
Jacques Bonnet, scrittore ed editore, rievoca la genesi lontana di questa variazione sul tema dell’incantesimo dei libri su certi individui. Fu un incontro con Giuseppe Pontiggia. Entrambi condividevano «la stessa felicità e maledizione che ci era toccata in sorte»: un’enorme biblioteca con molte migliaia di volumi, non da bibliofili o da collezionisti, ma una normale biblioteca generalista, in cui ammucchiare libri letti o da leggere o solo da annusare. Conversando tra loro, era venuta l’idea di fondare un’associazione per i proprietari di biblioteche oltre le ventimila opere, una specie di mutuo soccorso e consiglio. Naturalmente non se ne era fatto niente. Ma col tempo l’esame divertito dei problemi, di chi di non può fare a meno di comprare ogni libro che contiene anche una sola promessa, è germinato nei capitoli di questo che si presenta come un trattatello sull’arte di convivere con troppe librerie (ma mai sopra la spalliera del letto: per non imitare la fine leggendaria di un grande compositore parigino). Che è ben di più che un trattatello su un piccolo tema curioso. È una piacevolissima danza tra gli scaffali di una sterminata libreria a parlare di tutti i rebus di spazio (come quel personaggio che, non avendo più stanze per contenere i libri, li usò per costruire la casa che poi distrusse per ritrovare un singolo volume) o di tempo (le più diverse e capricciose catalogazioni: come quella di Warburg così precisa di affinità tra i testi che se ne perse il senso, morto l’autore), discutendo le più fantasiose e bizzarre soluzioni, i ricordi, gli aneddoti, gli incidenti e gli enigmi: rievocando le vie della passione per la lettura di quei tanti personaggi memorabili (di uno Sciascia, per esempio, che nel suo appartamento siciliano conservava il Journal dei Goncourt ignorato dall’autore stesso) convinti, o illusi, che un lettore intelligente trova almeno una cosa degna in ogni libro. Una danza con i fantasmi delle biblioteche, cioè con quelle strane presenze (primi i sostituiti, detti «fantasmi» appunto, inseriti negli spazi di un libro prestato, e perduto) che occupano la mente dei proprietari e a volte fanno sembrare, all’imperfetta memoria, una grande biblioteca dotarsi con il tempo di vita propria.
Jacques Bonnet, editore, traduttore e scrittore, ha pubblicato tra l’altro una monografia su Lorenzo Lotto (1996) e il romanzo La questione del metodo (2003).
Edizione integrale
A cura di Sergio Campailla
Il volume raccoglie l’opera narrativa completa di Pirandello, cioè i romanzi e le novelle, e tutta la produzione teatrale.
Fin dal primo romanzo, L’esclusa (1901), i personaggi della narrativa pirandelliana tracciano il grafico della solitudine e dell’alienazione dell’individuo di fronte a una realtà contraddittoria, inafferrabile, inconoscibile, priva di punti di riferimento. Ognuno a suo modo esemplifica o denuncia la sconcertante inquietudine, lo scacco, la sconfitta che nascono dall’impossibilità di sapere, di prevedere, di conoscere la verità dell’esistenza propria e altrui. E l’autore delinea questa accidentata geografia di naufragi esistenziali con quella «pietà spietata» che rappresenta l’ingrata ricchezza della sua visione umoristica, in cui convivono dolore e riso, partecipazione e distacco.
Nelle Novelle per un anno, che Pirandello iniziò a raccogliere in volume nel 1922, lo sguardo penetrante dello scrittore agrigentino affronta il grigiore della normalità, dell’esistenza quotidiana, squarcia le cortine del perbenismo, frantuma le rigide maschere che nascondono i veri, incerti lineamenti, si muove in una varietà multiforme di ambienti, sonda le profondità della psiche, incrina le false certezze. E libero, imprevedibile come la vita, mosso dal suo particolare umorismo, trascrive, senza aderire a moduli esterni, la sofferenza dell’individuo destituito di ogni orgoglio, in conflitto con se stesso e con gli altri, disorientato da una sorte sempre mutevole.
Maschere nude raccoglie il grande percorso teatrale di Pirandello: dall’esordio del 1910, con i due atti unici Lamorsa e Lumie di Sicilia, attraverso quel momento culminante rappresentato, nel 1921, da Sei personaggi in cerca d’autore, in cui il teatro borghese cede il posto a un dramma che si costruisce paradossalmente nella sua stessa impossibilità di costruzione, fino al teatro «dei miti», e alla grande visione tragica ed epica del commiato in forma di capolavoro de I giganti della montagna, in cui i toni drammatici si stemperano nel racconto sorridente di una favola, e la «servetta sveltissima » di Pirandello, che «si chiama Fantasia», raggiunge forse il suo più alto momento espressivo.
- Tutti i romanzi:
• L’esclusa
• Il turno
• Il fu Mattia Pascal
• Suo marito
• I vecchi e i giovani
• Quaderni di Serafino Gubbio operatore
• Uno, nessuno e centomila
- Novelle per un anno
- Maschere nude
Sam ha quasi sedici anni e vive a North London con la mamma, una mamma giovane, single moderna e che non ostacola la grande passione del figlio per lo skateboard. Superato il periodo dei litigi fra i suoi genitori, superati i problemi a scuola con l’odiata matematica, Sam da un po’ sta uscendo con Alicia, che ha conosciuto a una festa, ed è una di quelle ragazze di cui ci si innamora esattamente dopo due secondi. Forse questo significa che per Sam è arrivato il momento fatidico di fare sesso, ma lui sa che «fare sesso a quindici anni è una cosa grossa, se tua mamma ne ha trentuno». La sfida allora diventa sfuggire al destino beffardo che incombe sulla sua famiglia, in cui «tutti inciampano sempre sul primo gradino », insomma sembrano destinati a fare una scemenza e a passare il resto della vita a cercare di rimediare. Ci riuscirà?
A sostenerlo nell’impresa c’è un amico straordinario in tutti i sensi, anzi un Eroe: Tony Hawk, «il J.K. Rowling degli skater». Solo con lui - anzi, con il suo poster, che tiene appeso in camera - Sam può confidarsi quando la sua vita inizia ad assomigliare sempre meno a quella che aveva in mente, e diventa un incubo da cui si può solo cercare di fuggire. Tony non lo deluderà mai, anzi, con i suoi poteri speciali, riuscirà a fargli «vedere il futuro» e, forse, affrontare il presente.
Ci sono coppie in perenne calma piatta. Annie e Duncan lo sanno bene. Convivono da quindici anni a Gooleness, torpida cittadina inglese sul mare, e la loro esistenza è scandita da qualche lettura in comune, l’uscita di un nuovo film, ogni tanto un concerto a Londra. Non hanno figli e nemmeno rischiano di averne, vista l’evanescenza della loro vita sessuale. Ma da un po’ di tempo Annie prova un impellente desiderio di maternità, mentre Duncan non fa che coltivare la sua unica, ossessiva passione: Tucker Crowe, cantante cult americano sparito dalla scena musicale intorno alla metà degli anni Ottanta.
La venerazione per Tucker, condivisa via Internet da qualche centinaio di adepti sparsi per il mondo, assorbe ogni istante delle sue giornate; e Annie comincia a chiedersi che senso abbia continuare una relazione che forse è stata solo una perdita di tempo. In questa quiete inamovibile, a Duncan arriva per posta una versione inedita dell’album più famoso di Tucker. È la scintilla che innesca una serie di eventi inaspettati, che porterà l’insoddisfatta Annie a conoscere Tucker in persona... Il nuovo romanzo di Nick Hornby si snoda sotto il binomio amore e musica, ma coglie anche in modo inatteso, originale, il tema della creatività e dei suoi alti e bassi, incarnato da questo ex musicista squattrinato in perpetua crisi, titanico esempio di fallito sentimentale.
Da Buenos Aires l’ispettore Ferroni viene mandato a Villa del Carmen, un paese della sperduta provincia argentina, sulle tracce di Matilde Trigo: fidanzata con il sindacalista José Luis Benetti, la ragazza da mesi è scomparsa dalla capitale e l’unica possibilità di ritrovarla è l’amica Marita, con la quale si è confidata per lettera. Marita però ha intenzione di difendere testardamente i segreti che Matilde le ha rivelato, il racconto dell’amore e della sua vita all’indomani del golpe militare. Il destino di un paese segnato dalla repressione e dalla violenza si intreccia nel romanzo di Norma Huidobro alla storia di una drammatica partita tra individui: una misteriosa donna scomparsa, una ragazza caparbia, un investigatore ossessivo e tenace.
“Un romanzo onesto e affilato come un ago di cristallo: ti affonda nel cuore, commovente e ipnotizzante” Rosa Montero
“L’epopea di un eroismo singolare, intimo, che luminosamente diventa universale” Alberto Manguel
“Un romanzo necessario per poter capire certe chiavi che articolano o disarticolano questa cosa che chiamiamo specie umana” José Saramago
Traduzione di Maria Cristina Secci
Nella fredda notte che annuncia il Natale, il vecchio Scrooge, visitato dal fantasma del suo vecchio socio in affari, si trova a compiere un viaggio nel passato, nel presente e nel futuro della sua miserevole vita. Solo messo di fronte a se stesso Scrooge imparerà il valore della solidarietà. Questa è la celeberrima trama di una delle storie più raccontate e rivisitate dal cinema e dalla letteratura mondiale. Il classico di Dickens, presentato nella sua veste originale, riesce ad affascinare come sempre, e rievoca magicamente lo spirito natalizio. Prefazione di Gianrico Carofiglio.
“Nel seguito della Masseria delle allodole la Arslan torna a scuotere le coscienze di tutto il mondo.”
– Brunella Schisa, il Venerdì
La fuga è finita. Al sicuro sulla nave che li condurrà in Italia, Shushanig e figli si lasciano alle spalle le atrocità che hanno sconvolto la loro vita e quella di tante famiglie armene. Quello è il passato, conservato per sempre tra le pagine della Masseria delle allodole. Ora, mentre in Italia i figli di Shushanig si adattano dolorosamente a una nuova realtà, Ismene, la lamentatrice greca che li ha strappati alla morte, cerca di salvare altre vite, prendendosi cura degli orfani che vagano nelle strade di Aleppo. Ma proprio quando, nella Piccola Città dove tutto ha avuto inizio, qualcuno torna per riprendere quel che gli appartiene, ogni speranza di costruire un futuro cade in frantumi. La narrazione di Antonia Arslan stupisce per la capacità di testimoniare le vicende di un popolo condannato all’esilio e di dipingere un mondo vivo e pulsante di donne e uomini straordinari.
Mack è un uomo alla deriva, sconvolto dalla perdita di una figlia. Un giorno trova tra la posta un biglietto misterioso: qualcuno che si firma Pa, nomignolo con cui la moglie di Mack si rivolge a Dio, lo invita a recarsi "al rifugio", il luogo in cui la piccola Missy ha trovato la morte, uccisa da un maniaco. Mack è chiamato a fare i conti con un passato che non lo abbandona e con quella sofferenza che ha silenziosamente scavato un solco tra lui e Dio. Con il ritmo di un thriller e la magia di una favola, "Il rifugio" commuove e insegna che il dolore è spesso una strada per arrivare a se stessi.
Che opponete a fare l’amore
all’odio che mi devasta le notti?
Una donna che ha superato i cinquant’anni si ritrova in una sola assurda notte ad aver a che fare con tutti gli uomini della sua vita. Incanto? Pazzia? Verità? Rappresentazioni della sua mente? Qualunque cosa essi siano ella vi arranca dietro, li istiga all’azione e alla reazione, invoca il loro ricordo o torna a combatterli ancora una volta. Gli uomini di Ciao maschio sono fantasmi reali, capaci ancora di far male, anche se la loro lancia sembra spuntata e il loro artiglio addolcito dal tempo.
Come sempre nei suoi lavori, Valeria Parrella crea un campo di lotta, dove lei e loro, gli uomini, superbi e ingenui contraltari, ingaggiano un corpo a corpo, senza esclusione di colpi, al netto della malinconia e dei bei ricordi, crudo e spietato. Ai maschi che ha avuto, lei non concede nulla più della nuda verità, perché nulla più della verità, lei, concede a se stessa. È tardi per altre generosità, è tempo di fare i conti e di arrivare al cuore delle cose, oltre che di se stessi.
Sul belvedere vicino a Mulholland Drive viene ritrovato un cadavere. La vittima, identificata come il dottor Stanley Kent, ha due fori da arma da fuoco nel cranio: a prima vista, una tipica esecuzione.
Le indagini vengono affidate al detective Harry Bosch. È il caso che aspettava, il primo da quando ha lasciato l'Unità Casi Irrisolti per la Omicidi. Ma appena Bosch inizia a fare luce sulla vita di Kent, emergono le prime contraddizioni. L'uomo, infatti, pare non aver mai avuto contatti con il crimine organizzato, ma in compenso poteva liberamente accedere a pericolosissime sostanze radioattive in quasi tutti gli ospedali della contea.
Quello che inizialmente sembrava un normale caso di omicidio, in breve si trasforma in qualcosa di molto più complesso e di urgente. Ben presto, Bosch deve lottare contro il tempo non solo per inchiodare i colpevoli, ma anche per battere l'FBI e il Dipartimento per la Sicurezza Nazionale, convinti che il caso sia troppo delicato per la polizia di Los Angeles. Non solo, la sua ex amante Rachel Walling fa parte del team di federali che cerca di soffiargli il caso, rendendogli il lavoro ancora più difficile. Spetterà a Bosch dimostrare che hanno tutti torto e salvare Los Angeles da una minaccia che potrebbe distruggerla per sempre.

