
"La volpe e il sipario", uscito nel 1997 in edizione non venale e poi nel 2004 da Rizzoli, rappresenta uno dei momenti più alti dell'opera di un'artista amatissima. È una raccolta compatta e unitaria della maturità di Alda Merini, una collezione di versi nei quali si aggira una volpe esile e feroce, capace di squarciare il sipario della quotidianità. "La volpe e il sipario" è, prima di ogni altra cosa, nuda poesia d'amore: ogni sua parola afferma sull'angoscia, sulla sofferenza, sulla follia - la forza dirompente dell'esserci e dell'amare. C'è un'energia, in queste pagine, che merita di raggiungere un ampio pubblico di lettori; e un'infinita capacità dì stupirci con una scandalosa dichiarazione di felicità: la felicità impossibile dì essere poeta.
Woland, incarnazione di Satana, capita nella Mosca degli anni '20. Con interventi magici sconvolge l'ambiente teatrale e letterario, smascherando soprusi e favoritismi. Aiuta soprattutto il Maestro, scrittore vittima della censura per un romanzo su Pilato (di cui vengono riportati nella narrazione alcuni capitoli, quelli relativi alla condanna a morte di Cristo). Rinchiuso in manicomio, come indesiderabile, viene liberato grazie all'intervento di Margherita, la donna da lui amata, che accetta di diventare strega e per una notte guidare il gran sabba di Satana.
Questi racconti tesi, asciutti, drammatici, percorsi da una vena sottile di umorismo narrano, in prima persona, alcuni episodi vissuti dall'autore in un angolo sperduto della provincia russa a contatto con un'umanità primitiva e superstiziosa. Essi sono la trasposizione letteraria della durissima "prova iniziatica" subita dal giovane Bulgakov, appena uscito dalla facoltà di medicina e spedito a dirigere un ospedale rurale e ad affrontare, da solo, casi clinici spesso sconvolgenti. Costituiscono inoltre il punto d'incontro della duplice personalità scientifica e artistica di Michail Afanas'evic e testimoniano il suo passaggio dall'attività medica all'attività di scrittore.
La marchesa Eleonora Pimentel de Fonseca, poetessa, scrittrice e una delle prime giornaliste europee è la protagonista di questo romanzo. L'autore la segue dall'infanzia a Roma all'adolescenza a Napoli e quindi per tutta la sua breve vita sino alla morte per impiccagione. Morte avvenuta in quella piazza del Mercato dove la borghesia napoletana più illuminata concluse sotto le mani del boia il suo generoso tentativo di rivoluzione. Questo romanzo è stato pubblicato per la prima volta nel 1986.
Che ci fa Jos Asad, affermato scrittore giamaicano non ancora cinquantenne a Borgo San Giustino, piccola borgata del Canavese, a pochi passi da Ivrea? Perché un intellettuale impegnato, che si sentiva soffocare nella natia Giamaica, ha deciso di rintanarsi in un angolo immoto del 'verde Canavese'? Perché si ostina, contro il parere di tutti, a voler comprare e restaurare il Mulinet, che sarà pure un vecchio rudere, ma è caro alla memoria degli indigeni? Jos è andato a misurarsi con una colettività che è vissuta per anni nell'illusione di essere, grazie all'utopia olivettiana, la Silicon Valley italiana e che ancora non si è riavuta dal brusco risveglio, sta elaborando il lutto per la repentina scomparsa financo del marchio Olivetti.
"Se chiedete a un bravo romanziere cosa sia necessario per scrivere un buon libro vi risponderà che occorrono almeno tre ingredienti. Perché una storia abbia successo deve dare ai lettori tre cose: una buona trama, dei personaggi irresistibili ed un'ambientazione realistica. Crovi e Pezzani in questo loro thriller aggiungono una quarta personalissima gamba allo sgabello della narrativa di genere: una fervida immaginazione... Lasciandoci prendere per mano dai due autori, veniamo condotti in una folle avventura che attraversa il mondo criminale di Amsterdam e dintorni servendosi del linguaggio dei racconti noir, del classico police procedural, ma che fa propri anche i trucchi di un serial tv come quello dei Seinfeld." (Jeffery Deaver)
Il romanzo è ambientato nel 1200, in un paese delle Alpi, sotto il Monte Rosa. Gli abitanti appartengono a un gruppo etnico proveniente dalla Svizzera, quello dei walser e prosperano dedicandosi ai commerci e in particolare a quello della lana. Ma la prosperità li ha resi gretti e aridi, sordi ai bisogni dei più sfortunati. Tra loro spicca Hermann, assetato di denaro e potere, disposto a tutto pur di ottenere la nomina di vassallo dal signore del luogo. Ma un grave pericolo incombe sulla comunità. Lo sa frate Matthew che, partito dall'Inghilterra per un pellegrinaggio di purificazione, vede in sogno il destino che li minaccia e decide di modificare il suo viaggio per avvertirli.
275 d.C., confine renano. La foschia della notte aleggia ancora sul villaggio addormentato quando i soldati romani irrompono tra le capanne, rovesciando sugli abitanti una valanga di ferro e di fuoco. Per Valerio e per l'Impero una nuova quanto inutile vittoria. Qualcosa di nuovo sta succedendo oltre il Reno. Una coalizione di tribù di dimensioni mai viste si sta riunendo per invadere le Gallie. Il destino di Roma sembra segnato. Alla valorosa XXII legione di Valerio Metronio spetta il compito di tentare l'impossibile.
"Aquila.. fiori... persecuzione". Dopo queste oscure parole, Suor Lucia Dos Santos, l'ultima testimone dell'apparizione di Fatima, si spegne all'alba di un giorno di giugno. Prima di morire però riesce a consegnare nella mani di una fidata consorella una lettera di importanza vitale, che contiene la versione integrale dell'apparizione della Madonna e che non deve cadere nelle mani sbagliate. Perché il Terzo Segreto di Fatima non è stato interamente rivelato. L'ultima parte, quella che preannuncia una grave minaccia per l'umanità, è ancora nascosta. Il primo a diffondere la notizia della morte della suora è John Costa, un giornalista, inviato della "Reuters" al Vaticano. John vive solo, in un appartamento disordinato, da quando la moglie lo ha lasciato. Quando si addentra nella vita di Lucia e nella storia delle profezie di Fatima, scopre che la versione divulgata dalla Chiesa ha diverse lacune, che si parla di un "quarto segreto" di cui sono a conoscenza solo poche persone e che queste stanno morendo incidentalmente una dopo l'altra. L'unico modo per poter risolvere il mistero è recarsi a Coimbra. Qui John scopre che la soluzione alle sue indagini si intreccia alle scoperte di una giovane ricercatrice inglese, Kate. I due si mettono sulle tracce di un antico testo arabo e di una setta di fondamentalisti che minaccia l'Europa. Solo la rivelazione del Quarto Segreto potrà salvare l'Occidente dalla distruzione incombente.