
Lo sciamano "occidentale" racconta un altro tassello della sua vita vissuta intensamente. Jodorowsky parte dall'incontro con il maestro giapponese Ejo Takata, che lo inizia alla meditazione, al buddhismo zen e ai misteriosi koan - enigmi, domande all'apparenza assurde che non accettano risposte guidate dalla logica, indizi che conducono alla strada verso l'illuminazione. Un percorso lungo e drammatico, appassionante e irto di ostacoli, che ha una e una sola ricompensa: la vera conoscenza di se stessi. E le maghe? Le maghe sono le donne che hanno aiutato Jodorowsky lungo il suo percorso - donne forti, uniche, vitali, donne che gli hanno insegnato a liberarsi dalle sovrastrutture e dai condizionamenti di un'infanzia e un'adolescenza prive di amore, donne che gli hanno mostrato come spezzare la corazza emozionale e aprire il cuore e ampliare la propria visione della vita, donne come la scrittrice e pittrice surrealista Leonora Carrington, o dona Magdalena, che gli ha svelato l'arte del massaggio iniziatico, o la Tigressa, formidabile attrice messicana, o Reyna D'Assia, figlia dell'intellettuale esoterico e occultista Gurdjieff. Sono esperienze vitalissime, talvolta violente, qualche volta surreali, ma sempre e comunque istruttive. Jodorowsky continua a illuminare.
Tre storie magiche che intendono stimolare il lettore a trasformare la propria vita. Basate su un linguaggio poetico e favolistico, su personaggi che vivono alla confluenza tra la realtà e altre dimensioni, sono tre parabole di alcune delle principali intuizioni di Alejandro Jodorowsky venute alla luce durante le sue ricerche nel mondo della spiritualità.
Siglufjörður, cittadina di pescatori nel punto più a nord dell’Islanda, accessibile dal resto del paese solo attraverso un vecchio tunnel, è soffocata dalla morsa dell’inverno. La temperatura è ben al di sotto dello zero, il vento scuote le tegole, e la neve che cade incessante da giorni la fa sembrare un luogo incantato dove tutto può succedere. Finché qualcosa di inaspettato succede davvero. Una giovane donna viene ritrovata in un giardino priva di sensi, in una pozza di sangue. Un vecchio scrittore muore nel teatro locale in seguito a una caduta. Ari Þór, ex studente di teologia diventato poliziotto quasi per caso, si immerge nell’indagine malvolentieri, stretto tra la nostalgia della fidanzata rimasta a Reykjavík e la diffidenza di una comunità che fa fatica ad accoglierlo. In un clima di tensione claustrofobico, dovrà imparare a farsi largo tra l’attenzione morbosa della stampa e i segreti dei residenti, a convivere con le bufere sferzanti e a trovare la strada della verità in un buio senza fine.
È ormai notte quando Emily sale sul traghetto per Bainbridge Island, poche miglia al largo di Seattle. Davanti a sé, le luci dell'isola la accolgono come un abbraccio. Quel luogo è sempre stato il suo rifugio, la sua oasi di tranquillità, ed è quindi il posto ideale per dimenticare, per lasciarsi alle spalle le carte del divorzio appena firmate, il romanzo che il suo editore attende con ansia, ma che lei non ha ancora scritto, e l'oceano di rimpianti che la opprime. Così, per qualche tempo, sarà di nuovo ospite dell'anziana zia Bee, nella casa in cui, da ragazzina, ha trascorso lunghe estati luminose e spensierate. E proprio in quella grande casa, piena di fotografie in bianco e nero e di stanze chiuse a chiave, Emily scopre qualcosa che cambierà per sempre il suo destino: un diario con una consunta copertina di velluto cremisi, in cui una donna di nome Esther racconta la sua storia d'amore con Elliot, una storia che risale al 1943, avvincente e tragica, esaltante e impossibile. Ma chi sono Esther e Elliot? Sono esistiti davvero? E perché quel diario si trova lì, in casa di zia Bee? Nessuno sembra disposto ad aiutare Emily a far luce sul mistero; anzi, di fronte alle sue domande, tutti si chiudono in un ostinato silenzio. Ma, per Emily, capire cosa sia accaduto a quella donna - così lontana eppure così simile a lei - diventa una ragione di vita. Come se il segreto nascosto tra le pagine di quel diario la riguardasse da vicino...
Che cos'è il sogno americano? Che cosa rappresenta davvero per un emigrato cinese? Subito dopo i fatti di Tiananmen, Nan Wu, un letterato cinese che si trova in America per una specializzazione assieme alla moglie, decide, anziché rientrare in patria, di fare arrivare dalla Cina anche il piccolo Taotao, loro unico figlio, e cercare di ottenere la cittadinanza americana. Così si apre il calvario della famiglia Wu. Nan e la moglie, Pingping, si arrabattano per garantire a sé stessi e al bambino un presente vivibile e un futuro dignitoso: accantonata l'idea della carriera accademica, marito e moglie si danno da fare, lei come custode presso una facoltosa vedova americana che la tratta dall'alto in basso; lui come guardiano notturno prima e come aiuto cuoco e cameriere poi. Ammazzandosi di lavoro, Nan e Pingping riescono a comprare un ristorantino già appartenuto a un'anziana coppia di taiwanesi e a diventare alla fine proprietari di una casa con giardino e laghetto, realizzando così il sogno americano. Ma a che prezzo? Rinunciando ai sogni? All'idea di una vita dedicata all'arte e alla poesia? Dopo un deludente viaggio in Cina, dove scopre che l'ossessione americana per i soldi e il cinismo sono diventati ormai legge anche in Oriente, Nan decide di buttare tutto all'aria: ristorante, giardino e laghetto, di accettare un lavoro dipendente qualsiasi e di dedicarsi alla sua autentica passione: scrivere poesie.
Due sono i protagonisti di quest'opera, un'opera, come è stato detto, "bella senza abbellimenti", forse la più amata dagli spagnoli fra quelle di questo secolo: il poeta e il suo asino - anzi, l'asino e il poeta - e, come sfondo, il leggendario paesaggio dell'Andalusia. È un libro dolcissimo, pieno di colori e di luci; un'elegia leggera, che narra la storia dell'amicizia, della solidarietà fra l'uomo e l'animale, compagni di viaggi, scorrerie, ricordi, riflessioni; una favola, sì, ma come scrive Carlo Bo nella prefazione a questa sua incantevole traduzione, una "favola che si nutre soltanto e specialmente di realtà e di conoscenza dell'uomo, di cui l'asino Platero resta il simbolo per eccellenza, così vero, così rassicurante".
Ning Xuan lavora in un'azienda creata con capitale straniero nel Sud della Cina. Il suo impiego le permette una vita borghese in un ambiente di lusso, ma la lascia insoddisfatta e la lettura è il suo unico vero svago. Un giorno si imbatte in un libro di Tingsheng che la coinvolge e la commuove profondamente; decide allora di scrivere una lettera all'autore. Il romanzo ha inizio proprio con questa lettera, dalla quale nasce una relazione di amicizia prima e di amore coronato dal matrimonio poi. Romanzo autobiografico costruito su lettere e brani di diario dei due protagonisti, "Il Monte degli Aromi" (il titolo è tratto da una citazione del "Cantico dei Cantici") è il viaggio di due giovani cinesi alla ricerca appassionata del vero amore, della verità e del significato della vita; al tempo stesso diventa - attraverso i loro occhi - un affresco della Cina d'oggi e una critica senza sconti al suo sistema politico, che nega la libertà, i diritti umani e la possibilità di parlare apertamente.
Tutto cominciò con Nonna Rong. Perché apprendesse l'arte dell'interpretazione dei sogni, la vecchia matriarca spedì il nipote all'estero, non prevedendo che, una volta lontano, a una materia tanto esoterica il giovane Zilai avrebbe preferito i corsi di aritmetica e geometria. E così, da una dinastia di mercanti di sale, i Rong si trasformarono in una moderna famiglia di matematici. Passata qualche generazione, Rong Jinzhen - il bambino dalla testa enorme - dimostrerà una capacità di capire l'universo dei numeri assolutamente fuori dell'ordinario. Troppo geniale per passare inosservato, Jinzhen viene obbligato ad abbandonare la carriera accademica quando, in un giorno di pioggia, un uomo storpio lo porta via con sé per reclutarlo nella sezione crittografi a della misteriosa Unità 701. Diventerà il maggiore crittoanalista che i servizi segreti cinesi abbiano mai conosciuto, ma dovrà anche affrontare una serie di dolorosi tradimenti, intrappolato in un sistema che lo obbliga a sfide sempre più disumane, costringendolo in una prigione di segreti e solitudine. Da uno dei più popolari scrittori della Cina contemporanea, una spy story permeata delle atmosfere magiche della tradizione cinese, ricca di mistero e tensione, capace di mescolare i generi e di fondere la storia con la leggenda.
"L'elefante e la Maruti", il vecchio e il nuovo, la tradizione e la modernità, in una parola il contrasto, il paradosso che agita il grande subcontinente indiano: questo è il filo conduttore di queste novelle. Ecco allora Delhi, descritta entusiasticamente da un forestiero il cui amore per la città viene giudicato puerile dalla sua bella e moderna collega di lavoro Sheila; ecco un matrimonio in cui uno sposo ansioso aspetta la sua sposa chiedendosi se si degnerà di presentarsi; ecco la scuola in cui Renuka, la bruttina, viene sfruttata da Mandakini, la bella che manipola le coscienze di tutti; ecco, infine, il diligente funzionario governativo che, nel più assonnato distretto burocratico, si trova a dover fare i conti con violenze oscure e inaspettate.
"Oscar è morto perché l'ho guardato morire senza muovere un dito. È morto strangolato dalle corde di un'altalena". Così comincia questo breve e intenso romanzo che racconta l'ultimo giorno di Léonard, diciassette anni, in un campeggio delle Landes oppresso dalla canicola. Un comportamento irreparabile che lui per primo non sa spiegarsi. Rimanere immobili è la stessa cosa che uccidere? In preda al panico, sotterra il corpo nella spiaggia. Il giorno dopo, mentre si aspetta di essere scoperto da un momento all'altro, conosce una ragazza. Il libro è la storia di un adolescente estraneo al mondo che lo circonda, un giovane che non sa stare al gioco della seduzione, della festa perenne, delle vacanze, e che si oppone passivamente, ma con tutte le sue forze, all'obbligo di felicità diffuso dagli altoparlanti del camping.
Alex ha dieci anni e vive a Belfast in una casa fredda e spoglia con la sua giovane madre, una donna precipitata da tempo negli abissi di una grave depressione. Alex è un bambino solo ma ha un amico speciale, Ruen, che nessun altro può vedere e che si manifesta sotto forme diverse e quasi mai rassicuranti. Ruen spesso lo aiuta, ma a volte gli chiede anche di fare cose cattive. Anya è una psichiatra infantile. La sua è una professione molto dura, soprattutto per chi come lei ha perso una figlia in circostanze oscure. Anya è incaricata di occuparsi del caso di Alex. Perché Alex dice di parlare e interagire con misteriose presenze che si manifestano soltanto a lui. E perché dopo il tentato suicidio della madre il bambino è rimasto solo. Sulla psichiatra e sul suo giovane paziente incombe lo stesso destino. Ruen infatti ha chiesto ad Alex di fare qualcosa di sconvolgente. Qualcosa che Alex, stavolta, non vuole fare...