
Ebenezer Scrooge è un vecchio avaro dal cuore indurito, che detesta con tutte le sue forze il Natale. La sera della vigilia, però, esattamente sette anni dopo la morte del suo socio Jacob Marley, riceve la visita inaspettata del suo fantasma che gli preannuncia l'incontro con i tre spiriti del Natale passato, presente e futuro. Inizia, così, una lunga notte piena di colpi di scena e di intense emozioni, che cambierà per sempre la vita del cinico uomo d'affari. Infatti la notte di Natale è magica, e possono accadere miracoli... La copertina diventa un Calendario dell'Avvento. Età di lettura: da 8 anni.
Scopri all'interno della copertina il gioco "La grande fuga per le vie di Londra". Età di lettura: da 11 anni.
Con le incisioni originali del 1844, uno dei meno conosciuti tra i "Racconti di Natale" di un autore classico della letteratura mondiale in una nuova traduzione di Marina Vaggi. "Dickens incanta la nostra attenzione con figure che balenano evidentissime... tante sono le strade che conducono alla poesia" (Cesare Pavese).
"Aveva sognato Trotty? Le sue gioie e i suoi dolori, assieme ai personaggi che vi hanno preso parte, sono soltanto un sogno? O forse era un sogno lui stesso, e chi narra questo racconto è uno che ha sognato e che si sta svegliando solo adesso?"
I racconti dickensiani mettono in scena una famiglia raccolta, il desiderio di stare insieme, l'amore per le cose semplici, ma preziose in un mondo popolato da fate, spiriti, folletti e creature fantastiche che portano l'uomo in una dimensione surreale, ma vissuta in maniera totalmente realistica. Come nei romanzi, anche qui l'autore svela l'altra faccia dell'Inghilterra del suo tempo, quella del malessere sociale e l'immensa e caotica metropoli con le sue case fatiscenti e le sue strade degradate. Il tono non è però mai totalmente cupo e lascia spazio al sorriso o alla risata liberatoria, al comico e al grottesco. Nei suoi racconti, Dickens disegna le sue grandi utopie natalizie facendo spesso ravvedere gli indifferenti e i malvagi e regalando così al suo lettore l'atteso lieto fine.
"Menzogne S.p.a." è un romanzo in cui la ricerca della verità è un'azione bizzarra, tragicomica, eppure eroica, proprio come il viaggio che Rachmael, il protagonista, vuole intraprendere. Siamo in un futuro in cui per risolvere il problema della sovrappopolazione della Terra è stata fondata una Neocolonia nel sistema di Fomalhaut, chiamata Bocca di Balena. Laggiù sembra che tutti siano felici: ma anche se qualcuno fosse scontento, non potrebbe mai tornare indietro, perché il Telpor, il teletrasporto con cui i terrestri arrivano sulla colonia lontana ventiquattro anni luce, non funziona come viaggio di ritorno. Per questo Rachmael si ostina a volerla raggiungere con la sua nave, a costo di viaggiare per diciotto lunghi anni. Odissea nello spazio, viaggio attraverso lo specchio, sfida alla realtà e ai suoi simulacri, all'identità e al potere che vuole plasmarla, questo libro mostra il percorso che conduce a una sia pur provvisoria verità come tortuoso e difficile. E nella narrativa dickiana non esiste un intervento divino che salvi Rachmael dalla falsa utopia di Bocca di Balena, come un novello Giona. Ma almeno, come osserva Carlo Pagetti nella sua introduzione, il fatto che il protagonista si ponga la domanda su quale sia la via della conoscenza - What way?- implica che una risposta, seppure parziale o insoddisfacente, possa ancora esistere!
Chi o cos'è Valis? È un'imperscrutabile entità intelligente che vive nello spazio? O forse un meccanismo, una formula o, ancora, un essere vivente vero e proprio, che emana uno sconvolgente flusso di informazioni sulla natura dell'universo? Nella ricerca di verità supreme, Valis pone il lettore di fronte a una serie di folgoranti interrogativi: cosa rappresentano la realtà e il divino? Esistono davvero oppure sono semplici invenzioni della nostra mente? In Divina invasione, un dio alieno tenta di stabilire un contatto con i terrestri come mai è accaduto prima: invia sulla Terra il proprio figlio, privo di memoria. Ma una presenza sovrannaturale è capace di impregnare di sé l.universo: l'ennesima, efficacissima variazione dickiana sul tema della realtàdivinità nella quale gli uomini si dibattono. La trasmigrazione di Timothy Archer ruota attorno alla vita dissoluta del vescovo Archer, attraverso l'impietoso giudizio della controparte femminile che scetticamente partecipa alla sua ricerca della verità metafisica, decidendo infine di abbandonarlo al proprio destino.
Nel 1992 la Guerra Mondiale ha ucciso milioni di persone, e condannato all'estinzione intere specie, costringendo l'umanità ad andare nello spazio. Chi è rimasto sogna di possedere un animale vivente, e le compagnie producono copie incredibilmente realistiche: gatti, cavalli, pecore. Anche l'uomo è stato duplicato. I replicanti sono simulacri perfetti e indistinguibili, e per questo motivo sono stati banditi dalla Terra. Ma a volte decidono di confondersi tra i loro simili biologici. A San Francisco vive un uomo che ha l'incarico di "ritirare" gli androidi che violano la legge, ma i dubbi intralciano a volte il suo crudele mestiere, spingendolo a chiedersi cosa sia davvero un essere umano.
Quali sono le scaturigini letterarie e filosofiche della Nona Sinfonia? Quali letture accompagnarono gli ultimi quindici anni di vita di Beethoven? In sostanza: quale fu il clima culturale ed emotivo in cui visse e operò il compositore tedesco nell’ultima fase della sua esistenza? Attraverso l’epistolario, i diari e i quaderni di conversazione del maestro di Bonn, Maynard Solomon ci guida alla scoperta di uno dei momenti più intensi ed enigmatici della produzione beethoveniana. Quello – per intenderci – delle Variazioni Diabelli e delle ultime cinque sonate per pianoforte, degli ultimi sei quartetti, delle ultime tre sinfonie e della Missa solemnis. E delinea così un mondo interiore in cui si mescolano filosofia romantica ed esoterismo, mitologia pagana e massoneria, estetica classica e religioni orientali. L’ultimo Beethoven rappresenta un contributo decisivo alla conoscenza di quello straordinario "sviluppo spirituale" che rese possibili alcune fra le opere immortali del grande musicista tedesco.
Le forze dell'Asse hanno vinto la seconda guerra mondiale e l'America è divisa in due parti, l'una asservita al Reich, l'altra ai Giapponesi. Sul resto del mondo incombe una realtà da incubo: il credo della superiorità razziale ariana è dilagato a tal punto da togliere ogni volontà o possibilità di riscatto. L'Africa è ridotta a un deserto, vittima di una soluzione radicale di sterminio, mentre in Europa l'Italia ha preso le briciole e i Nazisti dalle loro rampe di lancio si preparano a inviare razzi su Marte e bombe atomiche sul Giappone. Sulla costa occidentale degli Stati Uniti i Giapponesi sono ossessionati dagli oggetti del folklore e della cultura americana, e tutto sembra ruotare intorno a due libri: il millenario I Ching, l'oracolo della saggezza cinese, e il bestseller del momento, vietato in tutti i Paesi del Reich, un testo secondo il quale l'Asse sarebbe stato in realtà sconfitto dagli Alleati. Introduzione di Carlo Pagetti. Postfazione di Luigi Bruti Liberati.
Cosa accadrebbe se si scoprisse che quanto si conosce del mondo non è altro che una menzogna? È la domanda alla base di questo futuristico romanzo, un thriller intenso, ironico e paranoico in cui Philip K. Dick affronta i temi a lui cari della manipolazione della realtà e della dicotomia falso/autentico. In un futuro nel quale la Terra è stata devastata da una guerra nucleare, le città distrutte e ridotte a lande selvagge e radioattive, troppo pericolose per la vita umana, gli abitanti sono stati trasferiti nel sottosuolo, dove si affannano in formicai industriali e ricevono ordini da un presidente che sembra non invecchiare mai. Nicholas St. James, come ogni cittadino, crede a ogni parola del suo leader. Ma tutto cambia per lui quando risale in superficie, dove ciò che trova è più scioccante di qualsiasi realtà avesse mai potuto immaginare... Introduzione di Carlo Pagetti.