
Suor Francesca Semporini (1915-1972) è l’esempio particolarmente significativo di una religiosa che vive la professione di maestra come “donazionemissione”.La sua attenzione è rivolta in special modo agli umili,ai diseredati e ai disabili in un contesto sociale, politico e scolastico nel quale dominano logiche di discriminazione, selezione e rifiuto del diverso.Ad animarla è un forte sentire cristiano,che la porta a vedere nel bambino disabile una spiritualità da recuperare,un mondo da valorizzare,una persona da integrare.Lavora con rigore scientifico animata,nella scuola e fuori,da quel grande sentimento d’amore verso l’altro sempre annunciato da Gesù Cristo.Ha fondato la congregazione “Suore Misericordiose”. Il libro è la sua biografia e raccoglie, nell’ultima parte,lettere e testimonianze importanti.
AUTORI
Matteo Alfredo Bocchetti,laureato in Pedagogia presso l’Università di Bari,è Direttore Didattico dal 1978.Attualmente dirige la Scuola dell’Infanzia e la Scuola Primaria di Rionero in Vulture,cittadina della Basilicata.Esperto in problematiche pedagogiche,è iscritto nell’elenco dei formatori della Regione Basilicata.Cura in modo particolare i settori della programmazione didattica e dell’insegnamento scientifico.Ha pubblicato Michele Preziuso, l’uomo, il politico, l’educatore, dedicato a un altro grande maestro vissuto in un momento particolarmente critico della storia d’Italia.
Il 13 febbraio 1945, in una Roma liberata da poco più di sei mesi, in una cappella della basilica di Santa Maria degli Angeli, Israel-Italo Zolli, rabbino capo della Città Eterna, riceve il battesimo. La moglie e la figlia lo seguiranno poco dopo.
Come nuovo nome cristiano, Zolli sceglie quello di Eugenio, in segno di riconoscenza verso Eugenio Pacelli, papa con il nome di Pio XII, per ciò che la Chiesa ha fatto in favore degli ebrei durante la persecuzione. Una vicenda sconvolgente e inaudita, che ha messo sottosopra gli ambienti ebraici come quelli cristiani ma sulla quale è calato il silenzio, rotto oggi finalmente da un’ebrea di New York che ha rivissuto l’esperienza del rabbino capo di Roma, diventando una cattolica convinta. Un libro di grande spessore storico, adatto al grande pubblico. Una testimonianza di prima mano sull’azione della Chiesa durante la persecuzione degli ebrei a Roma.
Destinatari
Un libro destinato a un ampio pubblico.
L'autore
Judith Cabaud è nata a Brooklyn da una famiglia israelita di ascendenza polacca e russa. Dopo una prima laurea in Scienze nell’università della sua New York, ha continuato gli studi a Parigi, dove ha deciso di chiedere il battesimo cattolico. Sposata a un intellettuale francese, insegnante, madre felice di una famiglia numerosa, ha pubblicato alcuni libri tra cui il diario del suo passaggio dal giudaismo al cristianesimo cattolico.
«Nel giro di sei anni sono diventato cieco. È un’esperienza inimmaginabile, rivelatrice di problemi profondi e sconosciuti. Doveva essere evocata: questo libro lo fa. La cecità esclude con molteplici interruzioni di comunicazione, non solo dallo spazio e dalla luce – così naturale per tutti – ma anche dalla società. Da ciò derivano profondi malintesi da una parte e dall’altra, malintesi che il cieco percepisce consciamente e che il vedente ignora. Non ci si vede reciprocamente: il cieco per carenza di vista, il vedente per oblìo e marginalizzazione. Come fare a prendere coscienza fruttuosamente di questo fatto? Come fare a sorpassare questa interruzione di comunicazione, a costruire un ponte su questo abisso? Come fare a evitare le conseguenze a catena di questo malinteso? Questo libro, alle frontiere della psicanalisi, tenta di rispondere a queste domande, portando a interrogarsi più radicalmente: “Cos’è l’altruismo? Cos’è la luce?».
Destinatari
Un ampio pubblico.
Autore
René Laurentin (1917) è prete, teologo, storico e giornalista. Dopo essersi laureato in filosofia alla Sorbona, ha conseguito il dottorato in teologia all’Institut Catholique di Parigi. Ha fatto parte della commissione teologica praparatoria del Concilio Vaticano II, e ha insegnato in diverse università in Francia, negli USA e in Italia. È membro della Pontificia Accademia di Teologia a Roma. Per le Edizioni San Paolo ha pubblicato: I Vangeli dell’infanzia di Cristo: La verità del Natale al di là dei miti. Esegesi e semiotica. Storicità e teologia (1989); Maria chiave del mistero cristiano: La più vicina agli uomini perché la più vicina a Dio (1996); San Luigi Maria Grignion de Montfort (1998); Bernardetta vi parla: La vita dalle sue parole (2010).
Punti forti
Un autore noto.
Un volume che si fa forte della testimonianza in prima persona dell’autore. Il tema è affrontato a cavallo tra spiritualità e psicoanalisi e René Laurentin – rimasto cieco – ne racconta in prima persona la sua esperienza.
Madre Inés era un’anima che viveva radicata nel Cuore di Dio misericordioso e da lì guardava tutte le persone, le realtà e gli avvenimenti con rispetto, gratitudine, ammirazione e senza mai restare in superficie. Da qui la sua serenità, la sua semplicità nei modi, la sua pace e la sua gioia nella vita comunitaria; però esigeva che tutto e tutti si aprissero a una carità senza limiti. Da questa fonte veniva il suo entusiasmo per tutte le opere missionarie della Chiesa.
Destinatari
Chiunque sia interessato a conoscere una figura esemplare di vita cristiana.
Autore
Mons. Juan Esquerda Bifet nasce in Spagna (Lérida, Lleida) nel 1929. Viene ordinato sacerdote nel 1954 (diocesi di Lleida). Dal 1968 al 1974 insegna come professore ordinario nella Facoltà Teologica del Nord della Spagna. Inoltre è professore emerito della Facoltà di Missiologia della Pontificia Università Urbaniana. Ha pubblicato numerosi articoli e libri dedicati alla spiritualità missionaria, mariana e sacerdotale, fra i quali: Spiritualità sacerdotale per una Chiesa missionaria (Roma, Pontificia Università Urbaniana, 1998), Diccionario de San Juan de Avila (Burgos, Monte Carmelo, 1999), Diccionario doctrinal de M. María Inés-Teresa Arias (México, 2004), Dizionario dell’Evangelizzazione (Napoli, Editrice Domenicana Italiana, 2005).
L’11 maggio 1968 un giovane contadino calabrese vive un’esperienza che cambierà completamente la sua vita: la Madonna gli appare invitandolo a creare, per Lei, un luogo di preghiera e di comunione, così che molte donne e uomini possano ritrovare il cuore della loro fede e della loro vita.
Cosimo Fragomeni, da quel momento, diviene per tutti Fratel Cosimo, e dà inizio a una delle più formidabili esperienze di fede degli ultimi decenni. Oggi, allo Scoglio, si contano in 500.000 pellegrini l’anno coloro che giungono a chiedere pace, serenità e un nuovo sguardo sul mondo e sulla vita. Questo libro, scritto dal padre spirituale di Fratel Cosimo, è una testimonianza diretta (ma non ingenua e profondamente radicata nel sentire ecclesiale) della vicenda che il mondo conosce come della “Madonna dello Scoglio”.
Di particolare interesse il racconto dell’amicizia di Fratel Cosimo con Natuzza Evolo.
Padre Rocco Spagnolo, nato ad Acquaro (VV) nel 1953, è il secondo successore di padre Vincenzo Idà , fondatore dei Padri Missionari dell’Evangelizzazione e delle Suore Missionarie del Catechismo. Dopo il liceo classico, ha conseguito i gradi accademici in Teologia presso la Pontificia Università Lateranense, specializzandosi in Teologia Morale presso l’Accademia Alfonsiana (Roma). Ha al suo attivo una lunga esperienza di docenza in vari istituti. È stato parroco per tredici anni a Gioiosa Jonica (RC), diocesi di Locri-Gerace, dove gli è stato conferito l’incarico di responsabile diocesano per la pastorale familiare.
Per lungo tempo è stato assistente regionale del MASCI (Movimento Adulti Scouts Cattolici Italiani), su nomina della Conferenza Episcopale Calabra. Nel 2006 ha pubblicato con le Edizioni San Paolo Padre Vincenzo Idà. Profeta dell’Evangelizzazione.
Firma, da decenni, articoli per settimanali e periodici.
Agile biografia di mons. Alvaro del Portillo, primo successore di Josemaría Escrivá alla guida dell’Opus Dei, concepita per quadri e immagini e ricca di spunti. «Dette prova di eroismo in particolare nell’affrontare le malattie – nelle quali vedeva la Croce di Cristo – , il carcere per un certo tempo durante la persecuzione religiosa in Spagna (1936- 1939) e gli attacchi che dovette subire per la sua fedeltà alla Chiesa. Uomo di profonda bontà ed affabilità, era capace di trasmettere pace e serenità alle anime. Nessuno ricorda un gesto poco cortese da parte sua, il minimo moto di impazienza dinanzi alle contrarietà, una sola parola di critica o di protesta per le difficoltà: aveva imparato dal Signore a perdonare, a pregare per i persecutori, ad accogliere tutti con un sorriso e con cristiana comprensione» (Decreto sulle virtù).
L'autore
Massimo bettetini è psicoterapeuta, psicologo della fiaba e poeta. Collabora con riviste pedagogiche, ha vinto premi letterari nazionali e internazionali
ed è autore di libri di racconti per bambini, biografie e testi divulgativi di psicopedagogia. Per le Edizioni San Paolo ha pubblicato Che fine ha fatto Peter Pan? L’ascolto del bambino giocando in famiglia (2005) e Amici pelosi e altre bestie. La forza educativa degli animali (2006), L’affettività dei bambini da 0 a 6 anni (2007), L’affettività dei ragazzi da 6 a 12 anni (2008). Ha curato la collana «L’arte di educare» uscita con il periodico Famiglia Cristiana nell’autunno 2009 e su Facebook è il responsabile di «Essere genitori», la pagina del noto social network aperta in occasione del lancio della collana e che ha quasi 22.000 iscritti.
Fra Cecilio Maria Cortinovis, semplice frate cappuccino, portinaio nel convento di viale Piave a Milano, negli anni Venti, per l'amore di Dio che gli bruciava nell'anima, ha iniziato a dare, ogni giorno, una minestra calda ai poveri che bussavano alle porte del suo convento. Per oltre settant'anni Fra Cecilio ha distribuito pasti caldi conditi di tenerezza e di parole che riscaldavano il cuore dei poveri. È nata così l'Opera San Francesco per i poveri, che ancora oggi garantisce un pasto a coloro che la nostra società opulenta respinge ai margini, ma che per Dio sono i figli più cari.
Edmund Husserl (Prossnitz 1859 ' Friburgo 1938), filosofo e matematico tedesco, è il fondatore della fenomenologia, filosofia che si basa sull'analisi della coscienza nella sua intenzionalità: la coscienza è uno spettatore disinteressato di fronte al quale la realtà e gli oggetti si presentano come fenomeni percepiti nella loro essenza, idea e forma. Edmund Husserl è un pensatore che ha saputo scavare nell'interiorità per cogliere il senso delle operazioni umane che aprono alla trascendenza. Due sono le linee su cui si muove la ricerca, di cui si danno qui i risultati. Il primo riguarda la ricostruzione del pensiero del fenomenologo tedesco nei suoi aspetti fondamentali come base per affrontare la questione di Dio, intesa in senso filosofico, e per esaminare l'esperienza religiosa, che ha come punto di riferimento la divinità. Il secondo concerne più ampiamente ciò che si può ricavare dalle sue analisi.
Destinatari
Studenti di teologia, insegnanti e cultori di storia del pensiero religioso europeo.
Autore
ANGELA ALES BELLO, professore ordinario di storia della filosofia contemporanea presso l'Università lateranense di Roma, dirige il Centro italiano di ricerche fenomenologiche affiliato a The World Phenomenology Institute (U.S.A.). Fa parte del comitato di redazione di numerose riviste italiane e straniere. Studiosa della fenomenologia tedesca in rapporto alle altre correnti di pensiero contemporaneo.
Dalla natìa Val Badia alla Cina lontana; da un'iniziale diffidenza verso una cultura "altra" - i cinesi da lui definiti "poveri pagani" - all'adesione totale al popolo cui Dio lo aveva inviato: "Desidero essere cinese anche in paradiso". San Giuseppe Freinademetz (1852-1908), prete verbita che affascinò anche Divo Barsotti, è stato un uomo afferrato dal compito di portare Cristo a tutti. Quando nel 1882 arrivò nello Shandong, i battezzati erano 158; alla sua morte, 26 anni dopo, oltre 40mila. Da queste pagine emerge un cristiano "normale" e a contempo eroico. Un missionario che per annunciare Gesù si è immerso in un mondo totalmente altro, protagonista di un'esistenza avventurosa (viaggi, pericoli, fame, persecuzioni...) in nome del Vangelo. Questo libro permette di scoprire un cristiano dalla fede bella e rocciosa come le sue Dolomiti. È l'occasione per conoscere 'un santo di grandissima attualità'. (Benedetto XVI)
Questo testo vuole ripercorrere il cammino di Pietro Scoppola, una delle più significative figure d'intellettuale cattolico del nostro tempo, che ha saputo unire le qualità di storico con la passione civile e religiosa. Nello spirito del Concilio, la profonda adesione ai valori originati dalla fede cristiana si è costantemente accompagnata in lui a una cultura della laicità e del dialogo. La ricerca di mediazione tra messaggio evangelico e fatica della storia ha ispirato la sua attenzione verso la politica, nella "valutazione razionale del possibile" e nella "sofferenza per l'impossibile". "Mi ha interessato la politica per quello che non riesce ad essere molto più che per quello che è".
Davide il grande profeta, la guida spirituale, il politico, il sovrano, il maestro di preghiera, ma anche l’uomo con le sue virtù e le sue debolezze.
Personaggio di primo piano per gli Ebrei, come per i Cristiani e i Musulmani, Davide è una figura ambigua, misteriosa: profeta e uomo spirituale, ma allo stesso tempo sovrano ricco di potere, di gloria e di donne; santo, maestro spirituale e asceta, ma anche grande peccatore; uomo di preghiera, autore dei Salmi, musicista, ma allo stesso tempo guerriero spietato, conquistatore e assaltatore di carovane... Questo libro di lettura facile e piacevole, basato rigorosamente sul racconto biblico, racconta la vita di Davide, come guida spirituale di Israele e come politico, come essere umano con le sue debolezze e come maestro di preghiera, e permette al lettore di penetrare nel contesto storico e nello stile di vita di quell’epoca.
È la biografia di don Ernest Simoni, sacerdote albanese sopravvissuto alla persecuzione del regime comunista nei confronti del clero e di chiunque professasse una fede religiosa. Egli stesso ha raccontato la propria vicenda a papa Francesco quando il Pontefice è stato in visita a Tirana il 21 settembre 2014. Per il semplice fatto di essere prete, nel 1963 don Ernest viene arrestato e messo in cella di isolamento. Sottoposto a torture e condannato a morte, si vede commutare la condanna capitale in diciotto anni di lavori forzati, di cui dodici trascorsi in miniera. Durante il periodo della prigionia don Ernest continua a celebrare la messa a memoria, in latino, e a distribuire la comunione di nascosto. Uscito dal carcere, viene nuovamente condannato ai lavori forzati: questa volta è assegnato alla manutenzione delle fogne della città di Scutari. Torna libero nel 1990, quando crolla il regime comunista. Con la libertà di culto, comincia per don Ernest un periodo di intensa attività pastorale volta soprattutto alla riconciliazione. In vista della stesura di questo libro l'autore ha intervistato personalmente don Ernest, le cui parole, spesso citate testualmente, consentono di ricostruire un quadro completo delle vicissitudini che hanno coinvolto lui e la sua famiglia. Sullo sfondo, il clima degli anni bui della dittatura, ma anche le speranze legate alla rinascita.