
Cosa può fare un giovane e squattrinato cronista newyorkese che si trova improvvisamente ricchissimo e residente a Londra? Naturalmente non può che darsi alla bella vita, lasciarsi coinvolgere in qualche scandalo rosa e rinnovare i fasti di qualunque 'giovin signore' del passato. Ed è quello che succede a Piccadilly Jim, protagonista di una rutilante e incredibile vicenda che lo riporterà a New York innamorato di una giovane donna che ne ignora l'identità e che inconsapevolmente lo costringe a mascherarsi da se stesso. Mentre confeziona una trama che passa da un colpo di scena a un travestimento o a uno scambio di persona, Wodehouse ci avvolge nelle spire di una scoppiettante commedia degli equivoci.
"Quando si scrive un racconto, la difficoltà principale consiste nell'illustrare in maniera chiara ma concisa la natura e le disposizioni dei personaggi principali." Così dichiara il narratore dell'improbabile carriera calcistica dell'onorevole Clarence Tresillian. Nonostante poi aggiunga che "onestamente, è una vita da cani quella degli scrittori di racconti", la brevità pare lo strumento perfetto per illustrare la ricca carrellata di prototipi umani che popolano le pagine dei libri di P.G. Wodehouse: artisti spiantati e in cerca di fortuna, uomini facoltosi e intraprendenti pronti a tutto pur di conquistare la ragazza che amano, ambiziosi giocatori di golf, pappagalli parlanti e rissosi fox terrier. E poi gli immancabili maggiordomi, solenni e infinitamente sagaci, coppie di giovani innamorati alle prese con il tipico vademecum di equivoci destinati a sciogliersi nel lieto fine, l'eterno confronto fra inglesi flemmatici e americani chiassosi e pragmatici... Con la consueta leggerezza e arguzia, la penna di Wodehouse arricchisce di infinite sfumature il ritratto dei suoi personaggi e del divertente, paradossale mondo in cui vivono.
Nei racconti di P.G. Wodehouse il Drones Club è un luogo sacro, votato ai toni compassati e alla flemma dei suoi frequentatori. Fra questi spiccano giovanotti dal proverbiale contegno britannico, scapestrati rampolli di famiglie nobili o facoltose, impegnati più che altro a inanellare un cocktail dopo l'altro, ad assaporare l'aroma di un sigaro o, come in queste pagine, a narrare le vicende di alcuni fra i soci più intraprendenti, protagonisti vecchi e nuovi del variegato repertorio di Wodehouse: il maldestro e mite Pongo Twistleton, perennemente squattrinato, sfortunato in amore e vittima designata dello zio Fred, conte di Ickenham, che lo coinvolge nelle sue scorribande londinesi; Archibald Mulliner, disposto a rompere il proprio fidanzamento per tenere fede al codice di comportamento della sua famiglia, quando non si lascia folgorare dagli ideali del socialismo; Percy Wimbolt e Nelson Cork, basiti di fronte al mistero fittissimo che avvolge i rispettivi copricapi. Accanto a loro, le immancabili signorine dell'alta borghesia britannica, al centro di corteggiamenti complicati da equivoci esilaranti e fantasiosi. Certo non si può dire che gli habitué del Drones brillino per la loro perspicacia. Ma la sofisticata arguzia con cui l'autore ne dipinge le peripezie li rende figure dai contorni irresistibili... .
Lo Zio Dinamite è un signore cospicuo e dall'aspetto distinto, con dei gran baffi grigi, lo sguardo vivido e intraprendente e l'aria di uno che ha vissuto una vita intensa e ricca di sorprese. A lui si rivolge Sally Painter, la nipote, per risolvere una delicata faccenda in cui si è ficcato il fratello Otis, un piccolo editore specialista nel combinare pasticci. E il pasticcio in questione è decisamente grave: in un momento di disattenzione ha infatti inserito nel libro di memorie di Sir Bostock, un irascibile e altezzoso membro della nobiltà inglese, alcune riproduzioni raffiguranti adorabili e soprattutto svestite fanciulle...
Abilismo è quando ti senti particolarmente figa perché hai un nuovo taglio di capelli e vai in giro sfoggiandolo con uno swishh, ma un tizio si avvicina e ti dice che «sei proprio brava a uscire di casa». Abilisti sono i film con personaggi disabili che dispensano grandi lezioni di vita a tutti, fanno sesso per la prima volta prima di schiattare e poi schiattano. Abilista è l'inquietante signora che ti fa pat pat sulla testa al supermercato. Ma è anche l'aula universitaria inaccessibile, la burocrazia infinita, l'assistenza insufficiente. Un fumetto in 8 storie che con intelligenza e ironia svela i pregiudizi e l'oppressione strutturale che circondano ogni giorno le persone disabili. Senza tralasciare qualche strategia per combatterli.
Nella Polonia del 1941, mentre la persecuzione nazista nei confronti degli ebrei si fa di ora in ora più sistematica, Franciszka vive con la figlia Helena e il figlio Damien in una modesta fattoria ai margini del villaggio di Sokal. Franciszka è uno scricciolo di donna, povera e senza alcuna istruzione. Ma dietro l'aspetto inoffensivo nasconde un tratto straordinario: l'istinto, lucido e ostinato, di fare il bene. Quando una famiglia ebrea a un passo dalla deportazione bussa alla sua porta, lei non esita ad accoglierla. Per venti interminabili mesi Bronek, Anelie e Walter, Dawid e Bryda vivranno nascosti nella porcilaia, nutriti e accuditi dall'astuta, imperturbabile Franciszka a rischio della sua stessa vita. Ma non finisce qui. Altre vittime della persecuzione e della violenza incroceranno il suo cammino, e a tutti Franciszka darà la stessa risposta: un semplice, coraggiosissimo "sì". J.L. Witterick dà voce a una piccola storia dalla forza dirompente. Perché i veri eroi sono quelli che non ti aspetti.
"Il grande silenzio è stato il mio primo compagno di giochi. Un abbraccio affettuoso e terribile che non mi ha mai abbandonato. Nemmeno ora. E che non mi lascerà mai. Quando la gente mi guarda, pensa che io sia come tutti gli altri, perché la sordità non ha segni evidenti, è un handicap invisibile. Così, spesso, una persona sorda viene scambiata per un qualunque udente. Non lo è affatto, però può riuscire a raggiungere gli stessi traguardi. Come ho fatto io. Con tenacia, passione, coraggio, lottando contro un mondo che a volte non mi è stato amico, contro nemici che avevo perfino in casa e cercavano di opporsi alle mie scelte e di impedirmi di inseguire i miei sogni. Ma io ce l'ho fatta. Questa è la mia storia". Roberto Wirth - proprietario dell'Hassler, l'hotel di Roma dove alloggiano celebrities di ogni parte del mondo - ci racconta in prima persona la sua straordinaria parabola esistenziale, la vita complessa di un uomo nato sordo profondo e costretto a misurarsi con i pregiudizi degli altri, a partire da quelli della sua stessa famiglia.
Una ragazza di provincia, attratta dallo splendore della città imperiale, sogna di diventare una grande cuoca e di lavorare in una casa nobile o alla corte degli Asburgo. Con i primi guadagni compra una paio di scarpe di seta, che diventeranno il simbolo della sua ricerca di una vita migliore. Purtroppo un nuovo tutore riporta l'orfanella Marie al paese e, dopo averla insidiata, la fa rinchiudere in un riformatorio. "Il periodo più brutto della mia vita..." scriverà lei nel suo diario culinario. Disperata fugge verso Vienna, dove la accoglie una guardia carceraria che la ama e vuole sposarla, ma che muore poco prima del matrimonio e della nascita del loro primo tiglio. Marie ha solo 19 anni, è una donna bellissima e determinata e decide di lottare per crearsi uno spazio nella grande città. Presto impara che il suo volere ostinato non basta: si adatta alle condizioni e sviluppa il senso della realtà, l'astuzia e l'egoismo, a seconda di ciò che le circostanze richiedono. Conquistata la desiderata posizione di capocuoca in una casa signorile, crede di aver finalmente messo ordine nella sua vita, quando ricompare un vecchio amante. Marie sarà nuovamente sottoposta a un duro esame dalla vita...
1605, Londra: è appena fallita la Congiura delle Polveri contro il re protestante Giacomo I e ogni cospiratore cattolico si è dato alla fuga, cercando di scappare il più lontano possibile dalla lunga mano della giustizia inglese. 1612, Venerdì Santo: nel profondo dei boschi di Pendle Forest, a pochi passi da una fonte battesimale, immerso nella nebbia fitta, un misterioso raduno di tredici persone è improvvisamente interrotto dall'arrivo del magistrato Roger Nowell. Si tratta per caso di un Sabbat di streghe? Due donne, dalla fama di maghe, sono già state rinchiuse nel castello di Lancaster e attendono il processo. Per le altre sospettate garantisce la bella e ricca Alice Nutter. Ma cosa ci fa proprio lei in quel gruppo di tredici persone che si è raccolto a Pendle Forest? Avvolta dal mistero e da una bellezza eternamente giovane, Alice è ben insediata nella buona società del Lancashire e protetta dalla sua fortuna. Ma a gettare un'ombra su di lei sono le voci insistenti di una sua torbida relazione con un'altra donna dell'alta nobiltà. Nel frattempo è tornato in Inghilterra un prete gesuita, congiurato delle Polveri, e si mormora sia un pretendente al titolo di Lancashire. Chi gli darà rifugio mentre dispiega i suoi piani? Non rimarrà certo a guardare il sovrano Giacomo I, animato da un'unica ossessione: sbarazzarsi di due diavoli gemelli, la stregoneria e il cattolicesimo, a qualunque costo...
Fantasmi irriverenti e spiriti del Natale; incontri d'amore e trabocchetti; ghiaccioli e slitte e rane d'argento; case stregate e mamme di neve; zuppa inglese allo sherry di papà Winterson e ravioli della «Shakespeare and Company». Dodici racconti e dodici ricette natalizie di Jeanette Winterson.
Luogo dell’azione: Nuova Boemia, sud degli Stati Uniti. In una notte di pioggia battente e superluna, un pianista nero di nome Shep è testimone dell’assassinio di un anziano messicano; pochi minuti dopo, abbandonata nella ruota per bambini di un ospedale, trova una neonata bianca e, accanto a lei, una ventiquattrore. L’uomo solleva la bambina, “leggera come una stella”, e decide di tenerla con sé. Luogo dell’azione: oltreoceano, Londra. Leo Kaiser è un disinvolto uomo d’affari che con i soldi ci sa fare, molto meno con i sentimenti. Se, come crede, la sua amata moglie lo tradisce con il suo migliore amico, cosa diavolo dovrebbe farsene della bambina che lei ha appena dato alla luce? Diciassette anni dopo, questa bambina di nome Perdita chiederà conto del proprio passato, “ci vuole così poco tempo per cambiare una vita e ci vuole tutta una vita per comprendere il cambiamento”. La cover version di Jeanette Winterson del Racconto d’inverno di William Shakespeare è una brillante prova d’autore. Vibra dell’eco dell’opera originale, abilmente sospesa fra tragedia e commedia, ma è una storia tutta contemporanea di amicizia, paranoia e redenzione, che si muove fra parcheggi sotterranei, videogiochi di ultima generazione, musei dell’automobile, angeli caduti. Sulla scena si fronteggiano, nell’ampio spazio del tempo, la gelosia devastante di un marito e l’amore duraturo di una figlia. E come già nell’originale shakespeariano è proprio il tempo il protagonista del romanzo, la sua natura ellittica ed elastica; il tempo capace, a sipario ancora alzato, di ridare un posto a qualcosa che si credeva perduto.