
Dal 1940 alla sua morte nel 1966, Flann O'Brien, con lo pseudonimo di Myles na Gopaleen, tenne una rubrica quotidiana di cronache dublinesi sull'Irish Times. Con impudente ironia e sfrenato umorismo, O'Brien metteva in ridicolo le assurdità e le boriosità della vita dublinese, con un'arditezza che lo rese il più temuto, rispettato e apprezzato commentatore della storia del giornalismo irlandese. Nel corso degli anni la rubrica assunse forme e caratteristiche sempre diverse: dal diario pubblico al saggio, all'esercizio del gioco di parole, alla gag umoristica, all'intervento critico, alla tirata polemica, al monologo, alla spiegazione didattica, all'invenzione narrativa e alla creazione di personaggi che ancor oggi vengono ricordati al pari di quelli che animano i suoi romanzi. E tra tutti gli strambi personaggi usciti dalla sua penna, il più notevole è proprio Myles na Gopaleen, l'implacabile fustigatore di costumi di queste "Cronache dublinesi", bizzarro miscuglio tra uno scienziato pazzo, un tuttologo e un fanfarone.
Amiche da sempre, Kate e Babà, le "ragazze di campagna" protagoniste dell'omonimo romanzo di Edna O'Brien, sono diventate donne, ormai. Lasciata Dublino, cercano a Londra quella vita emozionante che sembra loro impossibile nella sonnolenta, bigotta e repressiva Irlanda. Ma una volta arrivate, a parte qualche invito a cena e qualche incontro con personaggi mediocri, la monotonia prende il sopravvento e nel giro di poco tempo finiscono entrambe sposate con uomini non all'altezza delle loro aspettative. Intrappolata nella sua grigia casa di periferia con un marito ancor più tetro e sempre più freddo, Kate continua a inseguire il suo ideale dell'amore vero. Babà, intanto, ha i suoi problemi con un matrimonio di facciata, che si esprime attraverso la volgarità di una ricchezza esibita e priva di qualsiasi spessore. Per entrambe è arrivato il momento di fare le proprie scelte andando incontro al destino. Alternando capitoli in terza persona che seguono la parabola di Kate a capitoli in cui è Babà a raccontare la propria versione con tagliente ironia e incrollabile pragmatismo, "Ragazze nella felicità coniugale" (terzo capitolo della trilogia dopo "Ragazze di campagna" e "La ragazza dagli occhi verdi") è il racconto lucido e commovente di cosa significhi davvero diventare adulti e scontrarsi con l'amarezza della vita.
1382. Figlia di Giovanni di Gand, sorella del futuro re d'Inghilterra Enrico IV, Elisabetta di Lancaster ha imparato gli scaltri intrighi di corte dagli uomini più potenti del regno. In quegli anni di instabilità politica solo i più accorti sopravvivono e la lealtà al proprio lignaggio è la sola legge che conta. Una principessa plantageneta non può opporsi ai desideri del padre. Eppure l'indomita Elisabetta rifiuta di soggiacere a un matrimonio combinato. Ribellandosi al suo destino, sposa invece l'affascinante e ambizioso Sir John Holland, Duca di Exeter, fratellastro del Re Riccardo II e l'unico uomo che abbia mai amato. Ma la disobbedienza ha un prezzo... 1399. Il fratello di Elisabetta, Enrico, ha conquistato il trono a spese di Riccardo e John Holland, tra i più fedeli confidenti del vecchio re, architetta un piano per rovesciare l'usurpatore. Intrappolata in una mortifera rete di inganni e segreti, Elisabetta deve scegliere. Tradire il fratello e la famiglia? O smascherare il marito, decretandone la morte?
1812. La fregata inglese Leopard giunge malconcia nella baia di Pulo Batang, nelle Indie Orientali, dopo uno scontro vittorioso con una nave da guerra olandese. Abbandonata la nave, Jack Aubrey sale sulla Fleche per tornare a casa, ma proprio durante la navigazione scoppia la guerra tra gli Stati Uniti e l'Inghilterra. Eppure, questa volta, il bottino di guerra più prezioso per i nemici non è costituito da un'altra nave, bensì da Stephen Maturin, il più caro amico di Jack nonché agente segreto al soldo degli inglesi: un uomo che possiede informazioni d'importanza davvero incalcolabile...
La "Surprise" ha già lasciato l'Australia quando il comandante Aubrey scopre a bordo un clandestino, peggio, una donna, persona assai sgradita a bordo di una nave della marina militare. Si tratta di un'affascinante inglese deportata in Australia, Clarissa, che a bordo sposa uno degli ufficiali della nave, l'allievo Oakes. Il comandante Aubrey ha intenzione di sbarcare la coppia sulla costa sudamericana, meta del viaggio, ma nuovi ordini lo costringono a una deviazione verso l'isola di Mohau, dov'è in atto una guerra interna che rappresenta un'occasione per affermare gli interessi britannici. Nel frattempo sarà Stephen Maturin, medico e amico di Aubrey a venire a conoscenza del misterioso passato di Clarissa Oakes.
Jack Aubrey, a bordo dell'"Ariel", si sta dirigendo verso il mar Baltico: lo scopo è quello di raggiungere le truppe catalane, che stanno occupando Grimsholm per conto dei francesi, e di convincerle a "tradire" Napoleone in favore della Gran Bretagna. Incaricato di questa delicata missione è, ovviamente, Stephen Maturin, che può vantare una perfetta conoscenza della lingua catalana e impeccabili credenziali politiche. Stephen riesce nel suo intento, ma il ritorno in patria non sarà certo dei più tranquilli. Naufragati, dopo un epico scontro, sulle coste francesi, Jack e Stephen saranno infatti condotti a Parigi e rinchiusi in una tetra prigione in attesa di essere giustiziati...
Aubrey e Maturin sono di nuovo in mare. Jack Aubrey, sommerso dai debiti in seguito a investimenti sbagliati e privato dei favori dell'Ammiragliato a causa dell'avventatezza politica del padre, deve mettersi al servizio di Worcester, un vecchio uomo d'arme. Aubrey lascia quindi a cuor leggero l'Inghilterra e riesce a fare in modo che la nave di Worcester sia la più efficiente per bloccare la flotta di Napoleone. Il fidato compagno Maturin, che si è finalmente sposato con la donna tanto a lungo inseguita, deve invece affrontare un rischioso compito di spionaggio: infiltrarsi in un territorio nemico.
Jack Aubrey e Stephen Maturin sono a Malta, nell'animato porto della Valletta, in attesa che la piccola fregata Surprise venga riparata. Ma non si tratta di un periodo di riposo giacché, dopo la morte dell'ammiraglio Thorton, tra i comandanti della marina britannica si è scatenata una corsa per accaparrarsi il comando delle navi migliori. Aubrey sarà costretto a vedersela con il viceammiraglio Harte, che dispone della flotta del Mediterraneo. Maturin invece dovrà fare tutto ciò che è in suo potere per evitare sabotaggi da parte delle spie di Napoleone, che si aggirano nel porto in cerca di informazioni. Ma queste difficoltà impallidiranno in confronto a ciò che aspetta i due amici: il Mar Rosso, infestato da squali famelici e da pirati senza scrupoli.
In seguito a un repentino cambio di piani, Sir Joseph Blaine, capo dei servizi segreti inglesi, decide di affidare a Jack Aubrey e a Stephen Maturin un'importante missione nel mar della Cina, per impedire un'alleanza tra i francesi e i principi malesi. Così Jack viene riammesso nella Royal Navy con il grado e l'anzianità precedenti, e, nominato comandante della Diane, fa rotta verso le Indie Orientali per accompagnare Edward Fox, l'inviato plenipotenziario di Sua Maestà, nel sultanato di Pulo Prabang. A un viaggio con vari inconvenienti, segue un'insidiosa permanenza nell'isola malese, perché la competizione con i francesi per aggiudicarsi il favore del sultano lascia presto il terreno della diplomazia per spostarsi sul raggiro.
Gibilterra, 1815: il porto è un'immensa distesa deserta, nessun segno della vita di un Paese in tempo di guerra. Tutti gli occhi sono puntati all'orizzonte, sulla media distanza, dove una nave ammiraglia inglese ha appena virato, mettendosi con mure a dritta. Un'insegna familiare sventola sull'albero maestro: quella del comandante Jack Aubrey. In città lo attende un nuovo incarico, qualcosa che metterà a dura prova lui e il suo equipaggio. Napoleone è da poco fuggito dall'Elba e sta raccogliendo consensi, vuole tornare al potere. Si parla di trecentosessantamila uomini, cinque corpi d'armata lungo la frontiera settentrionale, trentamila soldati su quella meridionale. E non solo... Anche nelle remote terre arabe qualcosa sembra covare nell'ombra: forse un'alleanza musulmana che pare spalleggiare Bonaparte, e che coinvolge gli Stati della Barberia, Algeri, Tunisi, persino il Marocco e il piccolo regno di Azgar. Non c'è che dire, il quadro è a dir poco disastroso: l'Inghilterra deve correre ai ripari, se non vuole essere travolta. Ma come? A Aubrey non resta che partire per una nuova missione sull'amata Surprìse, con l'aiuto dell'amico di sempre, il chirurgo di bordo Stephen Maturin, e del nuovo arrivato, il dottor Jacob, un giovane che vanta una perfetta conoscenza del turco e dell'arabo, oltre ad amicizie altolocate. Cosa gli riserverà, questa volta, il destino?
Al momento della morte, Patrick O’Brian stava lavorando al seguito di Blu oltre la prua. Le pagine dell’Ultimo viaggio di Jack Aubrey, una perla per tutti i cultori del grande scrittore inglese, rappresentano il suo vero (e incompiuto) ultimo romanzo, finalmente pubblicato in Italia. Jack Aubrey e Stephen Maturin sono in Cile, dove vengono raggiunti dalla moglie e dalle figlie di Aubrey, e da un’affascinante amica di Stephen. È in programma un viaggio in Sudafrica: la rotta è per lo stretto di Magellano, poi la Terra del Fuoco, per fare provviste di cibo e acqua. Ma la meta potrebbe anche diventare Sant’Elena, dove si trova in esilio Napoleone...
L’inedito è seguito da un ampio e documentatissimo saggio storico-letterario di Gastone Breccia sulla Royal Navy tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo, in cui vengono illustrati l’organizzazione della flotta, la tipologia e l’armamento dei vascelli, le attrezzature e gli strumenti della navigazione, la vita di bordo e molte altre curiosità... Un saggio che, come scrive lo stesso Breccia, intende essere «in primo luogo un omaggio a Patrick O’Brian e alla sua opera». L’ultima frase del grande scrittore inglese è rimasta sospesa a mezz’aria, come il viaggio di Aubrey e Maturin. Ma è bello pensare – parafrasando una celebre canzone americana della Grande Guerra – che «i marinai non muoiono mai, svaniscono nell’aria».
Stephen Maturin viene a sapere che un eminente catalano, inviato dai servizi segreti inglesi nel Mar Baltico, è morto in un naufragio. Costui avrebbe dovuto raggiungere le truppe catalane che occupavano un'isola per conto dei francesi e convincerle a cedere l'avamposto agli inglesi. Stephen sa che adesso tocca a lui portare a termine quella missione e propone l'impresa al fidato Aubrey. I due riescono nell'intento, ma sulla via del ritorno, durante una violentissima burrasca, dopo un epico scontro con un vascello francese, la loro goletta naufraga sulle coste della Bretagna e tutto l'equipaggio viene catturato. Stephen e Jack vengono condotti prigionieri a Parigi e rinchiusi nella tetra prigione del Tempio in attesa di essere giustiziati.