
Quale ideale convocazione in vista del Convegno Ecclesiale di Verona nell'ottobre del 2006, questa lettera della Commissione Ep. Cei per il laicato, rivolta appunto ai fedeli laici, vuole essere un'occasione per verificare se e in quale misura i cristiani siano oggi presenti e incisivi nel mondo contemporaneo come "testimoni di Gesù Risorto, speranza del mondo", tema appunto del Convegno.In una stagione di grandi cambiamenti come la nostra, i Vescovi italiani sentono il bisogno di richiamare i fedeli laici a prendere coscienza della loro missione di essere fermento cristiano della società. Soprattutto desiderano condividere con i laici l'esigenza e il desiderio di "rimetterci per strada e portare l'annuncio di Gesù Risorto alla gente che vive accanto a noi, camminando con loro, cogliendone le istanze più profonde e le domande sul senso della vita e della morte, sul bene e sul male?".
Si tratta di un documento CEI, programmatico, destinato ad accompagnare il cammino delle Chiese in Italia nella preparazione al IV Convegno Ecclesiale Nazionale (a Verona dal 16 al 20 ottobre 2006).La scelta del tema "Testimoni di Gesù Risorto, speranza del mondo" dice la volontà di ribadire con forza la scelta già fatta nei precedenti Convegni Ecclesiali: quella di dedicare tali eventi alla considerazione del ruolo dei cristiani nel contesto della realtà storica in cui vivono e operano.
Uno strumento che, a livello nazionale, offre orientamenti chiari e aggiornati in materia di amministrazione dei beni temporali ecclesiastici. Scorrendo i vari capitoli, questi sono gli argomenti affrontati:- Le fonti del diritto amministrativo-patrimoniale- Gli enti ecclesiastici- La potestà esecutiva del vescovo diocesano- Le fonti di sovvenzione nella chiesaL'amministrazione ordinaria e straordinaria- L'ente diocesi- L'istituto diocesano per il sostentamento del clero- L'ente parrocchia- I luoghi di culto- Le associazioni di fedeli- Le fondazioni.
Il sussidio pastorale è stato preparato dalla CEI (Ufficio liturgico naz. Ufficio catechistico naz. - Ufficio naz. Per la pastorale della famiglia Servizio naz. Per la pastorale giovanile) per offrire indicazioni circa l'utilizzo pastorale del nuovo Rito del matrimonio. Argomenti dei vari capitoli:- La celebrazione del matrimonio e la vita della famigliaAnnunciare il Vangelo del matrimonio e della famiglia- Celebrare il matrimonio sacramento- Dalla celebrazione sacramentale alla vita. Alla fine il sussidio riporta Percorsi biblici con schede.
Si tratta di uno strumento di lavoro che intende offrire alcuni criteri per elaborare itinerari formativi per i catechisti dell'Iniziazione Cristiana dei fanciulli e dei ragazzi, secondo le linee pastorali indicate dai Vescovi italiani, e suggerite dai Catechismi "per l'iniziazione cristiana" della Conferenza Episcopale Italiana e riproposte dalle Note per l'iniziazione cristiana del Consiglio Episcopale Permanente. Questi orientamenti si pongono in "continuità" e vogliono indicare una "novità" rispetto al documento pastorale dell'Ufficio Catechistico Nazionale del 1991 Orientamenti e Itinerari per la Formazione dei Catechisti in continuità perché accoglie e rilancia alcuni elementi formativi generali quali l'identità e la capacità di comunicare la fede dentro le tipiche dimensioni della spiritualità del catechista. Indica una novità perché riprende uno degli itinerari proposti, quello per i catechisti dell'Iniziazione Cristiana dei fanciulli e dei ragazzi, per coniugarlo con le istanze e le nuove prospettive pastorali di questi anni.
La 56esima Assemblea Generale della CEI ha riservato molta attenzione alla vita e al ministero dei presbiteri, all'analisi delle sfide e delle difficoltà che s'impongono oggi nell'esercizio della loro missione e all'esame delle loro condizioni di esistenza. A conclusione dell'Assemblea i vescovi italiani hanno voluto indirizzare ai sacerdoti una lettera, corredata da alcuni documenti: parte dell'allocuzione di Benedetto XVI all'Assemblea, un estratto della prolusione del Card. Ruini, la relazione dettagliata di Mons. Luciano Monari e la sintesi dei lavori di gruppo sulla vita e il ministero dei presbiteri. La lettera vuole innanzitutto assicurare il profondo sentimento di gratitudine per la preziosa collaborazione che quotidianamente i sacerdoti prestano nell'opera di edificazione delle Chiese locali. È un modo nuovo ed efficace per incitare i sacerdoti italiani nel loro ministero, a dispetto di una sempre più diffusa cultura secolarista e relativista.
Lo scenario dal quale prendono le mosse le riflessioni contenute in questo documento (CEI Ufficio per l'educazione, la scuola e l'università - Ufficio per i problemi sociali e il lavoro) è costituito dalla diffusa consapevolezza che la qualificazione del sistema educativo di istruzione e di formazione è un fattore sempre più decisivo non solo ai fini della crescita e della valorizzazione della personalità dei giovani, ma anche dello sviluppo complessivo del Paese. Il presente sussidio intende segnalare all'attenzione della comunità cristiana due punti chiave del processo di riforma avviato anche nel nostro Paese. Essi devono essere considerati nel loro insieme e nella loro relazione: l'autonomia e l'integrazione dei percorsi formativi.
Nel 2007 ricorrono rispettivamente il 40esimo e il 20esimo anniversario della Populorum progressio di Paolo VI (1967) e della Sollicitudo rei socialis di Giovanni Paolo II (1987). Il presente documento intende essere un tentativo di tradurre nella situazione concreta in cui ci troviamo i principi di riflessione, i criteri di giudizio e le direttive di azione che animano il magistero della Chiesa sul tema dello sviluppo. Soprattutto intende essere uno strumento e uno stimolo per le comunità cristiane del nostro Paese, perché attuino quel discernimento illuminato che loro spetta e intraprendano scelte e impegni concreti che mettano la finanza a servizio dello sviluppo integrale dell'umanità.
«La Commissione Episcopale si augura che la Lettera possa raggiungere tanti e suscitare reazioni, risposte, nuove domande, che aiutino ciascuno a interrogarsi sul Dio di Gesù Cristo e a lasciarsi interrogare da Lui» (dalla Presentazione di Bruno Forte). In una sorta di dialogo tra amici, i vescovi italiani in questo importantissimo documento scritto in forma di «Lettera», si rivolgono a tutti coloro che sono alla ricerca del volto del Dio vivente. Con rispetto e amicizia, vogliono parlare a tutti i cercatori di Dio, cioè a quegli uomini e donne del nostro tempo che cercano ragioni per vivere. Frutto di un lavoro collegiale che ha coinvolto vescovi, teologi, pastoralisti, catecheti ed esperti nella comunicazione, la Lettera, articolata in tre parti, è fondamentalmente: un invito a riflettere insieme sulle domande che uniscono credenti e non credenti; una testimonianza che rende ragione della speranza che è in coloro che credono; una proposta fatta a chi cerca la via di un incontro possibile con il Dio di Gesù Cristo.
È un invito al coraggio e alla speranza questo nuovo e importantissimo documento dell’Episcopato Italiano, pubblicato a vent’anni da un altro fonda- mentale documento: Sviluppo nella solidarietà. Chiesa italiana e Mezzogiorno. I vescovi italiani riprendono la riflessione sul cammino della solidarietà nel nostro Paese, con particolare attenzione al Meridione d’Italia e ai suoi problemi irrisolti, riproponendoli all’attenzione della comunità ecclesiale nazionale.
Tra i problemi denunciati, il «cancro» della mafia, la mancanza di lavoro, una classe politica inadeguata, la povertà, la disoccupazione e l’emigrazione, soprattutto dei giovani.
Ecco il testo degli Orientamenti pastorali, in cui i Vescovi tracciano concretamente il cammino per il prossimo decennio. Tutte le componenti della Chiesa italiana (famiglie, parrocchie, scuole, sacerdoti, religiosi, laici) sono invitate a una sorta di alleanza educativa per trasmettere alle nuove generazioni la vita buona, vera e giusta del Vangelo.

