
II Meridiano, primo di due che offrono l'opera omnia di Malamud con molte nuove traduzioni, propone i romanzi e le raccolte di racconti pubblicati tra il 1952 e il 1966. A "The Natural" (1952) e "The Assistant" (1957), presentati con i titoli "Il fuoridasse" e "II giovane di bottega", si affiancano "Una nuova vita" (1961) e "L'uomo di Kiev" (1966), e i racconti di "II barile magico" (1958) e "Prima gli idioti" (1963). Autore peculiare per lo stile e la lingua ingannevolmente semplici e a tratti sorprendenti ottenuti trasferendo nell'americano le cadenze e l'ironia dello yiddish, Malamud affronta spesso nella sua narrativa il tema del "doppio" e quello dell'identità ebraica, offerta, ripudiata e amata, dando vita a personaggi attraverso i quali però offre un ritratto dell'umanità tutta. Il suo sguardo introspettivo e spietato eppure così indulgente e partecipe dà spessore ai protagonisti delle sue storie, li rende commoventi irritanti, umani. Il saggio introduttivo è firmato dal critico inglese Tony Tanner. La cronologia e le dettagliate notizie sui testi si devono a Paolo Simonetti.
"Dio dunque non sa di se stesso che cos'è, perché non è un "che cosa"." Questa frase sconcertante si legge verso la fine del Libro II del "Periphyseon" di Giovanni Scoto Eriugena. È la formulazione esplicita di quella "ignoranza divina" che costituisce uno dei temi principali di questo Libro: "il più labirintico dei cinque", pieno di digressioni, excursus, e persino di riflessioni sulla natura e le diverse specie di digressioni. Se infatti il suo tema centrale è la seconda divisione della natura - la natura che è creata e crea, cioè le cause primordiali - gli argomenti che emergono nel corso della trattazione sono molti e affascinanti: il ritorno di tutte le cose alla loro origine divina, l'ascensione di Cristo come viaggio che supera la separazione fra terra e cielo, la processione dello Spirito dal Padre e non dal Figlio, le triadi divine e umane, il compimento della divisione di tutte le sostanze nella natura umana. Scritto in un latino straordinario da uno dei pochissimi filosofi del Medioevo che conoscessero il greco, e profondamente influenzato dal pensiero di Padri greci quali Basilio, Massimo il Confessore, Gregorio di Nissa e Gregorio di Nazianzo, e qui, nel Libro II, ispirato non soltanto alla speculazione neoplatonica, ma anche a un mito cosmogonico più antico, "Sulle nature dell'universo" è vibrante testimonianza personale che si presenta come "racconto immaginario di un'immagine".
C'era una volta un gallo che andava girando per il mondo... Così inizia la favola di Gallo Cristallo e del lupo che, come ogni lupo che si rispetti, è sempre affamato. E c'era una volta un branco di Ochine, costrette a difendersi da una volpe, molto molto astuta. E poi Il bambino nel Sacco, Pierino Pierone, "alto così", preso di mira dalla Strega Bistrega, e Cecino, un bambino piccolo come un cecio, tanto da entrare in una tasca. E c'erano, infine, anche I due Gobbi, che speravano di disfarsi, una buona volta, della loro gobba... Cinque racconti della tradizione, per piccini e non, incastonati nelle illustrazioni di Giulia Orecchia. Età di lettura: da 6 anni.
C'era una volta una bambina golosa... Così inizia la favola di Zio Lupo, in cui una scorpacciata di frittelle causa grandi pericoli. E c'era una volta Giovannin senza paura, piccolo ma coraggiosissimo, che teme l'unica cosa da cui non potrà mai allontanarsi. Poi c'è l'uomo dal Naso d'Argento, con le tre sorelle che prende in moglie una dopo l'altra, curiose, sì, ma molto astute. Nelle Nozze d'una regina e d'un brigante, una principessa capricciosa fa una scelta sbagliata e rischia la vita. La voglia di viaggiare del Fiorentino gli fa scoprire il mondo, ma è la curiosità, ancora una volta, a salvarlo. Però è nel Braccio di morto che, tra castelli neri, scheletri e stregoni, la paura fa novanta! Sei fiabe che fanno paura, ma non troppo, da leggere con la luce accesa, illuminate dal tratto intenso e originalissimo di Pia Valentinis. Età di lettura: da 6 anni.
Certi libri vanno letti al momento giusto, cioè da giovani. "Il ritratto di Dorian Gray" è uno di questi, e lo è per due motivi: perché offre il primo assaggio della corruzione; e perché mette alla prova, inscena una tentazione che vale per un'età, e una soltanto. Dopo, sarebbe una sfida troppo facile, e anzi verrebbe da desiderare, cercare, rincorrere una proposta simile, e anche i suoi effetti collaterali. Può un libro rappresentare una tentazione e portare alla rovina? La risposta è in questo stesso romanzo. Il volume è corredato da esclusivi contenuti extra, spunti e approfondimenti nella cultura contemporanea: film e serie TV, musica, arte, libri, fumetti e graphic novel.
Canale Mussolini è l'asse portante su cui si regge la bonifica delle Paludi Pontine. Su questa terra nuova di zecca, bonificata dai progetti ambiziosi del Duce, vengono fatte insediare migliaia di persone arrivate dal Nord. Tra di loro ci sono i Peruzzi, gli eroi di questa saga straordinaria. A farli scendere dalle pianure padane sono il carisma e il coraggio di zio Pericle. Con lui si trasferiscono i vecchi genitori, tutti i fratelli, le nuore. E poi la nonna, dolce ma inflessibile. Il vanitoso Adelchi, più adatto a comandare che a lavorare. E poi c'è lei, l'Armida, la moglie di Pericle, la più bella, la più generosa, la più strana, una strega forse. Un poema grandioso che, con il respiro delle grandi narrazioni, intreccia le vicende drammatiche e sorprendenti dei suoi protagonisti a quelle, non meno travagliate, di mezzo secolo di storia italiana.
Una delicatissima, intensa passione ha sempre legato Hermann Hesse alle farfalle, eteree, fugaci, caduche creature leggiadre e variopinte. Ne rimangono tracce in tutta la sua opera; tracce sparse, proprio come il volo di una farfalla, tra racconti, memorie, versi, riflessioni, pagine dei diari di viaggio e dei romanzi. Questo volume le raccoglie e riordina, suggerendo uno sguardo inedito su un grande scrittore, perdutamente innamorato di quei "fiori alati" ai quali anche Buddha dedicò le sue ultime parole.
"Una volta a Messina c'era una madre che aveva un figlio a nome Cola, che se ne stava a bagno nel mare da mattina a sera". Così inizia la favola di "Cola Pesce", e come avrà fatto, lui che adorava nuotare, a diventare mezzo uomo e mezzo pesce? Forse la risposta la conosce "Il Principe granchio", rimasto intrappolato a lungo negli abissi, sotto l'effetto di un incantesimo fatato, o magari lo sa "L'uomo verde d'alghe", delle insidie del mare se n'intende, lui che ha sconfitto mostri e marinai. Dopo tanto navigare, basterà "Un bastimento carico di..." a conquistare il cuore di una dolce principessa, o sarà meglio chiamarsi "Bella Fronte", per convolare a nozze con la figlia di un sultano? E alla ricerca di una cura per "Il Balalicchi con la rogna", per il mare ben tre volte va e tre volte torna Pidduzzu. Da leggere al sole e all'ombra, in spiaggia e in giardino, di sera e di mattino, sei fiabe dei nostri mari immerse nel caleidoscopio delle illustrazioni di Barbara Nascimbeni. Età di lettura: da 6 anni.
"C'era una vedova con un figlio che si chiamava Giuanin." Così inizia la favola del "Mago Corpo-senza-l'anima" e del giovane coraggioso che lo sfida facendosi piccolo come una formichina... E c'era una volta "La Rosina nel forno", una bambina bellissima con una sorellastra cattiva come una serpe, non certo generosa come "La biscia" e i suoi tre doni magici. C'erano poi "I tre cani", Spezzaferro, Schiantacatene e Spaccamuro, tipi con cui non si scherza affatto, e infine il povero Peppi "Sperso per il mondo", che con l'aiuto di un vecchio bue e tanta astuzia conquisterà una fortuna. Ranocchie parlanti, aquile riconoscenti, leoni invincibili e tanti animali magici popolano queste cinque fiabe, che destano stupore come il tratto incantato e giocoso delle illustrazioni di Gaia Stella. Età di lettura: da 6 anni.
È stato Patrick ad avere l'idea di invitare gli amici per un weekend di tennis e relax. Non vede l'ora di esibire la favolosa residenza di campagna acquistata grazie ai lauti guadagni della sua attività per così dire... spregiudicata di consulente finanziario. Ma alla bella moglie Caroline non ha rivelato il vero motivo di questa riunione a cui tiene così tanto. Caroline è una donna senza peli sulla lingua che conosce bene il caro maritino, quindi non si fa certo problemi a dire la sua in merito a questa iniziativa. È ben contenta di accogliere Stephen e Annie, i vecchi vicini di casa con qualche problema finanziario, un po' meno di vedere l'arricchito Charles e la sua aristocratica moglie Cressida, ed è scontentissima di dover avere a che fare con il competitivo e pedante Don, cliente di Patrick, e la sua sciocca figlia Valerie. Quando le quattro coppie si riuniscono, sembra già chiaro chi siano i vincitori e chi i vinti nella vita. Ma nel momento in cui la prima palla viene lanciata oltre la rete l'impeccabile campo da tennis in erba diventa teatro di qualcosa di molto diverso da un piacevole torneo fra amici. Ha inizio infatti una due giorni di ripicche, scenate e rivelazioni, culminante nell'arrivo di un ospite inatteso che sovvertirà completamente gli equilibri... In "A che gioco giochiamo?" Madeleine Wickham racconta il rapporto che intratteniamo con il denaro, scegliendo come bersaglio della sua tagliente ironia il mondo fatuo dei nuovi ricchi.
Dei tanti modi in cui un essere umano può decidere di passare il suo tempo libero, leggere è uno dei più strani. A prima vista rifugiarsi tra le pagine di un libro è un tentativo di eludere la realtà. In verità, suggerisce Piperno, è esattamente il contrario: letteratura e vita si nutrono l'una dell'altra, e vicendevolmente si amplificano. I personaggi dei libri che amiamo vengono a farci visita nei momenti più delicati e inattesi, proprio come Humphrey Bogart sta affettuosamente al fianco del Woody Allen di "Provaci ancora, Sam". Quando ci troviamo di fronte ai loro stessi bivi, agli stessi amori impossibili, amicizie perdute, offese subite, felicità promesse, è facile sentire che i protagonisti dei nostri romanzi del cuore sono gli amici che meglio potrebbero comprenderci. E la magia della lettura, il rapporto esclusivo che si crea con chi quelle pagine le abita ma anche con chi le ha scritte. Con buona pace dei seriosi critici accademici, il modo migliore di leggere un libro è sempre immedesimarsi e lasciarsi rapire, fino al riso, fino alle lacrime. Per non parlare di ciò che accade se il lettore è anche, come in questo caso, uno scrittore... Invidia, gelosia, rancore, snobismo, vergogna, ansia di gloria e bisogno di solitudine, somma fragilità e smisurato orgoglio: nei brevi saggi di questa raccolta Alessandro Piperno racconta e analizza sentimenti, vizi e virtù che accomunano ciascuno di noi ai più celebri personaggi dei romanzi moderni e, spesso, anche ai più famosi scrittori.
Una classe d'asilo in visita al Salone del libro di Torino. Una baby-sitter romena appassionata di letteratura. Due coppie di genitori più o meno affannate, più o meno in crisi, più o meno felici nella giungla quotidiana, tra la routine del lavoro e le distrazioni del cuore. E, soprattutto, due bambini: Leone, che si chiama così per davvero, e Orso, che avrebbe un nome meno "feroce" ma non vuole essere da meno del suo amico. Leone e Orso non si conoscono fino a quando, proprio nella stessa mattina di caos e di carta, non si perdono entrambi tra gli stand della Fiera. E mentre le maestre, la tata e i genitori si mettono a cercarli tra i corridoi del Lingotto in un crescendo di preoccupazione, ai due dispersi si aggiunge Giulia, la fidanzatina di Orso. Questo bel "terzetto di evasi", ignorando i richiami, come in una meravigliosa avventura esplora i padiglioni e va alla scoperta delle sorprese che si nascondono tra le pagine dei libri, anche quelli dei grandi, anche quelli "senza figure". Perché i libri, a differenza degli adulti, non hanno mai fretta, non cambiano discorso nelle situazioni delicate, giocano con la fantasia e trovano le parole per ogni emozione. Una favola delicata e divertente che ci racconta quanto fitta è la trama che unisce la vita alla letteratura, quanto la poesia di una pagina può cambiare il senso della nostra piccola grande storia.