
Essere Laici, agire ed operare in quanto laici nell'unità familiare, nella convivenza civile, nell'ambiente naturale - ciò che il Magistero riassume con l'espressione "realtà temporali" o sintetizza con la parola "mondo" - nonché nella comunione ecclesiale. Questi sono i temi della nostra vita e sono i temi che il Concilio Vaticano II ed il successivo Magistero di Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo II, hanno analizzato ed approfondito. Questa Antologia di passi scelti, tratti da tali Documenti, favorisce la scoperta di quanto il Concilio ed il Magistero successivo hanno precisato sulla funzione dei Laici nella chiesa e nel mondo.
Il libro postumo del teologo Carlo Molari presenta e commenta tre documenti fondamentali del magistero di papa Francesco: l'esortazione apostolica "Evangelii gaudium", l'enciclica "Laudato si'" e l'esortazione apostolica postsinodale "Amoris laetitia", che l'Autore approfondisce nell'orizzonte evolutivo e relazionale del suo insegnamento, con grande minuziosità e sempre con un invito alla introspezione e alla meditazione. Dalla lettura complessiva dell'opera appaiono diversi punti di contatto tra il pensiero di papa Francesco e quello di don Molari, particolarmente significativi perché riguardano sia la prospettiva teologica che quella pastorale, risolvendosi nelle sue linee essenziali in una convergente, unitaria prospettiva di vita spirituale e di fede per il cammino del cristiano oggi. Troviamo un esempio, tra i molti, nell'Evangelii Gaudium quando si afferma che «i cittadini vivono in tensione tra la congiuntura del momento e la luce del tempo, dell'orizzonte più grande, dell'utopia che ci apre al futuro come causa finale che attrae», e Molari dal lato suo risponde: «Il traguardo è diventare figli di Dio, sviluppare la dimensione spirituale e la capacità di amare; come fare per raggiungerlo è meno importante e non è predeterminato, non è imposto da Dio, ma è lasciato ai meccanismi interni della natura stessa». Con questa ed altre inattese riflessioni e pillole di crescita e approfondimento degli scritti di papa Francesco, tutto il libro si svolge con incalzante spiritualità e precisione teologica.
"Il Seminario permanente ha per fini di promuovere maggiore spessore etico nei comportamenti degli organismi nazionali, europei ed extraeuropei, impegnati nella conduzione dei rapporti internazionali ormai in via di crescente globalizzazione, evidenziando quelli che vanno incentivati e premiati e denunciando quelli che vanno censurati e corretti, ma, soprattutto, infondendo, in chi ne è responsabile in tutti i settori ed a tutti i livelli, la consapevolezza che l'assenza o la riduzione dei valori etici concorre ineluttabilmente al declino di ogni civiltà: onde il compito aggiuntivo dell'Università e dei sistemi formativi di approfondire le discipline che interagiscono su progetti e modelli intercomunitari." (Giuseppe Vedovato)
Dopo Berlusconi, Renzi e Grillo, non tornerà la politica basata sui vecchi schemi e le dicotomie classiche (destra-sinistra, liberali-socialisti, liberisti-statalisti...), ma sulle nuove categorie "alto-basso" (popoli vs caste) e valori antropologici. Già in Europa i populismi (fase unicamente intermedia) stanno fondendo le istanze identitarie con l'anti-gender. E in Italia c'è stato il Family Day, una piazza subìta dai partiti e dalla stessa Cei. In ballo non c'è più una scelta politica, ma una scelta di civiltà. Sul laicismo Berlusconi, Renzi e Grillo sono uguali. E se Il Cavaliere ha "americanizzato la destra" e Renzi sta "americanizzando la sinistra", l'alternativa deve essere radicale.
L'enciclica Veritatis splendor del 1993 è apparsa e scomparsa dall'orizzonte dell'opinione pubblica, anche ecclesiastica come una cometa: una discussione spesso superficiale e addirittura ingiusta l'ha condannata ben presto alla dimenticanza. Così lo splendore del suo assunto, la verità della libertà, tarda a irraggiarsi: anche nella Chiesa e nella teologia. La presente opera si propone invece di comprendere accuratamente il testo papale, nelle sue singole parti e nella globalità delle affermazioni su legge naturale, libertà, decisione, coscienza, peccato; affronta inoltre le questioni più recenti sul carattere teologico della morale e sul metodo per formulare la norma e il giudizio morale.
Il volume raccoglie gli Atti del Convegno di Studio tenuto dalla Facoltà Teologica di Milano il 22-23 febbraio 2000 sul 'progetto culturale'; espressione attorno alla quale si raccoglie l'impegno di riforma pastorale della Chiesa in Italia. Il 'progetto culturale', così inteso, mira a ridefinire la figura complessiva del progetto pastorale della Chiesa; impegno che non può prescindere dall'attenzione esplicita e accurata agli aspetti dell'attuale trasformazione culturale del paese e prima ancora alla determinazione di cos'è cultura. Dopo la Prefazione del Card. C. Ruini, segue il contributo di G. Ambrosio che si propone di raccordare l'idea di cultura con il cammino complessivo conosciuto fino ad oggi dal progetto della Chiesa italiana. Un obiettivo analogo ha il successivo saggio di B. Seveso, per riferimento alla Chiesa cattolica tutta e con attenzione alla letteratura teologico pastorale. Alla istruzione del tema 'cultura' a procedere dalle forme della riflessione sociologica e filosofica del nostro tempo, provvedono rispettivamente i saggi di R. Cipriani e A. Da Re. Le ultime due riflessioni affrontano la questione di carattere più immediatamente teorico: A. Margaritti, nell'ottica della riflessione filosofica, cioè nell'ottica della relazione cultura e verità e G. Angelini nell'ottica di una teoria teologica della 'cultura'.
Nella coscienza contemporanea il lavoro è variamente affrontato: da chi lo vive come luogo d'espressione delle potenzialità personali e collettive, a chi lo vive come semplice mezzo d'approvvigionamento di risorse materiali. Anche la coscienza credente conosce una pluralità d'interpretazioni: da quella ascetica, all'ottimismo della lettura creazionista, fino all'approccio antropologico. Nell'orizzonte di questa complessa situazione, il presente studio ricostruisce, nei loro tratti essenziali, le proposte dei catechismi europei degli adulti sul lavoro umano, con l'intento d'individuare le modalità di ricezione della dottrina sociale della Chiesa sul lavoro. Ne scaturisce un interessante panorama delle diverse modalità con le quali i catechismi valorizzano gli apporti ermeneutico, progettuale e metodologico offerti dalla dottrina sociale. Alla luce dei pregi e dei limiti individuati nei te-sti europei lo studio si chiude con alcune prospettive per una qualificata catechesi sul lavoro umano.