
Il volume si rivolge a chi intende preparare l'esame di abilitazione alla professione di assistente sociale e assistente sociale specialista. Dopo un'introduzione sulle modalità di svolgimento dell'esame di Stato (le prove, le competenze e le conoscenze richieste), il testo passa in rassegna le principali tematiche del servizio sociale come scienza (rapporti con altre discipline, principali modelli teorici, strumenti e tecniche del lavoro sociale). Si analizza, quindi, l'organizzazione dei servizi istituzionali, in particolare nell'ente locale, e le politiche sociali a favore degli anziani, dei minori, degli immigrati, delle persone con disabilità, di quanti vivono in condizioni di disagio.Un capitolo a parte è dedicato alle competenze proprie richieste all'assistente sociale specialista. Infine, vengono proposti e sviluppati esempi di casi per la prova pratica per entrambe le sezioni dell'albo, quale utile allenamento per affrontare l'esame di abilitazione.
Lungi dall'essere fenomeni peculiari delle società occidentali contemporanee, l'adozione e l'affidamento dei bambini hanno una storia antica e questo volume ne ripercorre l'evoluzione dal II millennio a.C. fino al XIX secolo, alternando ampi contributi di sintesi a ricerche più analitiche. Dagli scritti qui raccolti affiora un ampio ventaglio di esempi familiari che non sono fondati sulle relazioni di sangue e che vanno pertanto ad arricchire un contesto storiografico fortemente in trasformazione, la storia della famiglia, sempre più orientata verso l'idea di una dimensione "allargata" del nucleo familiare.
Nel volume gli autori, riferendosi ai contributi scientifici più recenti e accreditati, si prefiggono l'obiettivo di presentare le principali caratteristiche del disturbo autistico, ponendo particolare attenzione alle implicazioni socio culturali e alle modalità di intervento educativo e riabilitativo basate su una diagnostica funzionale all'individuazione delle aree deficitarie e delle aree di potenzialità, differenti per ogni soggetto. Il volume si articola in due parti. La prima è dedicata agli approfondimenti teorici e diagnostici, alla trattazione dei modelli di intervento educativo-riabilitativi. Si affrontano poi alcuni aspetti di interesse pedagogico, quali il coinvolgimento della famiglia e la rappresentazione dell'autismo nella società mediante il punto di vista della letteratura e del cinema. La seconda parte è focalizzata maggiormente sull'intervento nella scuola, attraverso l'approfondimento di concetti chiave, quali didattica speciale, integrazione, diversità e con la presentazione di alcuni casi corredati da griglie di osservazione, da strumenti e tecniche d'intervento, da schede e modelli per l'elaborazione e la strutturazione di piani educativi personalizzati.
Tra Cinquecento e Ottocento quale era il sistema del "welfare" per gli anziani? A quanti anni si era considerati vecchi? A che età ci si ritirava dal lavoro? Come sopravvivevano gli anziani? Che ruolo avevano nella loro vita le istituzioni di assistenza? Da questo tipo di interrogativi prende origine l'indagine di Angela Groppi sui rapporti tra vecchie e giovani generazioni nella Roma dei papi. Un'indagine storica che, in un tempo in cui lo Stato sociale è sotto assedio in nome del progressivo invecchiamento della popolazione, fornisce utili spunti al ripensamento delle politiche di welfare.
Come si aiutano le famiglie vulnerabili? I bambini vanno necessariamente separati dai loro genitori? Le comunità e l'istituto dell'affido sono le uniche vie per proteggere e cautelare lo sviluppo dei più piccoli? Il percorso tracciato in questo lavoro tenta di rispondere a queste domande solcando i confini di una nuova frontiera in materia di tutela minorile e parte dall'affido familiare, di cui sottolinea i tratti essenziali e consolidati, le evoluzioni e gli aspetti di limite, per poi volgere lo sguardo verso nuove modalità di intervento che mirano a ridurre l'allontanamento dei figli dalla famiglia di appartenenza sostenendo quest'ultima attraverso la valorizzazione delle sue risorse. Come? Con il progetto "Una famiglia per una famiglia", un modello innovativo che si presta a compiere un passaggio ideale che dall'affidamento approda all'affiancamento familiare. Il suo obiettivo è preventivo: ridurre i fattori di rischio che possono portare all'allontanamento del minore dalla sua famiglia. La formula è originale: una famiglia solidale si impegna concretamente a sostenere un'altra famiglia che, per svariate ragioni, vive disagi di tipo economico, psicologico o relazionale tali da compromettere il rapporto con i figli.
Gli psicologi e gli operatori penitenziari li chiamano sex offenders. Per l'opinione pubblica e la subcultura carceraria sono solo "infami", e "buttare la chiave", in senso metaforico o letterale, dovrebbe essere l'unica forma di intervento su chi si è macchiato di una violenza sessuale. Questo libro, invece, illustra il primo programma di trattamento per autori di reati sessuali in atto in Italia, quello realizzato dal CIPM (Centro Italiano per la Promozione della Mediazione) nella Casa di reclusione di Bollate e nel Presidio criminológico territoriale del Comune di Milano. Frutto della collaborazione tra professionisti di discipline differenti, il progetto ha creato una Unità di trattamento, una struttura specificamente dedicata che mira a superare i meccanismi di negazione e minimizzazione di solito adottati da chi compie questi reati, per una riflessione costruttiva sul crimine commesso e una efficace prevenzione della recidiva. All'interno di un campo trattamentale di contenimento, attraverso la pratica del modeling e di esperienze emotive correttive, si tenta il recupero di individui violenti, spesso segnati da gravi traumi. In tal modo, si cerca di innescare una prassi virtuosa che, svincolandosi da una logica esclusivamente punitiva, sottragga gli autori dei reati sessuali a uno sterile stigma, puntando sulla loro responsabilizzazione. E questo anche a beneficio delle vittime e dell'intera società, e non solo dei colpevoli.
Avere un handicap, a causa di una minorazione fisica, sensoriale o intellettiva, non significa di per sé essere malato o bisognoso di assistenza. Per fortuna la maggioranza delle persone in situazione di handicap ha potenzialità e capacità proprie e può vivere una vita normale, a condizione però che siano eliminati gli ostacoli che impediscono la piena integrazione sociale. A tutti, anche a chi ha una limitata o nulla autonomia, va comunque garantita piena dignità e l'accesso ai servizi sociali al pari di tutti gli altri cittadini. Questo volume intende porsi come un concreto aiuto per tutte le famiglie che quotidianamente lottano contro le discriminazioni e l'isolamento per vedere riconosciuti quei diritti che troppo spesso sono ancora negati. Di volta in volta, poi, sono presentate le possibili iniziative che si possono intraprendere per ottenere le prestazioni indispensabili per le persone non autonome, con un'attenzione particolare agli aspetti più concreti e operativi, fornendo i riferimenti di legge, i modelli dei moduli da compilare, i contatti con le associazioni a cui rivolgersi e tutto quello che può servire per sostenere le famiglie.
«La vecchiaia è una brutta bestia», si sente dire. Ma non solo; e non sempre.
La vecchiaia può essere il momento di massimo splendore di una vita intera, vissuta pienamente in ogni sua età. Momento in cui la persona umana, ricolma di emozioni e di esperienza, “vede” un po’ meglio tante cose, decantate nel tempo, e desidera che il frutto dolce e maturo non si perda. Vuole donarlo, metterlo a disposizione dei figli, dei giovani, di chi si affaccia adesso a questa avventura.
La longevità diffusa, fenomeno recente nella storia dell’uomo e soprattutto crescente, per certi versi anche problematico e spiazzante, diventa quindi un patrimonio da custodire, da non lasciar disperdere. La longevità è il frutto di tante conquiste dell’umanità. È segno di civiltà. È una ricchezza preziosa soprattutto nel campo delle relazioni, essendo il collante naturale di una società dispersa, sbattuta di qua e di là da abitudini e idee disordinate, con le famiglie divise e indebolite dai molti impegni di una vita frenetica e confusa.
Ma proprio perché culmine di una lunga vita, una vecchiaia di successo non ce la si inventa: longevi si diventa. Perché si raccoglie solo ciò che si è seminato. Una vecchiaia serena e piena la si costruisce da giovani e prima ancora da bambini.
Un libro utile ai longevi per le mille informazioni e la “visione” che fornisce, ma ancora più utile ai giovani che hanno il tempo di prepararsi adesso, consapevolmente, a vivere al massimo (anche) l’età più piena: per trovare tutti insieme, in una equilibrata riconciliazione e nella collaborazione intergenerazionale, la strategia vincente che ottenga la soddisfazione di tutti nell’affrontare il mondo che cambia, che non è più lo stesso anche nella demografia. Perché si dice che la civiltà e la ricchezza di un popolo dipendono, nel breve, dall’economia, nel medio periodo dalla politica, e nel lungo dalla demografia.
«Un libro importante che apre nuovi orizzonti»: Carlo Vergani, uno dei maggiori gerontologi italiani.
Il presente volume è la settima tappa di un percorso di studio sui conflitti dimenticati avviato nel 2001. In questo incerto momento storico, Caritas Italiana rinnova il suo impegno per la costruzione della pace e la lotta alla povertà, anche attraverso l'analisi sociale e statistica. Pertanto nell'edizione 2021 del Rapporto su diseguaglianze e conflitti dimenticati, l'attenzione si focalizza sul tema delle diseguaglianze socioeconomiche: un aspetto trasversale da cui scaturiscono tante situazioni di violenza organizzata e conflitto armato che lacerano il nostro pianeta.