
Il libro presenta i concetti fondamentali dell'antropologia filosofica e accompagna il lettore nell'affascinante cammino di conoscenza del mondo interiore della persona. Disponibile a ottobre quando oggi si parla di anima si pensa che sia qualcosa di molto vago, che sta ben nascosto da qualche parte dentro di noi e che difficilmente si riesce a individuare. E' bello sc oprire invece che ognuno di noi ha la possibilita di vederla come riflessa" nello specchio del proprio corpo e manifestata in ogni nostro atto di pensiero e di scelta. Il l ibro presenta in modo sempliceompagna il lettore nell'affas cinante cammino di conoscenza del mondo interiore della persona umana, spiegando che cosa sono la conoscenza, l'immagin azione, la memoria, l'emozion e, il sentimento, l'amore, la "
Dal femminismo al marxismo, dal pensiero antico alla demitizzazione moderna, l'eterna gnosi arbitra la lotta tra Terminus, il dio del limite, e chi non sopporta di non essere Dio. A dieci anni dalla prematura morte dell'autore, Vittorio Mathieu lo ricorda nella Prefazione (pp. 288).
Dalla «analogia entis» alla «analogia fidei». Un grande filosofo del Novecento, Erich Przywara (1889-1972), ripensa la tradizione metafisica occidentale per pronunciarsi sulla possibilità attuale di una metafisica cristiana (pp. 296).
Storie della ragione: astuzie, splendori e miserie, sentimenti e risentimenti di un "personaggio" che ha accompagnato, e determinato, il cammino della civiltà occidentale. Dai presocratici a Parmenide, da Socrate a Platone, attraverso i Sofisti, Aristotele e Galilei fino alle sue più recenti realizzazioni, l'autore ne racconta la lenta ma inarrestabile ascesa e le accorte strategie con cui ha imposto le sue pretese e raggiunto i suoi fini trasformando un mondo ricco, concreto e pulsante in un universo povero, astratto e desolato.
Composti in un periodo che va dal 1937 a tutto il 1939, questi scritti contengono il punto di vista di Wittgenstein su temi da lui appena marginalmente sfiorati nei testi più celebri della cosiddetta 'seconda fase' della sua attività di pensiero: la causalità e il libero arbitrio. In una diversa prospettiva, Wittgenstein riprende e modifica qui l'atteggiamento che aveva avuto su questi temi ai tempi del Tractatus logico-philosophicus. Per il Wittgenstein maturo, anche la causalità e la libertà sono da ultimo questioni di grammatica; anticipando idee che verranno sviluppate in Della certezza, Wittgenstein ci dice qui che sono le scelte grammaticali a fare da sfondo alle nostre certezze immediate, in particolare sulle relazioni causali.