
La vita moderna è segnata dal sigillo della solitudine. L’angoscia esistenziale è palpabile. I malintesi, l’indifferenza, la falsità, la morte scavano il baratro che ci separa dall’altro. E tuttavia, «non siamo giustapposti, ma misteriosamente legati, tessuti nella trama universale».
Se la solitudine è la nostra comune condizione, basta un niente – una parola, un sorriso, uno sguardo inaspettato – perché la distanza venga eliminata, perché divampi la gioia di reincontrarsi. La missione dei poeti non è forse quella di aprirci a questo percorso, di provocare l’incontro? In una trentina di brevi testi, Colette Nys-Mazure ci invita a penetrare nel cuore di questo segreto intreccio che sostiene tutti gli esseri.
Il titolo “Canti ultimi” suggerisce proprio con l’inversione dell’aggettivo una sorta di messaggio escatologico, l’attesa dei “Novissimi”, lo svelamento degli estremi misteri, dall’ignoto di un Dio qui colto nell’inedita rappresentazione della sua sofferenza per un Male scaturito, suo malgrado, dalla sua stessa Volontà che paradossalmente non può scongiurarlo.
Frutto di un viaggio in Giappone, il volume raccoglie le impressioni, le immagini, i ricordi di quell'esperienza scegliendo la forma poetica, come una sorta di "haiku occidentali". Nella loro brevità questi poemi possono stimolare nel lettore un lento e penetrante pensiero, a partire dall'essenziale che l'autore sceglie di trasmettere. "È un libro fascinoso e perturbante. Ci porta lontano, tra i giunchi e i crisantemi del Giappone e insieme scava nella nostra interiorità, ci provoca con le sue domande, con i suoi rovesciamenti di prospettiva, ci incanta con la magia del verso, con la danza turbinosa dei punti di vista" (dalla Prefazione di Lina Bolzoni).
Raccolta di poesie per l'ultimo giorno.
Voce fondamentale della letteratura svedese, nordica ed europea in generale, Lars Gustafsson è nato a Västeras nel 1936. Personalità fortemente eclettica, ha sviluppato numerosi talenti: musicista, pittore d'acquarelli, filosofo, logico, poeta e romanziere. Spirito inquieto e curioso, ha viaggiato e soggiornato in varie parti del mondo. Ha insegnato storia del pensiero europeo all'Università di Austin, in Texas, dalla fine degli anni '70 al 2006, quando ha deciso di tornare in Svezia.