
Benedetta Cambiagio Frassinello nasce a Langasco - entroterra genovese - nel 1791, da famiglia di modesti agricoltori, i quali sono poi costretti a emigrare a Pavia. Qui Benedetta, seppure attratta dalla vita religiosa, sposa Giovanni Battista Frassinello, con il quale tuttavia concorda, in un primo tempo, il voto di castità e, in un secondo tempo, di entrare in convento: ella nelle Suore Orsoline, egli nei Somaschi. Le condizioni di salute di Benedetta e l'opposizione dei genitori alla sua scelta di missione caritativo-sociale fanno sì che i due coniugi si ricongiungano per proseguire insieme il cammino di una vita certamente eccezionale. Giovanni Paolo II la dichiara beata nel 1987. Giulio Venturini, scrittore e giornalista, fondatore e per ventidue anni direttore del Settimanale cattolico, direttore dell'Ufficio Stampa e Comunicazioni Sociali della Curia di Genova, più volte eletto al Consiglio Regionale Ligure dell'Ordine dei Giornalisti, già docente di teologia fondamentale ed ecclesiologia nel Seminario di Genova e di scienze bibliche al Centro "Didascaleion", è attualmente titolare della cattedra di ecumenismo all'Istituto Superiore di Scienze Religiose, direttore dell'Ufficio Stampa e Comunicazioni Sociali della Regione Ecclesiastica Ligure, pastoralmente impegnato come parroco di San Fruttuoso, la parrocchia più popolosa del capoluogo ligure.
Ci sono ancora donne, femmine, che amano i loro maschi.
Li scelgono e si donano, per sempre. Senza riserve. Si aprono alla vita e si ridonano. Tutte preparano da mangiare, molte addirittura cucinano, asciugano lacrime e dispensano consigli non richiesti, perchè vorrebbero salvare il mondo, magari indossando un tacco 12, molte lavorano fuori casa, anche se a volte preferirebbero poter curare i propri figli.
In comune hanno un segreto che si tramanda da generazioni.
Qualcuno le definisce mogli cattoliche tradizionali, ma rischia un errore che il modello 2020 della categoria rispedisce al mittente. Si raccontano Costanza Miriano, Beatrice Bocci, Raffaella Frullone, Benedetta Frigerio, Annalisa Teggi, Paola Belletti, Caterina Giojelli e tante altre che “nella buona e nella cattiva sorte” restano fedeli all’amore.
Descrizione e intervista a cura del sito www.iltamtam.it
"Mistico del futuro": è il titolo del volume con il quale il professore tuderte si ripropone di rivalutare la spiritualità del poeta e beato, a suo avviso denigrato da accademici italiani e dai cattolici più clericali
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Nelle scorse settimane è stato pubblicato il libro di Claudio Peri intitolato “Mistico del futuro. La storia vera di Jacopone da Todi” (Fabrizio Fabbri Editore, 130 pagine, 18 Euro).
In questo volume il misticismo viene definito come espulsione dal cuore di tutte le smanie dell’io, dell’egoismo, dell’egocentrismo, dell’egolatria, per sostituirle con l’amore di Dio e del prossimo.
“In questo senso – spiega l’autore – la qualifica di mistico può essere attribuita a persone di ogni religione come pure a persone di grande umanità anche agnostiche o atee: “I mistici non sono tanto rappresentanti di una chiesa istituzionalizzata, quanto piuttosto anonimi apostoli dell’amore”. Il misticismo di Jacopone è concreto e umanissimo, modello del misticismo e del cristianesimo del futuro. Si può dire che tra i grandi mistici, Jacopone da Todi è probabilmente il più grande poeta e si può dire anche che tra i grandi poeti egli è probabilmente il più grande mistico: eroe del cristianesimo e genio della parola”.
Professor Claudio Peri, qual è lo status della sua crociata contro i detrattori di Jacopone da Todi? “Molto incoraggiante direi. Occorre precisare che i denigratori di Jacopone sono essenzialmente gli accademici italiani e i cattolici più clericali. Le cito un dato significativo: la prestigiosa rivista americana JMRC (Journal of Medieval Religious Cultures) ha pubblicato lo scorso Settembre un articolo documentato da circa 130 riferimenti bibliografici internazionali, in cui si dimostra la inadeguatezza e spesso la falsità dei giudizi espressi dagli accademici italiani su Jacopone, trascurando completamente gli apporti della ricerca internazionale, in particolare quella in lingua inglese e francese”.
Con questo nuovo libro cosa si propone? “Mi ripropongo soprattutto di rivalutare la spiritualità e il misticismo di Jacopone che, prima di essere occultati dalla repressione della Controriforma, erano stati ispirazione e guida di grandi santi come San Filippo Neri e Santa Caterina da Genova. Dopo la Controriforma, questa grande eredità di cultura cristiana è stata oscurata e ignorata per oltre 4 secoli. Ma questa situazione è in rapida evoluzione. Negli ultimi 20 anni sono stati pubblicati almeno cinque libri sul misticismo di Jacopone: uno nel 2004 in inglese alla Fordham University di New York, un secondo in francese nel 2013 dalla Université Sorbonne di Parigi, un terzo in inglese nel 2019 dai Franciscan Media di Cincinnati, un quarto in italiano nel 2020 dalla Editrice Francescana di Milano e un quinto, questo mio del 2022, che propone Jacopone come cristiano del futuro. Non credo che un simile livello di attenzione sia stato dedicato negli ultimi 20 anni ad altri mistici cristiani o non cristiani”.
In questo racconto mistico, il più antico, il primo in assoluto nella storia della Chiesa, la venerabile suor Maria d'Agreda, anima prescelta ricca di meravigliosa spiritualità, ci fa conoscere la vita "segreta" della Madonna! Si tratta di un'opera imperdibile per chi ama Maria. Qui molte vicende evangeliche si illuminano e si comprendono molto più in profondità. Le verità di fede si consolidano. Le profezie trovano il loro naturale compimento in Maria, vangeli e apocalisse splendono di luce e le parole si rivelano nella loro totalità. Inoltre, l'ottavo volume contiene il sublime testamento spirituale della vergine Maria, la Regina delle regine, la tutta pura, la Donna con le dodici stelle che sconfigge il maligno...
Alla fine dell’Ottocento, Léon Gustave Dehon (1843-1925) fonda un moderno istituto religioso nel nord della Francia, in un ambiente segnato dall’allora fiorente devozione al Sacro Cuore di Gesù. A questa impresa si accompagnano molte sfide e problemi.
Questo saggio si occupa del fondatore dei Sacerdoti del Sacro Cuore a partire da quattro diverse prospettive – missione, Chiesa, denaro e nazione – e ne presenta la figura all’interno della Chiesa cattolica e della Francia del suo tempo.
Poco prima della morte, avvenuta a Bruxelles nel 1925, Dehon può contare su una Congregazione di oltre 730 religiosi in diverse nazioni, ma nonostante questo successo la sua figura rimane controversa, come dimostra la sospensione del processo di beatificazione decisa da Benedetto XVI nel 2005.
Una biografia sul Venerabile don Giuseppe Morgera, parroco di Casamicciola dal 15 dicembre 1883. Il Venerabile è descritto nel contesto della sua epoca, facendo riferimento ai vari ambiti storici locali e generali, e attingendo a una vasta e aggiornata bibliografia. In tal modo, don Giuseppe Morgera viene calato nella sua epoca storica e la sua figura viene inquadrata nelle complesse dinamiche che caratterizzarono il periodo tra il 1844 e il 1898: un arco di tempo importante e ricco di cambiamenti, che investirono il sacerdote di Casamicciola, che li sperimentò e li interpretò dall’osservatorio peculiare dell’isola d’Ischia.
Il terzo consiglio plenario dell'ordine dei frati minori cappuccini, celebrato a Mattli (Svizzera) dal 29 agosto al 22 settembre 1978, ha trattato il tema "vita e attività missionaria". Il documento finale del consiglio ha tra l'altro affermato che: "ogni vocazione francescana è fondamentalmente missionaria". Dopo quasi cinquant'anni, questo tema è ancora più che mai presente nell'attuale orizzonte ecclesiale, grazie anche al magistero e alle scelte pastorali di papa Francesco. L'avventura umana del vescovo Cirillo Giovanni Zohrabian (1881-1972) è stata segnata da "una spontanea dimensione apostolica senza frontiere", che ha dato alla sua vita proprio una caratteristica "fondamentalmente missionaria". Nella sua ansia apostolica padre Cirillo non ebbe soste, neppure dopo aver subito la tortura del palahàn. Un cammino, il suo, speso totalmente al servizio di Dio e dei fratelli. È quasi impossibile racchiudere in poche pagine una vita paradossale come quella di padre Cirillo, testimone dell'amore di Dio per gli uomini.
Terre di missione: Africa Centrale, Amazzonia, Oceania... Territori vastissimi, con una viabilità precaria o quasi inesistente e luoghi impervi. Villaggi sperduti, difficili da raggiungere se non con percorsi lunghissimi e pericolosi, ma che proprio per questo è importante visitare regolarmente, per portare i segni concreti della carità e le parole di speranza. Come aiutare i missionari a muoversi più in fretta e superare tanti ostacoli naturali? Queste pagine raccontano la storia del Centro Internazionale di Aviazione e Motorizzazione Missionaria, nato a Torino nel 1959 da alcuni innamorati dell'aria e dell'aviazione, per insegnare a preti, frati e suore a guidare aeroplani. L'autore contribuì a dargli vita, insieme al generale Francesco Brach Papa e altri amici, e qui narra come maturò l'idea e divenne realtà. Furono alcune decine i piloti e le pilotesse brevettati in pochi anni: le "storie di cielo" con cui si chiude il volume fanno rivivere l'avventura di alcuni di loro. "Nel rombo del motore che portate in petto potreste sentire una voce, quella del Maestro che vi dice: 'Coraggio, ragazzi, c'è bisogno di voi perché il mio Messaggio di Vita raggiunga le genti lontane...'. Non fate i sornioni!" (Don Paolo Gariglio)
Un uomo, un cristiano, "semplice" ma dalla vita che assume colori e tratti decisamente straordinari quanto a intensità e passione. Lo testimoniano i suoi scritti, raccolti per filoni tematici e ordinati nel libro secondo una scansione cronologica. Milanese di adozione, con la moglie Agnese svilupperà in Lombardia l'esperienza della Comunità Emmanuel, dedicata al recupero dei tossicodipendenti, aprendo il centro terapeutico di Cassano Magnago, visitato più volte dal cardinale Carlo Maria Martini. «Ciò che maggiormente ci rende gioiosi è tutto l'ardore nel quale i nostri animi cercano di affrontare le vere rinunce del nostro ego, con un tratto semplice e fanciullesco. Usciamo più che si può da noi stessi e più noi doniamo, più riceveremo. Poi ci sentiremo ancora più in alto, ed ecco... ci accorgeremo improvvisamente di sentirci come i fanciulli; a questo punto sentiamo che questo non è solo sentimento, ma gioia, vera gioia di possedere veramente l'amore.» (Giulio Simi)
Il cardinale François-Xavier Nguyen Van Thuan (1928-2002) è stato per lungo tempo una figura carismatica per i vietnamiti in lotta per l’indipendenza. Perseguitato dal governo comunista, trascorse tredici anni in carcere e al confino per la sua fede e per la sua attività pastorale. Rimesso in libertà, fu costretto a lasciare il paese e a rifugiarsi in Vaticano. Qui divenne testimone della speranza e fu nominato cardinale. Il volume è un resoconto della vita e dell’opera di Van Thuan, scritto da un amico di lunga data.
“Van Thuan è sopravvissuto a un incubo della storia umana e lo ha trasformato in un sogno per il futuro della Chiesa e dell’umanità. Una storia incredibilmente complessa, un messaggio incredibilmente semplice: la viva speranza di una persona può cambiare il mondo” (Helen Prejean, autrice di Dead Man Walking)
André Nguyen Van Chau è nato a Hue, nel Vietnam centrale. Dopo aver conseguito un dottorato in lettere alla Sorbona, a Parigi, ha insegnato letteratura e scrittura creativa in diverse università del Vietnam per 12 anni. Dal 1975 ha lavorato a favore di migranti e profughi nel mondo per 25 anni, dieci dei quali come capo della Commissione cattolica internazionale delle migrazioni, la cui sede centrale è a Ginevra, in Svizzera.