
La dottrina che emerge dagli scritti spirituali di Madre Luisa Margherita (le cui virtù eroiche sono state riconosciute da Papa Benedetto XVI) testimonia l'avventura possibile a tutti dell'incontro con l'Amore che crea, redime, salva e desidera essere conosciuto, soprattutto tramite il ministero sacerdotale. Sono pagine scritte dal cuore di una donna che pulsava all'unisono con il Cuore misericordioso di Gesù.
Nuova traduzione di un "classico" della spiritualità sacerdotale. I messaggi contenuti nel libro sono di una straordinaria im-portanza e attualità. A un secolo dalla sua prima edizione, questi messaggi non sono superati, ma hanno acquistato in verità e lungimiranza. Il testo è composto di quattro parti, che formano come un cammino verso le origini profonde del mistero di Dio. Solo arrivando alla Divina Sorgente possiamo cogliere il perché, il che cosa e il come del sacerdozio ministeriale.
Sussidio per la preghiera di ragazzi e giovani nel loro cammino verso la Pasqua. Per ogni giorno della Quaresima viene proposto: un testo della Scrittura in sintonia col Lezionario quaresimale (Anno C); una breve riflessione per attualizzare la Parola del Signore; una preghiera per illuminare le sfide quotidiane; un'immagine evocativa e simbolica.
All'adolescente che, sicuramente, si pone degli interrogativi sul suo futuro, questo libretto presenta un'opportunità di riflettere sul proprio destino, che è di felicità, perché Dio, che è Padre buono, ci vuole tutti felici. E la strada verso la felicità sono le Beatitudini. Coloro che riescono a fare proprie le Beatitudini, sono destinati non a una parvenza di felicità, o a una gioia passeggera, ma a una gioia vera e duratura. Il libretto è corredato da piste di riflessioni e indicazioni di esercizi pratici che l'adolescente può utilizzare.
Che vale il mondo rispetto alla vita? E che vale la vita se non per essere data? E perchè tormentarsi quando è così semplice obbedire?
Don Dante Clauser ama definirsi "un vecchio prete di strada". E' l'amico dei poveri e dei barboni. Dopo il grande successo della sua autobiografia, La mia strada, e del piccolo libro Francesco d'Assisi, ambedue pubblicati da Il Margine, ora si presenta con il suo libro più impegnativo e appassionante: un commento al Vangelo di Matteo. Il "prete dei poveri" fa riscoprire a tutti la forza semplice e sconvolgente del Vangelo con pensieri brevi e folgoranti, semplici e profondi, sinceri e diretti, vivissimi e gustosi, che attingono alla vita di tutti i giorni e vogliono parlare al cuore di tutti.
Il volumetto qui presentato contiene brevi riflessioni suscitate nell'Autrice dalla visione della cripta dell'abbazia di Marienberg. Qui gli affreschi medievali durante la liturgia che i monaci vi celebrano riprendono tutto il loro autentico significato, che nelle sue dimensioni più profonde sfugge ad un'analisi puramente storico-artistica per divenire una glorificazione di Dio e rispecchiare l'armonia nascosta della storia della salvezza. L'autrice ci fa scoprire tutta una rete di simbolismi nei suoi particolari soprattutto a partire dalle opere di Ildegarde di Bingen e da altri testi contemporanei. Tuttavia il significato degli affreschi è semplice: essi esprimono il mistero della Salvezza in cui Dio, all'interno del suo disegno di amore chiama gli uomini alla familiarità con lui, a divenire compagni degli angeli "pronti alla voce della sua Parola" (Sal 102,20).
Pierre Claverie amava predicare. Anche da vescovo non aveva rinunciato a farlo nel corso di ritiri spirituali. Questi momenti erano per lui una preziosa occasione per condividere la propria fede ed esplicitarne il contenuto. L’aiutavano inoltre a sopportare le fatiche della vita quotidiana. Nelle sue meditazioni si ritrova sempre un’intuizione fondante: la spiritualità si gioca nella realtà della vita, in ciò che quest’ultima ha di più incarnato.
Il volume propone al lettore italiano uno dei testi di Claverie più significativi. Si tratta del corso di esercizi spirituali predicato nel 1981, in occasione del Congresso eucaristico di Lourdes, sul tema Gesù Cristo pane spezzato per un mondo nuovo. Nel commentare la struttura della celebrazione eucaristica secondo il canone II, egli ci introduce nel cuore della sua spiritualità di donazione. Le pagine sull’offertorio e sulla consacrazione sono impressionanti, se messe in relazione alla sua fine tragica e luminosa di quindici anni dopo. In certo qual modo, si può dire che in questo testo egli anticipi in modo stupefacente una lettura unitaria dell’eucaristia e della sua vita, intese come luoghi di una stessa donazione. Le dodici meditazioni sull’eucaristia presentate nel volume consentono di accostare l’itinerario interiore di un uomo che ha pagato con la vita la convinzione che il valore della propria esistenza dipenda dalla capacità di offrirla.
Sommario
Prefazione. Introduzione. 1. Il mondo dei segni e della presenza. 2. Avvicinarsi a Dio: perdono e Alleanza di misericordia. 3. Accogliere la sua Parola: l’espressione del suo stesso Essere. 4. Proclamare la propria fede: fiducia e obbedienza. 5. Abbandonarsi offrendo la propria vita: la povertà. 6. Rendere grazie, celebrare l’eucaristia. Cantare la gloria, la riconoscenza. 7. L’invocazione allo Spirito Santo, maestro d’opera, potenza di vita. 8. La Pasqua di Gesù e la nostra. 9. Presenza reale e adorazione. 10. La preghiera di Cristo e della Chiesa. 11. Corpo di Cristo nell’amore. 12. Corpo di Cristo per il mondo.
Note sull'autore
Mons. Pierre Claverie o.p., è uno dei martiri del XX secolo. Domenicano, nominato vescovo nel 1981, fu ucciso il 1° agosto 1996 a Orano (Algeria). Era nato ad Algeri nel 1938, da famiglia francese ivi stabilitasi da quattro generazioni. Nel mezzo della guerra d’Algeria decide di farsi religioso per donarsi fino in fondo a ciò che sente essere «la cosa più bella del mondo».
Pierre Claverie, vescovo di Orano, è stato assassinato l'1 agosto del 1996, settanta giorni dopo il massacro dei monaci trappisti di Tibhrine. Era un personaggio scomodo perché cercava il dialogo tra cristiani e musulmani non nei raduni ufficiali nei quali un blocco musulmano e un blocco cristiano si scambiano idee formali, ma nei rapporti di amicizia, nel vivere insieme la diversità imparando insieme le parole con la comunicazione e la comunione.
Traduzione degli articoli francesi di Michelina Tenace.
E' una raccolta di scritti di Olivier Clément sulla bellezza e sull'arte. Il rapporto tra bellezza e fede è ambiguo. Un monoteismo rigidopuò denunciare nella bellezza un'idolatria. Ma la fede, liberandosi dal moralismo, può vedere nella bellezza il modo più idoneo per cogliere l'unità, per esprimere e comunicare tutta la profondità e l'ampiezza dell'esistenza. La fede può, soprattutto, trasfigurare la bellezza. Dappertutto, il Creatore e la sua creatura si incontrano in una bellezza non di possessione, ma di comunione. Dappertutto la liturgia abbozza un'arte globale, in cui anche l'estetica diventa contemplazione.
Indice: La fede e la bellezza * A proposito della bellezza. Crisi e promesse * L'arte e la fede * Piccola introduzione alla teologia dell'icona * La bellezza imitazione di Cristo * "La comunione che produce bellezza" * Trasfigurazione * Per una teologia della bellezza * Il Nome e il Volto splendore del Bello.