
"Io vi consiglio di ascoltare con attenzione questo grande poeta e di cercare di commuovervi con lui; ognuno alla propria maniera. La poesia richiede una lunga iniziazione, come qualsiasi sport, ma c'è nella vera poesia un profumo, un accento, un tratto luminoso che tutte le creature possono percepire. E voglia Iddio che vi serva per nutrire quel granello di pazzia che tutti portiamo dentro, che molti uccidono per mettersi l'odioso monocolo della pedanteria libresca e senza il quale è imprudente vivere." (Federico García Lorca). La raccolta, curata da Donatella Ziliotto, contiene un pensiero di Daniele Silvestri.
"Per te Ischia restò sempre l'isola felice./Io invece volevo la terraferma/per fare dell'isola una vita". Questi versi introducono meglio di ogni parafrasi alla poesia di Annelisa Alleva, autrice ancora giovane, traduttrice e studiosa dei poeti russi, giunta alla sua prima opera importante dopo piccole ed eccellenti pubblicazioni.
Adonis, considerato tra i maggiori poeti contemporanei di lingua araba, rimane un poeta di difficile classificazione, poiché la sua opera non rappresenta una frattura e nemmeno una rifondazione nell'arte poetica araba. Fra tutti i poeti arabi contemporanei è probabilmente lui che ha spinto al limite massimo il "corpo a corpo" con la parola: la sua lingua non conosce stasi, requie o pausa ma ricerca senza sosta la combustione, il ritorno del gorgo caotico del principio.
Una raccolta di aforismi di Jacques Prévert, tratti dalla sua opera in versi e in prosa, che offre uno spaccato dell'universo originale del grande scrittore francese. L'amore, la natura, l'amicizia, l'infanzia, ma anche la politica, la religione, il dolore: ogni cosa appare sotto una luce nuova, tenera e ironica al tempo stesso.
"Ossi di seppia" è un grande classico, una tappa esistenziale nel cammino della poesia europea del Novecento, un'opera in cui la tensione ininterrotta del pensiero si esprime nella sintesi di uscite folgoranti, ma anche nell'articolarsi per immagini della meditazione lirica. Il libro si propone come strumento non solo di lettura ma anche di approfondimento e studio degli "Ossi di seppia". Il testo, corredato da un cappello introduttivo e da un commento a cura di Pietro Cataldi e Floriana d'Amely, è infatti accompagnato dall'importante saggio di uno dei nostri maggiori critici, Pier Vincenzo Mengaldo da un profilo biografico dell'autore, da una bibliografia sull'opera e da un intervento di un poeta e critico come Sergio Solmi.
Amore, mai sentimento è stato così tanto indagato, cantato, narrato. E banalizzato. Ma la figura di questa passione universale, di questo vero e proprio motore del mondo, cambia col passare del tempo? La scommessa di Marcoaldi è tutta qui. Si, l'Amore cambia. Si sposta, si complica, si arricchisce. Si fa più incerto, intermittente, nascosto, solitario. Per questo è necessario, oggi, provare a scrivere un nuovo canzoniere che, fin dal titolo, "Amore non Amore", sappia dar conto della intrinseca equivocità, della ambivalenza assunta da questo sentimento; un canzoniere, dunque, capace di essere al contempo romantico e ironico, appassionato e lucido, tenero e sarcastico, evitando qualunque rischio di proclama pomposo e solenne.
Cosa ci hanno detto sull’amore e sull’innamorarsi Prévert, Garcia Lorca, Montale, Musil, Vecchioni, De André, Gaber…e molti altri? Questo libro raccoglie pensieri, aforismi, versi, citazioni famose o inattese commentate dal tratto essenziale e sottilmente ironico di Gianni Chiostri. La struttura e la confezione del libro ripetono il fortunato esperimento sul tema del tempo – Ingannare il tempo – uscito per Àncora nel 2002: una pagina di testo e sulla pagina a fronte una vignetta. Un libro-regalo per la festa di San Valentino ma non solo: pillole di saggezza accostate ad uno humor delicato e mai banale.