
Comprendere l'attualità attraverso le esperienze della follia, della medicina e della sessualità; ridisegnare la storia del presente mettendo in discussione i concetti tradizionali del potere, della soggettività e delle norme sociali: è questa l'avventura intellettuale di Michel Foucault, di cui Stefano Catucci ricostruisce l'originale percorso filosofico dagli esordi fino alle ultime ricerche, testimoniate non solo dai libri ma anche dalle interviste, dalle conferenze e soprattutto dai testi dei suoi corsi. Ne emerge il ritratto di un autore enciclopedico e geniale, al quale si deve la più efficace sintesi intellettuale del nostro tempo, l'immagine del presente più forte che la contemporaneità abbia saputo produrre.
La crisi ecologica è una delle emergenze del nostro tempo. Per affrontarla adeguatamente bisogna dare vita a un complessivo rinnovamento culturale, che chiama in causa con forza anche i processi educativi. È quanto mai urgente diffondere una pedagogia e una filosofia dell'educazione che aiutino i cittadini di domani ad affrontare questioni non più prorogabili. Se la scienza è stata al servizio di una tecnologia che ha prodotto - oltre a numerosi benefici - esiti negativi sugli ecosistemi, quali presupposti vanno cambiati? Una cultura che ha elevato il consumo a paradigma del vivere, a quali valori alternativi deve attingere? Disponiamo di un'etica capace di orientare correttamente la relazione con il mondo naturale? Questo manuale è uno strumento indispensabile per una filosofia della formazione che disegni stili autenticamente ecologici di abitare il mondo.
Un classico della cultura giuridica che ha fatto dire a Norberto Bobbio: «Finalmente esiste in Italia (dico in Italia, ma potrei dire sulla faccia della terra) una storia della filosofia del diritto, non angustamente scolastica, non puramente nozionistica e per di più completa». Il lettore vi troverà un panorama rapido, ma chiaramente delineato, della storia della filosofia del diritto occidentale; il ricercatore potrà farne il punto di partenza di una ricerca approfondita. Carla Faralli, allieva di Fassò, ha curato quest'edizione aggiornandola fino ai giorni nostri.
Il volume propone tre importanti e decisivi saggi apparsi insieme nel 1954: "Simpatia e rispetto" di Ricoeur, "Per una filosofia dell'amore" di Marcel, "L'io e la totalità" di Lévinas. Amore e simpatia, rispetto e giustizia, responsabilità e riconoscimento sono le parole-chiave a cui Lévinas, Marcel e Ricoeur affidano la possibilità, che è anche una difficoltà, di pensare all'altro. Questo impone una duplice presa di coscienza: vi è, da una parte, la miseria delle parole che di solito dicono dell'altro, coniate sul dominio delle cose e imposte da un «io» signore solitario del mondo, e, dall'altra parte, l'ingenuità di ritenere che la conoscenza detenga sempre e comunque un primato sull'etica. La presente edizione è arricchita da un nuovo saggio introduttivo di Franco Riva.
Il volume intende rispondere a tre domande: cosa è stato, cosa è, cosa potrebbe essere l'umanesimo come movimento ispirato all'idea di humanitas. Si tratta evidentemente di un lavoro preliminare che viene incontro alla crescente esigenza di fare il bilancio di un movimento che ha contribuito alla formazione della civiltà contemporanea attraverso il plesso semantico uomo-umanità. Originariamente circoscritto agli studi letterari della prima età moderna, l'umanesimo ha poi acquisito una valenza più ampia per indicare la centralità epistemologica, etica e politica della condizione umana, che oggi trova enfatica espressione nei diritti universali dell'uomo. Anche per le sue conseguenze pratiche, la forza polarizzante del termine trova conferma nelle accese discussioni che ha suscitato sino a oggi con varie forme di anti o post-umanesimo. Riunendo competenze diverse, i contributi del volume provano a orientarci in questa intricata vicenda storica e concettuale.
La teologia naturale" o "filosofica" è quella parte della metafisica che affronta il problema di ciò che sappiamo di Dio con le sole risorse della ragione, a prescindere da un'eventuale autorivelazione di Dio stesso."
Antonio Livi
La ricerca della verit‡. Dal senso comune alla dialettica
Leonardo da Vinci
2005, Pagine 462, euro 25,00.
ISBN 978888892611
Ispirata allíideale umanistico-scientifico di Leonardo da Vinci, líeditrice romana di questíopera ha il merito di pubblicare intenzionalmente studi che mirano a fornire un valido contributo allíunit‡ del sapere sul fondamento della ricerca della verit‡ in ogni campo. E, magistralmente, questo libro del filosofo della conoscenza Antonio Livi riconduce tale ricerca a quel nucleo di certezze assolute dellíesperienza universale che costituisce la condizione di possibilit‡ del linguaggio e della vita sociale, e guida, passo dopo passo, il lettore alla riscoperta del senso comune quale fondamento della verit‡. Anche se il testo, pubblicato nella collana ìPropedeutica filosoficaî, ha finalit‡ prevalentemente didattiche, la sua impostazione logica Ë rigorosa e convincente. Pur trattandosi di uníesposizione sistematica dei diversi modi e dei diversi livelli della conoscenza (esperienza, inferenza, testimonianza), líopera si legge agevolmente, quasi come un romanzo che porti alla scoperta di sÈ. La ricerca epistemica Ë coinvolgente perchÈ il problema della verit‡ si mostra intrinsecamente connesso alle dimensioni pi˘ profonde dellíesistenza umana.
Proprio perchè vuole introdurre alla metafisica, questo libro non parla tanto della metafisica quanto della realtà.
In questo saggio l'autore propone quei criteri razionali di discernimento che consentono a quanti si accostano alla filosofia di utilizzare al meglio le risorse intellettuali che essa sempre fornisce.
Nuova edizione interamente rielaborata della 'Filosofia del senso comune'.

