
una vita della santa senese,dottore della chiesa, patrona d italia e d europa.in quest opera viene evidenziato il suo cammino spirituale. Il libro e`arricchito da 34 illustrazioni (stampe) del 1603 che raffigurano gli episodi salienti della vita della santa. Santa caterina, come tutti sanno, e`stata una donna eccezionale. E`la figura piu`significativa del '300 cristiano per l 'azione pacificatrice e polit ica, per l'influsso spiritual e e per il suo insegnamento mistico. Questo libro illustra la sua vita alla luce della grazia divina: un cammino di ascesa fino alla conquista di dio. L'opera e`corredata anche da illustrazioni, commentate, degli episodi piu`importanti dell'itinerario spirituale di ca terina. A completamento del volume ci sono due novita importanti: per la prima volta in italiano corrente sono presentate le 26 orazioni composte da s. Caterina, e inoltre un indice analitico per voci (obbedienza, carita, penitenza ecc.) di tutti gli scritti cateriniani che ora sono disponibili in italiano corrente presso le edizioni studio domenicano (il dialogo della divina provvidenza, i tre volumi delle lettere e, appunto, le orazioni).
1933, Sahara algerino. Nascono nel deserto i Piccoli Fratelli di Gesù, dall’opera di Charles de Foucauld. Questa è la loro storia.
Dal deserto delle tribù berbere musulmane, la fraternità estese successivamente il proprio ambito di apostolato al mondo operaio, fortemente scristianizzato, delle città industriali francesi: nel 1947 Voillaume fondò a Aix-en-Provence, con tre confratelli, la prima fraternità operaia dei Piccoli Fratelli di Gesù, che, alla preghiera e alla contemplazione, univa la condivisione piena della vita dei lavoratori, alla sequela del Gesù di Nazareth, umile e povero artigiano. La storia qui tracciata di questa singolare famiglia spirituale giunge sino al 1968, anno in cui la fraternità ottenne la piena approvazione della Chiesa con il conferimento del diritto pontificio.
René Voillaume, nato a Versailles il 19 luglio 1905, entrò nel seminario maggiore di Saint-Sulpice a Issy-les-Moulineaux nel 1923. Dopo aver studiato lingua araba e islamistica a Tunisi, nel 1933, con altri giovani sacerdoti francesi, si stabilì nell’Algeria del Sud, a El-Abiodh, dove costituì la prima fondazione dei piccoli fratelli di Gesù. La congregazione, ottenuta l’approvazione canonica nel 1936, non tardò a svilupparsi. Fu superiore generale della congregazione fino al 1965. Tra le sue opere tradotte in italiano vanno ricordate: Lettere ai nostri fratelli, Morcelliana, Brescia 1961; Sulle strade del mondo, Morcelliana, Brescia 19642; Sul cammino degli uomini, Morcelliana, Brescia 1967; Fedeli al vangelo, Cittadella, Assisi 19742; Con Gesù nel deserto, Morcelliana, Brescia 19799; Come loro. Nel cuore delle masse, San Paolo, Cinisello Balsamo 199913.
il primo volume di questa serie raccoglie le lettere indirizzate alle consorelle, alle religiose, ai religiosi comprese quelle a fra raimondo da capua, rese in lingua corrente per i lettori di oggi. Oltre al dialogo e alle orazioni, la tradizione confermata dai moderni studi critici attribuisce senza dubbio a santa caterina da siena le 381 lettere che costituiscono l'epistola rio. Queste lettere sono indirizzate a papi, ecclesiastici, religiosi, laici, re e regine, artisti, mercanti, artigiani, familiari ecc. La voce di caterina e`come quella della verita, sempre nuova e sempre antica, e percir viva e attuale. Le lettere, per l a prima volta presentate in italiano corrente, sono divise secondo le categorie di persone alle quali sono indirizzate e sono corredate da note esplicative. L'opera compren de 3 volumi rilegati di oltre 500 pagine ciascuno. L'indice tematico si trova alla fine d
LE LETTERE DI CATERINA AI PAPI, VESCOVI, SACERDOTI, CONFRATELLI DELLE COMPAGNIE LAICALI, SOVRANI, GOVERNANTI E AI FAMILIARI. Dopo il primo volume che raccoglie le lettere indirizzate ai religiosi, p. Giuseppe di ciaccia presenta ora, sempre in italiano corrente, una raccolta di epistole che la santa senese indirizza al clero, ai membri o responsabili delle compagnie laicali, ai sovrani e ai governanti. Dalle sue le ttere emerge con straordinaria intensita il carattere e la spiritualita di santa caterina. In particolare ne risulta un figura di donna veramente unica, dotata di una forza e un coraggio eccezionali, ancor piu`sorprendenti se si considera l'epoca nella quale ha vissuto. Il suo amore per le verita divine e la sua profonda vita mistica non l'hanno portata a rimanere chiusa fra le mura del convento, ma al contrario l'hanno spinta a prodigarsi senza sosta per la promozione della pace e della concordia, per cercare in ogni modo di salvaguardare la dignita di ogni persona ed edificare la societa sui principi fondamentali della giustizia.
IL TITOLO SCELTO DALL AUTORE H STATO AMPLIATO ED ESPLICITATO ATTRAVERSO IL SOTTOTITOLO A SOTTOLINEARE L ORGANIZZAZIONE LOGICA DELL OPERA DI SAVONAROLA CHE E`APOLOGETICA E DIFENDE E APPROFONDISCE LE POSIZIONI CONCETTUALI E TEOLOGICHE DELLA CHIESA. QUESTO LIBRO SEGNA UN AUTENTICO TRIONFO DELLA FEDE E DELLA CHIESA: SOSTIENE CON COGNIZIONE DI CAUSA E CON COERENZA LOGICA LE POSIZIONI FILOSOFICHE, RELIGIOSE ED ECUMENICHE DELL'IS TITUTO CLERICALE CHE DIMOSTRA PER L'ENNESIMA VOLTA LA FONDA TEZZA E SOLIDITA DELLE PROPRIE ORIGINI STORICHE, CULTURALI E TEOLOGICHE. L'ARGOMENTARE TE OLOGICO E L'OPERA DI DIFESA, L'APOLOGIA, SONO UN ESERCIZIO MATURO CHE POGGIA, APPUNTO, S
Il Mani-Codex, conservato nella raccolta dei papiri dell’Università di Colonia (P.Colon. inv. nr. 4780), donde il titolo: "Codex Manichaicus Coloniensis" (sigla CMC), è un codice greco, in pergamena, di formato molto piccolo e insolito (cm 3,8 x 4,5), databile alla fine del IV o inizio del V secolo.
Il testo di cui vengono offerte le concordanze è una biografia di Mani, il fondatore del manicheismo, opera di un redattore/compilatore anonimo, che raccolse una serie di "Estratti" di opere dei più antichi autori della tradizione manichea, i quali tramandavano "detti" di Mani e "fatti" della sua vita e se ne rendevano al tempo stesso garanti.
Note sul curatore
Luigi Cirillo è professore ordinario di Storia del Cristianesimo presso l’Istituto Universitario Orientale di Napoli. È autore di numerosi studi legati al Codex Manichaicus Coloniensis, tra cui ricordiamo anzitutto l’edizione del Codice stesso, nel 1986. Attualmente sta lavorando alla traduzione del Mani-Codex, di prossima pubblicazione.
Nel IV secolo, in concomitanza con l’edificazione delle basiliche costantiniane e la restaurazione della Gerusalemme cristiana, si sviluppa il fenomeno dei pellegrinaggi. Si moltiplicano quindi scritti di genera vario (resoconti di viaggio, lettere di pellegrini, “guide” per itinerari geografici e liturgici) tra cui l’Itinerarium Egeriae, resoconto in forma epistolare di un viaggio in Terra Santa. Egeria, una pellegrina proveniente dall’estremo Occidente dell’impero (è incerto se si tratti di una monaca, di una gran dama o di una donna di più umili origini), vi descrive la visita al Sinai, il tragitto sulle tracce dell’Esodo, l’ascesa del monte Nebo, i viaggi a Carneas e in Mesopotamia, il ritorno a Costantinopoli e la sosta al martyrium di Santa Tecla. Nella seconda parte del suo racconto annota con minuzia gli usi liturgici della Chiesa di Gerusalemme. L’edizione presentata si basa su quella di Franceschini-Weber, aggiornata con i contributi critici più recenti e con una nuova lettura del manoscritto originale (manoscritto Aretinus).
L’imminenza del giubileo e il moltiplicarsi dei pellegrinaggi in Terra Santa rendono il volume singolarmente attuale e interessante.
Curatrice
Nicoletta Natalucci è docente di Filologia classica presso l’Università degli Studi di Perugia.