
Atti del IV Congresso Nazionale dell'Apostolato della Preghiera nel cinquantesimo anniversario dell'Enciclica di Pio XII Il volume raccoglie gli Atti del IV Congresso Nazionale dell'Apostolato della Preghiera italiano nella ricorrenza del 50 anniversario dalla pubblicazione dell'Enciclica Haurietis acquas" (Pio XII, 15 maggio 1956). Questo avvenimento costituisce una sosta nel cammino di fede per lodare e ringraziare il Signore, ascoltare i desideri del suo Cuore e riprendere slancio per proseguire in fedelta all'insegnamento della Chiesa. Gli Atti, unitamente a quelli del I e II Congresso AdP, costituiscono una base per chiunque sia interessato a conoscere chi siamo, da dove veniamo e dove vogliamo andare per la maggior gloria di Dio-Amore"
Il volume raccoglie gli editoriali che l'Autore ha pubblicato nel corso degli anni sulla rivista Messaggio del Cuore di Gesu". " Il libro, nelle intenzioni dell'Autore, vorrebbe rappresentare un servizio, un contributo di attenzione alle nostre radici, affinche seguitino ad alimentare un presente che non puo che essere rivolto al futuro; a quello immediato ed a quello ultimo, che e poi il futuro assoluto, Dio stesso. Una specie di ponte ideale che ci aiuti a collegare e unificare le nostre vicende umane; il chi siamo, personalmente ed in comunione con gli altri; il perche e per chi esistiamo, ora e per sempre.
La liturgia delle ore, come tutta la liturgia cristiana, è una proclamazione escatologica della salvezza ricevuta in Cristo, una glorificazione e un rendimento di grazie a Dio per tale dono. In questo senso originale e primitivo, la liturgia delle ore è oltre il tempo.?Per il cristiano non c'è realmente nessuno spazio sacro, nessuna persona o tempi sacri: tutti sono redenti in Cristo. La liturgia delle ore è allora la celebrazione e manifestazione in momenti rituali di ciò che è e dovrebbe essere il nostro atteggiamento costante in ogni minuto del giorno, in una dialettica continua tra celebrazione e vita: la nostra incessante offerta sacerdotale in Cristo di noi stessi a lode e gloria del Padre, in rendimento di grazie per il dono della salvezza in Cristo. Con questi criteri e una conoscenza delle origini e degli sviluppi delle diverse liturgie cristiane tale che gli impedisce di essere prigioniero di clichés inverificati, Robert Taft, liturgista di fama mondiale, passa in rassegna la storia dell'ufficio divino nelle tradizioni cristiane, seguendo gli sviluppi liturgici della tradizione latina fino alla riforma del Vaticano II. È con questo sguardo che poi offre la riflessione sul significato della liturgia delle ore dei capitoli conclusivi.
La liturgia è la narrazione della salvezza, ma una narrazione che salva mentre narra, così come nella Genesi Dio crea gli esseri mentre li chiama per nome. La liturgia è la parola pronunciata dalla Chiesa che più si avvicina, per partecipazione, alla potenza creatrice della Parola di Dio. Perciò, nella Chiesa antica, liturgia non era semplice sinonimo di culto, ma aveva un significato più ampio, un carattere anzitutto ecclesiologico: rendere la Chiesa quello che è. Questa raccolta di articoli di p. Taft, divisi in tre grandi sezioni—una di taglio più introduttivo, una che propone lo studio di alcune questioni più specifiche, una di carattere più biografico—, con uno studio a tutto campo sulle liturgie cristiane, fa intravedere da più punti di vista (la sacramentaria, l’inculturazione, la pastorale, lo studio liturgico specifico...), la necessità dell’apporto sostanziale dell’Oriente cristiano, espresso caratteristicamente nelle sue liturgie, per equilibrare la coscienza della cattolicità che la Chiesa ha di se stessa.
Indice: La liturgia nella vita della Chiesa * “Presupposti orientali” e rinnovamento liturgico occidentale * Liturgia ed eucarestia * Lo sforzo missionario delle Chiese orientali come un esempio di inculturazione * Per una comprensione dell’oblazione dell’anafora bizantina * La questione dell’epiclesi alla luce delle tradizioni ortodossa e cattolica della lex orandi * La settimana santa nella tradizione bizantina * Liturgia e culto dei santi in area bizantino-greca e slava: problemi di origine, significato e sviluppo * Messa senza Consacrazione? L’accordo sull’eucaristia tra la Chiesa cattolica e la Chiesa assira d’Oriente promulgato il 26 ottobre 2001 * La “comunione nello Spirito Santo” nell’eucaristia bizantina * La salmodia liturgica cristiana: origini, sviluppo, decomposizione, crollo* Da “31 gesuiti si confessano. Imago Mundi” * Un pellegrinaggio alle origini della vita religiosa: i padri del deserto di oggi.
Cercare conforto nella routine può portare alla monotonia nella vita spirituale e ridurre la fede a rituali vuoti. Con le parabole della torre e del re che si appresta a scendere in battaglia, Gesù esorta chi lo sta seguendo a risvegliarsi dal torpore e a prendere in mano la propria esistenza, conformandola sempre di più alla sua, accogliendo il rischio di andare controcorrente.
Vero testimone del XX secolo, lo staretz Taddeo di Vitovnica fu un uomo profondamente spirituale e religioso: nonostante le difficoltà e le malattie, trovò il modo di vivere nella gioia e di accompagnare spiritualmente tutte le anime che incontrava. Il suo segreto per combattere i cattivi pensieri e controllare se stesso è ora svelato in questo libro, tradotto per la prima volta in italiano. Un insieme di aforismi, brevi riflessioni ed episodi di vita accompagna il lettore alla ricerca di spunti meditativi per affrontare con serenità la frenesia della vita quotidiana.
Da qualche tempo, nel carcere senese di San Gimignano è attivo un laboratorio di scrittura che spicca per la qualità dei suoi frutti. I testi, fioriti nel deserto della reclusione in un Istituto di pena, vengono qui raccolti e pubblicati a cura di Maria Rosa Tabellini, coordinatrice del laboratorio. Con un racconto conclusivo, in appendice, del giovane scrittore Giovanni Gennai. Chiude il volume uno scritto di Alessandro Fo, che riflette sui pregiudizi che ancora affliggono il corrente modo di guardare alla vita, minimalista e per molti aspetti estrema, che si svolge di là dal muro di un carcere.
"Autentico cammino vocazionale in tredici tappe per cogliere il senso dell'amare nelle sue molteplici sfumature e opportunità." (Prefazione di Alberto Tortelli)
Considerato da insigni studiosi l’opera più significativa della mistica cosiddetta renana, che ha in Eckhart, Taulero e, appunto, Suso stesso, i rappresentanti più noti, il
Libretto della verità è però anche una delle più complesse. Nell’arco di poche pagine esso affronta infatti, sotto forma di dialogo, alcuni dei temi speculativamente più ardui di quella radicale esperienza religiosa, che ha segnato in modo indelebile la storia della spiritualità. In che senso si deve pensare Dio come Nulla?
E in che modo l’uomo deve annichilire se stesso per farsi uno col Nulla divino? E questa unione dell’uomo con Dio fino a che punto cancella l’umanità? E, ancora, l’uomo così divinizzato è diventato impeccante, al di sopra del bene e del male, come sostengono i Fratelli del libero spirito, e come è stato imputato a Meister Eckhart?
A queste e ad altre simili cruciali domande, Suso risponde facendo uso di una razionalità molto fine, in grado di distinguere e comprendere insieme, senza contraddizione, anche le cose apparentemente contrarie; così il Libretto della verità anticipa la dialettica della coincidentia oppositorum di Nicolò Cusano (e poi di Hegel), mostrando la sua intima connaturalità col cristianesimo stesso – religione della umanità e divinità di Cristo – senza la quale esso non è veramente compreso.
Marco Vannini è il maggior studioso italiano della mistica tedesca, pre- e post-protestante, traduttore di Eckhart, della Teologia tedesca, di Valentin Weigel, Sebastian Franck, ecc. In questa stessa Collana ha pubblicato Contro Lutero e il falso evangelo (2017) e curato (con Giovanna Fozzer) Seicento distici di sapienti di Daniel von Czepko, Il pellegrino cherubico di Angelus Silesius (2018) e Scritti religiosi di Hans Denck (2019).
Il volume ricostruisce la spiritualità della comunità trappista di Tibhirine, in Algeria, e le vicende che nel 1996 hanno portato al martirio dei sette monaci che la componevano, come offerta della propria vita per il popolo musulmano di quella terra, un popolo consapevolmente amato e accolto fino alla fine. Nel presentare la ricchezza di questa spiritualità, l’autrice volentieri dà voce agli stessi protagonisti, proponendo ampie sezioni dei loro scritti e in particolare del Diario tenuto dal monaco più giovane del monastero, fr. Christophe: «diario di un’anima» e insieme «diario di una comunità». Prende così forma nel corso del volume una testimonianza tra le più toccanti e significative del travagliato rapporto tra cristiani e musulmani e un modello di spiritualità che sa riconoscere il fratello e l’amico anche nell’uomo di fede diversa. Se la Chiesa del XX secolo, come ha ricordato Giovanni Paolo II, è «diventata nuovamente Chiesa di martiri», allora la vicenda dei monaci di Tibhirine si impone oggi alla coscienza ecclesiale come un segno di «teologia viva» che non può e non deve lasciare indifferenti.
Sommario
Presentazione (dom B. Olivera, abate generale dei Cistercensi riformati). Cronologia sintetica degli avvenimenti. I. Il martirio cristiano. II. La logica dell’incarnazione. III. La scelta della fedeltà. IV. «Seguirti nella tua libertà perdutamente». V. Attratto dall’«amore crocifisso». VI. Memoria e profezia. VII. L’eredità lasciata dai monaci. Conclusione. Bibliografia.
Note sull'autrice
Mirella Susini ha pubblicato presso le EDB Il martirio cristiano esperienza di incontro con Cristo. Testimonianze dei primi tre secoli (2003).
Descrizione dell'opera
«Fra Tabgha e Cafarnao c'è una piccola chiesa; si affaccia su una bellissima insenatura che scende sul lago. Mi sono tolta i sandali e ho cominciato a camminare a piedi nudi sul bagnasciuga. Circa duemila anni fa su questa riva hanno lasciato le proprie impronte i piedi di alcuni pescatori e i piedi vivi del Figlio di Dio, il Risorto.
Mi sono seduta sulla spiaggia, in un angolo dell'insenatura… "in disparte, in un luogo solitario…". Alzandomi, ho notato qualcosa di chiaro, che brillava in mezzo ai sassolini neri della spiaggia. Era una conchiglia, piccola e bianchissima, una conchiglia fossile, forse molto più antica di duemila anni fa. L'ho raccolta e l'ho stretta nel pugno, e non l'ho più mollata, neanche quando sono entrata in chiesa. Il mio sguardo non si è mai staccato dal tesoro che stringevo nella mano. Non a caso l'avevo trovato. Il Caso è uno dei nomi di Dio. E io - per caso - ho incontrato Gesù in una conchiglia».
Il viaggio in Israele compiuto dall'autrice sfocia in un diario in cui ella condivide racconti, suggestioni e sentimenti provati di fronte a un luogo, alla terra, a una pagina biblica che li richiama. Grazie allo stile lineare, capace di suscitare curiosità e interesse, il lettore è invitato a riflettere sui luoghi della Bibbia e, perché no, sentirà crescere in sé il desiderio di conoscerli personalmente.
Sommario
Prologo. 29 agosto. 30 agosto. 31 agosto. 3 settembre. 4 settembre. 5 settembre. 7 settembre.
Note sull'autrice
Raffaella Susco (Roma, 1943) è impegnata nel volontariato cattolico e nella catechesi.