
Il volume si propone di seguire il costituirsi e lo svilupparsi dei nuclei più importanti del percorso filosofico di Tommaso Campanella: vengono particolarmente approfonditi il pensiero politico, le riflessioni sulla filosofia naturale, le ricorrenti analisi dei rapporti tra religione e politica da un lato, tra religione e natura dall'altro.
Il volume affronta i temi classici della teoria e della filosofia giuridica ponendoli in relazione alle dottrine filosofiche che si sono via via interrogate sulla vita e sull'ordine della società. La filosofia del diritto viene così riportata a questioni teoriche fondamentali abitualmente espunte da essa, prima fra tutte la questione della giustizia. La riflessione sull'origine della sfera giuridica e sulla sua efficacia viene vista sullo sfondo dell'evoluzione della tradizione filosofica. Questo avviene sia riattraversando le principali dottrine di autori classici più lontani nel tempo, come Platone, Hobbes, Locke, Rousseau, Kant, Hegel, sia offrendo una panoramica dei dibattiti che si sono avuti nel corso del Novecento.
Che cosa c'era prima dell'estetica? In questo volume Daniele Guastini analizza le trasformazioni del pensiero che hanno posto fine alla concezione antica dell'arte poetica come forma diretta di sapienza e favorito il sorgere e l'affermarsi dell'estetica come riflessione filosofica tipicamente moderna sull'arte, il bello e la sensibilità.
Questa Storia è un sintetico ma esaustivo percorso nella conoscenza della filosofia antica. Ha scopi e impianto spiccatamente didattici che consentono di: fornire allo studente le cognizioni di base necessarie ad orientarsi nella storia del pensiero filosofico; favorire l'apprendimento dei contesti storici e delle costellazioni concettuali più importanti della filosofia con lo scopo di restituire la fisionomia dei movimenti intellettuali all'epoca in cui sono sorti e si sono sviluppati, illustrandone la genesi e gli influssi sui momenti successivi del pensiero. Giuseppe Cambiano insegna Storia della filosofia antica alla Scuola Normale di Pisa. Tra le sue prinicipali pubblicazioni, la traduzione di Platone, 'Dialoghi filosofici' (Torino 1970-81).
Giuseppe Tucci (1894-1984), scrittore, archeologo, antropologo, viaggiatore, ha insegnato Filosofia e religione dell'Asia centrale e orientale presso l'Università di Roma La Sapienza. Il volume prende in esame, dopo la presentazione della principali tradizioni filosofiche dalle origini ai giorni nostri, i temi e i problemi più rilevanti della tradizione indiana nel corso di cinquemila anni: la questione della conoscenza, l'analisi dell'Io, del tempo e dello spazio, il rapporto con il divino, l'esperienza estetica.
Gradualismo e puntuazionismo, geni e ambiente, adattamento e selezione, progresso e contingenza, strutture e funzioni, caso e necessità: la biologia fa della straordinaria diversità e imprevedibilità della vita il proprio oggetto di studio. Nonostante gli intriganti sviluppi conosciuti dalla disciplina negli ultimi anni, non si è ancora affermata - almeno in Italia una solida tradizione di studi filosofici in materia. Questa introduzione alla filosofia della biologia ripercorre i grandi temi delle scienze del vivente da un punto di vista evoluzionistico, colmando un vuoto nella letteratura del settore.
"Un modo di concepire e di praticare la filosofia del diritto tuttora esemplare: per il rigore analitico, per la chiarezza concettuale e per l'impostazione razionale dei problemi. L'alternativa tra giusnaturalismo e positivismo giuridico è tornata oggi a riproporsi nel diverso modo di concepire le costituzioni e il costituzionalismo: come insiemi di principi morali oggetto di bilanciamento legislativo o giudiziario, oppure come sistemi di limiti e di vincoli normativi rigidamente imposti a tutti i pubblici poteri. Di qui l'attualità di questo libro, quale fonte tuttora preziosa di chiarificazioni concettuali e di indicazioni metodologiche." (dalla Prefazione di Luigi Ferrajoli). Il libro è diviso in tre parti. Nella prima parte Bobbio illustra la sua concezione della filosofia del diritto, distinguendone i diversi compiti, analizzandone i diversi problemi e proponendo un programma di lavoro finalizzato alla chiarificazione dei concetti, alla sollecitazione del confronto tra i diversi orientamenti filosofici contro ogni forma di dogmatismo. Le altre due parti del libro sono dedicate alla secolare controversia tra giusnaturalismo e positivismo giuridico, della quale Bobbio analizza con chiarezza e precisione i termini, il significato e i diversi piani sui quali l'alternativa viene di solito proposta.