
Meditazioni sul celibato e sulla verginita.
Solo la poverta nel senso evangelico apre gli spazi alla forza stessa di Dio cui l'uomo deve collaborare con tutte le forze.
Una meditazione salutare per tutti, perche cerchino insieme ai fratelli e alle sorelle quale e la volonta di Dio.
Dio è forse un Assoluto che resta silente, al di là di ogni parola terrena? Oppure ha rivolto la sua parola all'umanità?
Se è vera la prima ipotesi, tutti i sentieri sono aperti per tendere verso l'Indicibile. E tutte le forme di meditazione dell'umanità fatalmente si assomigliano, in fondo. Se invece è corretta la seconda ipotesi, «allora entriamo nello spazio biblico, nello spazio delle tre religioni monoteiste; e la meditazione può avere significato solo come riflessione e appropriazione sempre più profonda della parola che Dio ha pronunciato su se stesso, su di noi e sul mondo».
Attingendo ad una profonda esperienza spirituale durata tutta una vita, un gigante della teologia del Novecento come Hans Urs von Balthasar sviluppa qui le sue riflessioni sulla specificità della meditazione cristiana. E lo fa in maniera straordinariamente ricca, intensa e precisa.
Il grande Karl Rahner dedica alcune meditazioni alla vita quotidiana, e cioè ripensa alla luce della fede cristiana realtà povere e banali come il lavorare e il riposarsi, il camminare e il sedersi, il vedere e il ridere, il mangiare e il dormire e altre cose simili di ogni giorno. Rahner non idealizza la grigia quotidianità, ma aiuta a riconoscerla come lo spazio ordinario in cui vivere la fede, come scuola della sobrietà, come esercizio della pazienza, salutare smascheramento delle parole pesanti e degli ideali fittizi, occasione discreta per amare ed essere fedeli in modo autentico. E la stessa quotidianità, così, dischiude il miracolo eterno e il mistero silenzioso che chiamiamo Dio e la sua grazia recondita. Il cristiano, con il suo agire libero e responsabile, sblocca le profondità nascoste della realtà: sperimenta che anche le piccole cose hanno profondità inesprimibili, sono messaggere di eternità e sono più di ciò che sembrano. «Sono come gocce d'acqua nelle quali si riflette tutto il cielo, come segni che rimandano oltre se stessi, come messaggeri che ci precedono, i quali, quasi oberati dal messaggio che portano, preannunciano l'infinito che viene, come ombre della vera realtà che già fanno cadere su di noi, perché l'essenziale è appunto già vicino».
Una intensa meditazione destinata a tutti i cristiani perche prendano coscienza della loro vocazione e missione.
Il presente testo della Via Crucis puo servire per la meditazione personale o per la celebrazione comunitaria.
In questo rapido volumetto l'autore impegna la scienza biblica in una testimonianza pastorale estremamente ricca sui quattro racconti evangelici della Passione.
Una interpretazione esegetica del Magnificat e una attualizzazione teologica per la nostra vita.
Da queste dieci meditazioni si sprigiona una ricerca del volto di Dio, intravisto nella figura di Gesu.
Questo celebre libro del teologo francese Jean Daniélou, apparso in edizione originale nel 1956, costituisce una vera teologia missionaria, aperta e dialogante. Ricorda infatti a tutti che esiste una quantità di figure straordinarie – personaggi né ebrei né cristiani, apparentemente estranei all’alleanza di Abramo e di Cristo – che popolano quel grande e supremo ‘martirologio’ in cui sono registrati, accanto ai «144.000 di ogni tribù dei figli di Israele», anche tutti i membri della «moltitudine immensa e innumerabile di ogni nazione, razza, popolo e lingua».
Un libro che infonde fiducia in un epoca dominata da fosche previsioni e da umori catastrofici.