
Alessandro ha paura di tutto, persino della propria ombra. Ed è proprio quest'ombra dispettosa che lo terrorizza di notte. Per questo il nonno gli regala una lampada speciale con la quale gioca alle ombre cinesi creando un animale dopo l'altro; quando arriverà l'ombra di un drago, Alessandro lo prenderà al guinzaglio. Chissà, forse il gioco notturno è stato solo un sogno, ma Alessandro non ha più paura e ha acquistato fiducia in se stesso. Alla fine della storia alcune pagine spiegano al lettore come realizzare le ombre cinesi di alcuni animali. Età di lettura: da 7 anni.
Il primo anno di vita del bambino ha un'immensa importanza, in quanto pone le basi della successiva crescita del bambino e poi dell'adulto. Intento dell'autrice è di offrire a entrambi i genitori un'occasione per osservare e comprendere i problemi e le angosce della primissima infanzia.
Il bambino di 3 anni è appena uscito dalla primissima infanzia. Cammina e corre con sempre maggiore sicurezza, prova a imitare le azioni degli adulti che lo circondano, l'organizzazione delle sue frasi indica che egli è davvero cresciuto. Nonostante ciò il bambino di tre anni regredisce a volte a stadi precedenti della sua vita, prova ansie e paure terribili, rischia di diventare un problema per se stesso e i suoi genitori.
Il bambino di 5 anni frequenta quotidianamente una scuola o una prescuola e il modo con cui egli si adatta a questo mutamento della sua vita, può influenzare tutto il suo comportamento. Questo libro esamina soprattutto i problemi posti dalla realtà scolastica e i conflitti che ne derivano per il bambino.
Il bambino di 8 anni deve affrontare situazioni che formano e mettono alla prova il suo carattere. A questa età aumenta la fiducia in se stessi e si salgono i primi gradini che conducono all'indipendenza dagli adulti. Non mancano però problemi nei rapporti familiari, con i compagni di gioco, a scuola.
A 9 anni il ragazzo ritiene di conoscere un mondo di cose. Vuole badare a se stesso e si risente se i genitori lo controllano troppo. Per questo è necessario che gli adulti trovino un modo attento ed equilibrato per proteggere i ragazzi di quell'età dai rischi a cui li espone la loro nuova libertà, senza però impedire loro in alcun modo di sperimentare la loro indipendenza.
A 10 anni un ragazzo protesta se viene ancora considerato un bambino. Si sente maturo e desidera essere considerato membro paritario nel gruppo familiare, ma a volte può accadere che abbia improvvise regressioni a stadi più infantili. È dunque importante per i genitori essere preparati a questo.
A 11 anni avviene l'ingresso nella scuola media. L'avvenimento entusiasma il ragazzo, ma lo preoccupa anche molto. Deve abituarsi a un nuovo tipo di studio e di rapporto con gli insegnanti, che non può non influire sul suo comportamento in famiglia. È opportuno allora che i genitori sappiano quando è il momento di rimproverare, quando di incoraggiare, quando infine di lasciare al figlio una totale autonomia.