
Questo studio si pone all'incrocio tra la filosofia e la pedagogia religiosa. La spinta iniziale è venuta dalla pedagogia religiosa ispirata alla fede cristiana, e in particolare dalla sensazione che le difficoltà in cui essa si dibatte riguardino la sua stessa impostazione di fondo, che sembra non "tenere" sia in rapporto alla cultura attuale, sia in quanto cassa di risonanza della Rivelazione biblica. La sensazione si è trasformata in interrogativo: è possibile una via pedagogico-religiosa che esprima una radicale fedeltà alla rivelazione e allo stesso tempo al senso dell'umano?
Il dolore si presenta come un mistero, perché indica l'umanità della persona e la profondità della sua singolarità. È un argomento che mette alla prova la capacità di riflessione e coinvolge chi vi si avvicina, come si vede in questo volume, in cui sono raccolti i contributi di medici, filosofi e teologi, che guidano in modo interdisciplinare ad un'attenta riflessione sulla sofferenza.
Dal "tu devi" al "io voglio". Da Kant a Nietzsche attraverso Hegel. Un percorso ibseniano in compagnia di Brand, Peer Gynt, Giuliano l'Apostata. Un itinerario lungo il processo di liberazione della volontà in uno spazio immaginario, compreso tra il regno della storia e quello della poesia, in cui Ibsen è imputato e giudice istruttore in un processo che riguarda la sezione più speculativa della sua opera, ed è chiamato a decantare, fra Necessità e Libertà, la filosofia come romanzo dell'anima.
Dalla definizione aristotelica della metafisica, intesa come scienza che studia "l'essere in quanto essere", all'elaborazione compiuta degli arabi e che passa in Occidente per la via di Tommaso d'Aquino, sino al principio moderno del "cogito" e al significato dell'Essere e della soggettività elaborati da Heidegger e Hegel, la tensione costante dell'uomo verso una verità metafisica dell'Essere conosce una strutturazione sempre più complessa, confrontandosi con tutti i campi del sapere e differenti modalità di comprensione.

