
“Sono cosciente che questo libro, per i neocatecumeni che lo vorranno aprire – intrigati dalla copertina e dalla testimonianza e riflessione di un ex itinerante –, potrà fare del male a chi nel cammino è, in modo idolatrico, attaccato alle figure di Kiko e Carmen. Sono altresì convinto che, per chi ha ricevuto dallo Spirito Santo la fede in Gesù, non gliela potrà togliere. Scrivere tutto questo è stato per me stesso un lungo travaglio. So che ferisco dei miei famigliari e tante altre persone. Mi sono a lungo chiesto se ciò che devo dire sia frutto di una ferita subita o addirittura di un rancore verso Kiko Argüello. Chiunque mi conosce è libero di pensarlo. Sono intimamente convinto che ciò che scrivo lo faccio per amore a Maria e Gesù, e alla Chiesa, non temendo – contro tutto quello che devo aspettarmi – di obbedire alla Parola di Gesù:
‘Chi non odia moglie e figli, fratelli e sorelle e persino la propria vita, non può essere mio discepolo’ (Lc 14, 26-27)”. Daniel Lifschitz
Daniel Lifschitz nasce a Berna nel 1937 da famiglia ebraica. Nel 1960 interrompe la carriera universitaria per stabilirsi in un kibbutz in Israele, che lascerà un anno dopo per l’India. Si stabilisce a Patmos, dove comincia a dipingere, esponendo in seguito le sue opere in tutto il mondo.
Entra nel Cammino Neocatecumenale nel 1973, si sposa e, con la moglie e i cinque figli, si dedica all’evangelizzazione in vari paesi del mondo. Nel 1994 esce dal cammino Neocatecumenale. Già autore di molti libri, da qualche anno scrive opere teatrali, tra cui il musical “Israel dove vai” (youtube) e sceneggiature per il cinema.
Una vita straordinaria collegata, nel suo martirio mistico costellato da stupende apparizioni di Gesù e Maria, agli eventi di Fatima e delle Tre Fontane. Profetizzò il nome del futuro papa Pacelli (Pio XII). Già da bambina giocava con un compagno assai speciale, il piccolo Gesù! Più avanti si sarebbe offerta vittima d'amore per i sacerdoti... Diffuse l'Ora Mariana, bomba atomica dell'amore secondo la Madonna. In questo libro non mancate di leggere il misterioso sogno che fece Bruno Cornacchiola, il veggente delle Tre Fontane, sul papa che siederà al posto di Dio!
Don Giuseppe Tomaselli (Biancavilla, 1902 – Messina, 1989) è stato un sacerdote salesiano, noto come taumaturgo e apostolo della buona stampa cattolica. Per tutta la vita si adoperò per la salvezza delle anime; fu parroco, insegnante, esorcista, confessore richiestissimo e valido direttore spirituale, anche di anime mistiche. In età matura asseriva di possedere un “fluido mistico particolare”: dando la benedizione e stendendo le mani sulle persone, queste dicevano di avvertire un certo calore particolare che recava sollievo ai loro dolori e, talvolta, guariva certe malattie. Molti andavano da lui e dicevano di ricavarne benefici sia fisici che spirituali. “Grazie, non solo ordinarie, ma più che tutto straordinarie”, scrisse, “ne ho avute da Dio in abbondanza”.
La serva di Dio Francesca Lancellotti è stata una delle più grandi figure femminili del secolo scorso. Una donna semplice, ma in cui albergava “la presenza costante di Gesù”. Una donna che è stata “il mio cuore nel mondo”, secondo le parole di nostro Signore. Ella ricevette il “testamento” della SS.ma Trinità... e molti messaggi profetici dell’arcangelo San Michele. Fu anfora contenente quell’olio della salute che si venerava fin dall’antichità nella terra che la vide nascere... I suoi prodigi continuano, le guarigioni si moltiplicano. Purtroppo molti ancora non conoscono la meravigliosa storia di questa donna, affannati ad inseguire maghi, streghe e veggenti minori del nostro tempo... vittime dell’ingannatore!
Suor Apolline Andriveau, suora dell’ordine delle Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli, fu oggetto di apparizioni di Nostro Signore che le ispirarono la devozione dello Scapolare della Passione e dei Sacri Cuori di Gesù e Maria.
Madre Yvonne Aimée era una religiosa agostiniana che visse a Malestroit dal 1927 al 1951. Per le sue grandi capacità organizzative divenne superiora del convento-ospedale e promotrice di un progetto per l'istituzione di una clinica moderna. Considerata un'eroina della resistenza, fu decorata a diverse riprese. Numerosi furono i fenomeni soprannaturali che segnarono la vita di questa religiosa, tra cui bilocazione, stigmatizzazione, premonizioni e xenoglossalia. La loro autenticità fu riconosciuta dal vescovo di Bayeux e Lisieux dell'epoca.
Anna Henle è riduttivo ritenerla una mistica del passato, ella è in realtà una fulgida eletta del Signore che ha vissuto sulla terra da angelo con le stigmate, in tempi dove la mancanza di mass media tecnologici le ha permesso di restare nascosta, ma di lasciare ugualmente un'impronta della sua vita, che a mio avviso è di fatto una delle più grandi storie carismatiche di tutti i tempi, fresca e attuale come non mai! Aprite il vostro cuore alle gocce celesti che hanno abbeverato e nutrito, insieme alla santa eucarestia, pane degli angeli in questo caso nel vero senso della parola, la prediletta del Signore...
Questo nuovo libro di Andrea Maniglia è dedicato al Servo di Dio Candido Amantini “un sacerdote che ha fatto della misericordia il leitmotiv della sua vita e del suo ministero. Il suo confessionale e la sagrestia nella quale riceveva per gli esorcismi sono stati per tantissimi anni una specie di porto di mare per le anime. Tanti erano quelli che andavano, che assiduamente lo frequentavano. Padre Candido era sempre lì. Di quella sua amabile delicatezza, di quell’umiltà semplicissima, di quella straordinaria fiducia nell’infinita misericordia di Dio sono testimoni quanti lo conobbero” (dalla prefazione di Paolo Vilotta, postulatore della causa). Con inserto fotografico.
Andrea Maniglia (Monteroni di Lecce, 1988) ha conseguito il baccalaureato in Teologia presso la Pontificia Università San Tommaso d’Aquino (Angelicum) in Roma. Attualmente è licenziando in Antropologia Teologica. È membro della redazione di Momenti Francescani e collabora con l’Associazione Nazionale Papaboys. Ha al suo attivo diverse pubblicazioni, tra le sue ultime: Così, in confidenza! Lettere aperte ai grandi della fede (Edizioni Segno) e “Sull’uscio di casa”. P. Candido Amantini CP, l’esorcista di Roma (Edizioni Tau).
"Vedo delle anime pure ed innocenti", disse Santa Faustina Kowalska, "sulle quali Dio esercita la sua Giustizia e queste anime sono le vittime che sostengono il mondo e completano ciò che è mancato alla passione di Gesù". Concetta Bertoli di Mereto di Tomba, pianura friulana, è sicuramente una di esse!
In questo libro, scritto con il trasporto e la tenerezza di coloro che di fatto sono stati per lei padre e madre spirituali, si torna a ricordare Chiara Corbella, tracciando le tappe fondamentali della sua crescita spirituale in seno alla "Comunità Cuore di Gesù". Qui di lei si evidenziano, in particolare, la grande intimità con la divina umanità di Gesù e la semplicità e l'umiltà manifestate come allieva che ha saputo diligentemente cogliere e fare propri tutti gli strumenti che le sono stati offerti e che si sarebbero dimostrati fondamentali nel concepire e sostenere le sue scelte in favore della vita.
Ad un certo punto del suo ministero, padre Matteo sente crescere in lui una particolare chiamata che lo spinge ad impegnarsi a combattere il male e, come se ci fosse un filo conduttore a questa particolare vocazione, il Vescovo di Palermo lo nomina esorcista ufficiale della Diocesi, ministero in cui si impegna anima e corpo associandovi la preghiera di liberazione e la preghiera di guarigione. Inizia così l'esorcistato di padre Matteo...
Scrivere un'autobiografia quando si è ancora giovani come Ciprian Lupu potrebbe sembrare pretenzioso, ma non lo è se la vita che si dipana nelle pagine del libro è stata tormentata, rocambolesca, segnata dalla violenza e coronata dal riscatto come quella di questo giovane dai capelli biondi e l'animo gentile. La sua è la storia di un uomo a cui il destino non ha regalato niente, ma che ha saputo conquistare con il coraggio e un'indomita forza di volontà ogni briciola di felicità che ora sta assaporando. Il dolore, la solitudine, la violenza quotidiana, l'abbandono, la fuga, il successo personale, l'amore, la morte... sono questi gli ingredienti della storia di Ciprian. Più uno, probabilmente quello che ha fatto la differenza: la capacità di non arrendersi mai. Leggere la sua autobiografia significa immergersi in una realtà altra, lontana anni luce dall'esperienza quotidiana della maggioranza della gente, significa iniziare un lungo viaggio insieme a lui, alla fine del quale, forse, sapremo guardare alle nostre difficoltà con più leggerezza ed essere grati per ciò che abbiamo, invece che amareggiati per quello che ci manca.