
Il volume affianca a una sezione di scritti autobiografici altre sezioni dedicate al filone anticartesiano della letteratura francese, al XVII secolo (il secolo del teatro per antonomasia), a temi e figure del Settecento e dell'Ottocento (rapporti tra pittura e teatro, origini del romanticismo ecc.) e a Baudelaire.
La curatrice indaga ogni piega del testo con l'obiettivo di collocare il dettato dantesco nel contesto culturale e storico in cui nacque. I nodi cruciali dell'esegesi vengono discussi in un'apposita sezione alla fine del canto. Ogni canto è provvisto di un'introduzione specifica. Completano l'edizione il rimario e un innovativo dizionarietto teologico.
Il volume raccoglie opere storico-saggistiche quali "La rivolta dei santi maledetti" e "Tecnica di un colpo di Stato", alcuni racconti come esempio della narrativa memorialistica, i due romanzi "Kaput" e "La pelle" e il lungo monologo "Maledetti toscani".
La scelta delle opere presentata nel volume, curato da Giulio Carnazzi, offre un campioni dei diversi generi letterari in cui Buzzati si è cimentato: oltre alla produzione narrativa, vi si trovano opere teatrali, libretti per musica, raccolte di poesia e un'antologia di scritti giornalistici di cronaca e critica d'arte. La famosa invasione degli orsi in Sicilia viene presentata col corredo di tavole a colori che l'autore disegnò per la prima edizione.
Nel ventennale della scomparsa, la prima raccolta complessiva dell'opera di Ignazio Silone. Primo di due volumi, questo Meridiano coglie scritti narrativi e saggistici compresi fra il 1927 e il 1944, gli anni dell'esilio e del secondo conflitto mondiale. Per la narrativa i celebri romanzi Fontamara, Pane e vino, Il seme sotto la neve; la sezione della saggistica riunisce La scuola dei dittatori, interventi, articoli e interviste, per lo più dispersi o addirittura inediti. Il volume si apre con una preziosa intervista a Gustaw Herling, amico dell'autore e come lui intellettuale impegnato.
Il volume presenta l'edizione critica di tutte le poesie di Giorgio Caproni: dalle prime prove, brevi e melodiche liriche di taglio impressionistico, fino alle ultime, versi scarnificati e cupamente ironici volti alla disillusa ricerca di una risposta ai dilemmi di sempre dell'uomo. L'opera riunisce, oltre alle raccolte già edite, tutte le poesie disperse pubblicate in vita dall'autore, quelle apparse postume e i testi inediti.
Sono saggi militanti che permettono di seguire il percorso politico di Pasolini dal giovanile interesse per la l'autonomismo friulano fino al contrastato rapporto con il Pci, sempre da battitore libero o compagno di strada. Molto interessante è anche il Pasolini antropologo o sociologo, attento alle trasformazioni della società di massa, ben prima degli interventi degli "Scritti corsari" Tra gli inediti si segnala un durissimo saggio contro la televisione, che risale al 1966.