
La presente raccolta di preghiere, illuminata dalla certezza offerta dalla Vergine a Fatima “Il mio Cuore Immacolato trionferà!”, ricostruisce sinteticamente il cammino della devozione al Cuore di Maria. In questo libro il lettore potrà ritrovare le varie devozioni al Cuore di Maria, troverà le preghiere per amare e onorare il suo Cuore Immacolato; potrà riparare alle offese che esso riceve tramite la devozione ai primi cinque sabati del mese; potrà consacrarsi con atti di consacrazione e avrà la possiblilità di servire il Cuore Immacolato di Maria, ad esempio, con la Guardia d'Onore.
Nelle chiese francescane conventuali, la festa e la devozione a sant’ Antonio erano accompagnate e sostenute da una serie di tredici invocazioni nelle quali si intrecciavano richieste di ordine materiale e spirituale. Ecco un comodo e pratico libretto da portarsi dietro, in tasca o in borsa, per prepararsi alla festa del Santo, oppure per pregare una tredicina a sant’Antonio ogni volta che lo si vuole onorare o chiedere una grazia al Signore per sua intercessione.
Questo manuale di pietà vuole essere un sussidio ai devoti di santa Rosalia, un aiuto per intensificare i rapporti personali con Dio.
Secondo alcuni studi di agiografi locali, Rosalia, figlia del duca Sinibaldo di Quisquina delle Rose, nipote per parte di madre di re Ruggero d’Altavilla, crebbe nel XII secolo alla corte dello zio, a Palermo. Era molto bella e suscitava interessi terreni, fra i tanti quello del principe Baldovino, all’epoca ospite di riguardo alla corte di Ruggero. La leggenda narra che, durante una battuta di caccia grossa, sul monte Pellegrino, la montagna sopra Palermo, un leone stava per uccidere re Ruggero; Baldovino, coraggiosamente, lo salvò uccidendo il leone. Re Ruggero chiese a Baldovino di indicare egli stesso un premio per la sua eroica azione, e quest’ultimo chiese la mano di Rosalia, che, in seguito alla proposta di matrimonio, fuggirà gettando nello sconforto la madre, lo zio e l’intera guarnigione di stanza a Palazzo Reale (o dei Normanni).
Vissuta per poco tempo alla corte di Ruggero II, in seguito alla morte del re, chiese ed ottenne il permesso di vivere da eremita in una grotta sul monte Quisquina, dove trascorse dodici anni della sua vita. Successivamente, si trasferì in una grotta sul monte Pellegrino, dove visse “a vita di contemplazione” fino alla morte.
Il suo culto si collega ad un evento particolare accaduto a Palermo in occasione di un’epidemia di peste. Il 7 maggio del 1624, infatti, attraccò nel porto della città un vascello proveniente da Tunisi, che in precedenza era approdato a Trapani e lì era stato sequestrato perché l’equipaggio era stato sospettato di essere stato contagiato dal morbo. Ben presto era stato dato l’allarme ma il viceré, mal consigliato, si lasciò convincere e fece scaricare dal vascello il carico, mentre il comandante, Maometto Cavalà, insieme con il guardiano del porto, si recò a Palazzo Reale per portare i doni a Sua Altezza Serenissima: cammelli, leoni, gioielli e pelli conciate, inviate dal re di Tunisi. “E si vedeva per tutta la città per tutto il mese di maggio e quasi il 15 giugno morire un gran numero di persone”. Palermo si trasformò in un lazzaretto sotto il cielo. Il resto è leggenda, mito e prodigio.
Nonostante le infinite preghiere della cittadinanza e le processioni, le quattro co-patrone della città - Santa Cristina, Santa Ninfa, Sant’Oliva e Sant’Agata - non erano riuscite a fermare la peste. Il miracolo, invece, fu attribuito alle reliquie di Santa Rosalia, le quali, portate in processione, impedirono l’ulteriore diffondersi dell’epidemia.
La stessa cura e lo stesso amore che entrambi ebbero del Figlio di Dio incarnato durante la sua vita terrena, sono ora rivolti verso la Chiesa. Perciò, se facciamo questa novena con viva fede e una ferma speranza, attendiamoci con certezza di ottenere tutte quelle grazie che chiederemo, a condizione, però, che le nostre richieste siano conformi alla volontà di Dio e per il nostro progresso spirituale.
Per conoscere e amare la storia e la devozione dell'unica medaglia ideata e voluta dalla Madonna e somigliarLe sempre di più! Se Santa Caterina Labouré, a cui la Vergine comparendo nel 1830, chiese di coniarla, si lamentò che il dono della Medaglia miracolosa non era apprezzato come si conveniva, dobbiamo far sì che questo lamento non valga per noi... Dipende da noi, dal nostro amore per la Madonna.
Meditare sulla figura e la missione di san Giuseppe; darne "testimonianza" attraverso la vita dei Santi che si sono distinti nella devozione a lui l'hanno promossa con il loro esempio; proporre un "fioretto" e la "giaculatoria" ricavati per intero dalla Sacra Scrittura, in sintonia di azione e di preghiera con quanto Dio ci insegna attraverso la sua parola ispirata: ecco come dedicare un mese al custode del Redentore.
Olga Bejano (Madrid, 1963) visse tutta la sua infanzia tra Madrid, Pamplona, Palma di Mallorca, Ciudad Real e Logroño, dove vive attualmente. Nel 1987 una malattia neuromuscolare cominciò a paralizzare il suo corpo e a soli 23 anni rimase senza voce. Dopo la pubblicazione di questo libro in spagnolo, nel 1998 il popolo Riojano la proclamò Riojana dell’Anno e a giugno dello stesso anno gli concedettero la Medaglia d’Oro di La Rioja. Comunica con l’esterno per mezzo di movimenti quasi impercettibili della sua mano destra. La sua infermiera interpreta quello che ai nostri occhi sono scarabocchi; in questo modo è riuscita a scrivere un secondo libro, Anima di colore salmone, terza edizione, e sta per uscire il suo terzo lavoro. “Voce di carta” è qualcosa di più di una memoria autobiografica: è come un canto alla vita, alla gioia che supera tutti gli ostacoli. Ti farai amico di Olga, sia tu credente o ateo, uomo o donna, fin dalle prime righe di questo libro.
Nonostante la scarsità di notizie storiche unita al fatto che i nomi di Gioacchino ed Anna, genitori di Maria e nonni terreni di Gesù, non siano nominati dai Vangeli, ma citati nel Protoevangelo di Giacomo, un libro apocrifo assai noto, la vicenda liturgica di questi due santi è assolutamente interessante; tanti Pontefici, infatti se ne occuparono. Sant'Anna però è assai più popolare di Gioacchino e non c'è reparto ospedaliero, nella divisione ostetricia, ove non ci sia una statua di sant'Anna con fiori sempre freschi, come freschi sono i fiori che si portano alle neo-mamme.
Agli inizi del 1900 Josefa Menéndez, una ragazza spagnola semplice e devota, vive un'esperienza mistica straordinaria. Attratta dalla vita consacrata, abbandona la propria patria per seguire la sua vocazione di entrare nella Società del Sacro Cuore sorta in Francia. Josefa riceve da Gesù la rivelazione di rinnovare nel mondo la devozione al Sacro Cuore, in particolare ella viene chiamata a trascrivere e diffondere un Messaggio che il Signore intende rivolgere a tutti gli uomini riguardo all'Amore Misericordioso del suo Cuore. Suor Josefa per obbedienza a Gesù e alle sue superiori, registra dettagliatamente tutto quello che le accade in un diario; i suoi scritti, 15 anni dopo la sua morte, verranno pubblicati in un libro edito a Tolosa con il titolo "Invito all'Amore" dal quale il presente testo trae origine riportandone il contenuto quasi integralmente. Tramite suor Josefa il Signore ci richiama a contemplare la sua presenza viva e reale sulla terra nell'Eucaristia e ribadisce il suo desiderio ardente di amare l'uomo. Egli attende nel Tabernacolo ogni persona per colmarla di grazie e consolarla dai suoi affanni.
Meditazioni e preghiere per il mese di maggio.
È sotto gli occhi di tutti il terribile attacco che da qualche anno, in misura crescente, è sferrato contro la famiglia da parte delle forze delle tenebre: divorzio, aborto, convivenze, unioni di fatto, desacralizzazione, pedofilia, violenze di ogni tipo sui minori... Poteva la Vergine Maria lasciarci impreparati e senza armi per affrontare questa lotta? Ella viene dal Cielo per stare con noi. Una decina di apparizioni, ad una bambina, nel 1944 a Ghiaie di Bonate, paesino del bergamasco: insieme a Gesù e Giuseppe appare per confortare, ma anche per guidare e preparare questa battaglia che si preannuncia decisiva per il destino dell’umanità intera. Questo testo, con foto, documenti originali e commenti, vuole riaprire il clamoroso caso di Ghiaie nella speranza che un riconoscimento canonico della Chiesa faccia risplendere nella sua pienezza il messaggio di Maria Santissima che viene a soccorrere i suoi figli.
«Ci hai fatti per te, o Signore, e il nostro cuore è inquieto finché non riposa in te!».
Sant’Agostino
Tre percorsi di santità agostiniana utilissimi per la nostra santificazione.
• Sant’Agostino un messaggio per tutti
• Santa Monica “Materna nell’amore”
• Santa Rita da Cascia Monaca agostiniana

