
Il Sesto Rapporto sulla Dottrina Sociale della Chiesa nel Mondo è dedicato alla donna.
Il Compendio della Dottrina sociale della Chiesa ha chiuso un'epoca e ne ha aperto un'altra. Chiude l'epoca del rilancio della Dottrina sociale della Chiesa con san Giovanni Paolo II, chiude l'epoca controversa del postconcilio, esce alle soglie del poderoso ripensamento dei fondamenti stessi del rapporto Chiesa-Mondo del pontificato di Benedetto XVI e guarda a questo "ricominciare dalla fede" impostato da Papa Francesco.
In questo numero del bollettino, una approfondita analisi dello stato di attuazione del Compendio a dieci anni dalla sua promulgazione.
In questo volume si offre al lettore il ciclo completo dei Misteri della vita di Gesù contemplati nella recita del Rosario. Su ogni Mistero l'autore si sofferma offrendo al lettore una meditazione, il passo biblico cui esso si riferisce commentato e un'immagine creata dal maestro Marconi che lo illustra.
"La laborem erecens" (1981) è l'enciclica che Giovanni Paolo II dedica al tema del lavoro. Scritto insuperato e oggi ancora attualissimo, si pone sulla scia delle grandi riflessioni in particolare di Smith, Hegel, Marx e Weber. L'autore sintetizza la teologia del lavoro di papa Wojtyla, così importante per la formazione e l'ascesa del movimento di Solidarnosc che guida la rivoluzione polacca e dà origine al crollo del blocco sovietico. Il lavoro, categoria fondamentale dell'umano, non è luogo di alienazione ma il modo con il quale l'uomo serve Dio proseguendo la Sua opera creatrice e contribuendo alla costruzione di un mondo migliore e più bello. Con un'intervista a Lech Walesa sulla vicenda polacca e l'esperienza di Solidarnosc.
Il cardinal Burke, patrono del Sovrano Militare Ordine di Malta e grande amico di papa Benedetto XVI, in dialogo con Guillame d'Alancon, affida a queste pagine il racconto della sua giovinezza, della sua vocazione e insieme un giudizio sulle grandi questioni di oggi: la Chiesa. la liturgia, la famiglia, il matrimonio, il rapporto tra genitori e figli, il rispetto per la vita.
Questo grande giurista, dalle innegabili qualità pastorali, parla con semplicità e franchezza, con spirito critico ma mai polemico, sempre illuminato dalla luce della fede.
Un libro limpido e indispensabile per comprendere la nostra epoca, la Chiesa, le sfide del mondo contemporaneo.
In questo libro si pubblicano i risultati prodotti dal lavoro svolto dal Consiglio delle Conferenze Episcopali d'Europa sul tema della carità. In particolar modo i vescovi europei, nell'anno giubilare della Misericordia indetto da papa Francesco, hanno dedicato il loro sforzo e il loro impegno verso l'accoglienza dei migranti, che hanno dato vita negli ultimi anni a un esoso epico, per sfuggire dalle guerre, dalla povertà, dalle dittature. Nel libro risulta evidente quanto sia importante il ruolo della Chiesa europea verso coloro che soffrono e si rivolgono all’Europa per trovare una nuova vita.
Primo volume della collana "Joseph Ratzinger. Testi scelti". Dalla Prefazione di Papa Francesco: "Ogni volta che leggo le opere di Joseph Ratzinger/ Benedetto XVI mi diviene sempre più chiaro che egli ha fatto e fa "teologia in ginocchio": in ginocchio perché, prima ancora che essere un grandissimo teologo e maestro della fede, si vede che è un uomo che veramente crede, che veramente prega; si vede che è un uomo che impersona la santità, un uomo di pace, un uomo di Dio. E così egli incarna esemplarmente il cuore di tutto l'agire sacerdotale: quel profondo radicamento in Dio senza il quale tutta la capacità organizzativa possibile e tutta la presunta superiorità intellettuale, tutto il denaro e il potere risultano inutili; egli incarna quel costante rapporto con il Signore Gesù".
L'adulterazione della vita, determinata dagli esiti infausti del post-umano, ci mette dinanzi ad una esclusiva emergenza antropologica. Infatti «intorno all'uomo si pronunziano, oggi più che mai, parole contrastanti, come contrastanti sono le prospettive che lo riguardano» (N. Galantino). La riflessione che viene offerta in questo volume si origina dalla presa di coscienza dei riduzionismi antropologici che hanno caratterizzato la parabola anti-umanistica del Novecento. Nella rivisitazione del vasto e pluriforme panorama delle antropologie del Novecento, referente storico e teorico dell'autore è il filosofo e teologo italiano Nunzio Galantino, il cui percorso - di ispirazione fenomenologico-personalista - si propone, attraverso categorie di pensiero personali -relazione/reciprocità -, di superare le varie forme di anti-umanesimo contemporaneo. Come dimostrano l'ampiezza e la ricchezza dei riferimenti, al centro dell'ampia rassegna di studi che soggiace a quest'opera d'insieme sta, ancora una volta, la "questione persona", centrale nella riflessione di Galantino. L'articolato impianto epistemologico dell'intero volume non nasconde la pretesa, che per certi versi è anche l'obbiettivo, di rivolgersi alla cura dell'uomo, per toglierlo dal vuoto speculativo e dal mutismo esistenziale, indicandogli - contestualizzando la riflessione fatta da Galantino e dipanandone le articolazioni teoretiche in modo da rilevarne la pertinenza in rapporto all'attuale condizione dell'umano - la via per educarsi a diventare Persona. Questo è l'azzardo del saggio: continuare a scommettere sull'uomo rispondendo alla domanda "chi è l'uomo?", nello sforzo continuo di comprenderne il mistero che infinitamente ci supera.
In un'epoca sempre più rumorosa, in cui tecnica e consumismo irrompono nella nostra vita, è senza dubbio una follia voler scrivere un libro dedicato al silenzio. Eppure, il mondo fa tanto di quel rumore che la ricerca di qualche goccia di silenzio diviene ancora più necessaria. Per il Cardinale Robert Sarah, a forza di respingere il divino, l'uomo moderno si ritrova in una dimensione angosciante e opprimente. Sarah vuole ricordare che la vita è una relazione silenziosa tra la parte più intima dell'uomo e Dio. Il silenzio è indispensabile per l'ascolto del linguaggio divino: la preghiera nasce dal silenzio e senza sosta vi fa ritorno sempre più profondamente. In questo colloquio con Nicolas Diat, il Cardinale s'interroga: gli uomini che non conoscono il silenzio potranno mai raggiungere la verità, la bellezza e l'amore? La risposta è senza appello: tutto ciò che è grande e creato è plasmato nel silenzio. Dio è silenzio. Dopo il successo internazionale di Dio o niente, tradotto in quattordici lingue, il Cardinale Robert Sarah cerca di ridare al silenzio la sua dignità. Il testo è seguito da un colloquio con Dom Dysmas De Lassus, Priore della Grande Chartreuse e Ministro Generale dell'Ordine dei Certosini. Prefazione di Benedetto XVI.
RIVISTA UFFICIALE DEL PONTIFICIO ISTITUTO TEOLOGICO GIOVANNI PAOLO II PER LE SCIENZE DEL MATRIMONIO E DELLA FAMIGLIA
Il PONTIFICIO ISTITUTO GIOVANNI PAOLO II è il luogo che Papa Giovanni Paolo II, di venerata memoria, ha voluto per approfondire tutte le tematiche, umane, filosofiche e teologiche, legate all’amore umano e alle realtà ad esso connesse, in particolare al matrimonio e alla famiglia.
ANTHROPOTES è la rivista che approfondisce, porta e diffonde nel mondo la ricerca che l’Istituto, su incarico del suo fondatore, porta avanti. Essa ha iniziato la pubblicazione come semestrale dal 1985. In essa vengono affrontate tematiche inerenti il progetto di Dio su persona, matrimonio e famiglia, trovando ispirazione e stimolo nel magistero, particolarmente ricco e fecondo, di Giovanni Paolo II. Leggerla e diffonderla significa dare continuità all’insegnamento di questo grande Papa, partecipare al dialogo culturale su temi di grande importanza per la vita della Chiesa.
SCOPO DELLA RIVISTA è infatti esplorare e diffondere la ricerca sul matrimonio e la famiglia, che, muovendo da un’antropologia adeguata, possa illuminare la verità dell’uomo e far conoscere i diversi apporti dell’indagine filosofica, teologica e delle scienze umane. La rivista ha un carattere prevalentemente monografico, trattando tematiche che nell’odierno contesto culturale o nel dibattito teologico, sono ritenute centrali, affinché, grazie anche all’approccio interdisciplinare, emerga l’originalità e la ricchezza della visione cristiana sul matrimonio e la famiglia.
Il Rapporto di quest'anno è incentrato sul tema: Europa: la fine delle illusioni. I redattori del Rapporto sono convinti che il processo di unificazione economica e politica dell'Europa, così come è stato inteso e attuato finora, sia in fase terminale. E non solo per inconvenienti di percorso, ma anche proprio per il modello culturale di origine: quella del manifesto di Ventotene e quella della Dottrina sociale della Chiesa sono due visioni dell'Europa molto diverse tra loro. In Europa c'è un neo-rinascimento religioso che non accetta l'ideologia europeistica di relegare la religione nell'ambito del privato e del devozionale e tantomeno di indurre irreligiosità. La presenza islamica in Europa è già ora un serio problema politico e lo diventerà ancora di più in futuro, ma le istituzioni europee non pensano ad affrontarlo, illudendosi che una vuota tolleranza possa vincere e convincere tutte le forme di integralismo. L'Unione Europea ha sposato in passato e sposa tuttora il progressismo della neo-borghesia disincantata che col popolo non vuole mischiarsi perché ritiene di avere la missione di condurlo per emanciparlo. Essa esporta individualismo e vuoto esistenziale^ quello stesso cui intende educare i suoi giovani, viste le pressioni sugli Stati membri perché cambino le leggi e l'insegnamento scolastico.

