, sulla fede e la vita.
Raccolta di meditazione sull'origine e il futuro dell'esistenza cristiana.
Brevi meditazioni sull'enigma della vita, proposte da un grande biblista.
Prefazione di Bernhard Casper
Introduzione e traduzione di Sandro Gorgone
Una intensa meditazione: l’autore, teologo e filosofo tedesco, conduce a cogliere l’evento della morte in tutta la sua serietà e drammaticità, senza far mai ricorso a illusioni consolatrici. Soltanto nella crisi assoluta che così si configura può manifestarsi con autenticità la questione capitale del senso dell’esistenza. E soltanto allora l’annuncio biblico e cristiano del Cristo risorto può risuonare in modo credibile
Dalla quarta di copertina:
Nelle meditazioni qui presentate il filosofo della religione e teologo di Friburgo Bernhard Welte (1906-1983) conduce il lettore a confrontarsi con l’evento della morte in tutta la sua serietà e drammaticità, con l’intento di coglierne la verità senza rimozioni o illusioni consolatrici. Attraverso un riflettere esercitato sul pensiero di Jaspers e Heidegger, egli scopre l’essenziale dell’incontro con la morte nell’esperienza che in esso l’uomo compie del nulla, del proprio non potere più essere e non potere più fare. Soltanto in tale crisi assoluta si manifesta senza infingimenti la questione capitale del senso dell’esistenza umana e l’annuncio biblico e cristiano può risuonare in modo credibile: è proprio l’integrale ed estrema umanità del Cristo a costituire il senso autentico della divina speranza che sorge dalla morte. Il piccolo scritto di Welte, risalente a una conferenza del 1978, ma ancora attuale per la pregnanza dell’analisi fenomenologica e la profondità dell’interrogazione, si rivolge a quegli uomini che nel nostro tempo tentano di aprirsi una via nel pensiero senza farsi illusioni e allo stesso tempo, arrischiandosi nella fede, cercano di essere uomini in verità.
Una intensa riflessione e meditazione sul caso serio della speranza.
L'esperienza della malattia mette a dura prova l'immagine che abbiamo di noi stessi. Ci pone a contatto con il limite. E ci fa sentire acutamente il bisogno di vicinanza e di pensieri positivi, che ci aiutino ad aver fiducia e a non abbandonarci alla depressione. Questa riflessione vuole fare scoprire che cosa la sofferenza può cambiare dentro di noi: "Una malattia non è solo un difetto negli ingranaggi, da risolvere al più presto. Quasi sempre ha un qualche significato, ha un motivo, ha un.intenzione." In un linguaggio semplice e attraverso immagini efficaci le meditazioni di Jörg Zink, teologo evangelico, portano a coscienza atteggiamenti ed energie, e dimostrano come Dio ci doni forza e benedizione!
Quali misure immediate e concretissime dobbiamo prendere perché l'attuale crisi economica e finanziaria non degeneri in catastrofe? E poi, qual è il giusto orientamento di fondo da imprimere alla nostra vita e alla convivenza sociale? Se non è chiaro che cosa conta nella vita, viene a mancare il fondamento per qualsiasi scelta.
I testi raccolti in questo libro vogliono favorire la consapevolezza di ciò che ci aiuta a vivere, di ciò che ci costruisce dentro: un orizzonte e un orientamento. Lì è possibile trovare senso e armonia;: la vita buona, in pienezza.
Una riflessione meditativa e orante sui contenuti del Credo cristiano, per un cammino sia personale sia comune. Dal Simbolo apostolico emerge con chiarezza che le verità di fede – comprese e vissute nel contesto ecclesiale – sono fra loro interconnesse e formano un insieme organico di relazioni.
Descrizione
Il Simbolo apostolico è un’antica formula di fede nata nella cristianità occidentale. Nella sua brevità, riassume l’essenza dell’essere cristiani.
La meditazione dei suoi contenuti, in questo libro, vuole fare emergere soprattutto tre aspetti:
– la fede si esprime in un contesto ecclesiale;
– le varie verità di fede sono tra loro connesse e formano un insieme organico di relazioni;
– la fede si presenta come un cammino sia personale sia comunitario.
Le singole meditazioni sono costruite su uno schema simile: dopo una preghiera iniziale, sono presentati e commentati brevi testi della Scrittura che aiutano a comprendere un aspetto del Credo. La riflessione si conclude con una lettura di approfondimento che aiuta a personalizzare il cammino.
La felicità non è inarrivabile: è lì, a disposizione, al centro della nostra vita. Passa attraverso cose semplicissime: un’azione piacevole, un sonno salutare, un bagno rigenerante, un’amicizia, una preghiera. Ma anche giocare, leggere un bel libro, mettersi a suonare uno strumento musicale, camminare all’aria aperta, bere un buon bicchiere di vino possono darci conforto, farci sentire bene nel corpo e nell’anima.
Descrizione
Che cosa fa bene al corpo e all’anima se mi capita di non sentirmi al massimo? Che cosa mi è d’aiuto se mi arrabbio, se subisco delle delusioni o addirittura delle ferite?
«Si tratta di qualcosa di estremamente semplice, di una semplice sensibilità verso il proprio corpo e verso la propria anima. L’atto di rispettare i bisogni del mio corpo si trasforma nell’atto di rispettare i bisogni della mia anima» (Anselm Grün).
Per dire che cosa ci possa dare conforto e sostegno autentici, al centro di questo libro sono poste delle cose semplicissime: il piacere, l’amicizia, lo sfogo delle lacrime, un sonno salutare o un bagno rigenerante, l’ozio contemplativo, la preghiera. Sono le “sette consolazioni”, di cui parlava già Tommaso d’Aquino e che Anselm Grün integra con alcune esperienze che considera importanti: la lettura, il fare musica, il gioco, le camminate all’aria aperta, ma anche il piacere celestiale di un buon bicchiere di vino. La felicità non è chissà dove. È proprio al centro della nostra vita.
Le emozioni e i sentimenti vengono abitualmente rimossi dalle considerazioni "classiche" della spiritualità cristiana. Eppure condizionano il nostro pensare, influiscono sulle nostre decisioni, incidono sulle nostre relazioni: sono il presupposto per un incontro autentico con gli altri. In questo libro Anselm Grün costruisce una sorta di tavolozza delle emozioni ed esorta a prendere dimestichezza con la tonalità di ciascuna di esse. Dimostra, in maniera illuminante, come esse possano trasformarsi in una sorgente di energia, di vitalità, di gioia di vivere.
QUESTO LIBRO, ALLA SUA QUINDICESIMA EDIZIONE, HA NOTEVOLE FASCINO; NON CI SI ASPETTEREBBE DA UN INGEGNERE MECCANICO DI SUCCESSO CHE FACESSE DELL ASSISTENZA DEI RAGAZZI IN GRAVI DIFFICOLTA FISICHE IL CENTRO DELLA SUA VITA. Una raccolta di scritti di ragazzi vittime, giovanissimi, di malattie molto gravi. Pagine utili per imparare a gustare la vita, per guardare fuori dal proprio micro ambito, per aprirsi agli altri, per avere sprone a spendersi ed impiegarsi in attivitr utlili e remunerative da un punto di vista umano. Si puo`imparare molto e si devono assorbire ottimismo, forza di volonta e altruismo dalle vicende e dai racconti di qu