
Martin Lutero (1483-1546) può essere considerato uno degli uomini più influenti della storia moderna, nella misura in cui principalmente a lui, al suo pensiero e alla sua azione, risale la Riforma protestante: una grande e duratura frattura all'interno della Chiesa, che è stata anche una grande frattura culturale in Europa e in generale nel mondo cristiano. Il volume di Kaufmann, a partire dalla ricerca più recente, presenta la figura di Lutero sia sotto l'aspetto biografico-storico, sia sotto l'aspetto intellettuale. Religioso, predicatore, docente universitario, autore di pamphlet contro la Chiesa cattolica e di opere teologiche che ebbero enorme diffusione in Germania, traduttore della Bibbia in tedesco, dichiarato eretico e condannato dalla Chiesa, Lutero elaborò un'originale e severa religione "riformata" che l'autore presenta esponendo i contenuti delle sue opere principali e collocando l'elaborazione luterana nel contesto storico e culturale del suo tempo.
Con questo testo comincia la pubblicazione sistematica degli Scritti di Annibale di Francia. Il volume I contiene la prima parte delle Preghiere al Signore composte tra il 1873 e il 1912, scritte con stile semplice ed accessibile. Questo libro di Annibale Maria di Francia è una sorta di vero e proprio orazionale", destinato alla preghiera comunitaria e personale. Preghiere che accompagnano e ritmano la vita dell'Autore e la sua opera pastorale e caritativa; abbracciano tutto l'arco della spiritualità, e comprendono le componenti del carisma della preghiera per le vocazioni, della carità sociale e della formazione cristiana e religiosa. Un accurato e ricco indice analitico permette di scoprire una vasta gamma di argomenti di vita spirituale e religiosa. A ciascuna preghiera è premesso un essenziale apparato informativo che aiuta a collocarla dal punto di vista spirituale e culturale. "
Il volume contiene la seconda parte delle 'Preghiere al Signore' (1913-1927) di Annibale Maria di Francia. Il volume II degli Scritti di Annibale Maria di Francia, contiene la seconda parte delle Preghiere al Signore che si collocano nel periodo storico che va dal 1913 al 1927, anno della morte del santo fondatore. Contiene inoltre un buon numero di preghiere senza data e 20 suppliche a Dio Padre nel Nome di Gesu'. Redatte con uno stile semplice e accessibile, esse seguono l'Autore nell'ultima parte della sua esistenza umana, la storia della sua Opera caritativa e carismatica ed esprimono in forma immediata la sua spiritualita' ed il dinamismo della sua creativita' religiosa e pedagogica.
La storia è scritta dal punto di vista dei vincitori. I vinti lasciano poche testimonianze dirette, spesso filtrate dalla visione di coloro che hanno contribuito alla loro scomparsa. Ed è incontestabile che in seno allo stesso cristianesimo primitivo alcune tendenze che godettero di successo finirono poi con l’uscire dalla storia.
Chi erano e che fine hanno fatto quei giudei che accolsero Gesù come Messia pur mantenendo uno stretto legame con i modi di vivere la fede d’Israele? Chi erano gli ebioniti e i nazorei? Che rapporto avevano con gli apostoli Paolo e Giacomo? Attraverso un affascinante percorso tra gli scritti dei Padri e i “silenzi” del Nuovo Testamento, Lémonon delinea il profilo di questi cristiani dimenticati, testimoni di una continuità tra Israele e la Chiesa, eppure rigettati tanto dal cristianesimo quanto dal giudaismo.
Jean-Pierre Lémonon, sacerdote della Diocesi di Valence, è professore di Nuovo Testamento presso la Facoltà teologica di Lione e professore invitato presso Ambatoroka (Madagascar). Per la prestigiosa rivista di studi biblici Cahier Évangile ha curato il numero dedicato a Gesù, profeta e saggio (n. 119 - 2002). È autore de Les débuts du christianisme (Éd. De l’Atelier 2003) e ha collaborato alla nuova edizione de Le monde où vivait Jésus (Cerf 2004).
Questi venticinque sermoni, insieme con i tre frammenti, completano l'opera del primo volume. Come dice il sottotitolo, abbiamo qui sermoni per le feste dei santi - dove in un commento alle Beatitudini Isacco traccia le linee guida del cammino ascetico -, della Vergine e per il tempo ordinario. Con uno stile dove teologia speculativa e lectio sapienziale collaborano a muovere mente e cuore del lettore, temi come il Corpo mistico, la Chiesa come "Cristo totale" che illumina, guarisce e accompagna l'umanità fragile nel suo cammino verso Dio, mitezza d'animo, misericordia e rigore ascetico, affascinano chi si accosta a questo speculativo di genio e pedagogo amorevole che è l'abate della Stella.
“Se vogliamo realmente giungere all’autentica perfezione delle virtù, dobbiamo lasciarci guidare da quei maestri autorevoli, i quali, più che vagheggiarla con vane discussioni, l’hanno realmente raggiunta e ne hanno fatto esperienza, e perciò possono insegnarla anche a noi, guidare anche noi verso di essa e mostrarci la via più sicura per raggiungerla”.
Originario di una regione dell’impero romano (la Scizia, oggi Romania) dove si parlava sia il latino che il greco, Giovanni Cassiano, dopo un lungo soggiorno nei monasteri della Palestina e dell’Egitto, scrisse per i monaci d’occidente, nei primi decenni del IV secolo, le Istituzioni cenobitiche e le Conferenze dei padri, pensate come progetto organico capace di trasmettere e di tradurre in un linguaggio accessibile l’esperienza e l’insegnamento dei “padri” conosciuti in oriente. Nell’assoluta fedeltà all’evangelo propose così un sapiente equilibrio tra vita comunitaria e vita solitaria, mettendo l’ascesi a servizio della carità. La sua opera, ponte e anello di collegamento fondamentale tra oriente e occidente, ha permesso a innumerevoli generazioni di monaci di attingere alle fonti più antiche e autentiche del monachesimo e rimane una delle pietre miliari della letteratura cristiana della chiesa indivisa.
Il volume comprende i Commenti che Tommaso d'Aquino ha dedicato a due dei cinque opuscoli teologici attribuiti a Boezio: il De Trinitate e il De ebdomadibus. Con testo latino a fronte.
Espressioni come "tomismo analitico" e "tomismo wittgensteiniano" hanno un'origine recente, gli anni Novanta del XX secolo. Tuttavia, le tendenze che vi sono sottese hanno radici più remote, intrecciandosi con alcuni degli sviluppi fondamentali della filosofia analitica. Scopo del libro è rendere conto anzitutto dell'origine di quelle espressioni e di fornire poi una rassegna storica del tomismo analitico, mostrando le principali vie che la rilettura analitica di Tommaso d'Aquino e l'utilizzazione analitica delle risorse offerte dal tomismo hanno seguito negli scorsi decenni e indicando una bibliografia essenziale che consenta di orientarsi in tale ambito di studi. In Appendice, il saggio La rinascita della teologia naturale nella filosofia analitica offre la possibilità di individuare in modo più preciso gli orientamenti di tipo tomistico entro la recente teologia filosofica analitica, sia di inserire il tomismo analitico in una prospettiva più ampia, talvolta anche lontana dal tomismo stesso, ma segnata tuttavia dalla ripresa di tematiche metafisiche e di interessi teologici specifici nel contesto della filosofia analitica della religione.
Un coraggioso tentativo di ridurre in sintesi, all’interno di uno schema e linguaggio classici, la dottrina spirituale delle prime tre donne della storia ecclesiale onorate col titolo di Dottore della Chiesa universale. L’autore, predicatore domenicano, mostra la sua capacità di rispettare l’originalità e la personalità di ognuno dei personaggi lasciando che siano loro stessi a parlare e a spiegarsi nei passaggi fondamentali del loro argomentare. Una breve biografia precede la parte specificamente dedicata alle tre sante, suddivisa sempre in tre parti: dottrina spirituale, figlia della Chiesa, dottore della Chiesa.
Antonio Royo Marín, celebre predicatore spagnolo e teologo domenicano, nacque nel 1913 a Morella (Spagna). Nel 1939 entra nell’Ordine domenicano; è ordinato sacerdote nel 1944. Ha pubblicato, in diverse lingue, varie opere nel campo della teologia, della spiritualità e della mistica cristiana, tra cui Teologia della perfezione cristiana (San Paolo 200311).
Parlare dell'uomo è, per San Tommaso, parlare dell'anima. Ma che cosa intende l'uomo occidentale, di qualunque estrazione culturale, filosofica o religiosa egli sia, quando pronuncia la parola "anima"?. La presente opera offre una possibile risposta, se pure indiretta, a questa domanda, affrontando la questione della "sostanza dell'anima" in Tommaso.