
Succeduto a Pio XI alla vigilia della guerra, fin dalla prima enciclica (Summi pontificatus, 1939) papa Pacelli si impegnò a favore della pace. Figura di riferimento per uomini politici di diversa aspirazione, è stato oggetto di giudizi contrastanti da parte degli storici. Ultimo papa che nel nostro secolo abbia proclamato un dogma (l'assunzione di Maria, 1950), nei numerosi interventi del suo lungo pontificato ha toccato tutte le problematiche teologiche e del sapere, con attenzione anche all'attualità. Parallelamente, le quaranta encicliche riguardano i principali aspetti della dottrina cristiana. Il sesto volume dell'Enchiridion delle Encicliche rispecchia la complessa biografia di papa Pacelli e un ventennio di storia recente.
Soltanto se si cerca veramente la pace e non la guerra, come è doveroso, se si tende con comune e sincero sforzo alla fraterna concordia tra i popoli, soltanto allora, diciamo, sarà possibile armonizzare gli interessi e comporre felicemente tutte le divergenze. E si potrà così addivenire di comune intesa e con mezzi opportuni a quella sospirata e concorde unione per cui i diritti di ogni singolo stato alla libertà, lungi dal venire conculcati da altri, sono invece del tutto posti al sicuro. Coloro infatti che opprimono gli altri e li spogliano della loro libertà, non possono certamente apportare il loro contributo a questa unità. E qui si presenta quanto mai opportuna l'affermazione del Nostro predecessore di f.m. Leone XIII: "Per frenare l'ambizione, la cupidigia dei beni altrui, la rivalità, che sono i più validi incentivi alla guerra, nulla val meglio delle virtù cristiane, della giustizia in primo luogo".
Il volume si apre con una breve nota biografica di Giovanni Paolo I, che non ha lasciato alcuna enciclica, ma in pochissimo tempo era riuscito a creare "attorno a sé una grande corrente di simpatia, dovuta soprattutto al suo stile affabile alla sua parola schietta e piana". Nella sua interezza tuttavia il volume è dedicato a Giovanni Paolo II e alle 13 encicliche da lui scritte sino ad oggi in venti anni di pontificato. La nota biografica, che come di consueto il volume riserva a papa Wojtyla, non manca di ricordare che la sua elezione segna dopo 455 anni l'ascesa al soglio pontificio di un cardinale non italiano, accenna alla sua preparazione teologica e pastorale, ai suoi numerosissimi viaggi, tenta con discrezione una sorta di valutazione anticipata del pontificato, valutazione difficile a pontificato ancora felicemente in essere. Tale valutazione è fatta indicando quelli che per l'estensore sono i punti da approfondire per un giudizio sul lungo e complesso pontificato di Giovanni Paolo II: il suo molo nella crisi e caduta dei regimi dell'Est europeo, le sue prese di posizione sulla pace, la sua intrepida difesa dei diritti umani in genere e del cristiano nella chiesa, la scelta ecumenica e la valorizzazione del dialogo interreligioso insieme alla difficoltà concreta a progredire su questa via, l'affermazione della collegialità episcopale e della dignità delle chiese locali e insieme il riaffermato centralismo della Curia di Roma, la difesa della vita e l'affermazione della dignità della donna. Con garbo la nota biografica evidenzia anche quelle che in ognuno dei contesti ricordati e in altri sono talora e a più di un osservatore sembrate affermazioni in qualche modo meno allineate o addirittura non concordanti con altre. Il papa delle folle è ricordato anche con brevi pensosi riferimenti alle esperienze di dolore che hanno segnato il suo pontificato e alla fiducia con la quale guarda alla scelta del Giubileo del Duemila "appuntamento tanto desiderato, e da lui giudicato epocale per i cristiani e per il mondo intero" .
In occasione del convegno missionario nazionale del 20 febbraio 1997, questo "enchiridion a tema" raccoglie con il sistema bilingue i documenti più significativi del Magistero sulla chiesa di missione. A partire dall'enciclica di Benedetto XIV "Allatae sunt" (26-7-1755), la Chiesa va via via riscoprendo e approfondendo le radici evangeliche e le ragioni teologiche della missione "ad gentes". Sono numerosi quindi anche i documenti emanati: 14 encicliche, 6 lettere apostoliche, numerosi messaggi in occasione della Giornata missionaria mondiale, 2 documenti conciliari ("Nostra aetate" e "Ad gentes divinitus"); 23 interventi postconciliari della Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli, a cui si aggiungono i messaggi pontifici e quelli della CEI.
Il volume, dopo una ampia introduzione storico-teologica, raccoglie in ordine cronologico i documenti di promulgazione (nell'originale latino e in traduzione) per tutti gli anni santi a partire da quello promulgato da Bonifacio VIII nel 1300, fornendo informazioni bibliografiche specifiche riguardo ciascun giubileo. Le bolle di indizione contengono le indicazioni per le celebrazioni giubilari, con le prescrizioni relative ai pellegrinaggi, ai comportamenti, alle indulgenze.
Il movimento evangelicale è un fenomeno trasversale che caratterizza molte chiese protestanti senza esaurirsi in una specifica denominazione religiosa. Il senso di identità che caratterizza gli evangelici si fonda sulla condivisione di alcuni punti teologici e spirituali, mentre le forme organizzative o i dettagli periferici rispetto al nucleo di fede non sono vissuti come problematici. Questo volume intende ovviare alla scarsa conoscenza del mondo evangelico in ambito cattolico e fornire al mondo evangelico la memoria del percorso fatto raccogliendo i documenti nei quali si esplicitano caratteri, identità e propositi sui temi considerati più importanti dagli evangelici stessi.
«Mi congratulo con i promotori di questa iniziativa e mi auguro che la nuova opera contribuisca a far conoscere sempre meglio l’impegno della Santa Sede nel promuovere vie nuove di collaborazione con le Autorità civili, dando così a Cesare ciò che è di Cesare e chiedendo pure a Cesare di dare a Dio ciò che è di Dio. […] Non mi resta che augurare il più grande successo a questo sforzo editoriale delle Edizioni Dehoniane, nella speranza che esso faccia meglio conoscere il contributo della Santa Sede per un’armonica collaborazione fra Chiesa e Stato». (Dalla Prefazione del card. Angelo Sodano, segretario di stato).
I rapporti fra la Chiesa e gli Stati nel corso dei secoli si possono analizzare attraverso una serie di fonti legislative specifiche, che costituiscono il «corpus» del diritto pubblico ecclesiastico. Taluni compilatori di raccolte di queste fonti hanno trovato spunti interessanti addirittura a partire dai libri del Nuovo Testamento o dall’epoca costantiniana o da quella carolingia. A. Mercati ha impostato la sua Raccolta di Concordati (1919) a partire da quello di Worms (1122: fine della lotta per le investiture e recupero dell’autonomia del potere ecclesiastico da quello civile), che sanciva la pace tra l’imperatore e il papa. Nel tempo i concordati divennero lo strumento negoziale destinato a disciplinare le materie di comune interesse nell’ambito della sovranità territoriale dello Stato stipulante.
Il volume offre, in ordine cronologico, il testo originale – con versione italiana a fronte – di tutti gli accordi conclusi dalla Santa Sede con gli Stati negli ultimi due secoli, a partire da quello tra Pio VII e Napoleone Bonaparte. Le mutazioni interne ai vari Paesi consigliarono talora aggiornamenti o trattative che sfociarono in nuovi concordati: un indice alfabetico per Nazione mostra l’evolversi dei rapporti tra la Santa Sede e un singolo Stato. Infine l’indice tematico permette di comparare le soluzioni adottate bilateralmente su singoli argomenti di particolare interesse.
Sia in Oriente che in Occidente, in particolare con la fine delle persecuzioni dell'impero romano, molti cristiani hanno scelto di testimoniare la propria adesione radicale al regno di Dio costituendosi alcuni in gruppi cenobitici, altri in forme di vita solitaria o anacoretica. Questo volume si presenta come un'antologia di documenti del magistero disposti in ordine cronologico dalle prime decretali fino ai giorni nostri. Arricchita dagli indici (biblico, delle fonti, analitico), l'opera racchiude la memoria di secoli di storia della Chiesa.
"Ero straniero e mi avete accolto" (Mt 25,35): l'uomo è per natura un essere itinerante, eppure la storia ci dice che raramente il migrante è accolto come persona umana. I testi proposti documentano l'attenzione che la Chiesa ha rivolto ai popoli in movimento e offrono elementi preziosi per la costruzione di un'etica e di una pastorale dell'accoglienza, che permetta a tutti di sentirsi pienamente in casa propria nella famiglia di Dio. In un unico volume la raccolta mette a disposizione documenti dei papi (da Leone XIII a Giovanni Paolo II), del concilio Vaticano II, dei sinodi dei vescovi, dei vari dicasteri della Curia romana, della Conferenza episcopale italiana, la legislazione ecclesiastica contenuta nel Codice di diritto canonico e nel Codice dei canoni delle Chiese orientali, nonché alcuni testi originati da dialoghi ecumenici internazionali e locali. Uno strumento di aiuto per affrontare le molte problematiche, pastorali e non, connesse alla crescente presenza di stranieri nel nostro Paese.
L’interesse della Chiesa verso i beni culturali è riscontrabile fin dalle sue origini, come dimostrano eloquentemente le più antiche opere artistiche delle catacombe cristiane. In due millenni di missione evangelizzatrice, la Chiesa ha generato un enorme patrimonio storico-artistico-culturale, che arriva a costituire l’80% di quello presente in tutte le nazioni europee ed americane. Credenti ricchi e poveri, uomini di cultura e illetterati, hanno prodotto questa variegata ricchezza per tre specifiche finalità: il culto, la catechesi, la carità. Il culto, onde mettere a disposizione della liturgia quanto la creatività umana e la fede erano capaci di produrre di più bello; la catechesi, per aiutare a proporre sotto varie forme i contenuti della dottrina cristiana; la carità, realizzata soprattutto attraverso i vari carismi della vocazione religiosa monastica e conventuale.
Tanto la Chiesa universale quanto le singole Chiese particolari hanno inoltre preposto istituzioni per la salvaguardia dei diversi settori inerenti i beni culturali di pertinenza ecclesiastica. In epoca recente la Pontificia commissione per la conservazione del patrimonio artistico e storico della Chiesa, poi divenuta Pontificia commissione per i beni culturali della Chiesa, ha operato in primo luogo per conoscere esattamente la situazione dei beni culturali della Chiesa in tutte le nazioni del mondo, onde inventariarli e catalogarli. Infine per custodire, tutelare e valorizzare ogni tipologia di bene culturale, secondo le proprie specificità, anche con il coinvolgimento a livello civile delle varie istituzioni che operano nelle singole nazioni, nonché delle organizzazioni internazionali del settore. Il volume raccoglie i documenti prodotti dal 1989 al 2002.
Interruzione volontaria di gravidanza, procreazione assistita, salute riproduttiva, sesso sicuro: qual è il significato di queste e molte altre espressioni ormai entrate nel lessico comune di media e istituzioni internazionali? Fare chiarezza tra le parole costituisce l’obiettivo primo del volume, al fine di evitare che il diffondersi nell’uso di alcune formule finisca con l’occultare aspetti importanti della realtà e, in definitiva, con l’ingannare i meno esperti in materia, tra cui si colloca, evidentemente, la maggioranza dell’opinione pubblica.
Il testo, che già nella sua prima edizione aveva suscitato largo interesse, si arricchisce di oltre venti voci, perché continuano ad allargarsi i contesti in cui i valori della vita e della famiglia vengono chiamati in causa e spesso in maniera distorta.
Nuove voci. Ricerca ed etica (C. Amigo Vallejo). Le confusioni affettive e ideologiche che attraversano la coppia contemporanea (T. Anatrella). I giovani di fronte alla norma morale (T. Anatrella). Riconoscimento giuridico delle unioni omosessuali (T. Anatrella). Rivalorizzare il rapporto educativo (T. Anatrella). Capitale umano e povertà (G.S. Becker). Morale o etica? (J.L. Bruguès). I diritti umani: loro fondamento. Il magistero di papa Giovanni Paolo II, luce chiarificatrice in mezzo alla crisi (A. Cañizares Llovera). Famiglia e democrazia (P. de Viguerie). La «sovrappopolazione»: mito o realtà? (G.-F. Dumont). La famiglia cristiana in un momento di mutamento culturale (R. Fisichella). Testamenti biologici (Dichiarazioni anticipate di trattamento) (J.-R. Flecha Andrés). Istituti della famiglia (L. Jiménez). Ha un senso il termine «omogenitorialità»? (X. Lacroix). L’azione della diplomazia della Santa Sede in difesa della famiglia nelle Organizzazioni internazionali (G. Lajolo). Il dibattito sul potenziale terapeutico delle cellule staminali (N. López Moratalla). Clonazione: perdita della paternità e negazione della famiglia (card. A. López Trujillo). La pastorale dei divorziati risposati (É. Marcus). Etica e mezzi di comunicazione (S. Martín). I consultori per donne in stato di gravidanza in Germania (H. Reis). Accanimento terapeutico e cure palliative (M. Schooyans). Tolleranza e inquisizione laica (M. Schooyans). L’obiezione di coscienza in politica (M. Schooyans). Il matrimonio unico e definitivo (A. Vingt-Trois).

