
Rabbia, vendetta, delirio. Nel buio della sua cella fetida, il serial killer Daniele De Robertis può solo immaginare la propria vita al di là delle sbarre. Ha troppi conti in sospeso con il mondo. L'omicidio del gemello Leonardo. L'odio cieco verso Sir George Holley. La fame sessuale che incendia le sue fantasie notturne. Il sogno diventa realtà quando riesce a evadere e a far perdere ogni traccia di sé. Nello stesso momento, comincia per il commissario Ferrara il peggiore degli incubi, quando un avvocato di grido e la moglie vengono uccisi nell'oasi da cartolina del borgo Bellavista, nelle campagne toscane. È l'inizio della fine: al primo sopralluogo, gli agenti della Mobile trovano nella casa delle vittime nove fotografie agghiaccianti, vere e proprie istantanee di morte di alcune donne immolate sull'altare di un dio sbagliato. Da un giorno all'altro, tutto il Male sepolto solo pochi mesi prima negli inferi di Firenze torna in superficie con una forza inarrestabile. Sulle tracce del fuggitivo, l'indagine costringerà Ferrara a scavare tra i segreti di personaggi illustri e intoccabili, in una spirale di ossessioni e violenza - nel segno di una misteriosa Rosa Nera - che in Italia ha soltanto il suo epicentro.
A New York, in un futuro non molto lontano, Antar, un egiziano addetto alle ricerche telematiche per conto di un'organizzazione internazionale che si occupa dell'esaurimento delle risorse idriche del pianeta, si imbatte in una vecchia tessera di riconoscimento, un ID di una compagnia presso cui era impiegato nei primi anni Novanta del Ventesimo secolo. Antar è curioso di sapere a chi possa essere appartenuto quell'ID consunto e immediatamente interroga Ava, il suo computer di ultima generazione. La tessera era di proprietà di un indiano, L. Murugan, un "soggetto disperso dal 21 agosto 1995" e "visto l'ultima volta a Calcutta", dove si era recato per vedere il monumento al maggiore medico Ronald Ross dell'Indian Medical Service. Quel Ronald Ross che "nel 1898 scoprì in che modo la malaria viene trasmessa dalle zanzare". Così comincia questo romanzo. Tutto ha inizio nel lontano 1898, con la scoperta, appunto, del cromosoma Calcutta, una conquista scientifica apparentemente inspiegabile in base agli strumenti e alle conoscenze del tempo. In realtà, la scoperta contiene una "verità" che viene da lontano e si è tramandata attraverso le generazioni in maniera nascosta. Ma cosa nasconde il cromosoma Calcutta? È davvero la chiave di volta dell'intero DNA umano? La soluzione che libererebbe di colpo gli uomini dalle più terribili malattie? E che potrebbe renderli immortali come gli dèi?
"Guadalupe Nettel racconta la bambina che è diventata nascendo con un neo bianco sulla cornea. Nella Città del Messico degli anni Settanta subisce il disagio delle cure e assiste impotente alla disgregazione della famiglia, al crollo delle poche certezze che pensava di avere. Mentre aspetta l'operazione all'occhio, gioca a calcio e sale sugli alberi, guarda di nascosto e si costruisce il suo mondo, costretta ad arrendersi alle necessità di un corpo che cresce e sabota ogni conquista. Fino a quando deve lasciare anche l'ambiente progressista messicano di cui ha faticosamente preso le misure per trasferirsi nella periferia francese. Allora, per consolarsi con altre anomalie, ripensa a Gregor Samsa, ai trilobiti dell'era paleozoica, scrive racconti raccapriccianti e clamorosi, si ribella appena può, e sopravvive agli echi del Messico lontano, all'occhio di sempre e alle scoperte che ingoiano ingenuità e innocenza. Tutto prima che finisca l'attesa, prima di arrivare a raccontare in un romanzo, senza leziosità e senza lezioni, come in una seduta psicanalitica in cui le domande fluttuano senza risposte e spazzano la necessità della decenza, il percorso che l'ha portata ad abitare il corpo in cui è nata. Come un dovere che corona la battaglia, con uno sguardo che illumina di tragedia e di ironia i momenti lievi e le rivelazioni inconfessabili. Dando loro una forma." (Federica Niola)
Adam, scrittore ricco e affermato ma non più giovane, si sottopone a un innovativo esperimento chirurgico che gli permette di trapiantare il suo cervello nel corpo di un ragazzo. Ritrovate avvenenza e grazia, Adam si dedica con entusiasmo alla sua nuova vita e parte per un lungo viaggio. Ma una serie di avventure picaresche, deliranti, comiche e fortemente erotiche lo convincono dello sbaglio che, novello Dorian Gray, ha commesso. Adam cercherà di ritornare sulla sua vita precedente e, non riuscendovi, sarà costretto per il resto della sua esistenza a vivere nell'ombra.
Questo romanzo è un viaggio delicato nei nostri sentimenti, un'avventura straripante di fantasia in cui confluiscono il desiderio, la gratitudine, la giustizia e i sogni. Nelle sue pagine transita un manipolo di personaggi che rimarranno per molto tempo nel cuore dei lettori: l'affascinante ladro Bruno Labastide, il prescrittore di libri, il cacciatore di sogni e la giovane giapponese dagli occhi color del miele che, ogni notte, sfida il destino dal suo appartamento veneziano. Magica e ipnotica, questa storia ci trasporta da Parigi a Buenos Aires, da Venezia all'Indocina, rendendoci complici dell'itinerario esistenziale dei suoi protagonisti che, pur sembrando perdenti solitari, in realtà raggiungono, senza quasi esserne consapevoli, l'obiettivo più alto e bello a cui l'uomo può aspirare: rendere felici gli altri.
Sessantenne erudito e solitario, Jakop è un ex ricercatore dell'università di Oslo, studioso di linguistica. Non ha figli né parenti e ha una moglie che lo ha lasciato ma con la quale ha continuato a vedersi a lungo per il semplice fatto che condividevano una Toyota Corolla. Ha un solo amico, Pelle, che forse non è del tutto estraneo ai fatti che hanno segnato la fine del suo matrimonio. Jakop è un uomo solitario ma non si sente mai solo, perché si tiene occupato con un'attività che gli riempie le giornate e la vita: ama partecipare ai funerali, mischiarsi tra la folla degli amici e dei parenti e raccontare aneddoti e ricordi sulla vita del defunto che commuovono le persone presenti. Finché un giorno, a uno dei tanti funerali cui prende parte, Jakop conosce Agnes...
Nel 1941, in piena Seconda guerra mondiale, la neutrale Islanda è appena passata dall'occupazione inglese a quella americana. I militari non hanno grande considerazione degli «indigeni» e la tensione è palpabile, anche a causa delle relazioni ambigue che si stabiliscono tra i soldati e le ragazze del posto, che inseguono l'illusione di una vita migliore. In questo clima teso viene ritrovato in un piccolo appartamento di Reykjavik il cadavere di un uomo, un commesso viaggiatore dalla vita irreprensibile. È stato ucciso con un colpo di pistola alla nuca. E il proiettile in questione è americano. Sulla sua fronte l'assassino ha tracciato con il sangue una svastica. Quel simbolo sembra acquisire un senso quando si scopre di più sul proprietario dell'appartamento, un certo Felix Lunden, figlio di un medico filonazista di origini tedesche. L'omicidio è legato a una vendetta politica? A condurre le indagini è Flóvent, l'unico agente rimasto a presidiare la polizia locale dopo lo scoppio della guerra, ancora alle prime armi ma pieno di buona volontà. Viste le delicate implicazioni del caso, le autorità gli affiancano un agente della polizia militare, il giovanissimo Thorson, un canadese che non rinnega le sue origini islandesi. I due formano inaspettatamente un'affiatata coppia di investigatori, che dovrà muoversi con cautela nella città presidiata dalle truppe di occupazione, senza scartare nessuna pista.
È il 1975 a Glasthule, un villaggio vicino a Dublino. I Bay City Rollers dominano le classifiche discografiche mentre in tv imperversano i telefilm di Starsky e Hutch. Delle bombe che esplodono nell'Irlanda del Nord e della crisi economica arriva solo un'eco molto vaga nella vita di Paddy. Perché lui ha sette anni e, anche se ancora non lo sa, questo è l'anno che cambierà per sempre la storia della sua famiglia: un padre che si guadagna da vivere consegnando il pane, ma coltiva il sogno di fare il comico, perché ha il dono di far divertire la gente; una madre sempre più delusa e distante; i litigi frequenti, la sera, mentre i bambini sono a letto; l'amicizia con una vecchia signora che diventa per loro quasi un angelo custode. E mentre Paddy si trova troppo presto di fronte alla fine dell'infanzia, è la scoperta di suo padre, della sua umanità fatta di coraggio e debolezze, ad aiutarlo a crescere e a insegnargli a ridere della follia del mondo.
La piú grande maledizione di Harry Hole è non riuscire mai a mollare, neanche quando è completamente alla deriva.
«Ecco l'abilità del grande narratore. Nesbø impiega meno di trenta pagine per catturare la nostra attenzione» – La Lettura
L'unico motivo per cui si alza al mattino è la caccia forsennata. Il bisogno implacabile di stanare un nemico mortale. Fuori e dentro di sé. Adesso c'è un caso bomba. Il più devastante della sua carriera. Harry Hole è di nuovo a terra. Ha ricominciato a bere, e da quando Rakel lo ha cacciato di casa abita in un buco a Sofies gate. Nell'appartamento ci sono soltanto un divano letto e bottiglie di whisky sparse ovunque. Ma Harry non è mai abbastanza sobrio da curarsene. La maledetta domenica in cui si sveglia da una sbornia colossale, non ha il minimo ricordo di cosa sia successo la notte precedente. Quel che è certo, però, è che ha le mani e i vestiti coperti di sangue. Forse, si convince, è diventato davvero un mostro.
Barcellona, 1932. In una vigilia di Natale apparentemente simile alle altre, Maria del Roser Golorons vedova Lax esce con la fedele domestica Conchita per trascorrere tutta la giornata ai Grandi Magazzini El Siglo, inconsapevole degli eventi che stanno per travolgere la sua famiglia e la sua città. Pochi anni più tardi, alle soglie della guerra civile, il celebre pittore modernista Amadeo Lax dipinge il suo capolavoro in ricordo della moglie Teresa che lo ha abbandonato: un affresco superbo, fatto di luci intense e contrasti imprevisti, che nella sensualità del tratto nasconde un'oscurità indecifrabile. Quasi ottant'anni dopo, l'esperta d'arte Violeta Lax, nipote di Amadeo, riceve un misterioso invito da una sconosciuta signora italiana che afferma di avere importanti notizie da comunicarle. Incuriosita, Violeta decide di incontrarla, ma prima vuole fermarsi a Barcellona per visitare la casa di famiglia, ormai in stato di abbandono, e ammirare per l'ultima volta l'affresco realizzato da suo nonno prima che venga rimosso. Inizia così per Violeta un viaggio nel tempo sulle tracce della storia familiare, lungo i vicoli e le strade eleganti di una Barcellona scintillante e piena dell'energia irrefrenabile dell'inizio del Novecento; lungo le fortune e le disgrazie dei Lax, segnate dall'arte di Amadeo, genio crudele che interpreta nelle sue opere tutta l'inquietudine, la brama di certezze e la brutalità della nuova epoca.
Ad Aburrùs, antico vicolo della Mecca, giace il cadavere nudo di una donna. Il volto è sfigurato, è impossibile identificarla. Gli abitanti della zona sono scossi, temono che la polizia possa scavare nelle loro vite e portare alla luce segreti custoditi gelosamente. Storie di famiglia, amori proibiti, intrighi di una città preda di società immobiliari senza scrupoli. Incaricato delle indagini, mentre cerca di scoprire chi sia la vittima, l'ispettore Nasser si immerge nelle tormentate esistenze di Aisha e Azza, misteriosamente scomparse dal vicolo poco prima del ritrovamento del corpo. Insegnante ripudiata dal marito, Aisha intratteneva una corrispondenza amorosa con un medico tedesco, mentre alla ribelle Azza erano dedicate le pagine del diario del suo vicino Yusuf, giovane storico ossessionato dalla grandezza del patrimonio artistico e religioso della città più santa dell'Islam. Continuando a cercare la verità sulla donna uccisa, Nasser trova preziosi indizi tra gli scritti di Aisha e Yusuf. Scoprirà quanto la sua antica città sia minacciata dalla corruzione, e capirà che è il suo cuore sacro, la Kaaba, a dover essere salvato dallo scontro tra tradizioni ancestrali e una tensione brutale verso la modernità.
Londra, 1663. Se Christopher, 13 anni, è sfuggito a un destino di orfanotrofi e solitudine è soltanto grazie a Blachthorn, lo Speziale che prima l'ha preso come apprendista, e poi è diventato quel padre che mai ha conosciuto. Sono giorni di tensione per la Gilda, però: qualcuno sta uccidendo gli Speziali, e nessuno sa perché. Un giorno Chris rientra in bottega da una commissione improvvisa e ad attenderlo trova il cadavere di Blackthorn, e un misterioso messaggio. Chris, che ha una mente accesa e cuore coraggioso, decifra l'ultima eredità dello Speziale, e precipita nella caccia a un leggendario segreto capace di donare un potere sconfinato. E che, come tale, fa gola ai più pericolosi criminali della città. Età di lettura: da 8 anni.